Perché sono geloso? Cause scatenanti e tipologie

La gelosia è un sentimento molto comune che si manifesta in molti modi diversi. Vediamo come affrontarle e come agire se diventa gelosia patologica.

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Gelosia: perché sono geloso?

La gelosia nelle relazioni è un sentimento che tutti potrebbero provare almeno una volta nella vita, è qualcosa che fa soffrire sia chi lo prova che chi lo riceve, perché è alimentato da ansia e possessività.

Chiunque ne potrebbe soffrire, anche in tenera età, e non sempre questa emozione viene innescata da qualcosa di realmente accaduto, anzi può capitare che sia solo un pensiero e che questo 

La gelosia, se non affrontata, può diventare disfunzionale e condizionare in maniera sostanziale la vita di una persona. Se prende il sopravvento, può trasformare l'equilibrio di una relazione trasformandola in una relazione tossica. In questo articolo vediamo come evitare che accada.

Cos'è la gelosia? Definizione e significato

Il dizionario definisce la gelosia come un sentimento tormentoso provocato dal timore, dal sospetto o dalla certezza di perdere la persona amata ad opera di altri. 

I numerosi sinonimi della parola gelosia rendono l’idea dell’ampio spettro di emozioni che si possono provare: sospetto, diffidenza, incertezza, tormento, assillo. 

Etimologia del termine

Il termine “gelosia” viene dal latino zelosus, aggettivo di zēlus passando per il greco ζηλoς (zelos). In entrambe le lingue i due termini hanno il significato di zelo, emulazione, brama, desiderio.

I tipi di gelosia

La gelosia si può verificare non solo in amore e nel contesto delle relazioni, ma a molte altre situazioni differenti. Ad esempio ci può essere gelosia:

  • tra familiari;
  • tra amici;
  • sul luogo di lavoro.

Esistono quindi tanti tipi di gelosia, scatenati da ragioni diverse e in specifici momenti della propria vita. Vediamo quali sono i principali. 

Gelosia retroattiva

È la gelosia del passato e si manifesta quando si prova questa emozione nei confronti di qualcosa che è successo, di una relazione precedente;

Gelosia ossessiva

È una forma di gelosia patologica, perché chi la soffre prova una costante sensazione di sospetto nei confronti del partner anche quando non ci sono ragioni evidenti;

Gelosia infantile e gelosia tra fratelli

Questi due tipi di gelosia si manifestano soprattutto nei bambini e dipendono molto dal carattere e dalla personalità del bambino. Sono gelosie che potrebbero emergere, ad esempio, in un bambino come reazione alla nascita del fratellino o della sorellina. 

In questi casi è importante per i genitori essere empatici con il primogenito e saperlo ascoltare, rassicurare e rafforzarne l’autostima. E poi essere presenti, mantenere un comportamento e delle regole uguali per entrambi.

Gelosia infantile

Gelosia romantica 

È la gelosia che si manifesta in una relazione con vincolo di esclusività. È la gelosia a cui ci si riferisce la maggior parte delle volte.

Gelosia patologica: come distinguerla dalla gelosia sana

Le cause della gelosia patologica od ossessiva sono da attribuire a insicurezza e fragilità emotive importanti come paura dell’abbandono e dipendenza emotiva.

Può essere morbosa e sfociare in situazioni profondamente dolorose, come la necessità di controllare il telefono del partner, pedinare il partner diventando invadenti e ossessivi. Potrebbe innescare anche pensieri violenti e sfociare nello stalking.

In questi casi è necessario e fondamentale un intervento specialistico, per andare a scandagliare le cause e trovare una strada per superare queste emozioni distruttive e pericolose per tutti.

Da cosa nasce la gelosia?

La gelosia può nascere per diverse ragioni, che molto spesso hanno a che fare con le fragilità emotive di chi la prova o dalle situazioni di vita di ciascun individuo.

Le cause che scatenano la gelosia possono essere molte. La prima domanda da porsi per indagarle è: “perché sono così geloso?”

Spesso per ragioni interiori, ad esempio di paura o di bassa autostima, si può provare gelosia nei confronti di un partner, di un familiare, di un amico, ma anche di un collega di lavoro. Le cause della bassa autostima sono spesso lontane e risalgono alla nostra infanzia, intercettando l'origine nel rapporto padre-figlia o padre-figlio.

