Fine di un matrimonio: come superarla?
La fine di un matrimonio comporta un complesso processo emotivo e legale che, se affrontato consapevolmente, può trasformarsi in un'opportunità di crescita personale e relazionale per entrambi i partner.
Fine di un matrimonio: quando è davvero finito?
La fine di un matrimonio è un evento doloroso e difficile da accettare, è un processo graduale che può avvenire in tempi differenti e in modi diversi per ogni coppia. In linea di massima però, la fine arriva quando uno o entrambi i coniugi non provano più amore, rispetto e fiducia reciproci, e non vedono più futuro per la loro relazione.
Perché un matrimonio finisce?
Un matrimonio può finire per diversi motivi. A volte capita poiché non si riesce a perdonare un tradimento, altre ancora per la mancanza di comunicazione e l’incapacità di risolvere i problemi e i conflitti.
In alcuni casi l’interferenza di persone esterne come parenti e amici può accelerare la rottura e causare la crisi di coppia. Un rapporto può finire anche causa di differenze inconciliabili nei valori, negli obiettivi e nello stile di vita. Non dimentichiamo inoltre le separazioni dettate da abusi fisici, emotivi e verbali, dipendenze e problemi di salute mentale.
La fine di un matrimonio dopo 20 anni può essere dovuta a una crescita personale diversa e opposta che ci fa capire che non abbiamo più affinità di coppia, obiettivi e valori comuni.
Come superare la fine di un matrimonio
La prima cosa da fare è accettare le nostre emozioni ed elaborare il lutto che deriva dalla fine del matrimonio.
È normale provare rabbia, angoscia, paura, delusione, tristezza. Negare i nostri sentimenti non farà altro che prolungare il processo di guarigione; la chiave è permettere a noi stessi di sperimentare le vette del dolore, di piangere se necessario.
Parlare con qualcuno capace di ascoltare e di fornirci un valido supporto emotivo, e non le solite frasi sulla fine del matrimonio, può aiutarci a elaborare i nostri sentimenti e a sentirci meno soli. Le persone che ci sostengono, amici, familiari ma soprattutto terapisti, possono regalarci una prospettiva diversa sul dolore che stiamo vivendo.
Infine, per superare la fine di un matrimonio, è fondamentale ripartire da se stessi. Possiamo prenderci cura di noi nel qui e ora, annullando lo sguardo proteso verso il passato perché non possiamo cambiare il corso degli eventi ma possiamo agire su di noi e sul nostro presente.
Essere pronti per una nuova relazione comporta la capacità di comprendere la solitudine affettiva quando si è single, accettarla e farla diventare un punto di forza.
Quando vale la pena salvare un matrimonio?
Per recuperare un rapporto di coppia, è necessario che entrambi i partner siano disposti a riconoscere i problemi, a parlarne apertamente e a cercare soluzioni efficaci e funzionali. Vale la pena salvare un matrimonio con figli? No, se il rapporto è davvero arrivato al capolinea, la presenza dei figli non è sufficiente per giustificare la permanenza in una relazione infelice e conflittuale.
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Quando il matrimonio è in crisi e quali sono i segnali della fine di un matrimonio?
Uno dei segnali inequivocabili è la mancanza di dialogo; quando le parole sono sostituite dall'aggressività, quando non c'è più empatia e non riusciamo (o vogliamo) interpretare i sentimenti del partner, il rapporto si avvia verso la fine. Queste dinamiche inevitabilmente rovinano la relazione.
Secondo John Gottman, la mancanza di rispetto è uno dei "cavalieri dell’apocalisse matrimoniale" così come la rabbia costante nei confronti della persona amata, la pioggia di critiche buttate lì soltanto per ferire e non per ricostruire.
I rapporti sessuali e l'affettività sono una parte importante della coppia: se non ci sono baci, carezze e abbracci, l'interesse reciproco potrebbe essere perso per sempre.
Quando è il momento giusto per separarsi?
