Cura farmacologica per l'anoressia

L'anoressia è un disturbo alimentare che può avere conseguenze importanti. Attualmente, non esiste una cura farmacologica specifica per l'anoressia, ma in alcuni casi, gli psicofarmaci possono essere raccomandati come parte di un trattamento più ampio.

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Trattamento e farmaci per anoressia

L'anoressia nervosa è un disturbo alimentare caratterizzato da una distorta immagine corporea e un’ossessione per il peso accompagnati da una paura intensa di ingrassare. Questi sintomi portano chi soffre di anoressia a stabilire una rigida ed estrema dieta che limita l'assunzione di cibo fino ad avere conseguenze devastanti sulla salute fisica e mentale. Anoressia e bulimia sono tra i più diffusi disturbi del comportamento alimentare ma esistono anche altre forme di alterazione del rapporto con il cibo come l’anoressia atipica, il binge eating e il Disturbo Evitante Restrittivo (ARFID) che colpisce prevalentemente i bambini. Anche l’anoressia maschile è un disturbo spesso sottodiagnosticato che rientra tra i disturbi mentali più a rischio per la salute di chi ne soffre. 

Come si cura l'anoressia?

Per le sue caratteristiche sintomatologiche i disturbi alimentari richiedono un trattamento multidisciplinare personalizzato che include la terapia psicologica, il supporto nutrizionale e in alcuni casi una cura farmacologica per l’anoressia. 

Secondo le Linee guida della Federazione Mondiale delle Società di Psichiatria Biologica (WFSBP) il trattamento dei disturbi alimentari è un processo complesso che dovrebbe includere consulenza nutrizionale, psicoterapia, il trattamento delle complicazioni mediche e talvolta l'uso di farmaci psicotropi. Dal momento che le caratteristiche del disturbo e le condizioni di salute variano molto da persona a persona il percorso di guarigione deve essere adattato alle singole e specifiche esigenze. Il primo obiettivo del trattamento sarà sempre quello di ristabilire un peso corporeo sano ma non si può prescindere dal lavoro su se stessi che consiste nel migliorare la relazione del paziente con il cibo e con il proprio corpo. Il supporto psicologico è infatti essenziale per affrontare le cause profonde dell'anoressia e per sostenere il paziente nel lungo cammino verso la guarigione.

Quale medico cura l’anoressia?

Il trattamento dell'anoressia nervosa prevede il coinvolgimento di un team composto da diversi professionisti della salute. Gli studi hanno dimostrato che per aiutare una persona anoressica è molto importante mantenere una collaborazione tra diversi professionisti. L’approccio consigliato infatti è di tipo multidisciplinare con il supporto di tutto il personale necessario per lavorare in equipe e mantenere una giusta comunicazione per portare avanti il percorso terapeutico utile al paziente. Una valutazione delle manifestazioni del disturbo alimentare può aiutare il medico a identificare i sintomi e i comportamenti target che saranno affrontati nel piano di trattamento e determinare la diagnosi di disturbo alimentare. Sempre più evidenze scientifiche sottolineano come la rialimentazione determini il miglioramento clinico principale dei pazienti con anoressia nervosa (Bressan, 2022). Il primo punto di riferimento per chi soffre di anoressia è spesso il medico di base che può fornire una valutazione iniziale e indirizzare il paziente agli specialisti coinvolti nella cura dell'anoressia tra cui:

  • medici: sono coinvolti nel monitoraggio e nel trattamento delle complicanze mediche dovute all’eccessivo dimagrimento come squilibri elettrolitici, problemi cardiaci e osteoporosi;
  • dietisti e nutrizionisti: questi professionisti aiutano a sviluppare un piano alimentare adeguato per ripristinare un'alimentazione sana e bilanciata monitorando il progresso nutrizionale del paziente;
  • psicologi e psicoterapeuti: psicologi e psicoterapeuti lavorano per aiutare il paziente a modificare i comportamenti e le credenze distorte riguardanti il peso utilizzando spesso tecniche cognitivo-comportamentali specifiche per i disturbi del comportamento alimentare come la CBT­-E (Cognitive Behaviour Therapy - Enhanced);
  • psichiatri: gli psichiatri possono diagnosticare la presenza di eventuali comorbilità come la depressione o l'ansia che spesso accompagnano l'anoressia. Inoltre questi medici specializzati nei disturbi mentali possono prescrivere un trattamento farmacologico per l'anoressia.

