Letargia: cause e sintomi

Hai mai provato una sensazione di stanchezza opprimente, come se qualcosa ti tenesse inchiodato al letto? Una condizione che va ben oltre la semplice stanchezza di tutti giorni. Se la risposta è sì, potrebbe trattarsi di letargia, uno stato che, pur sembrando innocuo, nasconde spesso cause più profonde. In questo articolo esploreremo nel dettaglio questa patologia.

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uomo affetto da letargia che dorme

Se pensi di soffrire di letargia potresti sentirti molto stanco o renderti conto che non rispondi ai normali stimoli come dovresti.

Da questa problematica, che fa parte dei disturbi legati al sonno, si può guarire, ma per farlo è necessario capire perché si manifesta e quindi agire di conseguenza.

Letargia: che cos’è?

 La letargia fa parte dei disturbi legati al sonno ed è una patologia che provoca in chi ne soffre un senso di affaticamento, sonnolenza diurna e una marcata riduzione dell’attività fisica e mentale.

Si tratta di una patologia debilitante che può incidere in maniera significativa sulla qualità della vita di una persona, perché si è meno attenti, si ha sempre voglia di dormire e si è meno produttivi e molto più lenti nel compiere anche i compiti minimi.

Per queste ragioni crea anche uno stato di frustrazione, in quanto non permette lo svolgersi delle normali attività quotidiane con l’energia necessaria.

La letargia è un segnale che c’è qualcosa che non va. Potrebbe essere legata a problemi di salute fisica o mentale, e per questo il supporto di uno specialista può aiutarti a superare questa problematica così debilitante.

I disturbi del sonno correlati alla letargia

La letargia può essere correlata ad altri disturbi del sonno. Uno di questi disturbi è l’insonnia, poiché la difficoltà a dormire potrebbe avere come conseguenza uno stato diurno di apatia e stanchezza, soprattutto se la mancanza di sonno è un evento che si è ripetuto nel tempo.

L’insonnia può essere a sua volta causata da altre condizioni fisiche, come le apnee notturne, che rendono il momento del riposo non continuativo e, di conseguenza, meno efficace.

Importante poi far presente che i disturbi del sonno come insonnia e letargia possono essere collegati a problematiche come l’ansia e la depressione.

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La letargia corrisponde a una forma di ipersonnia ovvero uno stato di stanchezza cronica, che potrebbe portare l’individuo che ne soffre ad addormentarsi anche mentre sta facendo delle cose.

La letargia ha diversi sintomi e potrebbe, ad esempio, colpire una persona anziana. Anche in questo caso le motivazioni possono essere molte e coincidere con noia, ragioni psicologiche, come la depressione, oppure essere collegate a patologie e assunzione di particolari farmaci.

Donna con disturbi del sonno che non riesce a dormire

Cause dell'eccessiva sonnolenza da letargia

 Sono molte le cause dell’eccessiva sonnolenza da letargia, e possiamo suddividerle in temporanee e problematiche più profonde. In ogni caso questa eccessiva sonnolenza diurna va trattata in base alla ragione che la scatena. Quindi, è importante capire da che cosa viene innescata.

Le cause temporanee della letargia sono quelle che compaiono in momenti particolari della vita di una persona.

  • stanchezza dovuta a sforzo fisico: se stai vivendo una fase della vita particolarmente impegnativa dal punto di vista fisico potresti sentirti più stanco e affaticato;
  • stress: ci sono dei momenti in cui sentirti sottoposto a tensioni di varia natura, potrebbe avere su di te un effetto particolarmente estenuante e farti venire voglia di dormire sempre;
  • insonnia temporanea: anche la privazione di sonno può renderti maggiormente stanco e disattento durante il giorno.

Queste cause possono anche manifestarsi tutte assieme.

Ci sono anche ragioni mediche che possono determinare stati di letargia, da malattie più frequenti, ad altre maggiormente debilitanti.

Tra le tante cause di letargia si possono ricordare:

  • influenze: quando si sta male e si ha la febbre è facile che il corpo abbia maggiore bisogno di riposo e che quindi ci si senta stanchi, magari anche dopo aver dormito diverse ore;
  • disidratazione: una delle cause della letargia è proprio una riduzione dei sali minerali e - di conseguenza – un maggiore senso di affaticamento o di sonno;
  • meningite: che, tra i numerosi sintomi della malattia, può anche far venire un’eccessiva sonnolenza;
  • cattiva alimentazione: se il nostro corpo non riceve i giusti nutrienti nel lungo periodo potrebbe funzionare male, causando un senso di grande affaticamento;
  • Depressione: umore e disturbi del sonno sono strettamente correlati. Una persona che soffre di depressione, infatti, potrebbe avere un aumentato bisogno di dormire, sentendosi stanca nonostante il riposo;
  • Effetti collaterali di farmaci;
  • Abuso di alcolici e sostanze stupefacenti;
  • Problematiche tiroidee come ipertiroidismo e ipotiroidismo che modificano le funzioni metaboliche;
  • Patologie croniche, come diabete o malattie autoimmuni.

