Cos'è il disturbo schizoide di personalità?

Il Disturbo Schizoide di Personalità (SPD) è una condizione largamente caratterizzata da una mancanza di desiderio di formare relazioni interpersonali.

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Disturbo schizoide di personalità

Punti chiave

  • Caratteristiche: Il disturbo schizoide è caratterizzato da distacco emotivo, disinteresse per le relazioni sociali e una preferenza per attività solitarie. Le persone colpite evitano l'intimità e tendono a isolarsi.
  • Cause: Le cause includono fattori genetici, traumi infantili e difficoltà emotive. La mancanza di legami affettivi può impedire lo sviluppo di competenze sociali.
  • Trattamento: Il trattamento si basa su psicoterapia, soprattutto terapia cognitivo-comportamentale, per migliorare le abilità sociali e la gestione delle emozioni, favorendo il reintegro sociale.

Cos’è il disturbo schizoide di personalità?

Il disturbo schizoide è un disturbo della personalità in cui il soggetto mostra un disinteresse patologico per le relazioni interpersonali, è emotivamente distaccato e spesso non riesce a provare emozioni e sentimenti. Le persone che soffrono di questo disturbo tendono a svolgere attività individuali, non amano la compagnia e preferiscono stare da soli.

I disturbi di personalità come l'SPD differiscono da altre condizioni di salute mentale in quanto si pensa che siano profondamente radicati nelle strutture della psiche di una persona. È questa natura che li rende difficili, ma non impossibili, da trattare.

L'Associazione Psichiatrica Americana nota che quelli con disturbi di personalità hanno "un modo di pensare, sentire e comportarsi che si discosta dalle aspettative della cultura, causa angoscia o problemi di funzionamento, e dura nel tempo". Ed è proprio questo scollamento dalle aspettative culturali, e la longevità, che fanno sì che coloro che vivono con disturbi di personalità soffrano di scollamento dai loro coetanei, amici e familiari.

Come riconoscere una persona con personalità schizoide?

Come per gli altri disturbi di personalità, anche il disturbo schizoide è caratterizzato da comportamenti poco adattivi che rendono disfunzionale la vita sociale di chi ne soffre, sia a livello familiare che lavorativo. Nel caso del disturbo schizoide troviamo caratteristiche come la freddezza e l'anestesia emotiva. Può succedere a chiunque di avere dei momenti in cui si ha voglia di stare da soli al riparo dalle relazioni sociali o dagli eccessivi stimoli sensoriali. In questi casi troviamo del tutto naturale ritagliarci degli spazi di solitudine che possono aiutarci a ristabilire il nostro equilibrio interiore e a maturare rapporti più sani con gli altri. Quando però la difficoltà nell’esprimere le emozioni diventa pervasiva nel corso del tempo e ha come conseguenza il progressivo isolamento sociale, allora si può interpretare questo disagio come il segnale della presenza di un disturbo di personalità schizoide.

Quali sono le cause del disturbo schizoide?

È difficile stabilire con precisione quali possano essere le cause del disturbo schizoide di personalità. Anche se non sono ancora del tutto chiari i fattori che predispongono all’insorgenza di questo disturbo, gli esperti sostengono che il disturbo abbia un’origine multifattoriale, ovvero che sia dovuto ad una combinazione di fattori genetici, ambientali e psicologici. 

Cause del disturbo schizoide di personalità

Vediamoli nel dettaglio. 

Fattori genetici

Tra i fattori genetici che potrebbero predisporre all’insorgenza dei sintomi schizoidi ci sono:

  • la familiarità con il disturbo: se un parente stretto soffre di un disturbo di personalità oppure di una psicosi schizofrenica aumentano le probabilità di sviluppare il disturbo schizoide;
  • la disregolazione emotiva: problemi legati alla regolazione delle emozioni dovuti a mutazioni genetiche potrebbero avere come conseguenza la nascita di sintomi di tipo schizoide nel soggetto.

Fattori ambientali

Per quanto riguarda i fattori ambientali possono esserci diverse possibili cause:

  • traumi o abusi: se durante l’infanzia un bambino vive esperienze traumatiche oppure è vittima di abusi o maltrattamenti potrebbe attuare l’evitamento delle relazioni sociali come strategia di difesa;
  • mancanza di relazioni significative con i genitori: il bambino è per sua natura dipendente dalle figure adulte di riferimento. Quando queste non riescono ad instaurare un rapporto affettivo soddisfacente con il figlio, quest’ultimo potrebbe non sviluppare la capacità di creare legami interpersonali nel corso dello sviluppo.

