Conoscere la psicologia attraverso il cinema

Il cinema può essere uno strumento potente per esplorare temi psicologici complessi, offrendo un'opportunità unica per comprendere e riflettere sulle dinamiche della mente umana attraverso narrazioni visive e personaggi coinvolgenti.

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Un pioniere del cinema francese, il regista Jean-Luc Godard scriveva: "L'arte ci attrae solo per ciò che rivela del nostro io più segreto". Il cinema come forma d'arte non fa certo eccezione per la forza con cui è capace di catturare le nostre menti e la nostra immaginazione. Il film fornisce un potente mezzo per esplorare cosa significa essere umani, offrendoci uno sguardo sulla nostra natura psicologica in tutte le sue sfaccettature, meravigliose o inquietanti che siano. Forse è per questo che non mancano pellicole che esplorano una vasta gamma di argomenti psicologici, rendendo il cinema uno strumento meraviglioso per chi ama la psicologia.

Effetto Lucifero (2015)


Chi è interessato a conoscere meglio come si trasforma la natura umana in precise condizioni sociali non può perdere la visione del film The Lucifer Effect diretto da Kyle Patrick Alvarez. Effetto Lucifero racconta la storia completa dell’esperimento condotto presso l’Università di Stanford da Philip Zimbardo, uno psicologo sociale americano. In questo studio classico della psicologia sociale condotto nel 1971, normali studenti universitari sono stati assegnati in modo casuale a svolgere il ruolo di guardia o detenuto per due settimane in una prigione simulata. L’intento era quello di dimostrare come l’interpretazione del ruolo di guardie o di prigionieri determinasse pensieri, azioni e comportamenti negli individui. Ben presto all’interno della finta prigione iniziarono a svolgersi una serie di condotte talmente brutali da parte delle guardie nei confronti dei detenuti che l'esperimento fu interrotto dopo soli sei giorni. Su questo interessante esperimento carcerario nel corso degli anni sono stati realizzati altri due film, The Experiment- Cercasi cavie umane del 2001 e The Experiment (2010).

L’onda (2008)

Per rimanere in tema di psicologia sociale uno dei film classici da vedere è The Wave, anche questo basato sulla storia vera di un esperimento sociale svolto in una scuola superiore in California nel 1969. Il film L'onda si svolge nella moderna Germania e spiega le origini del nazismo. Dopo aver visto il film, ti rendi conto di come tutto sia possibile se si creano determinate condizioni. La storia parla di un insegnante, Rainer Wegner, che vuole spiegare ai suoi alunni come si sviluppa un sistema politico basato sull’autocrazia. Inizialmente, gli studenti sembrano disinteressati all'argomento, non mostrano alcun desiderio di approfondire la storia del Terzo Reich e la nascita del nazismo. Wenger allora chiede ai suoi studenti se una politica dittatoriale come quella di Hitler sarebbe concepibile nella Germania moderna. La maggior parte dei suoi studenti credeva che fosse impossibile. Allora, invece di spiegare e far leggere agli studenti libri sull'autocrazia, ha deciso di adottare un approccio diverso. Ha avviato un esperimento sociale per mostrare loro come sarebbe vivere in un regime totalitario. In poco tempo l’intera scuola si è trasformata in un ambiente basato su rigide regole, gli studenti indossavano un’uniforme e furono scelti dei simboli e persino un saluto che serviva a compattare ulteriormente il gruppo sotto un'unica ideologia. Il film dimostra come sia semplice agire in un gruppo nella direzione della conformità. Il potere della pressione sociale sull’individuo è tale da convincere le persone ad adattare le proprie convinzioni, atteggiamenti e comportamenti secondo modi che sono coerenti con le norme del gruppo.

Il silenzio degli innocenti (1991)

Uno dei thriller più famosi sulla psicologia dei serial killer e sul cannibalismo è Il silenzio degli innocenti, diretto da Jonathan Demme. Questo adattamento cinematografico del romanzo classico di Thomas Harris racconta di una giovane allieva dell'FBI di nome Clarice (interpretata da Jodie Foster) che deve rintracciare un serial killer psicopatico soprannominato Buffalo Bill. Viene quindi mandata a interrogare un prigioniero che avrebbe potuto fornire indizi sulle azioni dell'assassino. Il detenuto da intervistare è l'ex psichiatra e assassino cannibale Dr. Hannibal Lecter (Anthony Hopkins), il quale accetta di aiutare Starling solo a patto che a sua volta lei sia disposta a raccontargli i dettagli della sua vita. Man mano che la loro relazione si sviluppa, Starling è costretta ad affrontare i propri demoni nascosti. Questo film mette in crisi lo spettatore che si trova a dover fare i conti con la parte più malvagia dell'essere umano.