Letargia e relazioni psicologiche e psichiatriche

 Come abbiamo visto molto spesso la letargia può essere messa in relazione con problematiche psicologiche o psichiatriche. Può essere la conseguenza di un periodo particolarmente stancante dal punto di vista fisico o mentale, oppure può essere il campanello d’allarme di qualcosa di più profondo.

Una delle ragioni che scatenano la letargia, infatti, è la depressione e questa può essere affrontata con una psicoterapia adeguata e con l’intervento di un medico psichiatra che valuti l’eventuale somministrazione di farmaci specifici.

Sintomi da letargia

Tra i sintomi principali della letargia ci sono

  • Stanchezza fin dal mattino
  • Sonnolenza diurna
  • Sonno non riposante e desiderio di dormire sempre
  • Difficoltà a concentrarsi
  • Rallentamento fisico e mentale
  • Perdita di interesse e motivazione
  • Alterazioni dell’umore e disturbi emotivi

Questi sintomi si accompagnano anche ad altre problematiche che potrebbero - in certi casi - richiedere un intervento medico.

Ci si dovrebbe rivolgere al medico soprattutto se i sintomi arrivano all’improvviso, oppure se si sentono dolori al petto, se ci si sente poco reattivi, oppure se la mobilità del corpo è ridotta. Lo stesso vale per gli stati confusionali: se non ci si sente sicuri di informazioni banali, come la data o il proprio nome, è bene chiedere l’intervento medico.

Stress e nervosismo, associati a sonnolenza e affaticamento, potrebbero essere le conseguenze di una letargia dovuta a un periodo particolare della propria vita.

Se pensi di soffrire di alcuni di questi sintomi, quindi, chiedi supporto al medico che potrà aiutarti a capire se sei affetto da questo disturbo del sonno e stabilirne cause e cure.

Come guarire dalla letargia?

Curare i disturbi del sonno come la letargia o narcolessia è possibile, e per farlo si può innanzitutto agire sulla vita quotidiana cercando di introdurre buone pratiche che possano aiutare a superare il problema.

Tra le azioni più efficaci per ridurre i disturbi del sonno ci sono:

  • stile di vita sanomangiare in maniera corretta, bere la giusta quantità di acqua e dedicarsi ad attività fisica;
  • dormire correttamente: organizzare il momento del riposo cercando di creare un ambiente conciliante e rilassante;
  • cose da non fare: ci sono dei comportamenti che andrebbero evitati come il consumo di caffeina e alcolici. Molto meglio mangiare leggero e consumare più pasti durante il giorno.

Il medico potrebbe suggerire l’assunzione di farmaci, che serviranno a curare le cause che hanno scatenato la letargia. Potrebbero essere medicine che sono indicate nel trattamento di disturbi fisici oppure mentali, ma la cosa più importante da ricordare è quella di affidarsi sempre a un consiglio specialistico: sarà il medico a prescrivere la profilassi più adeguata da seguire.

Un’altra soluzione efficace qualora il problema sia di natura psicologica o emotiva è la psicoterapia.

Nel trattamento della letargia la psicoterapia può aiutare i pazienti a sviluppare strategie di gestione dello stress e quindi migliorare la qualità del sonno. Inoltre, nei casi in cui la letargia sia legata a problemi emotivi o relazionali, il lavoro con un terapeuta può portare ad un miglioramento delle relazioni interpersonali, riducendo così il peso psicologico che spesso si manifesta sotto forma di stanchezza cronica. Con il tempo, questo processo terapeutico può contribuire a ripristinare i livelli di energia e benessere psicofisico del paziente.

Psicoterapeuta che tratta la letargia

A chi rivolgersi

Se pensi che la tua condizione sia conseguenza di problemi psicologici, potrebbe essere utile parlarne con una persona esperta.

Questa decisione ti potrà aiutare a vivere meglio e ad affrontare le giornate senza che tu ti debba preoccupare di non riuscire a fare le cose a causa di uno stato di stanchezza costante.

E poi ricordati che decidere di voler risolvere un problema, è già l’inizio del percorso di guarigione.

Se vuoi trovare una soluzione alla letargia, ad esempio, su Serenis si possono trovare psicoterapeuti specializzati nei disturbi del sonno che ti aiuteranno nel percorso per migliorare la qualità della tua vita.

Vuoi scoprire se sei affetto da letargia? Fai il test!