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Principali cause di gelosia

Se ti senti così, potresti iniziare ad affrontare il problema parlandone con chi ti fa provare questa emozione così dolorosa, per avere le giuste rassicurazioni.

Parlandone con la persona oggetto della tua gelosia potresti riconoscerne la causa, che solitamente rientra in una delle seguenti:

  • a causa di delusioni passate. Il timore di rivivere una delusione può sviluppare questo tipo di sentimento.
  • a volte semplicemente creiamo delle aspettative di comportamento sul nostro partner che potrebbero essere disattese, dando luogo a forti emozioni di malessere emotivo.
  • per paura del passato del nostro partner. Le cause della gelosia retroattiva (che è nota anche come Sindrome di Rebecca) possono essere ricercate nell’ansia del confronto con le sue relazioni precedenti. Viene causata in particolare dall’insicurezza e colpisce sia gli uomini che le donne.
  • in alcuni casi passare poco tempo con il partner, come potrebbe accadere in una relazione a distanza, può portare a sperimentare sentimenti di distanza emotiva, alimentando l'insicurezza nella relazione.

La gelosia innescata da partner narcisisti o manipolatori

Tra le cause per cui potresti essere gelosa ci sono situazioni in cui subisci ripetutamente il gaslighting, una tecnica usata spesso da partner manipolatori.

Questa tipologia di partner, dopo una fase iniziale di love bombing, tende a ridurre le attenzioni amorose dell'inizio, causando una profonda insicurezza nell'amante. L'instabilità emotiva che ne deriva può portarti a sviluppare un profondo malessere. Se ti riconosci in alcuni di questi sentimenti potresti vivere una relazione tossica.

Sintomi della gelosia

Sintomi della gelosia

La gelosia si manifesta in molti modi, con sintomi fisici e non. Alcuni accomunano tutte le sfaccettature di questo sentimento, altri sono specifici di un tipo. 

In generale la gelosia si manifesta con molte emozioni diverse: tra le principali si possono ricordare ansia, tristezza e depressione.

Come riconoscere una persona gelosa

Per individuare un partner geloso, possiamo ricorrere a quattro tipi di classificazioni basate su uno studio condotto nel 2010 sull' Attaccamento romantico e sottotipi/dimensioni della gelosia che ha preso in esame due questionari somministrati a 100 individui.

In queste quattro categorie la gelosia emerge come un elemento correlato all'attaccamento amoroso.

Gelosia OssessivaGelosia DepressivaGelosia con Ansia da SeparazioneGelosia Paranoide
Caratterizzata da sentimenti intrusivi di gelosia che la persona non riesce a far cessare.Senso di inadeguatezza rispetto al partner, con aumento del rischio percepito di tradimento.Caratterizzata da un rapporto di dipendenza e continua ricerca di vicinanza.Presenza di comportamenti controllanti ed interpretativi.

Questa tabella fornisce una panoramica delle diverse tipologie di gelosia identificate da Marrazziti e collaboratori, insieme alle caratteristiche distintive di ciascuna e alle correlazioni con la bassa autostima e altri tratti di personalità.

Sintomi fisici della gelosia

Quando la gelosia è morbosa e patologica diventa ossessiva e spesso si manifesta con sintomi molto intensi come pensieri e comportamenti compulsivi e incontrollabili. Sperimentare una forte sintonia con un partner ha i suoi lati positivi, che potrebbero però divenire dannosi in caso di relazione tossica. 

Questo tipo di gelosia potrebbe portare ad avvertire sintomi fisici. Chi ne soffre potrebbe avere sintomi fisici come dolore e desiderio di possesso. In casi gravi si potrebbero provare desiderio di controllo costante e impulsi violenti.

Se sei vittima di gelosia patologica o di un partner geloso e non riesci ad uscire dalla relazione per paura della solitudine affettiva, detta anche anuptafobia, affrontare la situazione con un esperto potrebbe essere di grande aiuto e migliorare la qualità della tua vita e dei tuoi rapporti.

Puoi farlo con Serenis: siamo un centro medico autorizzato e, sulla nostra piattaforma, puoi intraprendere un percorso totalmente online con uno dei 1500 psicoterapeuti presenti.

Se credi che il problema riguardi sia te che il tuo partner, potete valutare di avviare un percorso di terapia di coppia.

