Come scegliere il liceo: consigli per genitori e ragazzi

La scelta della scuola superiore è un momento cruciale nella vita di un adolescente. Scopri in questo articolo alcuni consigli utili per i ragazzi e per i genitori.

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Come scegliere il liceo

La scelta del liceo è uno dei momenti più impegnativi nella vita di un figlio ma anche in quella dei genitori. 

Se i ragazzi sono chiamati per la prima volta a riflettere sul loro futuro, la famiglia, dal canto suo, deve trovare un punto di equilibrio tra il desiderio di incoraggiarli a seguire sogni e aspirazioni e la necessità che scelgano un percorso che possa inserirli con successo nel mondo del lavoro.

Come affrontare questa scelta? Vediamolo nell'articolo.

La scelta del liceo: un momento difficile

La scelta del liceo è un momento cruciale per studenti e genitori, un passo che può influenzare non solo il percorso formativo, ma anche il futuro personale e professionale dei ragazzi. 

Con tante opzioni e indirizzi disponibili, è normale sentirsi incerti e avere dubbi su quale strada sia la più adatta. 

Il valore dei sogni

Marco vuol diventare un astronauta. Francesca una ballerina mentre Marta una modella. Christian un calciatore e Federica una maestra perché adora i piccoli. I bambini misurano se stessi sulla base dei loro sogni. Hanno una fede incrollabile nel futuro, una fiducia che, fino a un certo punto, viene supportata dai genitori che incoraggiano e aiutano.

Il problema sorge all’alba della terza media, quando il futuro non è più una chimera ma una realtà che entra a gamba tesa nella vita dei figli. La domanda "Cosa vuoi fare da grande" esige risposte concrete, veloci, funzionali. La ballerina o il calciatore diventano attività secondarie o sogni che devono lasciare spazio alla concretezza.

Ma se provassimo a guardarlo da vicino, ci renderemmo conto che il sogno offre una narrazione importante del mondo interiore di un figlio: i sogni svelano valori, motivazioni, aiutano un genitore a comprendere quali sono le corde che fanno vibrare testa, cuore e mani di un figlio.

Scegliere il liceo: il ruolo dei genitori

Il coinvolgimento di un genitore nelle scelte di un figlio, soprattutto quelle che riguardano il percorso scolastico e accademico, è importante: la presenza genitoriale li rassicura e li fa sentire più forti.

La sensazione di smarrimento che colpisce i figli nel momento della scelta del liceo fa sentire i genitori impotenti, confusi e non solo. Desiderare il meglio per loro spesso li spinge a fare e a dire esattamente il contrario di ciò di cui hanno bisogno.

I genitori cercano di non sentirsi inadeguati perché trovare un equilibrio in questo caos di sensazioni e preoccupazioni non è affatto semplice: sono chiamati ad essere presenti senza stressarli con dubbi e domande, devono ascoltare senza giudicare, guidare senza imporre le proprie idee. Navigare in questo mare agitato senza libretto d’istruzioni è davvero difficile!

Ma esistono davvero queste istruzioni? No, e non potrebbe essere altrimenti perché ogni figlio è a sé e ogni genitore, nessuno escluso, deve adattarsi come può al ragazzo. Si sperimenta, si prova, si spera di fare sempre il meglio.

Scelta del liceo: il ruolo dei genitori

Scegliere il liceo: 4 consigli per i genitori

Il momento della scelta della scuola superiore non è facile neanche per i genitori dei figli adolescenti. Vediamo quindi qualche consiglio pratico. 

  1. Prendetevi del tempo per parlare con i ragazzi e fidatevi della loro capacità di scegliere.
  2. Sosteneteli senza imporre nulla, parlate delle vostre esperienze senza sopraffarli.
  3. Incoraggiateli a conoscere se stessi, a esplorare i propri interessi e a capire i propri talenti.
  4. Ricordate che il rendimento scolastico non è sempre un fattore predittivo del successo professionale.

Come aiutare il proprio figlio a scegliere il liceo?

L’adolescente, impegnato nella costruzione della sua identità, si trova tra due fuochi: ha bisogno di sentire i genitori vicini ma, allo stesso tempo, questa vicinanza spesso gli risulta intollerabile. Se mollano la presa si sente abbandonato, se si avvicinano troppo si sente invaso.

