Cos'è il grounding: esercizi pratici per farlo

Questa pagina parla dei benefici del grounding.

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cosa è il grounding

Il grounding o radicamento è una tecnica terapeutica che ha come obiettivo principale la riconnessione con la Terra.

In psicologia questa pratica ha molteplici applicazioni ma viene utilizzata soprattutto nei disturbi d’ansia perché aiuta a sintonizzarsi con il presente e ad allontanarci da emozioni e pensieri intrusivi.

Cos’è il grounding?

La tecnica del Grounding deriva dalla Bioenergetica di Lowen e aiuta a ricaricare le energie concentrandosi su un rilassamento che unisce respirazione e immaginazione.

Radicamento: qual è la prima immagine che ci viene in mente quando sentiamo questo termine?

La maggior parte delle volte pensiamo a un albero maestoso, ancorato profondamente al terreno con le sue potenti radici e i rami protesi al cielo. Un’immagine potente che infonde un piacevole senso di serenità, lo stesso che proviamo quando affondiamo i nostri piedi nudi nella sabbia o nell’erba umida del nostro giardino.

L'ambiente come spiegato nelle Teorie del comportamentismo, influenza in maniera significativa i comportamenti in risposta agli stimoli ambientali.

La sensazione che ci rimanda questo semplice gesto è quella di essere parte di un tutto e di conquistare una maggiore stabilità e concretezza, favorendo una maggiore introspezione.

Durante il grounding, come con l'ipnosi, ci ritroviamo in uno stato di concentrazione profonda, che può essere utilizzato per affrontare problemi emotivi, cambiare abitudini indesiderate o esplorare il subconscio.

Questo condizione non fa altro che disconnettere il corpo dalla mente, rendendoci meno attenti e vigili.

Il contatto con la natura è infatti testimoniato da altre pratiche come la pet theraphy, i cui benefici si hanno a contatto con gli animali, come testimoniato ampiamente dalla Pet Thraphy nel trattamento DOC.

Il grounding in psicologia

Questa tecnica ci aiuta a canalizzare le nostre sensazioni interiori, un po' come avviene con la sublimazione il grounding offre un'opportunità per guidare le nostre energie interiori attraverso l'esperienza sensoriale e il contatto con la natura, fornendo una nuova prospettiva al training autogeno.

Il nostro sistema emotivo ha bisogno di un’ancora potente per funzionare in modo ottimale: la sua presenza ci rende forti, stabili, flessibili e resilienti quando occorre. La tradizione yogica del resto ce lo ha detto già qualche millennio fa: la connessione con la terra, che per l’antica sapienza indiana parte dalla colonna vertebrale, è responsabile delle sensazioni di sicurezza e insicurezza, della gestione delle nostre esperienze traumatiche, comprese quelle inconsce.

Il grounding è una pratica che ci permette di avere il controllo sull'umore e sulle nostre emozioni, di riconnetterci con il mondo e acquisire la consapevolezza del vivere qui e ora, di dove ci troviamo e di cosa ci circonda. 

Semplice e alla portata di tutti, questa tecnica evita che sentimenti di preoccupazione, angoscia, panico o ambivalenza di pensiero conducano la mente a pensieri o ricordi indesiderati o estremamente negativi.

Quali sono i benefici del grounding?

Il grounding ci aiuta a:

  • gestire con maggiore stabilità e flessibilità il cambiamento;
  • stimolare la creatività e il pensiero laterale;
  • mantenere l'equilibrio;
  • sentirci più sicuri, calmi e concentrati;
  • conquistare fiducia in noi stessi.
  • aiutarci nei processi di mentalizzazione quotidiana.

Il radicamento è utilizzato nei disturbi d’ansia generalizzata, in caso di attacchi di panico, nella gestione del disturbo da stress post traumatico e per allontanare i pensieri ricorrenti e intrusivi che possono comparire nel disturbo ossessivo-compulsivo.

Questa pratica può essere infatti usata in combinazione ad altre terapie come l'EMDR.

Uno studio del 2015 ha dimostrato inoltre che il radicamento a terra svolge effetti benefici anche sulla salute fisica soprattutto di chi soffre di malattie infiammatorie croniche e autoimmuni. Il grounding potrebbe essere integrato nelle cure palliative fornendo un ulteriore sostegno emotivo, spirituale e fisico durante momenti difficili.

benefici del grounding

Rischi del grounding

Abbiamo parlato dei suoi benefeci psicologici. Tuttavia ci sono dei rischi fisici da tenere in considerazioni. Camminare a piedi nudi all'aperto può esporre i piedi a batteri o lesioni.

