Estorsione: impatti psicologici e sociali
L'estorsione è un reato diffuso che può avere conseguenze psicologiche importanti sulle vittime. In questo articolo approfondiamo anche il profilo psicologico di chi mette in atto questa forma di violenza.
L'estorsione è un'azione violenta volta a costringere qualcuno a compiere una certa azione sotto la minaccia di un male ingiusto. Si tratta di un reato che può avere gravi conseguenze dal punto di vista psicologico ed emotivo. Viene spesso utilizzata dalle associazioni a delinquere di stampo mafioso, nelle richieste di pizzo o simili.
Ne parleremo nel dettaglio in tutto l'articolo, offrendo una prospettiva psicologica sulla questione. Speriamo che, al termine della lettura, tu abbia trovato tutte le informazioni che stavi cercando.
Estorsione: cos'è e aspetti legali
L'estorsione è un reato violento. Viene compiuto da chi, servendosi di minacce o azioni violente fisicamente o psicologicamente, costringe un'altra persona a compiere un determinato gesto o ad astenersi da un alltro. L'estorsione è spesso attuata per motivazioni economiche, ma può riguardare qualsiasi ambito.
L’estorsione, configurata dall’ordinamento giuridico italiano all’art. 629 del Codice Penale, incarna una delle figure delittuose contro il patrimonio. L'estorsione è un reatopunito dal Codice Penale che, al proposito, recita:
Quindi, si presenta estorsione quando un individuo, minacciando un altro individuo con gesti violenti, lo costringe a compiere un gesto che altrimenti costui non avrebbe mai compiuto.
Si tratta di un reato comune e plurioffensivo. Lì dove:
- per reato comune si intende un reato che può essere compiuto da qualsiasi persona;
- per plurioffensivo, invece, un reato che va a ledere più di un bene giuridico.
Nel caso dell'estorsione, ad esempio, i beni giuridici lesi risultano essere il patrimonio e la libertà personale.
Se l'estorsione viene praticata dalle forze dell'ordine, a tali elementi si aggiunge anche la concussione.
Aspetti psicologici
Il soggetto che compie estorsione, è di norma pienamente in possesso delle sue facoltà mentali. Non solo: è quasi sempre consapevole di star arrecando un danno ad un altro individuo. Ciononostante, persevera nel suo atto criminale.
Si parla in senso giuridico di dolo generico: che implica la componente psicologica volontaria di un reato. Ma qual è il profilo psicologico di chi pratica estorsione?
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Profilo psicologico di chi compie un'estorsione
Non è facile definire un profilo generico, poiché le motivazioni che sono alla base dell'estorsione possono variare. Lì dove si tratta di motivazioni di tipo economico, l'estorsione è spesso attuata da individui senza scrupoli, che mettono il proprio guadagno personale di fronte al benessere altrui.
Può trattarsi di individui appartenenti a famiglie mafiose, o anche di cani sciolti che tentano con la violenza di ottenere un ingiusto profitto.
In altri casi, l'estorsione è praticata per fini non economici. Il profilo, anche in questo caso, è sicuramente segnato da una mentalità dedita all'abuso e alla violenza. Non stupisce che, stando ai dati, molti colpevoli di estorsione abbiano anche precedenti per violenza domestica.
In generale, chi compie estorsione non ha necessariamente una psicopatologia. Rimane comunque necessario sottolineare che la mentalità criminale, si sviluppa spesso in seguito ad infanzie segnate dalla violenza e dagli abusi. Sappiamo ad esempio che un'infanzia segnata dal disagio socioeconomico, o dalle violenze familiari, può causare profondi traumi nell'individuo.
Questi traumi, possono poi scaricarsi attraverso comportamenti violenti che emulano l'ambiente familiare.
Si tratta di un processo studiato a lungo dalla psicologia comportamentista. I figli di persone particolarmente violente, o abusanti, possono sviluppare i medesimi comportamenti. In altri casi, possono sviluppare comportamenti opposti, come dinamiche masochistiche a livello relazionale.
Non bisogna dimenticare che un'infanzia difficile può comunque essere affrontata in maniera funzionale, senza che i figli siano costretti ad emulare le figure familiari violente.
Conseguenze psicologiche sulle vittime di estorsione
Le vittime di estorsione possono sperimentare svariati disturbi in seguito alla violenza. Per esempio, è noto che esperienze traumatiche particolarmente gravi possono causare PTSD (Post Traumatic Stress Disorder).
Si tratta di una condizione di particolare disagio psicofisico, che può causare sintomi variegati tra cui:
- flashback;
- ricordi vividi del trauma;
- frequenti incubi;
- difficoltà di concentrazione;
- irritabilità;
- pensieri negativi su di sé;
- sentimenti distorti di colpa e preoccupazione;
- difficoltà nel ricordare momenti importanti dell’evento;
- perdita di interesse per attività che prima erano apprezzate;
- confusione mentale;
- ipervigilanza;
- sensazioni di distacco dalla realtà;
- difficoltà nel parlare;
- crisi di pianto.
Questi sintomi tendono a presentarsi subito dopo il trauma, ma possono ricorrere anche dopo mesi e addirittura anni. Talvolta, si accompagnano a forme di amnesia dissociativa, che possono portare il soggetto traumatizzato a dimenticare l'evento traumatico.
Per questa ragione, se si è stati vittima di estorsione, bisogna rivolgersi il prima possibile ad un medico specializzato che potrà aiutare ad affrontare il PTSD e i sintomi ad esso associati. Ci si può rivolgere, ad esempio, ad uno dei professionisti che lavorano in Serenis, un centro medico autorizzato che offre un servizio di psicoterapia completamente online.
Se invece si è vittima di estorsione, e non si riesce a chiedere aiuto, bisogna ricordare che la violenza si perpetra proprio attraverso manipolazione psicologica, che rende la vittima incapace di chiedere aiuto.
Fonti:
- Monzini, P. (1993). L'estorsione nei mercati leciti e illeciti. Liuc, Libero Istituto universitario Carlo Cattaneo.
- Prosdocimi, S. (2006). Note sul delitto di estorsione. RIVISTA TRIMESTRALE DI DIRITTO PENALE DELL'ECONOMIA, 673-686.
- Monzini, P. (1996). L’estorsione nei sistemi di criminalità organizzata. Quaderni di sociologia, (11), 134-160.