Detenzione di sostanze stupefacenti: cosa comporta?

La detenzione di sostanze stupefacenti può avere conseguenze diverse a seconda della gravità della situazione, ovvero che sia detenzione ai fini di spaccio o per uso personale. Vediamo quali sono le conseguenze di questo reato.

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Detenzione di sostanze stupefacenti

Tra le sostanze stupefacenti possiamo ricordare: oppiacei, stimolanti, allucinogeni, cannabis e derivati. In Italia, tutte queste sostanze stupefacenti sono considerate illegali; se vengono detenute per uso personale, non comportano però un reato, bensì un illecito amministrativo.

Al contrario, se la detenzione ai fini di spaccio, siamo davanti ad un reato con conseguenze penali. Ma perché si fa uso di droghe? E come funziona la dipendenza da sostanze stupefacenti?

Ne parleremo dettagliatamente in questo articolo, indagando cause, sintomi e soluzioni. Speriamo che, al termine dell'articolo, tu abbia trovato tutte le informazioni che stavi cercando.

Le sostanze stupefacenti

Le sostanze stupefacenti sono sostanze psicoattive: possono quindi alterare la percezione del soggetto e il suo stato psicosomatico. In termini volgari, le sostanze stupefacenti sono anche conosciute come droghe.

Stando all'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), le sostanze stupefacenti possono essere di origine naturale o sintetica, agiscono sul sistema nervoso, e possono provocare dipendenza.

Storia delle droghe

Fin dall'antichità, gli esseri umani fanno uso di sostanze stupefacenti. Già gli antichi greci, durante i loro riti propiziatori, usavano danzare intorno a pile brucianti di cannabis. Gli effetti della cannabis, allora, erano concepiti come mezzo per avvicinarsi ad un dio.

Ma si potrebbe risalire fino ai tempi dell'Odissea e addirittura al 10.000 avanti Cristo, quando alcune popolazioni aborigene usavano mangiare il kaishe, una pianta dalle proprietà allucinogene.

Nell'Odissea, è noto il passaggio dei lotofagi, un popolo che era solito mangiare il frutto del loto, il quale poteva apparentemente condurre all'oblio della memoria e all'estasi sensoriale.

L'utilizzo di sostanze stupefacenti ha quindi da sempre accompagnato l'umanità; ma lo ha fatto con finalità primariamente religiose e non soltanto di godimento personale. Con il nascere della società industriale, e il cambiamento nella fisionomia sociopolitica, le sostanze stupefacenti hanno invece cambiato volto e aspetto.

Sostanze stupefacenti droghe

Quali sono le sostanze stupefacenti?

Le sostanze stupefacenti sono di vario genere. Possono comprendere 

  • oppiacei, come morfina, oppio ed eroina;
  • stimolanti come la cocaina;
  • cannabis come la marijuana e l'hashish;
  • allucinogeni come mescalina ed ecstasy.
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Perché l'uso di droghe è così diffuso?

Fare uso di droghe è spesso sinonimo di un malessere profondo che non si sa come esprimere altrimenti. Ciò è particolarmente vero nel caso dell'utilizzo di droghe come allucinogeni, oppiacei o stimolanti.

La cannabis, è invece generalmente più accettata nel contesto sociale e per uso ricreativo, perché i suoi effetti sono più lievi e tendono a causare meno danni nel lungo periodo. Possono comunque fungere da ponte per arrivare all'utilizzo di droghe pesanti: per questo, anche l'utilizzo di cannabis è sconsigliato. Ricordiamo inoltre che la cannabis può provocare psicosi e attacchi di panico.

Al contrario, dipendenze da cocaina, crack, oppio, LSD, possono avere un impatto devastante sulla vita dell'individuo, portandolo a compiere azioni o gesti illegali per procurarsi la droga (rapine, furti, aggressioni, omicidi).

Queste droghe causano infatti una fortissima dipendenza, annebbiando la mente e causando spesso problemi di psicosi.

Detenzione di sostanze stupefacenti: è reato?

