Desensibilizzazione sistematica: cos'è e applicazioni

La Desensibilizzazione Sistematica è una tecnica di terapia che aiuta le persone a superare le loro paure e ansie attraverso una graduale esposizione controllata agli stimoli temuti, promuovendo il rilassamento e il benessere emotivo.

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Desensibilizzazione sistematica

La desensibilizzazione sistematica sviluppata da Wolpe è una tecnica di psicoterapia che si basa sulla teoria del condizionamento classico.

Cos'è la Desensibilizzazione Sistematica?

La desensibilizzazione sistematica di Wolpe consiste nell'esposizione graduale dei pazienti alle situazioni che generano risposte d'ansia in modo da creare una nuova associazione tra stimoli che risulti più sana per il soggetto. La desensibilizzazione viene combinata con tecniche di rilassamento che permettono di ridurre o eliminare l'ansia associata a determinati oggetti, animali o situazioni. Nella pratica clinica si tratta di un avvicinamento sistematico alla fonte ansiogena secondo un percorso che avviene sotto l'attenta guida di un terapeuta esperto.

Applicazioni della Desensibilizzazione Sistematica

La desensibilizzazione sistematica è utilizzata principalmente per il trattamento dei Disturbi d'Ansia tra cui:

  • fobie specifiche: ad esempio la paura dei ragni (aracnofobia), dell'altezza (acrofobia) o degli spazi chiusi (claustrofobia);
  • ansia sociale: timore per le situazioni sociali come la paura di parlare in pubblico o di affrontare un esame;
  • ansia generalizzata: forte ed immotivata preoccupazione per qualsiasi situazione;
  • disturbo da stress post-traumatico (PTSD): disturbo d'ansia legato alla dolorosa esperienza di un trauma.

Alla tecnica della desensibilizzazione sistematica si possono affiancare altre strategie che prevedono il coinvolgimento attivo del paziente tra cui il training autogeno, la scrittura espressiva, la pet therapy, la clownterapia o l'autocaratterizzazione.

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Tecniche di esposizione e concetti chiave

La desensibilizzazione sistematica si basa su alcuni concetti chiave alla base della teoria del condizionamento classico e fa uso di tecniche di esposizione.

Fasi della Desensibilizzazione Sistematica

La terapia basata sulla desensibilizzazione sistematica prevede una stretta collaborazione tra terapeuta e paziente attraverso specifiche fasi:

  • rilassamento: in questa prima fase il paziente apprende come raggiungere uno stato di rilassamento profondo attraverso esercizi di respirazione, rilassamento muscolare progressivo e meditazione guidata;
  • elenco delle situazioni-stimolo: la seconda fase consiste nella costruzione di una gerarchia delle paure. Il terapeuta aiuta il paziente a stabilire un elenco di situazioni ansiogene che vengono ordinate dalla meno ansiosa alla più temuta secondo la valutazione espressa dal soggetto. Questa gerarchia permette di strutturare il processo di esposizione in modo che il paziente possa affrontare le sue paure con gradualità;
  • esposizione graduale: prima di esporre il paziente alle situazioni-stimolo individuate nella fase precedente viene aiutato a rilassarsi utilizzando le tecniche apprese in precedenza. In particolare si può chiedere di immaginare qualcosa di piacevole e di concentrarsi sul benessere che ne deriva. In questo modo si crea un'associazione positiva con gli stimoli paurosi a cui verrà gradualmente esposto. L'esposizione parte dalle situazioni meno ansiogene e si passa ad esplorare quelle più temute per il soggetto solo quando l'ansia sarà del tutto scomparsa;
  • ripetizione e consolidamento: durante l'esposizione il terapeuta utilizza uno strumento di valutazione dell'ansia chiamato SUDS (Soggettive Units of Disturbance Scale). Quando il livello della scala è vicino allo zero vuol dire che l'ansia associata allo stimolo è scomparsa del tutto e si può procedere con l'esposizione alle situazioni elencate ai gradini più alti della gerarchia delle paure.

Esempi di desensibilizzazione sistematica sono l'esposizione ad un ragno per le persone che soffrono di aracnofobia oppure l'esperienza di rimanere in uno spazio chiuso per le persone claustrofobiche.

Teoria a fondamento della Desensibilizzazione Sistematica

La teoria a fondamento della desensibilizzazione sistematica è il comportamentismo di Ivan Pavlov e applicato da John Watson alla psicologia umana. Secondo Wolpe l'ansia è una risposta condizionata che può essere decondizionata attraverso l'associazione positiva tra stimolo e risposta. L'idea alla base della tecnica di desensibilizzazione è che l'esposizione allo stimolo ansiogeno debba essere associata ad uno stato di rilassamento per il soggetto.

In questo modo la persona apprende a rilassarsi in presenza degli stimoli che solitamente gli provocano ansia. Questo processo viene anche chiamato contro-condizionamento ed è alla base di una tecnica simile chiamata desensibilizzazione/self control sviluppata dallo psicologo Goldfried. Secondo questa tecnica terapeutica è molto efficace lavorare sulle situazioni temute attraverso un'immaginazione guidata. Il paziente deve entrare in uno stato di rilassamento e iniziare ad immaginare tutti i possibili scenari ansiogeni e le loro conseguenze provando a fronteggiare le emozioni negative che ne derivano.

