Il cyberstalking è reato? Conseguenze sulla vittima e come difendersi
Sono numerosi i pregiudizi che riguardano il cyberstalking, compresi quelli sulla sua gravità e sugli effetti che provoca sulle persone coinvolte. Se ritieni di essere vittima di questa forma di persecuzione online, continua a leggere per saperne di più e capire come affrontare la situazione.
Il cyberstalking è una forma di persecuzione online che sfrutta le tecnologie digitali per molestare, minacciare o controllare una persona.
Attraverso social media, email o messaggistica istantanea, il cyberstalker invade la privacy della vittima, generando ansia, paura e insicurezza.
In questo articolo vediamo come riconoscere il cyberstalking, le conseguenze sulla vittima e le azioni da intraprendere per proteggersi. Vediamo anche indicazioni legali e pratiche per affrontare questa crescente minaccia del mondo digitale.
Cyberstalking: cos’è?
Sempre più spesso si sente parlare di stalking ma un altro fenomeno preoccupante e sempre più diffuso è quello del cyberstalking, ovvero una forma di stalking che si verifica online.
Il cyberstalking coinvolge comportamenti intrusivi e indesiderati su internet, con l'obiettivo di perseguitare e infastidire la vittima. Questo tipo di stalking può avere conseguenze gravi sulla salute mentale e il benessere emotivo della persona che lo subisce, e non deve essere minimizzato.
Definizione e significato di cyberstalking
Il ministero della giustizia definisce il cyberstalking come un fenomeno della rete che “si manifesta attraverso un comportamento offensivo e molesto particolarmente insistente e intimidatorio, tale da fare temere alla vittima per la propria sicurezza fisica.”
Il cyberstalking si riferisce a comportamenti di persecuzione online. Si tratta di una dinamica che presenta delle caratteristiche ben delineate. Non è semplicemente un commento sporadico fine a sé stesso, ma una condotta perpetrata nel tempo e finalizzata a uno scopo preciso: assillare la vittima, fino a farla cadere sotto il proprio controllo, generando paura e ansia. E, in ultima analisi, fino a renderla non più padrona della propria vita e del modo in cui la conduce.
Questo comportamento riflette spesso una forte possessività in amore e nelle relazioni, in cui il cyberstalker cerca di dominare e controllare l'altra parte attraverso le minacce e l'intimidazione online.
Classificazione: le tipologie di cyberstalking
Willard nel 2004 in Educator’s guide to cyberbullying: Addressing the harm caused by online social cruelty identifica le categorie che compongono il cuberbullismo e definisce il cyberstalking come una di esse.
Per Willard le categorie del cyberbullismo sono:
- il flaming, che consiste nell'invio di messaggi arrabbiati, scortesi e volgari diretti a una o più persone privatamente o a un gruppo online;
- l’harassment, che consiste nel mandare ripetutamente messaggi offensivi ad una persona;
- il cyberstalking;
- la denigrazione (put-downs) che è l’invio o pubblicazione di dichiarazioni dannose, false o crudeli su una persona ad altre persone;
- la masquerade che si verifica quando qualcuno finge di essere un'altra persona e invia o pubblica materiale che la metta in cattiva luce o in pericolo;
- outing e trickery, che consistono nell’inviare o pubblicare materiale su una persona contenente informazioni sensibili, private o imbarazzanti;
- l’esclusione, che consiste nell’isolare volontariamente una persona da gruppi online.
Esempi di cyberstalking
Alcuni esempi di azioni tipiche del cyberstalking sono:
- l'invio di email moleste;
- la pubblicazione di informazioni private online;
- la creazione di falsi account social per monitorare o contattare la vittima;
- l'utilizzo di tecnologie per tracciare la posizione della persona senza il suo consenso.
Stalking e cyberstalking a confronto
Lo stalking si riferisce a una serie di condotte persecutorie (minacce, pedinamenti, messaggi, eccetera) che vengono messe in atto da una persona - o da un gruppo di persone - nei confronti di un altro individuo, con lo scopo preciso di instaurare una dinamica di preoccupazione, ansia o, addirittura, terrore.
La vittima arriva a non sentirsi più al sicuro, viene pervasa dall’onnipresenza del proprio persecutore ed è costretta a cambiare abitudini di vita, ad esempio modificando i tragitti che compie quotidianamente o, nei casi più gravi, arrivando a trasferirsi altrove, nella speranza di sfuggire a questo meccanismo.
Tali comportamenti persecutori possono assumere innumerevoli forme, inclusa quella virtuale: in questo caso parliamo di cyberstalking. La differenza con lo stalking tradizionale sta nell’assenza di contatto fisico tra il persecutore e la propria vittima: il primo, infatti, si serve di internet, di strumenti informatici, dei social network o del telefono per molestare la seconda.
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Cyberstalking e altri fenomeni online
Il cyberstalking non è l'unico fenomeno dannoso che si verifica sul web. Vediamo quelli più comuni.
