Farmacodipendenza: cos'è, sintomi e come combatterla
La farmacodipendenza è una condizione medica complessa caratterizzata da uso prolungato di farmaci, sintomi di dipendenza fisica e psicologica, richiedendo trattamento medico e supporto psicologico.
La dipendenza da farmaci è una condizione che può interessare chiunque, indipendentemente dall'età o dalle circostanze personali. Spesso si sviluppa in modo graduale e insidioso, partendo da un utilizzo apparentemente innocuo.
Definizione di farmacodipendenza
La farmacodipendenza è una forma di dipendenza che si sviluppa quando una persona non riesce più a fare a meno dei farmaci, anche se questi non servono più per curare il problema iniziale. Il corpo e la mente possono diventare gradualmente dipendenti dal farmaco, rendendo difficile interrompere l'uso (DSM-5, 2013).
Questa condizione può iniziare in vari modi: a volte da farmaci prescritti per problemi specifici, come il dolore post-operatorio, altre volte da medicinali usati per gestire stress o ansia. Non è una questione di debolezza personale, ma una condizione medica che richiede un supporto professionale adeguato.
Differenza tra uso, abuso e dipendenza
Spesso ci chiediamo quale sia il confine tra l'uso normale di un farmaco e la dipendenza. La risposta sta nel modo in cui usiamo i medicinali e in come questi influenzano la nostra vita quotidiana.
Uso terapeutico
L'uso corretto dei farmaci segue le indicazioni del medico: prendiamo la medicina nelle dosi prescritte, per il tempo necessario e per curare un problema specifico. È come seguire una mappa: sappiamo dove stiamo andando e quando dobbiamo fermarci.
Abuso
L'abuso inizia quando ci si allontana dalle indicazioni mediche. Potrebbe significare aumentare le dosi di propria iniziativa, prendere il farmaco più spesso del necessario o usarlo per scopi diversi, come combattere lo stress quotidiano o migliorare le prestazioni. È un segnale importante da non sottovalutare.
Dipendenza
La dipendenza si sviluppa quando il corpo e la mente non riescono più a funzionare senza il farmaco. A questo punto, la persona può sentire il bisogno di aumentare sempre più le dosi per ottenere lo stesso effetto. Quando prova a smettere, compaiono sintomi fisici e psicologici spiacevoli che spingono a riprendere l'uso del farmaco.
Parlane con qualcuno che può aiutarti a superarla.
- Solo psicoterapeuti (psicologi specializzati)
- Primo colloquio gratuito
- Centro medico autorizzato
Cause della dipendenza da farmaci
La dipendenza da farmaci non nasce per caso né per una debolezza personale. È il risultato di diversi fattori che si intrecciano nella vita di una persona e comprenderne le cause ci aiuta sia a prevenire il problema che a trovare le giuste soluzioni.
Alcune persone mostrano una sensibilità naturale agli effetti dei farmaci, come se il loro cervello reagisse con maggiore intensità alle sostanze. Non è una colpa, ma una caratteristica che richiede attenzione particolare nella gestione dei medicinali.
La ricerca di sollievo da problemi emotivi spesso apre la porta alla dipendenza. Chi affronta ansia, depressione o traumi potrebbe vedere nei farmaci una via di fuga temporanea. È come mettere un cerotto su una ferita che invece avrebbe bisogno di punti: offre un sollievo momentaneo senza risolvere il problema alla radice.
In più, alcuni farmaci, se presi per lungo tempo, possono creare dipendenza anche se usati correttamente. Alcuni farmaci hanno infatti un maggiore rischio di creare dipendenza. I farmaci più “rischiosi” secondo la ricerca sono:
Antidolorifici oppioidi
Gli antidolorifici oppioidi sono farmaci molto efficaci nel controllo del dolore intenso e vengono spesso prescritti dopo interventi chirurgici o per gestire dolori cronici. Sono strumenti preziosi nella medicina moderna, ma richiedono un'attenzione particolare durante l'uso. Una caratteristica importante di questi farmaci è che il corpo tende ad abituarsi alla loro presenza. Questo significa che dopo alcune settimane di uso regolare, la stessa dose potrebbe non dare più lo stesso sollievo dal dolore di prima. È un processo naturale, chiamato tolleranza, che il medico sa gestire adattando la terapia quando necessario. Per questo motivo, è sempre importante seguire attentamente le indicazioni del medico sulla durata del trattamento e sulle dosi da assumere, comunicando eventuali cambiamenti nell'efficacia del farmaco. In questo modo, il medico può valutare se modificare la terapia o considerare approcci alternativi per il controllo del dolore.
Ansiolitici
Le benzodiazepine sono farmaci efficaci che offrono un rapido sollievo dai sintomi dell'ansia. Molte persone li trovano utili per gestire momenti particolarmente stressanti o fasi acute di ansia. Tuttavia, è importante essere consapevoli che l'uso prolungato richiede particolare attenzione. Le ricerche mostrano che circa una persona su due che utilizza questi farmaci per periodi estesi potrebbe sviluppare dipendenza. Questo accade perché il corpo si abitua gradualmente al farmaco: con il tempo, potrebbe essere necessario modificare il dosaggio per mantenere lo stesso effetto benefico iniziale. Quando si decide di interrompere l'uso, è importante farlo sempre sotto supervisione medica. I sintomi dell'ansia potrebbero infatti temporaneamente riaffiorare, ma esistono strategie efficaci per gestire questa fase, dalla riduzione graduale del dosaggio all'integrazione con altre forme di supporto, come la psicoterapia.
