La discriminazione di genere: cos'è e come si manifesta?

La discriminazione di genere è un fenomeno diffuso in vari contesti, dando luogo a distinzioni e disparità di trattamento tra uomini e donne. Questa lotta richiede un impegno collettivo per cambiare atteggiamenti e norme sociali.

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discriminazione religiosa e disparità di genere

La discriminazione si configura quando certe persone o gruppi vengono trattati ingiustamente o in modo negativo a causa della loro razza, etnia, sesso, religione, orientamento sessuale, età, disabilità o altre caratteristiche specifiche. Cosa significa discriminazione di genere? Questo fenomeno è persistente e significativo nel nostro mondo contemporaneo. Le persone sono spesso trattate in modo diverso a causa del loro genere, e questo può manifestarsi in varie situazioni, come nel contesto lavorativo. Se ti interessa l'argomento, approfondiamolo insieme in questo articolo.

Discriminazione di genere: definizione

La discriminazione di genere e differenze di trattamento tra uomo e donna rappresentano una problematica sociale diffusa in molteplici contesti. Tale logica si basa sul pregiudizio secondo cui l’uomo e la donna possiedono qualità diverse e questo pensiero collettivo nella storia ha generato profonde divisioni sociali.

Anche se oggi sappiamo che le caratteristiche del genere maschile e femminile non sono definite da fattori naturali ma dipendono dalla cultura e dalle convenzioni sociali, le diverse posizioni sociali rispecchiano ancora il tradizionale modello di pensiero.

Ad esempio, la discriminazione di genere sul lavoro implica uno stipendio più basso per le donne rispetto agli uomini che eseguono lo stesso lavoro, anche se questo è contro la legge in molti paesi. Queste distinzioni ingiuste limitano il pieno potenziale di individui di entrambi i sessi e mettono in discussione il nostro impegno per una società veramente equa e inclusiva.

Secondo l'European Institute for Gender Equality (EIGE) dell'Unione Europea per discriminazione di genere s intende: "Qualsiasi distinzione, esclusione o restrizione operata in base al sesso che abbia l'effetto o lo scopo di impedire o annullare il riconoscimento, il godimento o l'esercizio da parte delle donne sulla base dell'uguaglianza tra uomini e donne, dei diritti umani e le libertà fondamentali in campo politico, economico, sociale, culturale, civile o in qualsiasi altro campo."

discriminazione di genere nelle opportunità di lavoro

Origine e manifestazioni

La discriminazione di genere affonda le radici nelle rappresentazioni sociali dei tratti e comportamenti attribuiti a uomini e donne. Da generazioni, si è pensato che le donne fossero più dolci e premurose, mentre gli uomini fossero indipendenti e orientati alla carriera. Queste idee, trasmesse attraverso tradizioni culturali e norme sociali, hanno alimentato stereotipi e leggi discriminatorie che hanno persistito nel tempo.

Oggi, combattere la discriminazione di genere è una sfida che coinvolge tutta la società. Uno studio recente ha dimostrato che garantire pari diritti alle donne non solo motiva i dipendenti, ma migliora anche le performance economiche delle imprese. Ridurre le disuguaglianze salariali tra uomini e donne porta a benefici tangibili per le aziende (Bilan et al., 2020).

disparità di genere nella comunità

La discriminazione di genere si manifesta in varie forme, dal sessismo alla discriminazione religiosa. Queste forme di discriminazione creano ostacoli significativi all'accesso alle opportunità e alle risorse, limitando il pieno sviluppo e il benessere delle donne.

Una ricerca condotta dall’Università di Harvard ha rivelato che i datori di lavoro tendono ad assumere e pagare le donne in misura inferiore rispetto agli uomini. Inoltre, la discriminazione di genere nello sport si riflette nelle differenze di finanziamenti e sponsorizzazioni tra discipline maschili e femminili, nonché nella sottovalutazione delle performance delle atlete.

Discriminazioni doppie e sovrapposte

Le discriminazioni doppie e sovrapposte si verificano quando una persona è oggetto contemporaneamente di più forme di discriminazione, come il razzismo e il sessismo. Queste esperienze possono amplificare gli effetti negativi sulla vita e sul benessere delle donne, richiedendo una risposta inclusiva e intersezionale. Daniela Gottardi ha esplorato questo complesso tema, evidenziando come le transizioni da discriminazioni di genere a discriminazioni doppie o sovrapposte, ad esempio per donne straniere o disabili.

Per contrastare la discriminazione di genere, è essenziale cambiare il modo comune di pensare sulle differenze di genere nell'immaginario sociale collettivo. Secondo l’Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO), per ridurre il divario di genere del 25% entro il 2025, è fondamentale avviare un'azione politica su scala globale. L'obiettivo non è solo ridurre il divario di genere nel mercato del lavoro, ma anche promuovere cambiamenti negli atteggiamenti e nelle norme che regolano il ruolo delle donne nella società.

La lotta contro la discriminazione di genere richiede un impegno collettivo a livello comunitario e istituzionale. I movimenti per i diritti delle donne e per la parità di genere, svolgono un ruolo importante nel sensibilizzare, mobilitare e promuovere il cambiamento sociale. Storicamente, movimenti come il femminismo e le iniziative per i diritti delle donne hanno guidato la lotta contro la discriminazione di genere, contribuendo a generare importanti cambiamenti culturali e istituzionali.

sostegno per la discriminazione di genere

Evoluzione del femminismo

La storia del femminismo si snoda attraverso tre "ondate" che rappresentano diverse generazioni di donne determinate a lottare per i propri diritti, ma le radici di questo movimento risalgono ancor più indietro nel tempo, come dimostra la Dichiarazione dei diritti della donna e della cittadina del 1791 di Olympe de Gouges durante la Rivoluzione Francese.