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Psicoterapeuta: come scegliere

Una volta presa la decisione di farti aiutare da uno o una psicoterapeuta per prenderti cura di te, è il momento di trovare la persona giusta. La decisione non è semplice: ci sono diverse scuole di psicoterapia con diverse tecniche. Ma è proprio questo uno dei momenti più delicati, perché scegliere quella sbagliata potrebbe far fallire la terapia. Ecco qualche consiglio per intraprendere il percorso che fa per te:

  • Scegli qualcuno che non sia legato a parenti o amici: durante la terapia devi sentirti tranquillo o tranquilla e poterti aprire completamente. Questo avviene meglio con professionisti che non sono connessi alla tua sfera di conoscenze;
  • Trova uno o una psicoterapeuta con esperienza: per quanto tutti i terapeuti abbiano avuto una formazione completa, migliaia di ore di esperienza sul campo e una specializzazione sono garanzia di un percorso di successo;
  • Scegli qualcuno con cui entri in sintonia: questo lo puoi sapere veramente solo provando una seduta, ma in fase di prenotazione puoi porre delle domande che ti aiuteranno a capire meglio se lo o la psicoterapeuta che hai scelto fa al caso tuo. Come sarà strutturato il percorso? Su cosa ci si concentrerà? Sono previsti esercizi e compiti a casa?

Durante il percorso con Valentina, ho lavorato intensamente sulla gestione delle sue emozioni e sull'accettazione di sé. Valentina era estremamente insicura, manifestando comportamenti ossessivi nel controllare il telefono del ragazzo per cercare conferme della sua fedeltà. Attraverso un ambiente terapeutico non giudicante, ha potuto esplorare le radici profonde della sua gelosia e delle sue insicurezze. Con il tempo, ha migliorato significativamente la propria autostima e ha abbandonato le strategie disfunzionali, trovando fiducia in sé stessa e nella relazione.

Gelosia e possessività: essere gelosi di una persona che non ci appartiene

Gelosia e possessività possono essere considerate due facce della stessa medaglia: hanno delle differenze ma anche una relazione tra loro.

Se la gelosia si manifesta in molti modi diversi (tra cui l’essere possessivo) è bene sapere che oltre alla possessività in amore, questa dinamica può riferirsi anche alle cose e si manifesta con il piacere di averle.

Invece chi è particolarmente geloso, potrebbe provare il desiderio di possedere la persona verso la quale indirizza questa emozione e farlo soprattutto per sentirsi rassicurato.

Questa situazioni possono diventare molto pericolose per il benessere mentale dei due partner tanto da rovinare la relazione di coppia e decretare la fine della relazione stessa. Ricorda: qualsiasi situazione di disagio tu stia vivendo, l'amore non ha niente a che vedere con il possesso.

Ripristinare il significato di amore può aiutarti ad uscire da una relazione dannosa.

Gelosia e invidia

Gelosia e invidia: quali sono le differenze

Gelosia e invidia sono due cose diverse anche se a tratti sovrapposte. Nella tabella vediamo le principali differenze tra questi due sentimenti. 

gelosiainvidia
nasce nei rapporti romantici e affettiviriguarda determinate condizioni di un’altra persona (aspetto esteriore, status economico, situazione sociale, lavoro, ecc.)
è accompagnata da sospettosità, sfiducia, autosvalutazioneè accompagnata da senso di inferiorità
porta a desiderare l’altroporta a voler danneggiare l’altro

Hanno comunque qualcosa in comune. Nascono entrambe da un confronto con l’altro e attivano processi cognitivi simili. 

Come superare e gestire la gelosia

Tutti i tipi di gelosia si possono curare e gestire. Per farlo si potrebbe iniziare a lavorare su di sé, prima ancora di lavorare sulla coppia: è molto importante fare introspezione, guardarsi dentro, parlare, confrontarsi. Già prendere atto di questo sentimento è un primo e importantissimo passo per lasciarselo alle spalle.

Come si cura la gelosia? Partendo da sé.

Come prima cosa bisogna guardarsi dentro e cercare di capire l’origine della gelosia, che potrebbe essere determinata da episodi del passato come delusioni d'amore, o delusioni in amicizia a causa di falsi amici. Cercare di capire i punti di partenza è un ottimo primo passo.

