Teoria del condizionamento operante

Il condizionamento operante studia come le conseguenze delle nostre azioni modellano il nostro comportamento, influenzando l'apprendimento e la sua modifica.

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Condizionamento operante

Il condizionamento operante studia come il comportamento viene influenzato dalle conseguenze delle nostre azioni. Attraverso rinforzi positivi o negativi, questo tipo di apprendimento modella i nostri comportamenti ed è fondamentale sia nell'addestramento che nella psicoterapia comportamentista.

Cos'è il condizionamento operante?

Quando si parla di condizionamento operante ci si riferisce ad un tipo di apprendimento basato sulle conseguenze dell'azione svolta da un soggetto. Il nostro comportamento infatti può cambiare a seconda delle risposte date dall'ambiente. Per arrivare alle sue conclusioni il padre del condizionamento operante Burrhus Skinner ha svolto alcuni esperimenti diventati celebri. Il condizionamento operante consiste nell'uso di rinforzi positivi o negativi per sviluppare forme di apprendimento o modificare determinati comportamenti. Questa teoria è alla base di molte tecniche di addestramento e costituisce un nucleo di riferimento importante per il comportamentismo.

Qual è la differenza tra condizionamento classico e operante?

Condizionamento classico e operante sono teorie sviluppate nell'ambito della scuola di pensiero psicologica denominata comportamentismo. La teoria del condizionamento classico è stata inizialmente elaborata da Ivan Pavlov e consente di spiegare l'apprendimento umano come una risposta basata sull'associazione tra stimoli. Secondo Pavlov l'associazione di uno stimolo neutro con uno stimolo incondizionato produce una risposta condizionata. Questa teoria nasce dal famoso esperimento con i cani che avevano associato il suono di un campanello (stimolo neutro) all'arrivo del cibo (stimolo incondizionato) arrivando a salivare quando sentivano il suono del campanello (risposta condizionata) anche in assenza di cibo.

La differenza tra condizionamento classico e operante consiste nel fatto che il soggetto nel primo caso riceve stimoli in modo passivo mentre nel secondo caso agisce attivamente sull'ambiente circostante. Il condizionamento operante infatti si basa su un meccanismo di azione volontaria. Il condizionamento operante ad esempio consiste nel far seguire premi e punizioni a determinati comportamenti. Skinner ha dimostrato che la probabilità che un certo comportamento si manifesti può essere aumentata quando viene seguita da una ricompensa mentre diminuisce se ha come conseguenza una punizione.

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Chi ha introdotto il concetto di condizionamento operante?

Il padre del condizionamento operante è Skinner ed è considerato uno dei più influenti psicologi del XX secolo. Skinner ha approfondito le idee di Thorndike sul condizionamento operante il quale aveva affermato che la psicologia dovesse concentrarsi sul comportamento osservabile e studiò l'apprendimento per prove ed errori.

A partire da questi studi Skinner introduce il concetto di rinforzo. La Skinner box nel condizionamento operante consiste in una gabbia in cui un ratto poteva ottenere cibo solo premendo una leva. Skinner si accorse che l'azione di premere la leva aumentava quando veniva seguita dal cibo che funge da rinforzo positivo. Il rinforzo poteva anche essere negativo se schiacciando la leva il topo poteva evitare di ricevere una scossa elettrica.

Chi è il padre fondatore del comportamentismo?

Nel 1913 lo psicologo statunitense John B. Watson ha inaugurato una nuova scuola di pensiero nel campo della psicologia chiamata comportamentismo. Il suo ragionamento parte dalla considerazione che la mente umana è come una scatola nera in quanto non è possibile indagare scientificamente i suoi contenuti.

L'idea è che solo le manifestazioni esteriori di un soggetto siano misurabili, quantificabili e prevedibili. L'attenzione del comportamentista è dunque rivolta alle risposte che l'essere umano fornisce agli stimoli ambientali e l'apprendimento non è altro che una modifica del comportamento in funzione delle condizioni date dall'ambiente stesso. A partire da queste considerazioni nascono la teoria del condizionamento classico e la teoria del condizionamento operante.

In che cosa consiste il condizionamento?