Fattori psicologici

I fattori psicologici riguardano il modo in cui una persona è in grado di interpretare il proprio mondo interiore:

  • difficoltà di riconoscere le emozioni: è possibile che nel contesto familiare nessuno abbia insegnato al bambino la differenza tra le diverse emozioni oppure che gli sia stata negata la possibilità di esprimerle. Questa mancata educazione emotiva può avere come conseguenza l’incapacità di riconoscere, nominare, differenziare e provare le emozioni. Per questi motivi il soggetto schizoide appare spesso come poco empatico, rigido, freddo, distaccato o addirittura indifferente sia alle critiche che ai complimenti;
  • legame di attaccamento evitante: utilizzando la terminologia adottata dallo psicologo John Bowlby si può individuare l’origine del disturbo schizoide di personalità nello sviluppo di un legame di tipo ansioso evitante con la madre. Questo stile di attaccamento si configura in un atteggiamento emotivamente distante da parte della madre che fa nascere nel bambino la necessità psicologica di imparare a stare da solo. Il ritiro sociale sarebbe dunque l’unica modalità di stare al mondo conosciuta dal soggetto fin dall’infanzia.

Sintomi del disturbo schizoide di personalità

Sintomi del disturbo schizoide di personalità

Il disturbo schizoide di personalità inizia a manifestarsi in tarda adolescenza e nella prima età adulta. I sintomi del disturbo schizoide di personalità possono essere suddivisi in comportamenti disfunzionali relativi al rapporto con gli altri e sintomi intrapsichici. 

I sintomi interpersonali più comuni sono:

  • difficoltà ad instaurare relazioni intime e significative con altre persone;
  • disinteresse per le attività sociali;
  • preferenza per i lavori individuali;
  • difficoltà nel provare ed esprimere emozioni;
  • mancanza di empatia;
  • scarso interesse per i sentimenti degli altri.

I sintomi intrapsichici riguardano invece:

  • la mancanza di introspezione e incapacità di riconoscere le proprie emozioni;
  • il ridotto coinvolgimento nelle esperienze quotidiane;
  • l'assenza di piacere nelle relazioni sentimentali e affettive.
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Diagnosi del disturbo schizoide di personalità

La diagnosi di un disturbo di personalità richiede tipicamente valutazioni e osservazioni molto sofisticate e dettagliate da parte di un professionista della salute mentale autorizzato. Poiché il Disturbo Schizoide di Personalità è relativamente poco comune, può essere difficile trovare qualcuno che abbia una grande familiarità con la condizione, la sua diagnosi e il trattamento.

La diagnosi di disturbo schizoide di personalità si basa su criteri clinici specificati nel DSM-5-TR. In particolare, nel DSM-5 si afferma che per diagnosticare un disturbo di personalità schizoide, il paziente deve mostrare un comportamento costante caratterizzato da distacco e scarso interesse nei rapporti sociali ed espressione emotiva limitata nelle interazioni interpersonali, che si manifestano con almeno 4 dei seguenti segnali:

  • Assenza di interesse per le relazioni intime, incluse quelle familiari
  • Preferenza marcata per attività solitarie
  • Scarso o nullo interesse per l’attività sessuale con altre persone
  • Piacere ridotto o assente nelle attività quotidiane
  • Mancanza di amici stretti o confidenti, eccetto familiari di primo grado
  • Indifferenza verso elogi o critiche
  • Freddezza emotiva, distacco o appiattimento affettivo

È inoltre possibile svolgere una diagnosi differenziale con cui si distingue il disturbo schizoide di personalità da:

  • Schizofrenia e disturbi correlati: i pazienti con disturbo schizoide non presentano disturbi cognitivi o di percezione come paranoia o allucinazioni.
  • Disturbi dello spettro autistico: i pazienti con disturbo schizoide non mostrano handicap e comportamenti sociali stereotipati evidenti.
  • Disturbo schizotipico di personalità: questo disturbo è caratterizzato da alterazioni delle percezioni e del pensiero, che non sono presenti nel disturbo schizoide.
  • Disturbo evitante di personalità: l'isolamento sociale nel disturbo schizoide deriva da un distacco generale, mentre nel disturbo evitante è causato dalla paura del rifiuto o dell'imbarazzo (Michelle L. Esterberg, 2010).

Schizoide, schizotipico, schizofrenico: quali differenze?

Nel Manuale Statistico dei Disturbi Mentali DSM 5 il disturbo schizoide è classificato nel cluster A dei disturbi di personalità, insieme ai disturbi di personalità schizotipico e paranoide. 