Parlare, esprimere quello che si prova con il diretto interessato, oppure con una persona vicina. Il confronto con qualcuno è sempre positivo.

E se si tratta di gelosia retroattiva, si potrebbe iniziare ad affrontare pensando al fatto che tutti hanno un passato e che non si può cambiare. Prendere consapevolezza del proprio passato ci aiuta a superare gli ostacoli, ma soprattutto di non reiterare i comportamenti precedenti alla nostra relazione, come insegna il famoso Mito di Sisifo.

Passare del tempo con il partner e sviluppare una comunicazione aperta potrebbe aiutarti a gestire quest'emozione consolidando la relazione amorosa.

A volte però tutto questo non basta, se hai un partner mitomane, parlarne con uno psicoterapeuta è la strada migliore. Soprattutto se si vuole trovare una cura alla gelosia ossessiva e patologica, forme più morbose di questo sentimento che possono portare a modificare in negativo la vita.

Se chi hai vicino a te è una persona gelosa patologica, potrebbe esserti utile parlare con un o una terapeuta per capire come aiutarlo nel percorso di cura. Perché guarire e gestire questa emozione è possibile, ma è necessario trovare gli strumenti giusti. Questo è realizzabile solo scavando alla base del problema e indagandone le cause più profonde.

Uomini e donne: la gelosia è diversa?

La psicologia evolutiva afferma che uomini e donne potrebbero vivere la gelosia in modo diverso (Buss, Larsen, Western e Semmelroth, 1992) a causa di fenomeni evolutivi

  • La donna potrebbe temere maggiormente il tradimento affettivo, in quanto nel passato era l'uomo ad occuparsi del sostentamento economico dei figli.
  • l'uomo non poteva assicurarsi la paternità dei figli e il tradimento fisico sembra ancora essere la maggiore causa di preoccupazione.

Uno studio ulteriore condotto su un campione di studenti italiani (Marazziti D, Sbrana A, 2025) ha mostrato come le donne siano più soggette ad una bassa autostima e presentino livelli più elevati di ossessività rispetto agli uomini, complice anche l’età più giovane (<25 anni).

Accanto a queste teorie, è necessario considerare l'influenza dei fattori sociali e culturali.

Persino l'utilizzo dei Social media potrebbe amplificare le dinamiche di gelosia tra partner, dovuta a una maggiore visibilità e capacità di interazione con più persone (Frampton, JR e Fox, J.,2018).

Gelosia uomini e donne

Psicologia e gelosia: qual è la correlazione

La psicologia e la gelosia hanno un rapporto di correlazione, perché la prima si occupa di indagare e curare le emozioni umane. Quindi anche un sentimento come la gelosia, soprattutto quando sfocia in patologia e ossessione.

Va detto che la gelosia tra le cause scatenanti ha ragioni emotive che possono essere curate dalla psicoterapia, per cui sia cause che effetti sono materia di studio della psicologia.

Test per capire se sei geloso

Non esistono dei test per capire se si soffre delle varie forme di gelosia e in quale livello. E neppure per comprendere se si è in una coppia in cui questo sentimento è preponderante.

Però se pensi di essere una persona gelosa potresti farti alcune domande per valutare se è così. Una sorta di test per capire quanto e come sei geloso.

  • Provi una sensazione di fastidio e malessere quando le persone che hai accanto stringono nuovi legami?
  • Ti senti insicuro del sentimento che le altre persone provano per te e vorresti avere continue manifestazioni di affetto?
  • Vorresti poter controllare chi hai accanto?
  • Hai paura delle relazioni che ha avuto nel passato?
  • Ti immagini situazioni di tradimento o in cui il tuo partner possa sperimentare attrazione sessuale per qualcun altro?

Se hai risposto sì ad alcune di queste domande potresti soffrire di gelosia patologica, in tal caso prova a parlarne con le persone che hai vicino per capire perché ti senti così.

Potresti anche aver bisogno di un supporto psicologico per riuscire a superare il problema. Uno psicoterapeuta può aiutarti soprattutto a sviluppare competenze relazionali per gestire connessioni sane e funzionali, ma anche a recuperare la tua relazione di coppia.

Testimonianze

La gelosia è un sentimento sfiancante per chi lo prova e per chi lo subisce, lo spiegano molto bene le testimonianze di coloro che ne soffrono o ne hanno sofferto.