Ogni situazione è a sé ma, in linea di massima, il momento giusto per dividere le proprie strade arriva nel momento in cui:
- la relazione è tossica e rischia di mettere in serio pericolo il benessere fisico ed emotivo di un coniuge o di entrambi;
- i tentativi di superare la crisi sono falliti e non si vede più alcuna possibilità di miglioramento;
- si è raggiunta la consapevolezza che quando non si ama più, la separazione è l'unica strada per ritrovare la propria felicità e serenità.
Quando si scioglie il matrimonio?
Il matrimonio si scioglie legalmente con il divorzio che segue la separazione che può essere consensuale, se entrambi i coniugi sono d'accordo, o giudiziale, se uno o entrambi i coniugi si oppongono alla separazione o non vi è accordo sui rapporti personali o patrimoniali. Ci sono poi alcuni casi in cui la relazione si complica quando uno dei due partner frequenta una persona durante la separazione.
Quando non conviene sposarsi?
Ci sono alcune situazioni che, durante il "fidanzamento" dovrebbero allontanarci dalla prospettiva di un matrimonio con il partner: la presenza di obiettivi e aspettative diverse e inconciliabili; la mancanza di comunicazione, rispetto e fiducia; se non siamo sicuri dei nostri sentimenti, oltre a situazioni di manipolazione, abuso e violenza.
Affrontare il dolore psicologico del divorzio
Il divorzio rappresenta un significativo cambiamento nella vita degli individui, caratterizzato spesso da conflitti e tensioni e dolorosi traslochi dopo la separazione. Tuttavia, può anche essere un'opportunità evolutiva per rivalutare aspetti personali e interpersonali, attribuendo un significato alla relazione terminata.
Affrontare la fine del patto coniugale richiede di "salvare il legame", ricostruendo la storia della coppia e riconoscendo i propri bisogni e aspettative (Cigoli, 1999). Questa riflessione permette di superare la crisi con maturità, riconoscendo il dolore e le ingiustizie ma anche gli aspetti positivi della relazione.
La fine di un matrimonio quando ci sono figli
La coniugalità e la genitorialità sono strettamente connesse. La chiusura della crisi del patto coniugale deve dare valore al legame per assicurare un adeguato sviluppo relazionale dei figli. Dopo il divorzio, è necessario trasformare il patto coniugale in un patto genitoriale, fondato sul valore del legame originario. Questo permette di affrontare nuove sfide evolutive con maggiore equilibrio (Cigoli, Galimberti, & Mombelli, 1988).
Come si può recuperare un rapporto di coppia?
Non è semplice risolvere una crisi: è necessario comprendere i sentimenti dell’altro, dare un nome ai conflitti ma soprattutto essere disposti a riconoscere i propri errori e a cambiare.
La terapia di coppia può aiutarci a capire, fare chiarezza nei nostri sentimenti ma soprattutto può fornirci gli strumenti necessari per migliorare la comunicazione e la comprensione reciproca. Non è facile comprendere come superare una delusione d'amore e affrontare la fine di una relazione.
Se ti senti sopraffatto, triste o hai difficoltà nella vita di tutti i giorni, puoi rivolgerti a un professionista della salute mentale. Gli psicoterapeuti online di Serenis possono fornirti strumenti e strategie per capire i tuoi sentimenti e aiutarti a elaborare le strategie di coping più efficaci per superare la rottura.
Fonti:
- Coping with separation and divorce. (n.d.). Mental Health America. https://mhanational.org/separation-and-divorce
- Raypole, C. (2022, April 5). Divorce can feel devastating, but it’s not the end — 12 tips to start anew. Healthline. https://www.healthline.com/health/life-after-divorce
- Cigoli, V., Gullotta, G., & Santi, G. (1983). La famiglia separata. Milano: Franco Angeli.
- Cigoli, V., Galimberti, C., & Mombelli, M. (1988). Il legame disperante. Milano: Raffaello Cortina Editore.
- Cigoli, V. (1999). Patto coniugale e dispatto familiare. Roma: Carocci.