Confusione mentale: cos'è, sintomi e cura

La confusione mentale è uno stato in cui la capacità di pensare chiaramente è compromessa, causando difficoltà di concentrazione, disorientamento e problemi di memoria. Può derivare da molteplici cause come stress, mancanza di sonno, malattie o farmaci. Cause di confusione mentale

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Confusione mentale

La confusione mentale è una condizione in cui non si riesce a ragionare in modo chiaro e rapido. Provoca un senso di disorientamento e non permette di rimanere concentrati, ricordare eventi o prendere decisioni. 

Insieme ad ansia, problemi di memoria e concentrazione sono sintomi di ADHD presenti nei bambini e negli adulti. Approfondiamo insieme cos'è la confusione mentale e come gestire questa condizione.

Definizione di confusione mentale

La confusione mentale è uno stato di alterazione delle capacità di ragionamento, orientamento, memoria e concentrazione. Questo senso di stordimento non permette di pensare con lucidità e riduce la capacità di prendere decisioni. Il senso di confusione mentale può insorgere per diversi motivi come l'assunzione di farmaci, alto livello di stress, disidratazione, infezioni oppure può essere il sintomo di disturbi mentali come la demenza senile, l'ansia o il disturbo ossessivo-compulsivo.

Definizione di confusione mentale

Sintomi e manifestazioni della confusione mentale

I sintomi della confusione mentale improvvisa sono:

  • senso di stordimento;
  • difficoltà a concentrarsi e a mantenere l'attenzione;
  • perdita di memoria a breve termine;
  • disorientamento spaziale e temporale.

In alcune persone stanchezza, sonnolenza e confusione mentale si presentano insieme mentre in altre si verifica un'associazione tra confusione mentale e disturbi visivi oppure tra depressione e fortissima confusione mentale. In quest'ultimo caso si parla di depressione amenziale, che porta ad un rallentamento dell'attività psicomotoria per cui l'individuo rimane steso immobile, non mangia, soffre di confusione mentale e allucinazioni.

Cause e tipologie di confusione mentale

In generale è più comune in età avanzata ma ci possono essere molte cause di confusione mentale:

  • stress: a causa di un numero eccessivo di informazioni può verificarsi una confusione mentale da ansia;
  • cervicale: l'associazione tra confusione mentale e cervicale è data dalla tensione accumulata nel tratto cervicale;
  • tiroide: l'ipotiroidismo può provocare uno squilibrio a livello psichico;
  • coma farmacologico: si crea a causa della somministrazione di farmaci anestetici;
  • depressione: il disorientamento e le difficoltà di concentrazione sono tra i sintomi della depressione;
  • nervo vago: infiammazioni o disfunzioni del nervo vago sono associate a problemi cognitivi, nausea e vertigini.

Ma anche abuso di alcol, carenze nutrizionali o carenza di sonno, condizioni mediche come tumori al cervello, demenze, squilibri, convulsioni o ipotermia. 

Tipi di confusione mentale

Fattori di rischio legati all'età e ad altre condizioni mediche

La confusione mentale improvvisa è una condizione acuta nota come delirium che si verifica soprattutto negli anziani. Le linee guida per la diagnosi e la terapia del delirium nell'anziano evidenziano che tra i fattori di rischio legati all'età ci sono ictus, infezioni, uso di farmaci con attività anticolinergica, demenza. In particolare infezione urinaria e confusione mentale sono correlate nei soggetti anziani o che soffrono di demenza.

Anche alcune condizioni di ospedalizzazione possono portare allo sviluppo di deficit cognitivi correlati ad una maggiore prevalenza di confusione mentale negli anziani (Mussi, Salvioli, 2000). Esiste anche una forte correlazione tra frattura del femore e confusione mentale in età avanzata.

Uno studio pubblicato su Lancet ha dimostrato che i pazienti con grave disfunzione renale ed epatica che hanno ricevuto alte dosi di cimetidina hanno manifestato confusione mentale associata all'uso del farmaco (Schentag et al., 1979). Anche l'uso prolungato di cortisone provoca confusione mentale, agitazione e problemi di umore.

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Delirium: definizione e classificazione nel DSM-5

Il delirium è una forma acuta di confusione mentale che può svilupparsi in modo rapido e improvviso alterando lo stato di coscienza. La classificazione nel DSM-5 per la diagnosi di delirium individua i seguenti criteri:

  • alterazione dello stato di coscienza;
  • alterazioni della sfera cognitiva;
  • breve durata che va da qualche ora a pochi giorni;
  • decorso fluttuante durante la giornata;
  • causa medica come un’intossicazione da farmaci.

Manifestazioni e sintomi della confusione mentale

Le manifestazioni della confusione mentale comprendono cambiamenti di tipo cognitivo, emotivo e comportamentale.

