Eziopatogenesi dei disturbi mentali: come nascono e si sviluppano

L’eziopatogenesi studia l’origine e lo sviluppo di una malattia, combinando eziologia (cause) e patogenesi (meccanismi).

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Eziopatogenesi

La salute mentale è un argomento complesso e che merita studio e attenzione. Ma per capire esattamente la natura di questi problemi, e quindi anche un eventuale modo per curali, occorre comprenderne le cause e lo sviluppo. In medicina questo processo prende il nome di eziopatogenesi, e in questo articolo approfondiremo il concetto capendo bene insieme di cosa si tratta.

Cosa si intende per eziopatogenesi

Il termine eziopatogenesi nasce dalla fusione di due importanti parole, soprattutto in ambito medico: eziologia e patogenesi.

Per eziologia si intende quella parte di scienza il cui obiettivo è ricercare le cause che provocano certi fenomeni, e nel contesto psicologico i motivi che scatenano un determinato disturbo.

La patogenesi, invece, è lo studio dei modi e dei processi per cui noi essere umani subiamo alterazioni dello stato fisiologico che generano lo stabilirsi e lo svilupparsi di una malattia. In sostanza, quindi, è quella scienza che si occupa di approfondire lo sviluppo di un qualsiasi disturbo psicologico.

Queste due scienze, fuse insieme, danno vita all'eziopatogenesi, e quindi - come si può leggere su Treccani - all'analisi del processo d'insorgenza di una patologia e del suo sviluppo (patogenesi), con particolare attenzione alle sue cause (eziologia).

Eziopatogenesi e disturbi psicologici

La prima cosa che c'è da sapere su eziopatogenesi e disturbi mentali è che, purtroppo, in moltissime circostanze non è ancora stata compresa del tutto. Tuttavia, secondo diversi studi, la malattia mentale e i disturbi che ne derivano non avrebbero necessariamente origine nel cervello.

Nel corso degli anni sono stati indagati diversi ambiti e molto interessante è lo studio di Pisanu e Squassina che sostengono che i batteri che popolano l’intestino umano potrebbero modulare alcune infiammazioni, ma anche le funzioni cerebrali di alto livello, tra cui l’umore e il comportamento.

Quel che fino a questo momento è certo è che l’eziopatogenesi coinvolge diverse interazioni tra il sistema nervoso e altri sistemi fisiologici.

A tal proposito, l'Istituto Superiore di Sanità specifica che, per la loro complessa eziopatogenesi che coinvolge il sistema nervoso insieme ad altri sistemi fisiologici, i disturbi mentali richiedono un approccio multidisciplinare che affianchi alla ricerca clinica l’indagine sui fattori biologici e psicosociali che concorrono alla vulnerabilità e alla capacità di un individuo di far fronte a determinate patologie.

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La teoria stress-vulnerabilità

Per tentare di spiegare l'eziopatogenesi dei disturbi mentali è stata stipulata la teoria (o modello) stress- vulnerabilità. Come si può leggere su uno studio di Zubin, l'idea di base è che per alcune persone l’effetto combinato della vulnerabilità genetica e di fattori stressanti supera la soglia di adattamento bio-psico-sociale.

In questo modo, si favorisce la comparsa dei sintomi del disturbo mentale a cui siamo più vulnerabili.

Eziopatogenesi dei disturbi mentali: i principi generali della teoria stress-vulnerabilità

Per comprendere meglio l'eziopatogenesi dei disturbi mentali, occorre approfondire i principi generali del modello stress-vulnerabilità.

Diversi autori, come Monroe e Hadjiyannakis, suggeriscono che ognuno di noi possiede un certo livello di rischio per l'insorgenza di determinati disturbi mentali. Ciò che porta un disordine psicologico a manifestarsi è l’interazione tra la presenza di fattori di rischio e il grado di stress che sperimentiamo.

A tal proposito, nel corso degli anni sono nati diversi modelli che analizzano l'interazione tra queste variabili e, sempre secondo la teoria, l'esame di questi modelli può portare all'eziopatogenesi di determinati disturbi mentali.

Il ruolo dello stress

Secondo questa teoria, lo stress avrebbe un ruolo centrale nell'eziopatogenesi dei disturbi mentali. Dalla depressione alla schizofrenia, fino a una lunga serie di disturbi psichiatrici e neurologici e molto altro ancora, a causa dello stress il nostro organismo si ritrova in spiacevoli condizioni che possono cronicizzarsi nel tempo.

L'attuale ricerca scientifica, infatti, sta studiando le dinamiche biochimiche alla base dello stress proprio per cercare di identificare le cause di una malattia.

