Complottismo e teoria del complotto: origini, manifestazioni e impatti

In questo articolo, ci immergeremo nel mondo oscuro del complottismo, cercando di gettare luce sulle sue origini, le sue manifestazioni e l'impatto che ha sulla società contemporanea.

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Complottismo

Il complottismo in psicologia si riferisce a un modo di interpretare il mondo che attribuisce eventi e situazioni a complotti nascosti e spesso malevoli orchestrati da gruppi elitari o potenti, e può essere associato a una certa forma di paranoia.

Viviamo in un'epoca in cui l'accesso illimitato alle informazioni è alla portata di un clic, eppure, paradossalmente, assistiamo all'ascesa di teorie del complotto che si diffondono come un fuoco incontenibile attraverso il mondo digitale. Internet e i social media, le stesse piattaforme che dovrebbero facilitare la comunicazione e l'accesso alla conoscenza, sono diventati terreni fertili per la germinazione e la propagazione di teorie del complotto. 

Anche se il complottismo non è considerabile una patologia psicologica nel senso stretto del termine, presenta tratti e dinamiche che possono essere collegati a vari aspetti psicologici e cognitivi.

Cos’è il complottismo

Il complottismo è una tendenza a credere in teorie del complotto. 

Chi aderisce al complottismo crede spesso che eventi significativi siano il risultato di un'intenzionalità maligna piuttosto che di cause naturali o ben documentate.  Il complottismo può influenzare il modo in cui le persone interpretano gli avvenimenti e può portare a una percezione distorta della realtà.

Le teorie del complotto

Le teorie del complotto sono narrazioni che propongono spiegazioni alternative e spesso speculative per eventi complessi o situazioni che, generalmente, sono accettate come risultati di cause ben documentate. 

Queste spiegazioni alternative coinvolgono tipicamente l'idea che eventi o situazioni siano il risultato di:

  • un piano segreto;
  • manipolazioni nascoste;
  • alleanze oscure tra gruppi di potere. 

Le teorie del complotto possono coprire una vasta gamma di argomenti, tra cui:

  • politica;
  • scienza;
  • eventi storici;
  • malattie.

E altro ancora.

Alcune caratteristiche comuni delle teorie del complotto includono:

  • presenza di un gruppo nascosto: implicano l'esistenza di un gruppo segreto o potente che agisce dietro le quinte per influenzare gli eventi. Questo gruppo può essere definito in vari modi, come "illuminati", "governo ombra" o "poteri forti";
  • mancanza di evidenze conclusive: le teorie del complotto sono basate su prove deboli o interpretazioni selective di dati. Gli sostenitori di queste teorie possono spesso ignorare o respingere evidenze ben documentate che contraddicono le loro convinzioni;
  • spiegazioni semplificate: spesso semplificano la complessità degli eventi, offrendo spiegazioni chiare e facili da comprendere. Questo può essere attraente per coloro che cercano risposte semplici a situazioni complesse.
  • scetticismo ipercritico: i sostenitori delle teorie del complotto possono essere eccessivamente scettici nei confronti delle fonti ufficiali e delle autorità, mentre allo stesso tempo accettano senza critica le informazioni che supportano le loro convinzioni.

Teorie del complotto

Il complottismo è una malattia mentale?

Il complottismo in sé non è considerato una malattia mentale, ma piuttosto un insieme di credenze e atteggiamenti che possono manifestarsi in varie persone. 

Questo tipo di pensiero può essere alimentato da diverse motivazioni, tra cui:

  • il bisogno di trovare spiegazioni semplici per eventi complessi;
  • la ricerca di significato in periodi di incertezza;
  • la sfiducia nelle istituzioni e nelle autorità.

Tuttavia, in alcuni casi, l'adesione estrema a teorie del complotto può essere associata a disturbi psicologici o deliranti (Darwin, H., Neave, N., & Holmes, J., 2011).

Questo atteggiamento mentale è caratterizzato da una visione alternativa alla narrativa ufficiale e può essere visto come un tipo di "delirio a bassa intensità," che, sebbene non raggiunga la gravità di un delirio psicotico tipico del disturbo paranoide di personalità, può comunque influenzare significativamente la percezione della realtà. Ad esempio, in persone con disturbi deliranti, le convinzioni in teorie del complotto possono diventare eccessive e interferire con il funzionamento quotidiano, favorendo ad esempio manie di persecuzione.

Questo tipo di comportamento può essere indicativo di problemi di salute mentale più ampi.

La psicologia del complottista: il cospirazionismo

Le teorie del complotto rappresentano una risposta psicologica a situazioni di incertezza e crisi, agendo come una sorta di "anestetico mentale" che offre spiegazioni semplificate e confortanti per eventi complessi e sconcertanti.  In periodi di turbolenza, sia essa economica, politica o sanitaria, le menti umane cercano disperatamente un significato e una connessione tra le variabili apparentemente sconnesse del loro mondo.