Sonniferi
I sonniferi offrono un sollievo immediato all'insonnia, motivo per cui molte persone li utilizzano. Tuttavia, con l'uso regolare, il corpo può adattarsi, rendendo ancora più difficile addormentarsi senza il farmaco. In più, durante il giorno, si possono notare altri effetti come difficoltà di memoria o di concentrazione. Fortunatamente, questi effetti sono reversibili, e strategie come la terapia cognitivo-comportamentale e l'igiene del sonno offrono soluzioni più durature.
Sintomi della dipendenza da farmaci
Quando l'uso di un farmaco inizia a cambiare, possono presentarsi alcuni segnali che è utile conoscere. Questi segnali aiutano a capire se è il momento di parlarne con il proprio medico.
In particolare, si può notare che:
- il farmaco viene preso più spesso del previsto
- le dosi prescritte sembrano non bastare più
- si pensa spesso a quando prendere la dose successiva
- si cerca di avere sempre una scorta extra "per sicurezza"
Quando non si prende il farmaco per qualche tempo, potrebbero presentarsi:
- un senso di inquietudine
- difficoltà a dormire
- leggera nausea o mal di testa
- più sudorazione del solito
- ansia o nervosismo
(Zamboni et al., 2022).
La farmacodipendenza può influenzare gradualmente diversi aspetti della vita. Sul lavoro o nello studio, mantenere la concentrazione potrebbe richiedere più energia e le attività quotidiane potrebbero sembrare più impegnative del solito. Anche organizzare il proprio tempo e rispettare le scadenze può diventare più complesso. Questo succede perché la farmacodipendenza altera i processi naturali del cervello, riducendo la sua capacità di adattarsi autonomamente alle sfide quotidiane.
La vita sociale può subire dei cambiamenti: si potrebbe preferire trascorrere più tempo da soli e trovare gli impegni con amici e familiari più faticosi del solito. L'umore può diventare più altalenante, influenzando il modo in cui ci si relaziona con gli altri.
Anche la salute generale può mostrare alcuni segnali: il sonno può diventare meno regolare, la memoria può non essere brillante come prima e l'umore può oscillare più facilmente durante la giornata. Questi cambiamenti, anche se lievi, meritano di essere condivisi con il medico, che può suggerire eventuali modifiche alla terapia o proporre approcci alternativi per migliorare la situazione.
Diagnosi della farmacodipendenza
La diagnosi di una dipendenza da farmaci richiede una valutazione professionale approfondita. Lo specialista, solitamente uno psichiatra o uno psicologo con esperienza specifica, effettua un colloquio clinico dettagliato per comprendere la situazione nel suo complesso.
Durante il colloquio, vengono esplorati diversi aspetti: come è iniziato l'uso del farmaco, quali cambiamenti sono stati notati nel tempo e come questi influenzano la vita quotidiana. In alcuni casi, possono essere utili anche esami specifici per avere un quadro più completo della situazione.
Una diagnosi accurata è il primo passo per sviluppare un piano di trattamento personalizzato ed efficace.
Parlane con qualcuno che può aiutarti a superarla.
- Solo psicoterapeuti (psicologi specializzati)
- Primo colloquio gratuito
- Centro medico autorizzato
Dipendenza da farmaci: quali sono le cure?
Quando l'uso di un farmaco diventa problematico, esistono diversi approcci terapeutici che possono essere adattati alle esigenze individuali:
Riduzione graduale
La sospensione del farmaco avviene sempre in modo graduale e sotto controllo medico, per permettere all'organismo di adattarsi progressivamente.
Supporto farmacologico
Il medico può suggerire farmaci alternativi più adatti alla situazione specifica del paziente.
Supporto psicologico
La psicoterapia, in particolare quella cognitivo-comportamentale, aiuta a:
- comprendere meglio il proprio rapporto con i farmaci
- sviluppare strategie efficaci di gestione dello stress
- rafforzare la capacità di affrontare le difficoltà
(Soyka et al., 2017).
Approccio integrato
Un programma completo può includere:
- colloqui individuali con specialisti
- attività di gruppo con persone che vivono esperienze simili
- tecniche di gestione dello stress
- strategie per migliorare il benessere generale
La chiave è sviluppare un piano personalizzato che tenga conto delle specifiche esigenze e obiettivi della persona, lavorando in collaborazione con il team medico per trovare il percorso più adatto.
Farmacodipendenza e Serenis
Se soffri di farmacodipendenza, non esitare a contattare dei professionisti che possano aiutarti a superarla.
Serenis può aiutarti a combattere la farmacodipendenza attraverso un servizio di salute mentale con psicoterapeuti e psichiatri.
Se vuoi prenotare un primo colloquio, ti basta compilare il nostro questionario e prenotare il primo appuntamento disponibile.
Fonti
- American Psychiatric Association. (2013). Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders (DSM-5)
- Soyka, M. (2017). Treatment of benzodiazepine dependence. The New England Journal of Medicine
- Zamboni, L., Toldo, S., Fusina, F., Mattiello, M., Mannari, V., Campagnari, S., Schiavone, V., Congiu, A., Verlato, G., Chiamulera, C., & Lugoboni, F. (2022). Study protocol—Evoked craving in high-dose benzodiazepine users. Frontiers in Psychiatry