Disturbo dell'elaborazione uditiva

Il disturbo dell'elaborazione uditiva centrale (CAPD) compromette la capacità del cervello di interpretare i suoni, causando difficoltà nella comprensione del linguaggio nonostante un udito periferico normale.

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disturbo dell'elaborazione uditiva


Il disturbo dell'elaborazione uditiva (CAPD, Central Auditory Processing Disorder), è una condizione che compromette la capacità del cervello di analizzare e interpretare i suoni, in particolare nel contesto del linguaggio parlato.

Nonostante in queste condizioni l'udito periferico possa funzionare normalmente, le persone con CAPD hanno difficoltà a comprendere le informazioni uditive.

Questo disturbo non è classificato nel DSM-5 (Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali, Quinta edizione) come una condizione psicologica, ma può avere effetti significativi sulla comunicazione e l'apprendimento, influenzando così la vita quotidiana e la salute mentale dei pazienti e dei loro caregiver.

L'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) riconosce l'importanza delle disabilità uditive, mettendo l'accento sul fatto che il CAPD è generalmente distinto da una perdita uditiva tradizionale. È una condizione piuttosto comune nei bambini ma può anche persistere o manifestarsi nell'età adulta.

La diagnosi accurata di CAPD può essere complessa, poiché i suoi sintomi si sovrappongono spesso con quelli di altri disturbi, come ADHD o difficoltà di apprendimento.

Ne parleremo nel dettaglio in tutto l'articolo, indagando le cause, i sintomi e le ipotesi terapeutiche. In conclusione, porremo l'accento sulle conseguenze emotive e psicologiche che il disturbo può avere sui pazienti e sui loro familiari. Speriamo che, al termine della lettura, tu abbia trovato tutte le informazioni che stavi cercando.

Sintomatologia


I sintomi del disturbo dell'elaborazione uditiva possono variare notevolmente, ma tipicamente includono:

  • difficoltà nell'ascolto (soprattutto se in ambienti rumorosi);
  • problemi nel seguire conversazioni complesse o rapide;
  • difficoltà nell'individuare il punto da cui provengono i suoni;
  • difficoltà a discriminare tra suoni simili;
  • problemi nell'articolazione delle frasi.


Nei bambini, CAPD può manifestarsi attraverso forti disagi nel seguire istruzioni verbali, difficoltà nell'apprendimento della lettura e della scrittura, e comportamenti che possono essere scambiati per disattenzione o distrazione, andando così a ritardare la diagnosi e l'intervento terapeutico.

Gli adulti con CAPD possono avere difficoltà nella comprensione del linguaggio verbale in situazioni di gruppo o in ambienti rumorosi, e possono sentirsi rapidamente affaticati o stressati durante attività che richiedono un'intensa elaborazione uditiva.

Cause del disturbo


Come molte patologie, anche CAPD sembra avere un quadro eziologico multifattoriale, che comprende cause genetiche, fisiologiche e ambientali. Tra le cause fisiologiche, per esempio, sembra che il deterioramento di alcuni nervi possa generare l'insorgere della patologia.

Secondo altre ricerche, un basso peso alla nascita è generalmente correlato con il rischio di sviluppare la condizione.

Ciononostante, le cause esatte del disturbo dell'elaborazione uditiva ancora dividono i ricercatori. Si ritiene che CAPD possa derivare da anomalie nello sviluppo o nel funzionamento delle aree del cervello responsabili dell'elaborazione dei suoni.

Come detto, anche i fattori genetici possono giocare un ruolo importante, così come le esposizioni ambientali o le lesioni al cervello (si parla, in tal caso, di fattori ambientali).

Alcune ricerche suggeriscono che CAPD possa essere associato a condizioni neurologiche o a ritardi nello sviluppo neurologico.

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Ipotesi terapeutiche


Il trattamento del disturbo dell'elaborazione uditiva viene spesso personalizzato sulla base dell'età e delle singolari condizioni del paziente.

Può dunque richiedere una combinazione di approcci terapeutici, che includono anche il supporto psicologico per il malato e per i suoi familiari.