Il condizionamento consiste in una forma di apprendimento che avviene attraverso il rapporto tra l'individuo e l'ambiente. A seconda del tipo di condizionamento classico o operante l'associazione tra stimoli e risposte può essere differente.

Quando si verifica il condizionamento operante?

Chi ha studiato il condizionamento operante sa che i comportamenti possono essere modificati quando sono seguiti da ricompense e punizioni. Questo può avvenire in numerose circostanze della vita quotidiana attraverso i rinforzi positivi e negativi che riceviamo dall'ambiente. Nella realtà di ogni essere umano possono fungere da rinforzo positivo aspetti come il prestigio, il denaro o l'opinione degli amici. Al contrario possono diventare dei rinforzi negativi i divieti, lo scherno o la derisione da parte degli altri.

Una spiegazione semplice del condizionamento operante riguarda il contesto educativo dove è possibile incentivare un comportamento desiderabile nel bambino attraverso l'uso di premi e di ricompense gradevoli mentre si può disincentivare un comportamento scorretto mediante forme di punizione.

Come affermato da Richelle (2001) nella Rivista di Scienze dello Sviluppo Skinner si è interessato al campo dell'educazione infantile sottolineando la maggior efficacia del rinforzo positivo rispetto a quello negativo. Skinner giunse alla conclusione che è più produttivo incentivare un comportamento desiderabile piuttosto che scoraggiarne uno indesiderato attraverso la punizione. In termini educativi un bambino apprende in maniera più salda se viene premiato quando si comporta bene piuttosto che quando viene punito se si comporta male (Richelle, 2001).

Qual è la differenza tra Pavlov e Skinner?

La differenza principale tra gli studi di Pavlov e il condizionamento operante consiste nel modo in cui si verifica l'apprendimento. Pavlov è noto per aver studiato l'associazione tra stimoli definendo il modo in cui è possibile condizionare il comportamento rendendo automatiche le risposte a determinati stimoli provenienti dall'ambiente.

Skinner invece si è soffermato maggiormente sul ruolo attivo del soggetto che casualmente riceve dall'ambiente una risposta al proprio modo di comportarsi. Sulla base delle reazioni ambientali la persona tende a modificare il proprio comportamento apprendendo nuove strategie. La differenza tra condizionamento classico e operante consiste quindi nel grado di attivazione volontaria da parte del soggetto nei confronti della realtà esterna.

Cosa dice il condizionamento classico?

Il condizionamento classico si verifica quando l'essere umano associa uno stimolo neutro che di per sè non dovrebbe produrre alcuna risposta riflessa ad uno stimolo incondizionato che per sua natura esplicita determinate risposte. Un esempio di condizionamento classico è il caso del piccolo Albert studiato dal padre del comportamentismo John Watson.

Il bambino di pochi mesi di età è stato sottoposto alla frequente associazione tra la vista di un topolino bianco e un forte rumore che provocava paura e pianto. Dopo diverse associazioni tra questi due stimoli il piccolo Albert aveva sviluppato una fobia per i topi e l'aveva generalizzata a qualsiasi altro stimolo simile come la barba bianca. Questo esperimento aveva dimostrato che le fobie possono essere il risultato di un condizionamento ambientale.

Quanti tipi di condizionamento esistono?

Oltre al condizionamento classico e operante esistono altre forme di apprendimento che si basano sui processi di imitazione oppure sui processi cognitivi come la mentalizzazione e l'uso dell'insight. Attraverso questi meccanismi è possibile utilizzare l'ambivalenza nelle relazioni interpersonali e fare uso di strumenti creativi come l'umorismo per affrontare e superare gli ostacoli quotidiani.

Cosa vuol dire riflesso pavloviano?

Si dice riflesso pavloviano quella reazione automatica che l'individuo mette in atto nei confronti di precisi stimoli provenienti dall'ambiente dopo aver subito un condizionamento. Ad esempio il bambino potrebbe reagire con paura alla sola vista di un certo animale se in passato è stato aggredito da un animale simile.

Cosa ha teorizzato Ivan Pavlov?