Esplorazione delle tecniche di esposizione

Le tecniche di esposizione utilizzate nella desensibilizzazione sistematica variano in base alle caratteristiche del disturbo e alla gravità dei sintomi. Tra le tecniche di esposizione più comuni ci sono:

  • esposizione in immaginazione: questa tipo di esposizione è utilizzata specialmente nella tecnica di desensibilizzazione/self control di Goldfried. Questo modello prevede che il paziente si trovi in stato di rilassamento profondo e viene aiutato ad immaginare vividamente le situazioni temute. L'idea è che il soggetto possa provare nella mente le stesse reazioni emotive e fisiologiche dell'incontro con l'oggetto fobico. Inoltre la persona si trova a dover cercare strategie di risposta alla situazione immaginata che potranno essere utili nelle situazioni reali;
  • esposizione in vivo: secondo questa tecnica di esposizione il soggetto si trova ad incontrare fisicamente l'oggetto temuto attraverso un approccio graduale ad esempio guardando una fotografia oppure un pupazzo fino ad arrivare ad affrontare direttamente la situazione temuta nella vita reale;
  • esposizione virtuale: la realtà virtuale viene utilizzata per simulare le situazioni temute in un ambiente controllato sotto la guida di un terapeuta esperto. Ad esempio ci sono alcune fobie che non possono essere facilmente esplorate in condizioni dal vivo come la paura di volare. Attraverso l'uso di visori si possono riprodurre scenari simili alla condizione temuta in modo da sostenere psicologicamente il paziente durante il suo graduale superamento dell'ansia.

Efficacia e limitazioni della Desensibilizzazione Sistematica

Una revisione selettiva della teoria e della ricerca sulla desensibilizzazione sistematica è stata pubblicata sulla rivista Clinical Psychology Review. In questo articolo vengono esaminati diversi modelli e gli effetti relativi all'efficacia del rilassamento nella desensibilizzazione (McGlynn, 1981). Tra i vantaggi è possibile indicare:

  • efficacia a lungo termine: i pazienti spesso riportano una riduzione dell'ansia che perdura anche molto tempo dopo aver completato il trattamento;
  • riduzione del bisogno di farmaci: l'apprendimento di tecniche di rilassamento associate all'esposizione agli stimoli fobici per alcune persone può portare alla riduzione dei farmaci contro l'ansia;
  • flessibilità: la desensibilizzazione sistematica è una tecnica molto flessibile che può essere adattata a diverse tipologie di ansia e può essere svolta in associazione con altre forme di terapia.

Alcuni tra gi aspetti che limitano l'utilizzo della desensibilizzazione sistematica ci sono i seguenti:

  • richiede tempo e impegno: superare l'ansia non è affatto semplice e talvolta il processo di desensibilizzazione può essere lungo e richiedere un impegno significativo da parte del paziente;
  • non è adatta a tutti: quando i sintomi dell'ansia sono molto gravi diventa difficile o impossibile riuscire a partecipare alle sessioni di esposizione;
  • efficacia variabile: non tutti i pazienti rispondono alla desensibilizzazione allo stesso modo e quindi è possibile che in alcuni casi l'ansia possa persistere nonostante il trattamento.

L'uso della Desensibilizzazione Sistematica in psicoterapia

La desensibilizzazione sistematica può rappresentare una tecnica terapeutica molto utile per il trattamento di alcune fobie e dei disturbi d'ansia. La piattaforma di psicoterapia online Serenis offre un ambiente in cui i pazienti possono lavorare con terapeuti qualificati per affrontare le loro paure e ansie anche attraverso l'uso di tecniche di terapia cognitivo-comportamentale.

Fonti:

McGlynn, F. (1981). The current status of systematic desensitization. Clinical Psychology Review, 1(2), 149–179.

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Domenico De DonatisPsichiatra e Direttore Sanitario
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Domenico De Donatis è un medico psichiatra con esperienza nella cura dei disturbi psichiatrici. Laureato in Medicina e Chirurgia presso l'Università di Parma, ha poi ottenuto la specializzazione in Psichiatria all'Università Alma Mater Studiorum di Bologna. Registrato presso l'Ordine dei Medici e Chirurghi di Pescara con il n° 4336, si impegna a fornire trattamenti mirati per migliorare la salute mentale dei suoi pazienti.
Dott.ssa Martina MiglioreDirettore della Formazione e dello Sviluppo
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Romana trapiantata in Umbria. Laureata in psicologia e specializzata in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale. Ex-ricercatrice in Psicobiologia e psicofarmacologia. Visione pratica e creativa del mondo, amo le sfide e trovare soluzioni innovative. Appassionata di giochi di ruolo e cultura pop, li integro attivamente nelle mie terapie. Confermo da anni che parlare attraverso ciò che amiamo rende più semplice affrontare le sfide della vita.
Federico RussoPsicologo, Psicoterapeuta, Neuropsicologo
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Psicologo e psicoterapeuta con 8 anni di Esperienza. Iscrizione all’Ordine degli Psicologi - Regione Puglia, n° 5048. Laurea in Psicologia clinica e della salute, Università degli Studi di Chieti. Specializzazione in Psicoterapia presso l'Istituto S. Chiara. Crede che la parte migliore del suo lavoro sia il risultato: l’attenuazione dei sintomi, la risoluzione di una difficoltà, il miglioramento della vita delle persone.
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