Essere "cospirazionista" implica adottare un atteggiamento complottista, cercando spiegazioni che attribuiscono la responsabilità di eventi complessi a gruppi segreti e potenti.

Cause che spingono le persone ad aderire alle teorie del complotto

Il desiderio di controllo in tempi di incertezza

In situazioni di incertezza, la psiche umana sperimenta una sensazione di mancanza di controllo, un disagio che spesso si traduce nella ricerca di ordine e motivo. 

Le teorie del complotto forniscono una risposta apparentemente chiara a questo disagio, offrendo un nemico riconoscibile o un piano malevolo dietro gli eventi. Questo, a sua volta, fornisce un senso di controllo, anche se basato su narrazioni del tutto immaginarie (Cichocka, A., 2016).

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La tendenza a trovare pattern significativi

L'essere umano è intrinsecamente predisposto a cercare pattern e significati nei dati che riceve. Questo è noto come "apophenia", un termine coniato dallo psicologo tedesco Klaus Conrad per descrivere la tendenza a percepire connessioni e significati tra eventi casuali. 

Nel contesto delle teorie del complotto, questa tendenza si traduce nel cercare collegamenti tra eventi che potrebbero essere altrimenti non correlati.

La ricerca di semplicità in un mondo complesso

La complessità del mondo moderno può essere travolgente. Le teorie del complotto semplificano questa complessità, offrendo una narrazione lineare e facile da comprendere. La mente umana, a sua volta, è incline a preferire spiegazioni semplici rispetto a interpretazioni più complesse, anche se queste ultime rispecchiano più fedelmente la realtà.

Come funziona il complottismo

Aspetti psicologici e tratti associati

La psicologia suggerisce che alcuni tratti di personalità e processi cognitivi possono essere associati al complottismo:

  • Sfiducia e machiavellismo: le persone inclini a credere ai complotti spesso mostrano una sfiducia verso gli altri e un atteggiamento machiavellico, che riflette una preoccupazione predominante per i propri interessi.
  • Bias cognitivi: diversi bias influenzano il pensiero complottista, tra cui:
    • Bias di proporzionalità: La tendenza a credere che eventi di grande rilevanza debbano avere cause altrettanto significative.
    • Bias di attribuzione: La propensione a enfatizzare le caratteristiche interne degli individui, ignorando fattori situazionali.
    • Bias di conferma: La selezione di informazioni che confermano le proprie convinzioni preesistenti, ignorando quelle che le contraddicono.

Le conseguenze del complottismo nella società

Il diffondersi delle teorie del complotto ha un impatto profondo sulla società, manifestandosi in varie forme che vanno ben oltre la sfera individuale (Anderson, C. A.,1980).

In questo contesto, analizzeremo due importanti conseguenze sociali del complottismo.

I danni alla salute pubblica

Secondo alcuni studi, le teorie del complotto, in particolare quando si tratta di argomenti legati alla salute pubblica, possono minare la fiducia delle persone nella scienza e nella medicina. Un esempio lampante è la diffusione di informazioni errate sulla vaccinazione (Biddlestone, M., 2020).

La convinzione in teorie del complotto correlate ai vaccini può portare a una diminuzione delle coperture vaccinali, con conseguenze dirette sulla diffusione di malattie prevenibili. 

Esaminare come il complottismo influisca sulla percezione della scienza e della medicina è cruciale per sviluppare strategie efficaci di comunicazione e informazione pubblica.

Rischi complottismo

Polarizzazione sociale nel complottismo

Il complottismo può fungere da catalizzatore per la polarizzazione sociale, dividendo la società in fazioni che accettano o respingono determinate teorie. Questa divisione può portare a tensioni e conflitti, rendendo difficile il dialogo costruttivo e la collaborazione. 

Il ruolo dei social media nella diffusione della polarizzazione

Le piattaforme online svolgono un ruolo cruciale nell'amplificare la polarizzazione sociale. Gli algoritmi che favoriscono il coinvolgimento degli utenti spesso contribuiscono a creare bolle informative, dove le persone sono esposte principalmente a contenuti che confermano le loro opinioni preesistenti. Esaminare il ruolo specifico dei social media nell'accelerare la polarizzazione sociale è essenziale per sviluppare strategie di mitigazione.

Le 5 teorie del complotto più assurde degli ultimi anni

Dall'inaspettato ritorno di Kennedy junior alla bizzarra convinzione che Internet non esista più, ecco un'analisi delle 5 teorie più assurde degli ultimi anni, in cui il complottismo ha raggiunto livelli senza precedenti.

1. Viviamo in una simulazione: la teoria del Matrix

Mentre Matrix fa il suo ritorno sul grande schermo, la teoria secondo cui viviamo in una simulazione digitale sta guadagnando terreno. Sostenuta anche da figure di spicco come Elon Musk, questa ipotesi stravagante deriva dalla "teoria della simulazione" del filosofo Nick Bostrom. 

