Estate da single: cosa fare in estate da soli?

L'estate è un periodo di profondi cambiamenti, che possono interessare lo stile di vita, l'umore e la salute mentale. Secondo diverse statistiche, in estate tende ad aumentare il numero di soggetti che si rivolgono ad un terapeuta, per affrontare problematiche come ansia, depressione, attacchi di panico.

Il motivo è legato alla SAD (seasonal affective disorder), un disturbo dell'umore che può presentarsi in concomitanza con diverse stagioni dell'anno e influenzare profondamente la qualità della vita, oltre che aggravare psicopatologie pregresse come la depressione maggiore.

Durante l'estate, inoltre, aumentano i casi di pazienti che soffrono per il fatto di non avere un partner. Il motivo potrebbe essere legato al maggior tempo libero di cui si dispone, e che può mettere davanti ad interrogativi sulla propria vita e sulle decisioni che si sono prese nel corso dell'anno.

Essere single? Uno sguardo

La società occidentale, si basa da sempre su canoni e norme che gli individui sentono di dover rispettare. Per esempio, diventando adulti, tutti siamo portati a credere di dover incontrare un partner, avviare una relazione romantica profonda, mettere su una famiglia e via dicendo.

Fin dall'antichità, la coppia è stata concepita secondo un'ideale di perfezione e completezza. Al contrario, l'individuo nella sua singolarità, è spesso stato descritto come un'entità spezzata che ha bisogno dell'altro per completarsi e provare soddisfazione.

Pensiamo al mito platonico dell'androgino, secondo cui gli esseri umani disponevano un tempo di entrambi i sessi, ed erano dunque perfetti e completi dal punto di vista emotivo e psicologico. Invidioso di questa perfezione, Zeus decise di mandarla in frantumi, costringendo gli umani a vagare sulla terra alla ricerca di un amante con cui ricomporre quell'antico e armonico quadro.

Per vie trasverse, il mito dell'androgino è arrivato fino a noi: non pensiamo forse che un partner possa aggiungere completezza alla nostra esistenza? E non tendiamo a soffrire più del dovuto per il fatto di essere single anche quando non vorremmo?

Ciò è particolarmente vero durante l'estate, quando disponiamo di molto tempo libero e assistiamo intorno a noi al nascere di nuovi amori e flirt estivi.

Affrontare l'estate da soli

Essere single non è una condanna o un peso da sopportare. Allo stesso tempo, avviare una relazione romantica non è un obbligo, bensì un desiderio che può mutare e trasformarsi nel corso della vita.

Quando l'amore è visto come un obbligo, non può che portare alla nascita di relazioni malsane e fondate sulla dipendenza affettiva.

Il primo consiglio per affrontare l'estate da single, è quindi quello di cambiare prospettiva sulla questione. Essere single non è una condizione migliore o peggiore dell'essere in coppia, perché entrambe le condizioni hanno effetti positivi e negativi sulla vita dell'individuo. Questi effetti, dipendono da fattori individuali, dalla fase di vita e dai bisogni di ognuno di noi.

Dall'altro lato, essere single può essere utile per prestare maggiore attenzione a sé stessi, concentrandosi sul proprio cambiamento e sul processo di maturazione. Se hai voglia di studiare una lingua, ma non l'hai mai fatto nel corso della tua passata relazione, potresti quindi sfruttare le vacanze estive per raggiungere questo obiettivo.

In alternativa, potresti organizzare un viaggio da solo, per goderti la compagnia di te stesso e per fare nuove conoscenze una volta arrivato all'estero.

L'estate e la paura

Durante l'estate, molti single avrebbero voglia di organizzare un viaggio o di visitare un paese straniero. A fermarli, è però la paura: la paura di apparire strani agli occhi degli altri, la fobia sociale o altre problematiche legate allo spettro ansioso.

Essere single in estate, può quindi metterci di fronte a sfide e a questioni irrisolte, per le quali è spesso necessario un supporto terapeutico che possa fornire assistenza e cura. Se viviamo costantemente ansia della solitudine, potremmo infatti avere una problematica legata alla bassa autostima.

In alternativa, potremmo aver messo da parte la costruzione della nostra personalità troppo a lungo, ed esserci ritrovati incapaci di apprezzare la solitudine e i momenti di quiete che possiamo vivere in compagnia di noi stessi.

L'estate da soli non è quindi soltanto una condanna, ma un momento per tirare le somme di quanto accade in noi e intorno a noi. Se affrontata nel modo giusto, può offrire un'occasione di crescita, metamorfosi e maturazione.

Solitudine e psicoterapia

Durante l'estate, la solitudine può accentuarsi, poiché le attività sociali diminuiscono e le persone si allontanano per le vacanze. La psicoterapia è particolarmente utile in questo periodo, offrendo uno spazio di supporto e riflessione. I pazienti possono esplorare sentimenti di isolamento e lavorare su strategie per gestirli, rendendo la terapia uno strumento prezioso per affrontare la solitudine stagionale e migliorare il benessere emotivo.

Se senti il bisogno di un supporto psicologico che possa aiutarti con la solitudine, puoi compilare il nostro questionario.

In Serenis lavorano psicoterapeuti con più di 13 anni di esperienza media che possono supportarti attraverso la psicoterapia. Il primo colloquio è gratuito, successivamente i prezzi delle sedute sono di 55€ oppure 196€ per quattro sedute.