Disturbi alimentari in adolescenza: sintomi e cura

I dati riguardanti i disturbi alimentari in adolescenza sono preoccupanti. Vediamo come i DCA si manifestano tra i più giovani e come trattarli.

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disturbi alimentari in adolescenza

DCA in adolescenza: i dati

Partiamo da una serie di statistiche pubblicate sul sito della National Eating Disorder Association:

  • L'età media di insorgenza dell'anoressia nervosa e della bulimia nervosa è intorno ai 18 anni mentre per il disturbo da alimentazione incontrollata (binge eating disorder) l'età media si alza a 21 anni.
  • Le ragazze hanno più del doppio delle probabilità di sviluppare disturbi alimentari rispetto ai ragazzi.
  • I giovani tra i 15 e i 24 anni con un DCA corrono un rischio dieci volte maggiore di morire rispetto ai loro coetanei. Le complicanze fisiche e psicologiche legate ai DCA sono estremamente gravi in questa fascia di età.
  • Gli adolescenti che intraprendono diete drastiche hanno cinque volte più probabilità di sviluppare un disturbo alimentare rispetto ai loro coetanei che non seguono restrizioni alimentari.

Questi dati, seppur importanti, devono essere completati con una serie di evidenze che rendono il problema dei DCA in adolescenza ancora più grave. Secondo le ultime ricerche infatti, è in netto aumento l’anoressia maschile e non solo. Patologie come anoressia e bulimia non riguardano più solo adolescenti e giovani adulti ma stanno colpendo anche i bambini. L'età media di chi soffre di disturbi alimentari si è abbassata in maniera drammatica, arrivando a coinvolgere in alcuni casi bambini di appena otto o nove anni.

I disturbi alimentari sono quindi patologie complesse che coinvolgono una serie di problematiche comportamentali, psicologiche e fisiche legate all’alimentazione; i DCA rappresentano una vera e propria emergenza per la salute pubblica, soprattutto tra gli adolescenti.

Disturbi alimentari in adolescenza: di cosa si tratta?

I DCA non sono semplicemente problemi alimentari ma vere e proprie malattie che possono avere conseguenze devastanti sulla salute fisica e mentale dei nostri ragazzi

Questi disturbi, come vedremo, si manifestano in modo diverso ma condividono tutti quanto un elemento centrale: il rapporto disfunzionale con il cibo e con il proprio corpo.

I DCA più diffusi sono:

Negli ultimi anni, però, si sono aggiunti nuovi disturbi alimentari che spesso sfuggono alle classificazioni tradizionali come, ad esempio, l'ortoressia, la ricerca ossessiva del cibo "sano", e la vigoressia, l'ossessione per la forma fisica perfetta attraverso l'allenamento.

L’aspetto più preoccupante dei DCA è il rapporto distorto che l’adolescente sviluppa con il cibo e il proprio corpo. La gestione del peso diventa una forma di controllo o una risposta a emozioni e bisogni più profondi.

Come si manifestano i disturbi alimentari in adolescenza?

È fondamentale riconoscere i segnali che potrebbero indicare la presenza di un problema alimentare nei nostri ragazzi. Facciamo attenzione a questi campanelli d’allarme:

  • Comportamenti insoliti durante i pasti

Gli adolescenti affetti da anoressia possono mostrare rituali come separare minuziosamente gli alimenti, tagliare il cibo in piccolissimi pezzi, o mangiare in modo estremamente lento. In caso di bulimia, invece, potrebbero nascondere il cibo per consumarlo in grandi quantità di nascosto.

  • Fretta di allontanarsi dopo i pasti

Osserviamo quanto tempo i nostri figli trascorrono in bagno subito dopo aver mangiato. Se notiamo che si alzano in fretta da tavola per passare molto tempo nella toilette, potrebbe trattarsi di un tentativo di vomitare il cibo appena consumato.

  • Ossessione per il proprio aspetto

La preoccupazione eccessiva per il peso e l'aspetto fisico è un segnale ricorrente, soprattutto in caso di anoressia. Un dimagrimento rapido e significativo, è un chiaro campanello d’allarme così come l'insoddisfazione cronica rispetto al proprio corpo.

  • Isolamento sociale e familiare

Un altro sintomo che non dobbiamo sottovalutare è l’isolamento sociale. I ragazzi con disturbi alimentari spesso evitano situazioni conviviali, come i pasti in famiglia o con gli amici, e diventano sempre più silenziosi e distaccati.