Nonostante le sue basi matematiche, la teoria è diventata un'apparente curiosità folkloristica, dimostrando quanto le linee tra la scienza e il complotto possano diventare sfocate.

2. L'aeroporto di denver: la base degli Illuminati

L'aeroporto di Denver è diventato il palcoscenico di una teoria del complotto che lo collega agli Illuminati, una presunta setta segreta che manipola le fila del potere mondiale. 

Le strane scelte artistiche e la presenza di elementi apparentemente oscuri nell'aeroporto hanno alimentato la convinzione che gli Illuminati utilizzino questo luogo come base segreta. Tuttavia, il direttore dell'aeroporto ha affrontato la leggenda con ironia, creando addirittura una galleria dedicata alle teorie del complotto nei suoi sotterranei.

3. Internet non esiste più: Il paradosso della rete digitale

In un'insolita inversione di ruoli, alcuni complottisti sostengono che Internet non esista più, sostenendo che dal 2016-2017 la rete sarebbe stata sostituita da un'entità automatizzata, gestita esclusivamente da bot e al servizio di una propaganda governativa globale. Questa teoria, che ha guadagnato popolarità sui social media, evidenzia la contraddizione di utilizzare la stessa rete per diffondere un messaggio che afferma che la rete stessa è un'illusione.

4. Monarch e il controllo mentale: quando le celebrità sono pedine

La teoria del controllo mentale, nota come Progetto Monarch, suggerisce che molte celebrità, incluse Cardi B e Britney Spears, sono vittime di un controllo mentale orchestrato dai poteri dominanti. Questo concetto, ispirato agli esperimenti della CIA del Progetto MK Ultra, sostiene che le stranezze nel comportamento di alcune figure pubbliche siano il risultato di manipolazioni nascoste dietro le quinte.

5. Il ritorno di Kennedy junior: l'incredibile Resurrezione

Intricata nella vastità di QAnon, la teoria del ritorno di Kennedy junior suggerisce che il figlio dell'ex presidente non sia mai morto ma stia per fare il suo ritorno sulla Terra per sostenere Donald Trump nelle elezioni del 2024.  Questa teoria ha raggiunto il culmine quando seguaci di QAnon si sono riuniti a Dallas nell'attesa dell'evento, dimostrando quanto queste credenze possano influenzare le azioni della gente comune.

In un mondo sempre più interconnesso, queste teorie del complotto non solo suscitano incredulità, ma sottolineano anche la necessità di promuovere un pensiero critico e di affrontare la disinformazione che può avere impatti tangibili sulla società.

Se le teorie del complotto influenzano la tua vita e desideri esplorare e affrontare queste preoccupazioni in modo professionale, i servizi di psicologia online di Serenis possono offrirti il supporto e gli strumenti necessari per una comprensione e gestione efficace. Contattaci per scoprire come possiamo aiutarti.

Fonti:

  • Anderson, C. A., Lepper, M. R., & Ross, L. (1980). Perseverance of social theories: The role of explanation in the persistence of discredited information. Journal of Personality and Social Psychology, 39, 1037–1049
  • Biddlestone, M., Green, R., & Douglas, K. M. (2020). Cultural orientation, power, belief in conspiracy theories, and intentions to reduce the spread of COVID-19. British Journal of Social Psychology, 59, 663–673. https://doi.org/10.1111/bjso.12397
  • Cichocka, A., Marchlewska, M., Golec de Zavala, A., & Olechowski, M. (2016). "They will notcontrol us": In-group positivity and belief in intergroup conspiracies. British Journal of Psychology,107, 556-576.
  • Darwin, H., Neave, N., & Holmes, J. (2011). Belief in conspiracy theories. The role ofparanormal belief, paranoid ideation and schizotypy. Personality and Individual Differences,50(8), 1289–1293. https://doi.org/10.1016/j.paid.2011.02.027
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Domenico De DonatisPsichiatra e Direttore Sanitario
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Domenico De Donatis è un medico psichiatra con esperienza nella cura dei disturbi psichiatrici. Laureato in Medicina e Chirurgia presso l'Università di Parma, ha poi ottenuto la specializzazione in Psichiatria all'Università Alma Mater Studiorum di Bologna. Registrato presso l'Ordine dei Medici e Chirurghi di Pescara con il n° 4336, si impegna a fornire trattamenti mirati per migliorare la salute mentale dei suoi pazienti.
Federico RussoPsicologo, Psicoterapeuta, Neuropsicologo
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Psicologo e psicoterapeuta con 8 anni di Esperienza. Iscrizione all’Ordine degli Psicologi - Regione Puglia, n° 5048. Laurea in Psicologia clinica e della salute, Università degli Studi di Chieti. Specializzazione in Psicoterapia presso l'Istituto S. Chiara. Crede che la parte migliore del suo lavoro sia il risultato: l’attenuazione dei sintomi, la risoluzione di una difficoltà, il miglioramento della vita delle persone.
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