Shutter island (2010)

Questo intrigante thriller psicologico diretto da Martin Scorsese è un adattamento del romanzo del 2003 "L'isola della paura" di Dennis Lehane. Il film racconta la storia del maresciallo americano Teddy Daniels (interpretato da Leonardo Di Caprio) che viene inviato al manicomio per pazzi criminali di Shutter Island per indagare su un crimine. Quella che inizia come un'indagine di routine prende rapidamente una piega sinistra, emergono segreti inquietanti e piano piano si insinuano nello spettatore dei dubbi sul rapporto tra verità e finzione. Mentre l'indagine si svolge e Teddy scopre verità più scioccanti e terrificanti sull'isola, si capisce che l'isola è un luogo da cui forse non sarà più possibile andare via.

Qualcuno volò sul nido del cuculo (1975)


Basato sul bestseller di Ken Kesey, Qualcuno volò sul nido del cuculo è il film drammatico che ha conquistato tutti e cinque i principali premi Oscar del 1975. Il protagonista Randle P. McMurphy (interpretato da Jack Nicholson) è un criminale che per sfuggire alla detenzione si dichiara pazzo in modo da poter essere mandato in un istituto psichiatrico dove pensa di poter scontare la pena più comodamente che in prigione. Immediatamente, il suo contagioso senso di disordine si scontra con la routine paralizzante dell'istituto. Randle inizia a coinvolgere i pazienti ricoverati in vere e proprie rivolte per ottenere maggiori diritti, come quello di poter vedere le partite in TV. Se da una parte c'è McMurphy, dall'altra emerge la figura della pacata infermiera Ratched, che ha comportamenti oppressivi nei confronti dei ricoverati. Questo classico offre uno sguardo interessante sugli ospedali psichiatrici negli anni '60, inclusa la terapia con elettroshock e forme di psicoterapia di gruppo.

A Dangerous Method (2011)


Gli appassionati di psicoanalisi non possono perdersi l'avvincente A Dangerous Method di David Cronenberg. Questo film drammatico racconta i rapporti tra Sigmund Freud e Carl Gustav Jung agli inizi della loro carriera e l'incontro con Sabina Spielrein, che diventerà a sua volta psicoanalista ed educatrice. Il film è ambientato nel 1904 e inizia con l'arrivo alla clinica zurighese di Jung di Sabina Spielrein, una donna maniacale e disperata, in preda ad una crisi isterica. Usando le teorie e il metodo di Freud, Jung riesce a calmarla, a liberarla dai sintomi, e scopre che la donna possiede una mente particolarmente brillante. A quel tempo, Jung conosceva Freud solo attraverso i suoi scritti, quindi si recò a Vienna per incontrare di persona il grande psichiatra. Mentre Sabina guarisce cresce un'attrazione tra lei e Jung, nonostante egli fosse sposato e nutrisse un profondo amore per la moglie Emma. Jung si confronta con Freud perché non sa come affrontare questa inattesa situazione e da questo incontro inizieranno i dissidi tra i due che porteranno all'allontanamento di Jung dalla Società Psicoanalitica. Probabilmente da questa esperienza nasceranno anche le intuizioni di Freud sul concetto di transfert e controtransfert, condizioni che emergono durante la terapia psicoanalitica ed indicano i sentimenti di amore provati dal paziente verso l'analista. Certamente il film narra le vicende in una forma che si discosta dai reali fatti storici amplificando alcuni passaggi sentimentali, ma di certo contiene molti spunti interessanti per chi vuole approfondire la nascita dei più importanti concetti psicoanalitici. Vale la pena segnalare che sulla biografia della psicoanalista Sabina Spielrein è stato girato anche il film Prendimi l'anima diretto dal regista italiano Roberto Faenza nel 2002. La storia dei rapporti tra Freud e Jung viene qui osservata dal punto di vista della Spielrein.

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Domenico De DonatisPsichiatra e Direttore Sanitario
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Domenico De Donatis è un medico psichiatra con esperienza nella cura dei disturbi psichiatrici. Laureato in Medicina e Chirurgia presso l'Università di Parma, ha poi ottenuto la specializzazione in Psichiatria all'Università Alma Mater Studiorum di Bologna. Registrato presso l'Ordine dei Medici e Chirurghi di Pescara con il n° 4336, si impegna a fornire trattamenti mirati per migliorare la salute mentale dei suoi pazienti.
Dott.ssa Martina MiglioreDirettore della Formazione e dello Sviluppo
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Romana trapiantata in Umbria. Laureata in psicologia e specializzata in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale. Ex-ricercatrice in Psicobiologia e psicofarmacologia. Visione pratica e creativa del mondo, amo le sfide e trovare soluzioni innovative. Appassionata di giochi di ruolo e cultura pop, li integro attivamente nelle mie terapie. Confermo da anni che parlare attraverso ciò che amiamo rende più semplice affrontare le sfide della vita.
Federico RussoPsicologo, Psicoterapeuta, Neuropsicologo
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Psicologo e psicoterapeuta con 8 anni di Esperienza. Iscrizione all’Ordine degli Psicologi - Regione Puglia, n° 5048. Laurea in Psicologia clinica e della salute, Università degli Studi di Chieti. Specializzazione in Psicoterapia presso l'Istituto S. Chiara. Crede che la parte migliore del suo lavoro sia il risultato: l’attenuazione dei sintomi, la risoluzione di una difficoltà, il miglioramento della vita delle persone.
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