A tal proposito, dobbiamo assicurarci che il terreno sia pulito e sicuro e utilizzare protezioni per i piedi se necessario. E, come sempre, se si hanno preoccupazioni o condizioni mediche preesistenti, è meglio consultare un professionista sanitario.

Come funziona il grounding?

La pratica base del grounding è semplice, tutto quello che dobbiamo fare è trovare uno spazio all'aperto dove poter praticare questa tecnica senza interruzioni.

Togliamoci le scarpe, affondiamo i piedi nel terreno e respiriamo con calma e consapevolezza per ritrovare la connessione con la Terra. Quando ci sentiamo pronti, iniziamo a passeggiare in modo calmo e tranquillo, osservando il modo in cui i nostri piedi toccano il suolo, le sensazioni che proviamo, i suoni che sentiamo.

La pratica dell'immaginazione è incentivata anche con le carte Dixit. Queste tecniche permettono ai giocatori di allontanarsi dalla realtà e di immergersi in mondi immaginari, mentre il grounding fisico permette loro di ritornare alla terra e connettersi con l'ambiente naturale.

Esercizi pratici di grounding

  1. L’oggetto

Scegliamo un oggetto da tenere a portata di mano al momento del bisogno. Quando ci sentiamo sopraffatti, prendiamolo in mano, portando tutta la nostra attenzione su come appare e come viene percepito. Pensiamo al colore, alla consistenza, al peso e così via.

Trascorriamo qualche minuto totalmente immersi nell'osservazione dell'oggetto. Questa pratica ci aiuta a guardarci dentro attraverso l'introspezione.

 

grounding esercizio con i sensi

  1. Il gioco delle domande

L’ansia ci rende nervosi ma anche distaccati e dissociati dalla realtà. Questo esercizio ci aiuta a riconnetterci con il qui e ora, come avviene con il role playing.

Prendiamo un foglio di carta e scriviamo le risposte a queste domande:

  • dove sono adesso?
  • che giorno e mese è?
  • che stagione è?
  • quanti anni ho?
  • dove vivo e con chi?

Questo gioco di definizione richiama l'autocaratterizzazione, una tecnica che consiste nel chiedere al paziente di descriversi in terza persona come se fosse il protagonista di un romanzo.

  1. La respirazione consapevole in 3 tempi

La respirazione è una tecnica efficace e veloce per riportare il corpo e la mente al presente e sperimentare i numerosi benefici della consapevolezza.

Sediamoci, respiriamo profondamente e iniziamo con il primo step. Prestiamo attenzione ai pensieri che ci attraversano la mente, alle emozioni che proviamo senza tentare di modificarle e alle sensazioni corporee.

A questo punto concentriamoci per qualche minuto sulla respirazione e sul nostro addome che si contrae ed espande naturalmente.

Espandiamo questa consapevolezza del respiro a tutto il corpo, notando le sensazioni senza tentare di cambiarle ma lasciando che passino senza emettere nessun giudizio.

Dopo qualche istante, apriamo gli occhi e riportiamo la nostra attenzione all'ambiente che ci circonda.

In questo blog troverai tantissimi altri articoli che parlano di salute mentale.

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Domenico De DonatisPsichiatra e Direttore Sanitario
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Domenico De Donatis è un medico psichiatra con esperienza nella cura dei disturbi psichiatrici. Laureato in Medicina e Chirurgia presso l'Università di Parma, ha poi ottenuto la specializzazione in Psichiatria all'Università Alma Mater Studiorum di Bologna. Registrato presso l'Ordine dei Medici e Chirurghi di Pescara con il n° 4336, si impegna a fornire trattamenti mirati per migliorare la salute mentale dei suoi pazienti.
Dott.ssa Martina MiglioreDirettore della Formazione e dello Sviluppo
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Romana trapiantata in Umbria. Laureata in psicologia e specializzata in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale. Ex-ricercatrice in Psicobiologia e psicofarmacologia. Visione pratica e creativa del mondo, amo le sfide e trovare soluzioni innovative. Appassionata di giochi di ruolo e cultura pop, li integro attivamente nelle mie terapie. Confermo da anni che parlare attraverso ciò che amiamo rende più semplice affrontare le sfide della vita.
Federico RussoPsicologo, Psicoterapeuta, Neuropsicologo
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Psicologo e psicoterapeuta con 8 anni di Esperienza. Iscrizione all’Ordine degli Psicologi - Regione Puglia, n° 5048. Laurea in Psicologia clinica e della salute, Università degli Studi di Chieti. Specializzazione in Psicoterapia presso l'Istituto S. Chiara. Crede che la parte migliore del suo lavoro sia il risultato: l’attenuazione dei sintomi, la risoluzione di una difficoltà, il miglioramento della vita delle persone.
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