“Ho portato alla fine la mia ultima relazione proprio per colpa della gelosia e delle continue mancanze di rispetto. Ero arrivata al punto di tenere controllata ogni interazione del mio ex ragazzo sui social e nella vita. Alla fine non ce la faceva più e mi ha lasciata. Io sapevo di sbagliare, di dovermi fidare, ma la gelosia è stata più forte di me e mi ha travolta e ha travolto la mia storia.”

Patrizia

“Non posso pensare al suo passato senza stare male. Sono ossessionato da quello che ha fatto prima di me. Quando facciamo qualcosa penso sempre al fatto che potrebbe essersi divertita di più con un altro e in precedenza. So che mi ama, ma spesso non basta”.

Gabriele

C’è anche chi racconta di essere guarito dalla gelosia, di aver imparato a gestirla, lavorando sulle proprie insicurezze e paure che causavano una forte ansia.

Effetti della gelosia

Nell' articolo abbiamo visto che la gelosia pone dei limiti e causa degli effetti sulla vita delle persone che ne soffrono, anche perché è un sentimento subdolo al quale  - soprattutto nelle fasi iniziali – è difficile dare un nome.

Shakespeare nell’Otello, di cui la gelosia è un tema, ha scritto: “La gelosia è un mostro dagli occhi verdi che dileggia la carne di cui si nutre”, una frase che riesce a rappresentare molto bene il problema.

 

Fonti

  • Buss, D.M., Larsen, R., Westen, D. e Semmelroth, J. (1992). Sex differences in jealousy: Evolution, physiology, and psychology. Psychological Sciences, 3, 251-255.
  • Marazziti D, Sbrana A, Rucci P, Cherici L, Mungai F, Gonnelli C, Massimetti E, Raimondi F, Doria MR, Spagnolli S, Ravani L, Consoli G, Catena Dell Osso M. Heterogeneity of the jealousy phenomenon in the general population: an Italian study. CNS Spectr. 2010 Jan;15(1):19-24. doi: 10.1017/s1092852900000262. PMID: 20394181.
  • Frampton, JR e Fox, J. (2018). Il ruolo dei social media nella gelosia retroattiva dei partner romantici: confronto sociale, incertezza e ricerca di informazioni. Social media + società , 4 (3). https://doi.org/10.1177/2056305118800317
  • Marazziti D, Consoli G, Albanese F, Laquidara E, Baroni S, Catena Dell'osso M. Romantic attachment and subtypes/dimensions of jealousy. Clin Pract Epidemiol Ment Health. 2010 Jul 8;6:53-8. doi: 10.2174/1745017901006010053. PMID: 20835357; PMCID: PMC2936010.

 

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Domenico De DonatisPsichiatra e Direttore Sanitario
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Domenico De Donatis è un medico psichiatra con esperienza nella cura dei disturbi psichiatrici. Laureato in Medicina e Chirurgia presso l'Università di Parma, ha poi ottenuto la specializzazione in Psichiatria all'Università Alma Mater Studiorum di Bologna. Registrato presso l'Ordine dei Medici e Chirurghi di Pescara con il n° 4336, si impegna a fornire trattamenti mirati per migliorare la salute mentale dei suoi pazienti.
Dott.ssa Martina MiglioreDirettore della Formazione e dello Sviluppo
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Romana trapiantata in Umbria. Laureata in psicologia e specializzata in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale. Ex-ricercatrice in Psicobiologia e psicofarmacologia. Visione pratica e creativa del mondo, amo le sfide e trovare soluzioni innovative. Appassionata di giochi di ruolo e cultura pop, li integro attivamente nelle mie terapie. Confermo da anni che parlare attraverso ciò che amiamo rende più semplice affrontare le sfide della vita.
Claudia TripiPsicologa e Psicoterapeuta
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Dopo la laurea in Psicologia, mi sono specializzata in psicoterapia dell'approccio centrato sulla persona. Durante il primo colloquio cerco di mettere l'altro/a a proprio agio e di cogliere sia le difficoltà in atto, sia le risorse che la persona porta con sé e di cui, magari, non è consapevole. Successivamente invito l'altro/a a riflettere sugli obiettivi che vuole raggiungere, per stabilire insieme un punto di partenza e capire le sue priorità.
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