Il supporto dei centri per DCA

Il trattamento per l’anoressia nervosa può avvenire in regime di day hospital oppure diurno e nei casi più gravi prevede un ricovero ospedaliero. I centri specializzati per i disturbi del comportamento alimentare (DCA) offrono un supporto integrato e intensivo sia di tipo ambulatoriale che residenziale. In questi i pazienti possono ricevere cure mediche, supporto psicologico e consulenza nutrizionale in un contesto che permette la coordinazione integrata degli interventi. Un recente studio approfondisce il ruolo della figura dell’infermiere che in questi contesti è essenziale per offrire un’assistenza ottimale ai pazienti con disturbi alimentari. L’infermiere si occupa di facilitare il coordinamento degli interventi e svolge il compito di instaurare una relazione terapeutica e di fiducia con il paziente. Sviluppare un rapporto di fiducia è fondamentale per ottenere miglioramenti del ripristino del peso corporeo e per aumentare la compliance del paziente al percorso di guarigione. L’assistenza varia dall’attività fisica, all’alimentazione fino ad arrivare alla prevenzione e alla promozione della salute (Bressan, 2022). Il trattamento nei centri per DCA può includere:

  • ricovero ospedaliero: quando il peso corporeo è pericolosamente basso o sono presenti complicazioni mediche acute può essere necessario un ricovero ospedaliero che permette di stabilizzare le condizioni fisiche del paziente e di iniziare un percorso di graduale rialimentazione;
  • terapia diurna e attività ambulatoriale: alcuni centri offrono programmi di terapia diurna che permettono ai pazienti di ricevere trattamenti intensivi durante il giorno. Anche l’attività ambulatoriale si svolge in regime diurno ed è utile per le visite di controllo e di monitoraggio nel periodo che segue le dimissioni. Questo approccio è utile per evitare le ricadute e mantenere stabile la condizione di guarigione;
  • gruppi di supporto e psicoterapia: i centri per DCA offrono un trattamento psicologico che può prevedere sedute individuali, familiari e di gruppo. I gruppi di supporto sono guidati da professionisti e permettono di condividere esperienze con altre persone che affrontano problemi simili aiutando a ridurre il senso di isolamento e rafforzando la motivazione al cambiamento. La psicoterapia familiare invece consiste nel coinvolgere i genitori e in particolare la madre per il ruolo che svolge nel processo di guarigione.

Quando è necessaria una cura farmacologica per l’anoressia?

L'identificazione di farmaci che possono essere utilizzati come agenti terapeutici per i disturbi alimentari è un obiettivo di ricerca di lunga data con vari gradi di successo. Ad oggi non esiste infatti una cura farmacologica specifica per l'anoressia ma in alcuni casi la somministrazione di psicofarmaci viene consigliata come parte di un piano di trattamento più ampio. La cura farmacologica per l'anoressia è generalmente considerata utile quando coesistono disturbi psichiatrici insieme all'anoressia nervosa. Molti pazienti con anoressia nervosa soffrono anche di altri disturbi mentali come depressione, disturbo ossessivo-compulsivo (DOC) o ansia. Se la terapia psicologica e il supporto nutrizionale da soli non portano a miglioramenti significativi si può considerare l'uso di psicofarmaci con l'obiettivo di ridurre i sintomi di ansia o depressione che ostacolano il processo di guarigione. In questi casi gli psicofarmaci possono essere utilizzati per alleviare i sintomi che complicano il recupero dall'anoressia:

  • sintomi ossessivi-compulsivi persistenti: talvolta l'anoressia può essere accompagnata da pensieri ossessivi legati al peso e comportamenti compulsivi legati al cibo. Questi pensieri disfunzionali possono costituire un serio ostacolo al processo di guarigione e per questo può essere utile intervenire con una cura farmacologica in grado di ridurre l'intensità di questi sintomi;
  • gravi sintomi depressivi: il rapporto tra anoressia nervosa e depressione è molto complesso. La depressione infatti può essere sia una conseguenza che un fattore aggravante dell'anoressia nervosa. L'uso di antidepressivi può aiutare a migliorare l'umore e a ridurre il rischio di autolesionismo o suicidio.
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Quali sono i farmaci prescritti in caso di anoressia?

I farmaci che possono essere utilizzati nel trattamento dell'anoressia nervosa vengono scelti in base ai sintomi specifici del paziente e alla presenza di eventuali comorbilità. I farmaci vengono dunque utilizzati come complemento ai trattamenti nutrizionali e psicoterapeutici per i disturbi alimentari e raramente come trattamento di prima linea. Ricerche recenti suggeriscono che tra i farmaci per l’anoressia nervosa l'olanzapina dimostra effetti positivi sull'aumento di peso. L'olanzapina è il primo farmaco scientificamente provato in grado di promuovere in modo sicuro l'aumento di peso delle persone con anoressia nervosa. Per quanto riguarda la bulimia nervosa invece vengono spesso utilizzati gli antidepressivi come la fluoxetina ad alto dosaggio che è stata approvata dalla Food and Drug Administration (FDA). Il disturbo da alimentazione incontrollata (Binge Eating Disorder) può essere trattato sia con antidepressivi che con lisdexamfetamina che è stata recentemente approvata dalla FDA. La bulimia e il binge eating rispondono generalmente bene anche agli antidepressivi Inibitori Selettivi della Ricaptazione di Serotonina (SSRI) prescritti off-label (Muratore & Attia, 2022). L'attuale letteratura scientifica ha aumentato la nostra comprensione di come i farmaci potrebbero essere utili per i pazienti con disturbi alimentari a livello molecolare, funzionale e comportamentale. Sulla base di considerazioni teoriche su neurotrasmettitori, ormoni e circuiti neurali i possibili bersagli farmacologici per il trattamento dei disturbi alimentari potrebbero includere molecole segnale e recettori del sistema di autoregolazione come serotonina, noradrenalina e glutammato, il sistema edonico inclusi oppioidi, cannabinoidi e dopamina e il sistema omeostatico ipotalamico inclusi istamina, grelina, leptina e insulina. Data l'elevata comorbilità e le correlazioni genetiche con altri disturbi psichiatrici sembra possibile che nuovi farmaci per queste condizioni possano essere efficaci anche nei disturbi alimentari. Riassumendo tra i farmaci per l'anoressia si possono trovare:

  • antidepressivi: gli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI) come la fluoxetina sono spesso utilizzati per trattare la depressione e l'ansia associati all'anoressia. Gli SSRI possono aiutare a ridurre i pensieri ossessivi riguardo al peso e al cibo e migliorare l'umore generale;
  • antipsicotici atipici: farmaci come l'olanzapina sono talvolta prescritti per ridurre i pensieri paranoici e distorti legati al peso corporeo. L'olanzapina può anche aiutare a stimolare l'appetito e promuovere l'aumento di peso;
  • stabilizzatori dell'umore: nei pazienti anoressici con sintomi di instabilità emotiva e disturbo bipolare possono essere prescritti stabilizzatori dell'umore come il litio o il valproato;
  • ansiolitici: psicofarmaci come il lorazepam possono essere utilizzati in alcune fasi del percorso di guarigione per ridurre l'ansia acuta ad esempio in corrispondenza dei pasti per ridurre lo stress legato al difficile rapporto col cibo;
  • terapie ormonali: in alcuni casi possono essere utilizzati farmaci che stimolano l'appetito come il megestrolo acetato che può essere utile nella fase iniziale di ripresa del peso e della massa muscolare.

È importante sottolineare che l'uso di farmaci deve sempre essere monitorato attentamente da un medico specialista poiché possono esserci effetti collaterali significativi e rischi legati all'interazione con altre terapie. Inoltre bisogna ricordare che il solo uso di farmaci non è sufficiente per superare il problema dell'anoressia nervosa. Le testimonianze di persone che hanno superato l'anoressia sottolineano l'importanza che ha avuto un adeguato supporto psicologico nell'affrontare e gestire il difficile percorso di guarigione.

L'importanza del supporto psicologico

Oltre alla cura farmacologica e al supporto nutrizionale il trattamento dell'anoressia nervosa richiede un forte sostegno psicologico. Il ruolo della psicoterapia è fondamentale nel percorso di guarigione di questo disturbo in quanto è necessario aiutare i pazienti a sviluppare una migliore comprensione delle cause profonde della loro condizione, a gestire le emozioni difficili e a modificare i comportamenti disfunzionali. Serenis offre un accesso rapido a terapisti qualificati specializzati nel trattamento dei disturbi alimentari garantendo un approccio terapeutico mirato e personalizzato.

Fonti:

  • Bressan, S. (2022). La figura dell’infermiere nel percorso dell’adolescente con Anoressia e Bulimia. Revisione della letteratura.

 

 

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Federico RussoPsicologo, Psicoterapeuta, Neuropsicologo
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Psicologo e psicoterapeuta con 8 anni di Esperienza. Iscrizione all’Ordine degli Psicologi - Regione Puglia, n° 5048. Laurea in Psicologia clinica e della salute, Università degli Studi di Chieti. Specializzazione in Psicoterapia presso l'Istituto S. Chiara. Crede che la parte migliore del suo lavoro sia il risultato: l’attenuazione dei sintomi, la risoluzione di una difficoltà, il miglioramento della vita delle persone.
Dott.ssa Martina MiglioreDirettore della Formazione e dello Sviluppo
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Romana trapiantata in Umbria. Laureata in psicologia e specializzata in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale. Ex-ricercatrice in Psicobiologia e psicofarmacologia. Visione pratica e creativa del mondo, amo le sfide e trovare soluzioni innovative. Appassionata di giochi di ruolo e cultura pop, li integro attivamente nelle mie terapie. Confermo da anni che parlare attraverso ciò che amiamo rende più semplice affrontare le sfide della vita.
Domenico De DonatisPsichiatra e Direttore Sanitario
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Domenico De Donatis è un medico psichiatra con esperienza nella cura dei disturbi psichiatrici. Laureato in Medicina e Chirurgia presso l'Università di Parma, ha poi ottenuto la specializzazione in Psichiatria all'Università Alma Mater Studiorum di Bologna. Registrato presso l'Ordine dei Medici e Chirurghi di Pescara con il n° 4336, si impegna a fornire trattamenti mirati per migliorare la salute mentale dei suoi pazienti.
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