Ciò che fino adesso sappiamo è che lo stress ha un impatto diverso a seconda dell’età. Per esempio, esposizioni precoci, come in fase di gestazione o durante la prima infanzia, si rivelerebbero avere un impatto permanente sulla funzionalità del sistema nervoso centrale.

Certo, non si può assolutamente affermare che chiunque abbia vissuto un certo tipo di evento svilupperà sicuramente una malattia psichiatrica, ma secondo le evidenze scientifiche c'è un rischio ed è persino maggiore che in altre circostanze.

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Eziopatogenesi in psicologia e il ruolo della vulnerabilità

Seguendo il modello stress-vulnerabilità, quel che emerge è che sembrerebbe esserci un certo grado di predisposizione congenita, in parte ereditaria ed in parte acquisita, per i disturbi mentali. In più, la vulnerabilità crescerebbe anche a causa di disfunzioni cerebrali preesistenti, come ad esempio traumi da parto, encefalite o epilessia.

Quel che possiamo dire è che esistono diversi gradi di vulnerabilità a disturbi mentali gravi: la vulnerabilità alla schizofrenia può variare nel tempo, ma la tendenza ad ammalarsi rimane stabile.

Questa teoria che indaga l'eziopatogenesi dei disturbi mentali prende anche in considerazione la vulnerabilità cognitiva. Per capirlo meglio facciamo un esempio: la schizofrenia può portare a farci avere importanti deficit sul piano della cognitività, andando a compromettere diverse funzioni ma anche la memoria e il linguaggio, riducendo le capacità di far fronte alle situazioni in condizioni stressanti.

A giocare un ruolo molto importante nell'eziopatogenesi dei disturbi mentali sembrerebbe essere anche l'interpretazione che facciamo di un evento biologico o sociale che ha un peso notevole nella nostra vita.

Un elemento da non sottovalutare, perché la gravità del carico di stress è determinata dal significato che ognuno di noi dà a determinati eventi.

Eziopatogenesi e psicologia

Possiamo quindi concludere che l'eziopatogenesi di moltissimi disturbi psicologici non è ancora del tutto chiara. Tuttavia, occorre continuare a studiare questi fenomeni perché comprendere cause e sviluppo può portare a diverse soluzioni e cure, ma anche a determinare eventuali strategie di prevenzione.

E magari bisogna farlo proprio partendo dai diversi modelli vulnerabilità-stress, in quanto ci consentono di comprendere potenzialmente come i fattori predisponenti possano aumentare la suscettibilità alla psicopatologia, per poi creare le condizioni necessarie per l’insorgenza di un disturbo psicologico.

Questo perché i fattori di vulnerabilità non sono sufficienti per l’instaurarsi della malattia, viceversa, la presenza dei soli elementi che portano allo stress non implicano necessariamente lo sviluppo di un disturbo. È fondamentale, quindi, continuare la ricerca scientifica.

Fonti

  • Treccani, eziopatogèneṡi.
  • Pisanu, C., Heilbronner, U., & Squassina, A. (2018). The role of pharmacogenomics in bipolar disorder: moving towards precision medicine. Molecular diagnosis & therapy, 22, 409-420.
  • Istituto Superiore di Sanità, Salute mentale.
  • Zubin, J., & Spring, B. (1977). Vulnerability: A new view of schizophrenia. Journal of abnormal psychology, 86(2), 103.
  • Monroe, S. M., Slavich, G. M., & Georgiades, K. (2009). The social environment and life stress in depression. Handbook of depression, 2(1), 340-60.
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Federico RussoPsicologo, Psicoterapeuta, Neuropsicologo
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Psicologo e psicoterapeuta con 8 anni di Esperienza. Iscrizione all’Ordine degli Psicologi - Regione Puglia, n° 5048. Laurea in Psicologia clinica e della salute, Università degli Studi di Chieti. Specializzazione in Psicoterapia presso l'Istituto S. Chiara. Crede che la parte migliore del suo lavoro sia il risultato: l’attenuazione dei sintomi, la risoluzione di una difficoltà, il miglioramento della vita delle persone.
Dott.ssa Martina MiglioreDirettore della Formazione e dello Sviluppo
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Romana trapiantata in Umbria. Laureata in psicologia e specializzata in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale. Ex-ricercatrice in Psicobiologia e psicofarmacologia. Visione pratica e creativa del mondo, amo le sfide e trovare soluzioni innovative. Appassionata di giochi di ruolo e cultura pop, li integro attivamente nelle mie terapie. Confermo da anni che parlare attraverso ciò che amiamo rende più semplice affrontare le sfide della vita.
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