Cyberbullismo
Il cyberstalking e il cyberbullismo sono due fenomeni distinti, ma correlati, che coinvolgono comportamenti dannosi online.
Il cyberbullismo è un comportamento aggressivo e intenzionale che coinvolge l'utilizzo di mezzi digitali per danneggiare, molestare o intimidire gli altri. Si manifesta attraverso l'invio di insulti, la diffusione di false informazioni o la pubblicazione di contenuti dannosi su piattaforme online.
A differenza del cyberstalking, il cyberbullismo:
- può coinvolgere più vittime;
- si verifica spesso in contesti pubblici o semi-pubblici online, come i social media o i forum di discussione.
Catfishing
Il catfishing consiste nella creazione di un profilo falso online usato per avvicinarsi alla vittima. Gli stalker che utilizzano questa tecnica possono farlo:
- creando un profilo dal nulla e del tutto inventato;
- fingendosi qualcun altro.
Spesso questa tecnica viene usata per compiere truffe sentimentali online, sia mediante i social media che tramite le app di incontri.
Ghosting
Un altro fenomeno online piuttosto diffuso è il ghosting, che si manifesta quando una persona sparisce improvvisamente dalle nostre vite. Esiste anche il ghosting in amicizia. Ma, ovviamente, si tratta di fenomeni totalmente diversi, e meno gravi, rispetto al cyberstalking.
Chi è il cyberstalker
In breve, un cyberstalker non ha necessariamente abilità informatiche avanzate, ma è una persona emotivamente immatura.
Solitamente è un individuo socialmente isolato: cerca una connessione relazionale, ma non riesce a mantenerla una volta instaurata.
È spesso un manipolatore affettivo che, in quanto tale, non riesce a superare la propria gelosia: quando subisce un rifiuto, non accetta la situazione e inizia a perseguitare la vittima.
Si instaura così un circolo di molestie, insulti e minacce, alimentato dalla volontà di dominare e controllare la vita dell'altra persona; e dall'incapacità del cyberstalker stesso di liberarsi dall'ossessione nei confronti della propria vittima.
Gli strumenti del cyberstalker
Con la continua evoluzione del web e dei social media sono sempre più numerosi e sempre più facilmente reperibili strumenti che possono in qualche modo favorire l’attività di cyberstalking. Vediamo i principali.
Stalkerware
Kaspersky, azienda privata internazionale del settore della cybersecurity, definisce gli stalkerware come un “software che può essere installato sui dispositivi e che consente a terzi di tracciare in modo discreto la posizione e l'attività del dispositivo all'insaputa dell'utente.” Gli stalkerware “possono monitorare quasi tutti gli aspetti dell'attività di un dispositivo, dalla posizione, ai messaggi, alla cronologia delle chiamate, ai profili dei social media, alle foto e alla cronologia del browser.”
Spiare tramite webcam
Alcuni tipi di malware consentono allo stalker di prendere il controllo della webcam della propria vittima: in questo modo lo stalker è in grado di vedere e registrare tutto quello che accade davanti alla telecamera senza che la vittima si accorga di nulla.
Controllo della geolocalizzazione
Uno stalker può utilizzare le informazioni riguardanti la geolocalizzazione (condivisa ad esempio sui social media) per essere sempre a conoscenza di dove si trova la propria vittima.
In questo modo può ricostruire le sue abitudini e i suoi spostamenti.
Conseguenze sulla vittima
Il cyberstalking è un fenomeno spesso riscontrabile all'interno di una relazione tossica. Può, pertanto, avere gravi conseguenze sulla vittima: comportamenti manipolativi come il love bombing e il breadcrumbing contribuiscono a creare dipendenza emotiva e instabilità nella persona colpita, accentuando gli effetti dannosi del cyberstalking e delle relazioni tossiche online.
Conseguenze psicologiche ed emotive sulla salute mentale e il benessere generale
Dal punto di vista psicologico e della salute mentale, le conseguenze delle vittime di cyberstalking sono molto simili, o addirittura uguali, a quelle che devono affrontare le vittime di stalking offline.
Le conseguenze psicologiche ed emotive più comuni tra le vittime sono:
- La vittima può sentirsi imprigionata e privata della propria libertà.
- Il cyberstalker cerca di ottenere il controllo sulla vita della vittima, generando paura e angoscia.
- Gli attacchi aggressivi e minacciosi possono generare ansia e panico nella vittima.
- La costante sensazione di essere sorvegliati online può portare a livelli elevati di stress e tensione.
- Il cyberstalking può contribuire allo sviluppo di stati depressivi e ansiosi nella vittima, con conseguenze sulla salute mentale a lungo termine.
- La mancanza di controllo sulla propria immagine e reputazione può causare gravi danni al benessere psicofisico della vittima.