Aspetti cognitivi, emotivi e comportamentali

A livello cognitivo la confusione mentale crea disorganizzazione del pensiero, problemi di memoria, difficoltà nel ragionamento logico e un rallentamento nei processi di elaborazione delle informazioni. Dal punto di vista emotivo le persone confuse sono spaventate, preoccupate e irritabili. Gli aspetti comportamentali della confusione mentale includono dimenticanze, difficoltà a eseguire semplici attività e problemi relazionali.

Relazione tra confusione mentale e altre patologie

La confusione mentale si può presentare in forme più o meno lievi in associazione con altre patologie. Un articolo scientifico sul disturbo ossessivo-compulsivo considera la confusione mentale una realtà clinica che necessita di essere maggiormente esplorata.

Lo studio infatti mette in evidenza come la disorganizzazione mentale e la disgregazione delle funzioni cognitive tipiche della dissociazione possano essere rintracciabili nella confusione mentale del paziente psichiatrico (Liotti, Costantini, 2011). Aspetti come la disattenzione e la perdita di concentrazione alla base della confusione mentale sono anche sintomi del Disturbo dell'Attenzione e dell'Iperattività, insieme all'impulsività, che si manifestano sia nell'ADHD dei bambini che nell'ADHD degli adulti.

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Procedura diagnostica e strumenti utilizzati

Per verificare la presenza di uno stato confusionale si utilizzano diversi strumenti diagnostici che vanno dal DSM-5 agli esami neurologici.

Utilizzo del DSM-5 e esami complementari

L'utilizzo del DSM-5 permette di verificare la presenza dei criteri che servono ad identificare il disturbo. Stanchezza, sonnolenza e confusione mentale possono essere valutati anche attraverso esami complementari come risonanza magnetica (RM) o tomografia computerizzata (TC) che servono ad escludere cause organiche come tumori cerebrali o infezioni.

Interventi e gestione della confusione mentale

Nel caso in cui i sintomi della confusione mentale sono causati da una diagnosi di ADHD o se sono presenti sintomi della confusione mentale da stress è necessario ricorrere ad un intervento di tipo psicologico in grado di identificare e trattare le cause sottostanti.

Procedure di intervento in caso di confusione mentale

Il trattamento della confusione mentale dipende dalle cause sottostanti e dall'intensità dei sintomi. Se questa condizione è causata da problemi di natura organica, bisogna intervenire mediante terapia medica. In caso di stress o per intervenire sui sintomi dell'ADHD può essere importante il supporto psicoeducativo e psicoterapeutico. Con Serenis, puoi usufruire della psicoterapia online per trattare e gestire i sintomi che contribuiscono alla confusione mentale.

Fonti:

  • Schentag, J., Calleri, G., Rose, et al. (1979). Pharmacokinetic and clinical studies in patients with cimetidine-associated mental confusion. Lancet, 313(8109), 177–181;
  • Mussi, C., Salvioli, G. (2000). Linee Guida per la diagnosi e la terapia del delirium nell’anziano. Giornale Gerontologico, 48: 434-440;
  • Liotti, G., Costantini, M. (2011). La dissociazione nel disturbo ossessivo-compulsivo: una rassegna critica. Cognitivismo clinico, 8: 47-59.
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Domenico De DonatisPsichiatra e Direttore Sanitario
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Domenico De Donatis è un medico psichiatra con esperienza nella cura dei disturbi psichiatrici. Laureato in Medicina e Chirurgia presso l'Università di Parma, ha poi ottenuto la specializzazione in Psichiatria all'Università Alma Mater Studiorum di Bologna. Registrato presso l'Ordine dei Medici e Chirurghi di Pescara con il n° 4336, si impegna a fornire trattamenti mirati per migliorare la salute mentale dei suoi pazienti.
Dott.ssa Martina MiglioreDirettore della Formazione e dello Sviluppo
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Romana trapiantata in Umbria. Laureata in psicologia e specializzata in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale. Ex-ricercatrice in Psicobiologia e psicofarmacologia. Visione pratica e creativa del mondo, amo le sfide e trovare soluzioni innovative. Appassionata di giochi di ruolo e cultura pop, li integro attivamente nelle mie terapie. Confermo da anni che parlare attraverso ciò che amiamo rende più semplice affrontare le sfide della vita.
Federico RussoPsicologo, Psicoterapeuta, Neuropsicologo
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Psicologo e psicoterapeuta con 8 anni di Esperienza. Iscrizione all’Ordine degli Psicologi - Regione Puglia, n° 5048. Laurea in Psicologia clinica e della salute, Università degli Studi di Chieti. Specializzazione in Psicoterapia presso l'Istituto S. Chiara. Crede che la parte migliore del suo lavoro sia il risultato: l’attenuazione dei sintomi, la risoluzione di una difficoltà, il miglioramento della vita delle persone.
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