Epilessia: cosa è?

Si tratta di una condizione contrassegnata dall'insorgere di crisi epilettiche, causate da scariche elettriche considerate anomale nella corteccia cerebrale.

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Epilessia


L'epilessia è un disturbo neurologico, cioè a carico del cervello, dei nervi e del midollo spinale. 

Ma che cosa si intende per crisi epilettica? In termini medici, la crisi epilettica è causata da una anomalia elettrica nella corteccia cerebrale, che causa i sintomi tipici della crisi epilettica o che può, in alcuni casi, risultare priva di sintomatologia evidente.

Le cause possono essere di natura fisiologica-ambientale, e comprendere ad esempio lesioni (siamo davanti alla epilessia parziale secondaria o sintomatica). In altri casi, invece, l'epilessia è di natura genetica, cioè ereditaria, e viene definita epilessia focale criptogenica.

Le cure per l'epilessia mirano a ridurre la frequenza e la gravità delle crisi epilettiche, con interventi di natura farmacologica o chirurgica. L'epilessia può influire negativamente sulla qualità della vita del paziente, oltre che del suo caregiver, spesso un genitore che si trova ad affrontare episodi epilettici gravi ed emotivamente preoccupanti.

Epilessia: che cos'è?

L'epilessia è un disturbo neurologico, cioè a carico del cervello, dei nervi e del midollo spinale. Risulta contrassegnata dalla presenza di crisi epilettiche e colpisce solo in Italia circa 500.000 persone.

Possiamo distinguere due tipi di crisi epilettiche:

  • crisi parziali;
  • crisi generalizzate.

Crisi parziali e generalizzate: le differenze

Le due categorie si distinguono sia per la causa che per l'effetto. Le crisi parziali derivano infatti da una anomalia elettrica che interessa una parte della corteccia cerebrale; generano così sintomi variegati senza però causare perdita di coscienza.

Le crisi generalizzate, interessano invece tutta l'area della corteccia e si accompagnano in genere a perdita totale della coscienza.

crisi epilettica

Cause dell'epilessia

Tra le cause dell'epilessia possiamo trovare:

  • fattori strutturali, come lesioni a livello organico.

Parliamo in tal caso di epilessia parziale secondaria o sintomatica.

  • Fattori genetici.

Che riguardano la cosiddetta epilessia focale criptogenica o le forme idiopatiche della malattia.

Esistono alcuni fattori di rischio che possono comportare l'insorgere della patologia, come l'abuso di alcuni farmaci, disturbi del metabolismo e altro ancora. L'epilessia può insorgere in qualsiasi momento della vita, anche se tende ad avere due picchi: uno nell'età infantile e uno durante l'anzianità (65 anni).

Le forme che riguardano i più piccoli sono, di norma, congenite; quelle che colpiscono gli anziani possono avere cause legate a fattori cerebrovascolari e neurodegenerativi.

cause dell'epilessia

Sintomatologia clinica

I sintomi dell'epilessia sono le crisi epilettiche, come come abbiamo visto possono essere distinte in parziali o generalizzate. Per quel che riguarda le crisi epilettiche parziali, i sintomi più comuni possono comprendere:

  • movimenti anomali;
  • formicolio degli arti;
  • disturbi generalizzati;
  • difficoltà a parlare;
  • alterazione della visione;
  • alterazione del gusto;
  • senso di estraneità;
  • deja-vu.
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Sintomatologia crisi generalizzate

Per quel che riguarda le crisi generalizzate, troviamo:

  • piccolo male;
  • crisi tonico-cloniche (grande male).

Le crisi volgarmente definite del piccolo male, o assenze, comportano uno stato di apparente catatonia, in cui il soggetto appare incosciente, spesso con gli occhi spalancati e incapace di rispondere agli stimoli esterni.

Può però rimanere in piedi, senza presentare episodi di svenimento.

Il grande male, invece, comporta perdita generale della coscienza, contrazione muscolare, e i sintomi che generalmente si associano alla parola epilessia. Possono anche presentarsi contratture a livello dei muscoli mandibolari, con conseguenti lesioni o danneggiamenti nell'area interessata.

Proprio del grande male, sappiamo che soffriva il romanziere Dostoevskij, il quale reputava l'epilessia la sua grande spina nel fianco (L'idiota, 1868-1869).

sintomi dell'epilessia

Diagnosi e trattamenti per l'epilessia

La diagnosi di epilessia viene effettuata attraverso metodo clinico, cioè con dialogo tra il paziente e il suo medico. Se il medico sospetta la presenza di epilessia, o di lesioni di natura cerebrale, raccomanda l’elettroencefalogramma (EEG) o RM dell’encefalo, le quali sono in grado di confermare l'ipotesi clinica.

Se entrambi i test sono negativi, non si può comunque escludere la possibilità dell'epilessia. Si effettuano allora altre analisi come esami neurologici approfonditi.

Farmacologia e chirurgia

Se le crisi sono croniche, si passerà al trattamento vero e proprio, il quale può comprendere interventi di natura farmacologica, interventi sullo stile di vita o di natura chirurgica (a seconda delle cause del disturbo).

Ricordiamo che l'epilessia può rappresentare un fattore di stress emotivo per il paziente; che può sviluppare paura di perdere il controllo, fobia sociale e altre condizioni psichiche legate ad un malessere profondo. Anche per il genitore o il caregiver dell'epilettico, possono presentarsi episodi di tensione emotiva come attacchi di panico o burnout del caregiver. 

Psicoterapia di Serenis ed epilessia

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Federico RussoPsicologo, Psicoterapeuta, Neuropsicologo
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Psicologo e psicoterapeuta con 8 anni di Esperienza. Iscrizione all’Ordine degli Psicologi - Regione Puglia, n° 5048. Laurea in Psicologia clinica e della salute, Università degli Studi di Chieti. Specializzazione in Psicoterapia presso l'Istituto S. Chiara. Crede che la parte migliore del suo lavoro sia il risultato: l’attenuazione dei sintomi, la risoluzione di una difficoltà, il miglioramento della vita delle persone.
Domenico De DonatisPsichiatra e Direttore Sanitario
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Domenico De Donatis è un medico psichiatra con esperienza nella cura dei disturbi psichiatrici. Laureato in Medicina e Chirurgia presso l'Università di Parma, ha poi ottenuto la specializzazione in Psichiatria all'Università Alma Mater Studiorum di Bologna. Registrato presso l'Ordine dei Medici e Chirurghi di Pescara con il n° 4336, si impegna a fornire trattamenti mirati per migliorare la salute mentale dei suoi pazienti.
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