  • Sbalzi d'umore e alterazioni emotive

Frequenti sbalzi emotivi, episodi di pianto, rabbia, irritabilità e stanchezza, potrebbero essere sintomi di un disagio alimentare in atto. Monitoriamo con molta attenzione segnali come la difficoltà a concentrarsi e il persistente senso di tristezza.

  • Eccesso di attività fisica

Se notiamo che i nostri figli dedicano un tempo eccessivo all'esercizio fisico, vissuto non più come un piacere ma come un obbligo autoimposto per perdere peso, è un segno preoccupante.

Cause di DCA tra gli adolescenti

I disturbi alimentari in adolescenza sono spesso il risultato di una complessa interazione di fattori psicologici, sociali e ambientali. La pressione sociale e un ideale di bellezza spesso irrealistico possono generare nei nostri ragazzi un insoddisfazione corporea e una ricerca ossessiva della magrezza.

La difficoltà a gestire le emozioni intense tipiche dell'adolescenza può portare alcuni individui a utilizzare il cibo o la sua restrizione come meccanismo di coping. Una bassa autostima, alimentata da confronti sociali e aspettative non realistiche, può contribuire a un'immagine negativa di sé e a comportamenti alimentari disfunzionali. Infine, fattori ambientali come un contesto familiare difficile, eventi di vita stressanti o cambiamenti significativi possono scatenare o aggravare disturbi già esistenti.

Cure e rimedi

Affrontare i disturbi alimentari in adolescenza richiede un approccio multidisciplinare che coinvolga professionisti della salute mentale, nutrizionisti e medici. Il percorso terapeutico include:

  • Psicoterapia: la terapia cognitivo-comportamentale (CBT) è fondamentale per aiutare chi soffre di DCA a modificare i pensieri disfunzionali legati al cibo e all'immagine corporea. La terapia familiare può essere utile per migliorare le dinamiche familiari che contribuiscono al problema.
  • Rieducazione nutrizionale: nutrizionisti e dietologi possono aiutare gli adolescenti a sviluppare abitudini alimentari sane e sostenibili. La rieducazione nutrizionale si concentra sul ripristino di una relazione sana con il cibo.
  • Supporto medico: in alcuni casi può essere necessario un intervento medico per affrontare le problematiche fisiche associate ai DCA.

 

Fonti:

  • Gander, M., Sevecke, K., & Buchheim, A. (2015). Eating disorders in adolescence: attachment issues from a developmental perspective. Frontiers in Psychology, 6. https://doi.org/10.3389/fpsyg.2015.01136
  • Johnson, J. G., Cohen, P., Kasen, S., & Brook, J. S. (2002). Eating disorders during adolescence and the risk for physical and mental disorders during early adulthood. Archives of General Psychiatry, 59(6), 545. https://doi.org/10.1001/archpsyc.59.6.545
  • Disturbi alimentari negli adolescenti. (n.d.). Informit. https://search.informit.org/doi/abs/10.3316/INFORMIT.357461588421464
  • Eating disorders in children and adolescents. (2024, August 29). Johns Hopkins Medicine. https://www.hopkinsmedicine.org/health/conditions-and-diseases/eating-disorders/eating-disorders-in-children-and-adolescents
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Dott.ssa Martina MiglioreDirettore della Formazione e dello Sviluppo
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Romana trapiantata in Umbria. Laureata in psicologia e specializzata in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale. Ex-ricercatrice in Psicobiologia e psicofarmacologia. Visione pratica e creativa del mondo, amo le sfide e trovare soluzioni innovative. Appassionata di giochi di ruolo e cultura pop, li integro attivamente nelle mie terapie. Confermo da anni che parlare attraverso ciò che amiamo rende più semplice affrontare le sfide della vita.
Domenico De DonatisPsichiatra e Direttore Sanitario
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Domenico De Donatis è un medico psichiatra con esperienza nella cura dei disturbi psichiatrici. Laureato in Medicina e Chirurgia presso l'Università di Parma, ha poi ottenuto la specializzazione in Psichiatria all'Università Alma Mater Studiorum di Bologna. Registrato presso l'Ordine dei Medici e Chirurghi di Pescara con il n° 4336, si impegna a fornire trattamenti mirati per migliorare la salute mentale dei suoi pazienti.
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