Tutte queste droghe, non sono considerate legali in Italia, anche se detenerle non costituisce ancora un reato penale

La detenzione di sostanze stupefacenti è però considerata un illecito amministrativo, che può comportare diverse pene a seconda della sostanza che si possiede.

Le sostanze vengono quindi divise in gruppi:

  • gruppo I: oppio, cocaina, allucinogeni, etc.;
  • gruppo II: cannabis;
  • gruppo III: barbiturici;
  • gruppo IV: benzodiazepine.

Così recita l'articolo 75 del D.P.R. 309/90:

"Chiunque, per farne uso personale, illecitamente importa, esporta, acquista, riceve a qualsiasi titolo o comunque detiene sostanze stupefacenti o psicotrope è sottoposto, per un periodo da due mesi a un anno, se si tratta di sostanze stupefacenti o psicotrope comprese nelle tabelle I e III previste dall’articolo 14, e per un periodo da uno a tre mesi, se si tratta di sostanze stupefacenti o psicotrope comprese nelle tabelle II e IV previste dallo stesso articolo, a una o più delle seguenti sanzioni amministrative:
a) sospensione della patente di guida, del certificato di abilitazione professionale per la guida di motoveicoli e del certificato di idoneità alla guida di ciclomotori o divieto di conseguirli per un periodo fino a tre anni;
b) sospensione della licenza di porto d’armi o divieto di conseguirla;
c) sospensione del passaporto e di ogni altro documento equipollente o divieto di conseguirli;
d) sospensione del permesso di soggiorno per motivi di turismo o divieto di conseguirlo se cittadino extracomunitario."

Il discorso cambia se la detenzione di sostanze stupefacenti avviene per uso di spaccio. La fattispecie diviene infatti un reato di rilevanza penale, che può comportare pene che comprendono anche il carcere.

Detenzione di sostanze stupefacenti conseguenze

Effetti della detenzione

Quando si viene trovati in possesso di sostanze stupefacenti per uso personale, stando all'articolo sopracitato, si perde la possibilità di possedere la patente, il passaporto, etc.

Questo può avere conseguenze importanti sulla psicologia dell'individuo, che forse per la prima volta si rende conto della gravità dei suoi gesti e delle sue abitudini. L'illecito, e la conseguente pena, possono dunque risultare utili nella cura della dipendenza o della disintossicazione vera e propria.

La disintossicazione avviene in centri specializzati e con il supporto psicologico di un esperto. Può trattarsi di un periodo più o meno lungo, in cui spesso è necessario fornire un supporto farmacologico al paziente tossicodipendente.

Nel caso di genitori tossicodipendenti, trovati in possesso di sostanze, si attiverà la macchina dei servizi sociali: che lavoreranno per proteggere i minori da situazioni di degrado e di disagio psicoeconomico.

 

Fonti:

  • Risicato, L. (2008). La detenzione" rituale" di sostanze stupefacenti tra multiculturalismo, libertà di culto e ragionevoli soglie di punibilità (osservazioni a Cass. pen., Sez. VI, 10 luglio 2008, n. 28720). Quaderni di diritto e politica ecclesiastica, 16(3), 1039-1050.
  • Bernardoni, P. (2018). Stupefacenti di qualità diversa e lieve entità: un passo avanti delle Sezioni Unite nel chiarimento dei rapporti tra le varie ipotesi di narcotraffico. Diritto penale contemporaneo, 2018.
  • Art. 73 testo unico stupefacenti - Produzione, traffico e detenzione illeciti di sostanze stupefacenti o psicotrope. (n.d.). Brocardi.it 
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Dott.ssa Martina MiglioreDirettore della Formazione e dello Sviluppo
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Romana trapiantata in Umbria. Laureata in psicologia e specializzata in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale. Ex-ricercatrice in Psicobiologia e psicofarmacologia. Visione pratica e creativa del mondo, amo le sfide e trovare soluzioni innovative. Appassionata di giochi di ruolo e cultura pop, li integro attivamente nelle mie terapie. Confermo da anni che parlare attraverso ciò che amiamo rende più semplice affrontare le sfide della vita.
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