Si può scoprire se si è affetti da letargia attraverso un test: si tratta della scala di Epworth che permette di misurare la sonnolenza per capire il livello del disturbo. Questo esame viene somministrato da professionisti per stabilire le cause di un’ipersonnolenza e quindi anche della letargia.

Ma esistono anche altri metodi per valutare il problema. Il terapeuta ti potrebbe, ad esempio, chiedere di tenere un diario in cui segnare quando hai dormito e quando sei stato sveglio.

Inoltre, potrebbero esserti richiesti esami specifici (analisi per carenze vitaminiche, test della funzionalità tiroidea, ecc) nel caso in cui il medico dovesse ritenere che la letargia sia causata da specifici disturbi fisici.

Letargia e stanchezza cronica, quali sono le differenze?

 

Letargia e stanchezza cronica sono due disturbi molto simili, con delle differenze tra loro.

Mentre la letargia è una patologia che comporta una stanchezza estrema ma spesso transitoria e limitata nel tempo, e può essere associata a disturbi del sonno come l'ipersonnia, la stanchezza cronica è uno stato di affaticamento a lungo termine (più di 6 mesi) e può derivare invece dall'insonnia. 

Per alleviare la stanchezza cronica, potrebbero essere utili rimedi naturali e una corretta igiene del sonno, come stabilire un programma di riposo regolare durante la notte.

La stanchezza cronica può anche essere causata da problemi di salute sottostanti, oltre che da un sonno non ristoratore. Inoltre, può essere il segnale di un periodo particolarmente stressante o difficile.

In entrambi i casi, si tratta di problematiche legate al ritmo sonno-veglia che possono influenzare negativamente la vita quotidiana, creare difficoltà nelle relazioni personali o lavorative e avere un impatto significativo sul benessere psicofisico di chi ne soffre.

Letargia, le testimonianze

Le testimonianze sono molto preziose, perché possono aiutarti a capire se anche tu soffri di letargia e astenia, ma sono anche un utile mezzo per comprendere come la vita delle persone possa cambiare nettamente quando si soffre di un disturbo del sonno.

Antonio ha raccontato di come la letargia abbia modificato in maniera irrimediabile i suoi ritmi di vita, portandolo a doversi prendere un periodo di pausa dal lavoro per riuscire a curarsi:

“Ormai non riuscivo più a concentrarmi, ero troppo spossato e impigrito – spiega -  tutto questo non mi permetteva di lavorare come avrei dovuto e voluto. Lo stress e una depressione sono state le cause scatenanti. Alla fine ho preferito prendermi un periodo di pausa per cercare di stare meglio: ora sono seguito da uno psicoterapeuta”.

Per Gianna il problema si è presentato in famiglia. suo padre anziano ha iniziato a dormire molto spesso durante il giorno:

“Il medico mi ha spiegato che poteva trattarsi di un mix di noia e farmaci, che determinavano la letargia”.

Molte persone sono riuscite a lasciarsi alle spalle il problema grazie all’intervento del medico che ha capito come curare il loro disturbo. Perché molto spesso si può guarire e tornare a vivere una vita più serena.

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Domenico De DonatisPsichiatra e Direttore Sanitario
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Domenico De Donatis è un medico psichiatra con esperienza nella cura dei disturbi psichiatrici. Laureato in Medicina e Chirurgia presso l'Università di Parma, ha poi ottenuto la specializzazione in Psichiatria all'Università Alma Mater Studiorum di Bologna. Registrato presso l'Ordine dei Medici e Chirurghi di Pescara con il n° 4336, si impegna a fornire trattamenti mirati per migliorare la salute mentale dei suoi pazienti.
Dott.ssa Martina MiglioreDirettore della Formazione e dello Sviluppo
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Romana trapiantata in Umbria. Laureata in psicologia e specializzata in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale. Ex-ricercatrice in Psicobiologia e psicofarmacologia. Visione pratica e creativa del mondo, amo le sfide e trovare soluzioni innovative. Appassionata di giochi di ruolo e cultura pop, li integro attivamente nelle mie terapie. Confermo da anni che parlare attraverso ciò che amiamo rende più semplice affrontare le sfide della vita.
Federico RussoPsicologo, Psicoterapeuta, Neuropsicologo
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Psicologo e psicoterapeuta con 8 anni di Esperienza. Iscrizione all’Ordine degli Psicologi - Regione Puglia, n° 5048. Laurea in Psicologia clinica e della salute, Università degli Studi di Chieti. Specializzazione in Psicoterapia presso l'Istituto S. Chiara. Crede che la parte migliore del suo lavoro sia il risultato: l’attenuazione dei sintomi, la risoluzione di una difficoltà, il miglioramento della vita delle persone.
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