Ivan Pavlov ha teorizzato il condizionamento classico attraverso i suoi esperimenti sui cani in un contesto di laboratorio. Svolgendo le sue ricerche sulle ghiandole salivari dei cani Pavlov si accorse che i cani non producevano saliva solo in presenza del cibo ma anche quando compariva l'inserviente che lo portava. Decise allora di provare ad associare il suono di un campanello all'arrivo del cibo. Da queste osservazioni Pavlov arrivò ad approfondire il modo in cui un comportamento riflesso e automatico come la salivazione potesse essere provocato da uno stimolo precedentemente neutro come il suono di un campanello.

Che cosa è il rinforzo nel comportamentismo?

Per comprendere il significato del condizionamento operante bisogna considerare che qualsiasi situazione che incide sulla modifica di un comportamento può essere considerata un rinforzo. Un rinforzo nel comportamentismo può essere la semplice caramella che diamo ad un bambino dopo aver compiuto una buona azione così come ricevere un complimento da una persona speciale.

Cos'è lo stimolo neutro per Pavlov?

Per Pavlov lo stimolo neutro è un elemento ambientale che non dovrebbe provocare nessuna reazione automatica e innata. Dai suoi esperimenti Pavlov comprese che l'associazione tra uno stimolo neutro e uno stimolo incondizionato come il cibo che provoca la salivazione produce una risposta simile.

Qual è la differenza tra riflessi innati e riflessi condizionati?

I riflessi innati sono risposte automatiche a precisi stimoli ambientali che servono a difenderci da eventuali situazioni nocive come ad esempio il riflesso di chiudere gli occhi quando qualcosa si avvicina al viso. I riflessi condizionati invece sono quelle risposte che apprendiamo durante lo sviluppo attraverso l'associazione tra stimoli come ad esempio quando un adolescente in classe sente arrivare l'insegnante e nasconde il cellulare per non farsi vedere.

L'importanza del condizionamento operante in psicoterapia

Il condizionamento operante è alla base della psicoterapia cognitivo- comportamentale che viene utilizzata per promuovere comportamenti positivi e sviluppare un maggiore benessere psicologico. Le psicologhe e gli psicologi di Serenis sono specializzati per offrire servizi di supporto psicologico online mediante l'uso di diversi modelli di intervento terapeutico tra cui la psicoterapia cognitivo-comportamentale.

Fonti:

  • Richelle, M. (2001). Piaget e Skinner. Opposizioni e convergenze. Età evolutiva. Rivista di Scienze dello sviluppo, 70, 5-14.
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Domenico De DonatisPsichiatra e Direttore Sanitario
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Domenico De Donatis è un medico psichiatra con esperienza nella cura dei disturbi psichiatrici. Laureato in Medicina e Chirurgia presso l'Università di Parma, ha poi ottenuto la specializzazione in Psichiatria all'Università Alma Mater Studiorum di Bologna. Registrato presso l'Ordine dei Medici e Chirurghi di Pescara con il n° 4336, si impegna a fornire trattamenti mirati per migliorare la salute mentale dei suoi pazienti.
Dott.ssa Martina MiglioreDirettore della Formazione e dello Sviluppo
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Romana trapiantata in Umbria. Laureata in psicologia e specializzata in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale. Ex-ricercatrice in Psicobiologia e psicofarmacologia. Visione pratica e creativa del mondo, amo le sfide e trovare soluzioni innovative. Appassionata di giochi di ruolo e cultura pop, li integro attivamente nelle mie terapie. Confermo da anni che parlare attraverso ciò che amiamo rende più semplice affrontare le sfide della vita.
Federico RussoPsicologo, Psicoterapeuta, Neuropsicologo
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Psicologo e psicoterapeuta con 8 anni di Esperienza. Iscrizione all’Ordine degli Psicologi - Regione Puglia, n° 5048. Laurea in Psicologia clinica e della salute, Università degli Studi di Chieti. Specializzazione in Psicoterapia presso l'Istituto S. Chiara. Crede che la parte migliore del suo lavoro sia il risultato: l’attenuazione dei sintomi, la risoluzione di una difficoltà, il miglioramento della vita delle persone.
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