Tutti questi disturbi sono accomunati dalla presenza di manifestazioni comportamentali particolarmente bizzarre o eccentriche rispetto alle normali condotte. In particolare, i disturbi schizoide e schizotipico hanno entrambi la stessa radice "schizo" che fa riferimento al meccanismo psicologico della scissione

Per scissione in psicologia si intende la separazione tra il mondo interiore e quello esterno. Il concetto di scissione è stato introdotto già due secoli fa quando lo psichiatra Bleuler ha definito per la prima volta il disturbo psicotico della schizofrenia. La schizofrenia è un disturbo clinico considerato tra i disturbi mentali più invalidanti che colpiscono la persona e prende il nome proprio dalla scissione della mente. 

Diversamente dalla schizofrenia i soggetti schizoidi mantengono inalterata la capacità di interagire con il mondo esterno e non sviluppano sintomi come i deliri e le allucinazioni che sono le forme più frequenti di disagio nel soggetto schizofrenico. Allo stesso tempo le persone schizoidi condividono con la schizofrenia alcuni tratti comportamentali come il distacco emotivo e il disinteresse per le relazioni sociali.

Disturbo schizoide di personalità: si può guarire?

Come si cura il disturbo schizoide?

Il trattamento del disturbo schizoide di personalità prevede di intraprendere una psicoterapia a lungo termine che aiuti il soggetto a migliorare la capacità di instaurare relazioni interpersonali significative e che gli permetta di imparare a regolare le proprie emozioni. Attraverso questo percorso il soggetto può ricominciare a partecipare alla vita sociale con maggiore soddisfazione e sviluppare nuove passioni ed interessi nei confronti delle attività familiari e lavorative.

Il trattamento del disturbo schizoide di personalità si basa principalmente sulla terapia cognitivo-comportamentale e sulla formazione di competenze sociali. Gli approcci terapeutici spesso includono:

  • Terapie cognitivo-comportamentali: si concentrano su conoscenze e abilità sociali per aiutare i pazienti a migliorare le loro interazioni e la loro comprensione sociale. Gli psicoterapeuti di Serenis possono aiutarti a gestire il disturbo schizoide di personalità, offrendo supporto specializzato e strategie terapeutiche personalizzate per migliorare le tue relazioni e la tua qualità di vita.
  • Interesse per argomenti impersonali: stabilire un rapporto condividendo interessi come collezioni o hobby può facilitare la relazione terapeutica.

Non sono stati pubblicati studi di controllo specifici su psicoterapia o terapia farmacologica per questo disturbo, ma l'approccio terapeutico mira a facilitare la connessione e a promuovere una maggiore interazione sociale, sebbene la motivazione per il cambiamento possa essere limitata nei pazienti con disturbo schizoide di personalità.

Infine, un trattamento farmacologico adeguato può essere utile per gestire sintomi depressivi e ansiosi associati al disturbo schizoide di personalità.

Aiutare una persona con disturbo schizoide

Ci vuole molta pazienza per impegnarsi con una persona cara che ha un Disturbo Schizoide di Personalità. È importante notare che la percezione del loro comportamento e la mancanza di desiderio di vicinanza può essere percepita come fredda e dura, anche se questa non è la loro intenzione. Se si sospetta che qualcuno che si conosce possa avere questa condizione, è importante cercare assistenza medica. Ulteriori valutazioni di follow-up con uno psichiatra che lavora a stretto contatto con i disturbi di personalità può aiutare a ottenere una diagnosi e un percorso più chiaro in avanti.

 

Fonti:

  • Michelle L. Esterberg (2010). "Cluster A Personality Disorders: Schizotypal, Schizoid and Paranoid Personality Disorders in Childhood and Adolescence". Journal of Psychopathology and Behavioral Assessment.
  • "Schizoid Personality Disorder (pp. 652–655)". Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders, Fifth Edition (2013).
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Domenico De DonatisPsichiatra e Direttore Sanitario
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Domenico De Donatis è un medico psichiatra con esperienza nella cura dei disturbi psichiatrici. Laureato in Medicina e Chirurgia presso l'Università di Parma, ha poi ottenuto la specializzazione in Psichiatria all'Università Alma Mater Studiorum di Bologna. Registrato presso l'Ordine dei Medici e Chirurghi di Pescara con il n° 4336, si impegna a fornire trattamenti mirati per migliorare la salute mentale dei suoi pazienti.
Federico RussoPsicologo, Psicoterapeuta, Neuropsicologo
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Psicologo e psicoterapeuta con 8 anni di Esperienza. Iscrizione all’Ordine degli Psicologi - Regione Puglia, n° 5048. Laurea in Psicologia clinica e della salute, Università degli Studi di Chieti. Specializzazione in Psicoterapia presso l'Istituto S. Chiara. Crede che la parte migliore del suo lavoro sia il risultato: l’attenuazione dei sintomi, la risoluzione di una difficoltà, il miglioramento della vita delle persone.
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