L'approccio clinico può comportare l'addestramento alle abilità di ascolto, ad esempio attraverso riabilitazione uditiva, l'uso di dispositivi di assistenza uditiva o sistemi FM per aiutare a discriminare i suoni in ambienti particolarmente rumorosi.

Altri interventi possono essere di natura educativa e linguistica, atti appunti a migliorare le abilità di apprendimento e verbali del paziente in questione.

La terapia può altresì includere l'insegnamento di strategie compensative (che compensano, cioè, le difficoltà fisiologiche causate dalla condizione medica), per aiutare gli individui a gestire meglio le situazioni di ascolto che normalmente potrebbero risultare complesse.

In questo contesto, non è rara un'ampia collaborazione tra audiologi, logopedisti, insegnanti e psicologi, che lavorano in concomitanza per offrire diversi tipi di supporto al paziente in difficoltà.

Conseguenze sul lungo periodo


Il disturbo dell'elaborazione uditiva può avere conseguenze importanti sulla salute mentale. I bambini con CAPD possono sperimentare frustrazione, bassa autostima e difficoltà nelle relazioni sociali a causa delle sfide nella comunicazione e nell'apprendimento.

Questi problemi possono persistere nell'età adulta, portando spesso a grandi carichi di stress e ansia, specialmente nei contesti professionali, relazionali o sociali che richiedono ascolto attivo.

Per i caregiver, può essere difficile capire e gestire le esigenze uniche di un bambino con CAPD, spesso alle prese con disagi difficilmente immaginabili anche dagli adulti.

Psicoterapia e disturbo dell'elaborazione uditiva

La psicoterapia può essere un valido supporto per le persone con APD, lavorando su diversi fronti:

  • Supporto emotivo e autostima: I bambini e gli adulti con APD possono sentirsi frustrati o isolati a causa delle loro difficoltà. La psicoterapia può aiutare a migliorare l'autostima e la gestione delle emozioni legate a queste sfide.
  • Gestione dell'ansia: Poiché l'APD può influire negativamente sulla capacità di seguire conversazioni e istruzioni, molte persone sviluppano ansia sociale o scolastica. Interventi come la terapia cognitivo-comportamentale (CBT) possono essere utili per ridurre questi sintomi.
  • Strategie di coping: La psicoterapia può insegnare strategie per compensare il disturbo, come chiedere chiarimenti, utilizzare supporti visivi o tecniche di concentrazione.

Un altro aspetto importante del trattamento è l'insegnamento di abilità sociali per migliorare la comunicazione, e il coinvolgimento dei genitori o dei caregiver è spesso essenziale per supportare il processo terapeutico, aiutandoli a comprendere meglio come gestire il disturbo nel contesto familiare.

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Federico RussoPsicologo, Psicoterapeuta, Neuropsicologo
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Psicologo e psicoterapeuta con 8 anni di Esperienza. Iscrizione all’Ordine degli Psicologi - Regione Puglia, n° 5048. Laurea in Psicologia clinica e della salute, Università degli Studi di Chieti. Specializzazione in Psicoterapia presso l'Istituto S. Chiara. Crede che la parte migliore del suo lavoro sia il risultato: l’attenuazione dei sintomi, la risoluzione di una difficoltà, il miglioramento della vita delle persone.
Domenico De DonatisPsichiatra e Direttore Sanitario
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Domenico De Donatis è un medico psichiatra con esperienza nella cura dei disturbi psichiatrici. Laureato in Medicina e Chirurgia presso l'Università di Parma, ha poi ottenuto la specializzazione in Psichiatria all'Università Alma Mater Studiorum di Bologna. Registrato presso l'Ordine dei Medici e Chirurghi di Pescara con il n° 4336, si impegna a fornire trattamenti mirati per migliorare la salute mentale dei suoi pazienti.
Dott.ssa Martina MiglioreDirettore della Formazione e dello Sviluppo
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Romana trapiantata in Umbria. Laureata in psicologia e specializzata in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale. Ex-ricercatrice in Psicobiologia e psicofarmacologia. Visione pratica e creativa del mondo, amo le sfide e trovare soluzioni innovative. Appassionata di giochi di ruolo e cultura pop, li integro attivamente nelle mie terapie. Confermo da anni che parlare attraverso ciò che amiamo rende più semplice affrontare le sfide della vita.
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