Cambiamenti comportamentali
Le conseguenze del cyberstalking non si avvertono solo dal punto di vista emotivo, ma anche dal punto di vista pratico. Ad esempio:
- la vittima può essere costretta a modificare le proprie abitudini online e offline, per evitare il contatto con il cyberstalker;
- potrebbe essere necessario cambiare numero di telefono o chiudere profili sui social media, per preservare la propria sicurezza.
Danneggiamento dell’immagine e diffamazione
Spesso le vittime di cyberstalking devono affrontare anche conseguenze che riguardano l’immagine e la reputazione. Il cyberstalker infatti può diffondere online informazioni false o diffamatorie sulla vittima, danneggiandone la reputazione sociale e personale. Questo può portare la persona a sentirsi esposta e vulnerabile, aumentando il rischio di provare vergogna e/o di cadere in depressione.
Aspetti legali: il cyberstalking è reato?
In Italia, il cyberstalking è considerato un reato e rientra nella categoria degli "Atti persecutori". È regolamentato dall'articolo 612-bis del Codice Penale, introdotto con la Legge n. 39 del 23 aprile 2009.
La Corte Suprema ha affermato che "le molestie perpetrate nel mondo virtuale del Web hanno la stessa rilevanza penale di quelle nel mondo reale.”
Secondo l'articolo 612-bis del Codice Penale, la pena per lo stalking (e quindi il cyberstalking) varia da 6 mesi a 5 anni di carcere, previa querela della vittima. Tuttavia, essa può aumentare se il reato è commesso dal coniuge, anche separato o divorziato, o da una persona legata alla vittima da una relazione affettiva.
Il cyberstalking potrebbe inoltre determinare conseguenze che violano norme regolate da altri articoli del codice penale, tra cui ad esempio la diffamazione, l’istigazione al suicidio, la minaccia, la molestia e il disturbo alle persone o la violenza privata. (Ministero della Giustizia)
Sentenza della Corte di Cassazione
La Corte di Cassazione, V sez. penale, nel 2011, con la sentenza n. 25488 del 24 giugno, ha confermato, nei confronti di un uomo, il divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dall’ex convivente: l’imputato aveva inviato continuamente messaggi tramite Facebook alla vittima dopo che questa aveva deciso di interrompere la convivenza.
La Suprema Corte ha quindi stabilito che i messaggi inviati tramite Facebook possono integrare il reato di stalking.
Come difendersi dal cyberstalking: consigli pratici
La vittima di cyberstalking può trovarsi spaesata di fronte alle minacce e alle insistenze del suo carnefice. Vediamo quindi alcuni consigli pratici per difendersi.
- fare attenzione alla privacy - ad esempio mantenendo i profili social privati, non rendendo pubblici i propri recapiti e accettando richieste di amicizia soltanto da persone che si conoscono anche nel mondo reale;
- fare attenzione alla sicurezza dei propri dispositivi - è importante che i vostri telefoni e computer siano protetti da password ed è bene usare dei software anti-spyware per rilevare qualsiasi programma maligno installato;
- fare attenzione alle reti wi-fi pubbliche - se è necessario collegarsi ad esse (ad esempio in viaggio) usate sempre un VPN;
- ridurre al minimo la propria footprint digitale, ovvero le tracce dei propri dati nel web;
- fare attenzione alle password - ad esempio, non usare la stessa password per tutti gli account e modificarle o aggiornarle periodicamente.
Come affrontare le conseguenze del cyberstalking
Se sei vittima di cyberstalking, ti starai chiedendo come puoi uscirne. La prima cosa che devi fare è trovare il coraggio e rompere il silenzio, esprimendo tutte le tue preoccupazioni e denunciando i fatti alle forze dell’ordine. Ricorda che si tratta di un reato e le sue conseguenze ti stanno impedendo di vivere serenamente.
Fatto questo passo, il successivo sarà dare fondo a tutte le tue risorse mentali ed emotive per combattere le cicatrici che questa persecuzione ti ha lasciato. Il nostro consiglio è quello di chiedere un consulto a uno psicologo o a uno psicoterapeuta.
Se pensi di averne bisogno, puoi rivolgerti a noi. Serenis è un centro medico autorizzato: più di 1400 psicoterapeuti e psicoterapeute collaborano con noi per offrire supporto psicologico online a un prezzo accessibile.
Fonti:
- Dm. (n.d.). Ministero della giustizia | Cyberstalking. https://www.giustizia.it/giustizia/it/mg_2_5_12_1.page?contentId=GLM1144564#
- Cos’è il cyberstalking - Protezione dai cyberstalker. (2020, June 26). /. https://www.kaspersky.it/resource-center/threats/how-to-avoid-cyberstalking
- Wilson, C., Sheridan, L., & Garratt-Reed, D. (2022). What is cyberstalking? A review of measurements. Journal of interpersonal violence, 37(11-12), NP9763-NP9783.
- Short, E., Guppy, A., Hart, J. A., & Barnes, J. (2015). The impact of cyberstalking. Studies in Media and Communication, 3(2), 23-37.