Nella prima ondata, le suffragette britanniche sono al centro della scena, marciando e lottando per ottenere il diritto di voto delle donne nel Regno Unito. Questa battaglia per il riconoscimento politico richiede decenni di impegno prima di vedere il suffragio esteso, con la Finlandia che concede alle donne il diritto di voto nel 1906 e la Gran Bretagna solo nel 1918.

La seconda ondata, che si svolge negli anni '60 negli Stati Uniti, affronta temi più ampi come la sessualità, la violenza domestica, i diritti riproduttivi e la parità di genere sul lavoro. La commercializzazione della pillola contraccettiva nel 1961 segna un momento cruciale, permettendo alle donne di avere un controllo senza precedenti sulla propria fertilità.

Nella terza ondata degli anni '90, ci troviamo in un'epoca che sembra post-femminista, ma le discriminazioni persistono, soprattutto nel mondo del lavoro. Le femministe continuano a lottare contro il divario salariale, mobbing e molestie sul lavoro e a riconsiderare posizioni su temi come prostituzione e pornografia.

Cosa fare se sono vittima di discriminazione di genere?

Se sei vittima di discriminazione di genere, hai diverse opzioni per difenderti e ottenere sostegno:

  • puoi rivolgerti al Centro regionale sulle discriminazioni, il quale offre consulenza, orientamento e sostegno per affrontare situazioni di disparità. Gli sportelli territoriali della rete regionale contro le discriminazioni forniscono ascolto e orientamento su vari tipi di discriminazione, disparità di genere e discriminazione religiosa tra gli altri.
  • Inoltre, la legislazione italiana contiene norme contro la discriminazione di genere nel contesto lavorativo, come il D.lgs. 9 luglio 2003, n. 215 e il D.lgs. 9 luglio 2003, n. 216 che stabiliscono la parità di trattamento nel lavoro e in altri settori indipendentemente da caratteristiche come l'età, la religione o l'orientamento sessuale.
  • Se pensi di essere vittima di discriminazione, puoi intentare un'azione civile contro il comportamento discriminatorio, con il supporto di associazioni iscritte al registro presso il Dipartimento delle Pari Opportunità. Inoltre, è possibile richiedere il gratuito patrocinio per ottenere assistenza legale senza dover sostenere spese.

Infine, è importante cercare sostegno e assistenza. Il supporto psicologico può essere prezioso per affrontare le esperienze traumatiche. Serenis è qui per te: con il supporto di uno psicologo online, possiamo lavorare insieme per sviluppare la resilienza e trovare modi costruttivi per affrontare questa difficile situazione.

https://youtu.be/4WjhLSkXqTk?si=6T60WZsmZAf26xCn

Fonti

  • Coffman, K. B., Exley, C. L., Niederle, M. (2020). The Role of Beliefs in Driving Gender Discrimination;
  • Bilan, Y., Mishchuk, H., Samoliuk, N., & Mishchuk, V. (2020). Gender discrimination and its links with compensations and benefits practices in enterprises. Entrepreneurial Business and Economics Review, 8(3), 189–204;
  • Gallup (2017). Towards a better future for women and work: Voices of women and men. International Labour Office (ILO);
  • Gottardi, D. (2003). Dalle discriminazioni di genere alle discriminazioni doppie o sovrapposte: le transizioni. Giornale di diritto del lavoro e di relazioni industriali. Fascicolo 3/4.
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Domenico De DonatisPsichiatra e Direttore Sanitario
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Domenico De Donatis è un medico psichiatra con esperienza nella cura dei disturbi psichiatrici. Laureato in Medicina e Chirurgia presso l'Università di Parma, ha poi ottenuto la specializzazione in Psichiatria all'Università Alma Mater Studiorum di Bologna. Registrato presso l'Ordine dei Medici e Chirurghi di Pescara con il n° 4336, si impegna a fornire trattamenti mirati per migliorare la salute mentale dei suoi pazienti.
Dott.ssa Martina MiglioreDirettore della Formazione e dello Sviluppo
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Romana trapiantata in Umbria. Laureata in psicologia e specializzata in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale. Ex-ricercatrice in Psicobiologia e psicofarmacologia. Visione pratica e creativa del mondo, amo le sfide e trovare soluzioni innovative. Appassionata di giochi di ruolo e cultura pop, li integro attivamente nelle mie terapie. Confermo da anni che parlare attraverso ciò che amiamo rende più semplice affrontare le sfide della vita.
Federico RussoPsicologo, Psicoterapeuta, Neuropsicologo
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Psicologo e psicoterapeuta con 8 anni di Esperienza. Iscrizione all’Ordine degli Psicologi - Regione Puglia, n° 5048. Laurea in Psicologia clinica e della salute, Università degli Studi di Chieti. Specializzazione in Psicoterapia presso l'Istituto S. Chiara. Crede che la parte migliore del suo lavoro sia il risultato: l’attenuazione dei sintomi, la risoluzione di una difficoltà, il miglioramento della vita delle persone.
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