Emetofobia: sintomi e terapie per la paura di vomitare
Cos'è l'emetofobia, quali sono i sintomi e come fare per superare la paura del vomito e tornare a vivere più serenamente? Scopriamolo insieme

Punti chiave
- Significato di emetofobia: l’emetofobia è la paura intensa e irrazionale di vomitare o vedere qualcuno vomitare. Questa fobia genera ansia costante, anche in assenza di nausea o situazioni a rischio. Chi ne soffre evita luoghi, cibi e situazioni che potrebbero esporlo al vomito, limitando la qualità della propria vita.
- Sintomi dell’emetofobia: le persone emetofobiche sviluppano comportamenti di evitamento per ridurre il rischio di vomitare o assistere a episodi di vomito. Tra i sintomi più comuni ci sono il controllo ossessivo del cibo, l’uso eccessivo di farmaci antiemetici, l’ansia in luoghi pubblici e la difficoltà a viaggiare.
- Trattamento: il trattamento dell’emetofobia prevede la terapia cognitivo-comportamentale, l’esposizione graduale e, in alcuni casi, il supporto farmacologico. La psicoterapia aiuta a gestire i pensieri negativi e ridurre l’evitamento.
Cos'è l'emetofobia
L’emetofobia o paura del vomito, è una fobia specifica che comporta un’estrema paura di vomitare o di assistere mentre sta vomitando un'altra persona, che provoca forti sensazioni di ansia e stress.
Chi soffre di emetofobia, quindi, vive una vera e propria ansia nei confronti del vomito, arrivando a pensarci spesso, non solo quando si prova nausea o si vede qualcuno non stare bene ma anche in situazioni assolutamente normali e di benessere. Si arriva a evitare qualunque situazione in cui è possibile che si possa vomitare come mangiare fuori o provare cibi nuovi, stare in luoghi affollati, viaggiare, stare accanto a persone che non stanno bene, ecc., andando così a limitare la propria vita e abbassandone notevolmente la qualità.
Sintomi dell'emetofobia
Chi soffre di emetofobia sviluppa comportamenti di evitamento per ridurre il rischio di trovarsi in situazioni che potrebbero causare nausea o vomito.
Comportamenti di evitamento più comuni:
- Evitare cibi e odori associati a esperienze passate di vomito.
- Controllare ossessivamente la qualità e la cottura degli alimenti.
- Usare antiacidi e antiemetici senza necessità.
- Pulire eccessivamente superfici dove si preparano e consumano cibi.
- Evitare di mangiare fuori casa o provare nuovi alimenti.
- Monitorare costantemente la reazione al cibo delle altre persone.
- Controllare sempre la posizione dei bagni nei luoghi pubblici.
- Evitare luoghi affollati, mezzi di trasporto e viaggi.
- Rinunciare alla gravidanza per paura delle nausee.
Anche l'ansia di poter vomitare potrebbe scatenare questi sintomi, per questo è necessario rivolgersi ad un professionista della salute mentale per poterla superare.
Cause dell’Emetofobia
L’emetofobia nasce spesso da esperienze negative legate al vomito. Durante questi eventi, il cervello associa il vomito a paura e pericolo, creando un riflesso automatico di ansia. Alcune cause dell'emetofobia sono:
- Malattie gravi con episodi di vomito.
- Intossicazioni alimentari.
- Vomitare in situazioni pubbliche o importanti.
- Assistere al vomito di altre persone.
- Essere stati colpiti dal vomito di qualcuno.
- Avere un attacco di panico durante un episodio di vomito.
Anche fattori genetici, ambientali e le paure trasmesse dai familiari possono contribuire allo sviluppo della fobia.
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Rimedi e cura per superare l'emetofobia
Per curare l’emetofobia, è possibile intervenire con trattamenti mirati, lavorando con un terapeuta specializzato in paura del vomito. Andando a indagare sull’origine della fobia stessa e su come superarla in modo progressivo ed efficace. Il tutto attraverso percorsi di psicoterapia e/o terapie farmaceutiche.
Desensibilizzazione
In questo tipo di terapia chi soffre di emetofobia viene aiutato da uno psicoterapeuta specializzato attraverso una cura che prevede un’esposizione graduale all’oggetto della propria paura.
Questo potrebbe comportare anche il consumo di cibo nuovo, a casa o in un ristorante, fino a provare una leggera nausea. Fornendo delle tecniche per far fronte ai sentimenti di ansia e paura che possono subentrare durante l'esposizione alla fobia.
Terapia cognitivo comportamentale
La terapia cognitivo comportamentale aiuta a imparare come identificare e sfidare i pensieri negativi che causano l’angoscia e la paura di cui si soffre, ovvero la fobia di vomitare. In questo caso, si viene esposti gradualmente all’oggetto della propria paura: si aumenta in modo progressivo l’impulso esterno e si gestisce di volta in volta e in modo appropriato la reazione del paziente, che in questo modo verrà guidato nell'affrontare e gestire la sua paura.
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Terapia farmacologica
Per l'emetofobia non esiste un trattamento farmacologico standardizzato ma vengono utilizzati alcuni farmaci per aiutare a ridurre i sintomi di legati all’ansia o al panico che può subentrare.
Tra questi si possono utilizzare dei farmaci beta-bloccanti per aiutare a prevenire:
- l'aumento della pressione sanguigna;
- l’aumento della frequenza cardiaca;
- altri sintomi di ansia fisica che derivano dall'adrenalina.
Ma anche le benzodiazepine, sedativi che possono aiutare a sentirsi meno ansiosi ma che possono creare dipendenza, per questo non sono raccomandati per un uso a lungo termine.
Per curare l'emetofobia, ci sono anche altre opzioni. Si possono usare farmaci per alleviare i sintomi o rimedi naturali come zenzero, limone, menta, tisane al tiglio e melissa.
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Il test per diagnosticare l'emetofobia
I test per diagnosticare l’emetofobia si basano su domande o sull’analisi delle reazioni del paziente nel momento in cui lo si mette nella condizione di vedere o pensare al vomito, ma anche alla sua propensione a evitare situazioni che potrebbero portarlo a vomitare (o a vederlo fare).
Quando il paziente prova un’estrema paura o ansia riguardo al vomito e a tutto ciò che può includerlo, allora gli viene diagnosticata l’emetofobia. Da quel momento si può procede con un percorso mirato al suo superamento.