È un gran caos vero? Per uscirne si può provare a utilizzare una semplicissima regola: né troppo vicino, né troppo lontano, trasformandosi in guide e compagni ed evitando il ruolo di conducenti.

Il trucco è camminare al suo fianco, offrendo semplicemente il proprio sostegno: sta per compiere un tuffo nel suo futuro, l’ignoto spaventa e la presenza rassicurante di un genitore fa la differenza.

Incoraggiarlo, aiutarlo a organizzare le idee, domandando ma soprattutto rispondendo ai suoi quesiti è fondamentale. Lo è altrettanto farlo lasciandolo libero di costruire il suo processo decisionale. Meglio evitare di opporsi categoricamente alle sue idee e invece ascoltare cosa ha da dire.

Anche credere nel suo sogno anche se non è il proprio e aiutarlo a trovare un piano B, utile in caso di problemi e improvvise difficoltà è importante. Così come incoraggiarlo a portare avanti le sue idee, a esplorarle e a confrontare i suoi sogni con la realtà.

L'esperienza personale dei genitori nella scelta del liceo

A 14 anni i ragazzi non sanno quasi nulla del lavoro e i genitori possono diventare il primo anello di congiunzione con questo mondo. Cosa fare allora? Parlare della proprio esperienza, del modo in cui hanno scelto la propria strada, delle domande che si sono posti lungo il percorso.

Bisogna fare attenzione a non sottolineare soltanto il lato economico della questione e a focalizzare l’attenzione sugli aspetti più interessanti e motivanti della propria professione, parlando anche delle cose che si vorrebbero cambiare. Tutte queste informazioni serviranno ai figli per comprendere come tracciare il loro percorso.

Scegliere il liceo: 3 consigli per i ragazzi

Scegliere il percorso di scuola superiore è importante, è vero, ma non deve essere per forza una decisione definitiva e soprattutto giusta. È giusto mettercela tutta per capire cosa si vorrà fare “da grande” ma ricordando che una scelta o uno sbaglio non ti definiscono mai, a nessuna età! "Orientarsi", in fin dei conti, vuol dire saper cambiare, sbagliare, ricominciare e imparare!

Solitamente gli studenti bravi sono spinti verso i licei e il percorso accademico che, nell’immaginario comune, vuol dire lavoro gratificante e stipendio ottimo. Gli alunni che invece hanno dei voti sufficienti o bassi tendenzialmente vengono indirizzati verso una formazione più professionale.

In questo discorso però manca un elemento fondamentale: ciò che ognuno vuole fare.

Se non conosciamo noi stessi, scegliere un percorso e un lavoro è davvero difficile e i voti non ci aiutano a capire o almeno non sono l'unico elemento da prendere in considerazione.

Vediamo alcuni consigli utili. 

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1) Impara a conoscere te stesso

La prima cosa da fare è riflettere su quelle che sono le tue capacità, le tue aspirazioni, i tuoi talenti. Siediti con i tuoi genitori, pretendi la loro attenzione e traccia una mappa concettuale che abbia te come protagonista. Immaginati come un albero composto da rami e su ognuno scrivi le risposte a queste semplici domande:

  • Cosa amo nella vita?
  • Quali sono le mie passioni?
  • Cosa mi motiva?
  • Quali sono i miei interessi?
  • Quali professioni mi interessano?
  • Quali materie mi piace studiare e quali invece mi annoiano?

2) Individua le tue soft skills

Per comprendere fino in fondo le tue capacità, devi valutare le tue "soft skills" ovvero le tue abilità naturali e le tue competenze nell'ambito dell'intelligenza emotiva. Spesso tendiamo a trascurarle ed è un errore perché possono aiutarci a capire molte cose di noi. In questa categoria rientrano le abilità sportive, le attività musicali, il volontariato, gli stage linguistici, le tue capacità comunicative e quelle di problem solving, tanto per fare degli esempi.

Le soft skills sono indizi importanti che ti aiutano a guardarti dentro e a capire quali sono i tuoi punti di forza.

Adolescenti e scelta del liceo

3) Partecipa a corsi di orientamento e open day

Prenditi tutto il tempo di cui hai bisogno per conoscere i diversi indirizzi scolastici, i vari sbocchi professionali, per visitare istituti, aule e per conoscere i tuoi futuri docenti. Chiedi più informazioni possibili, non precluderti nessuna strada ed escludi i percorsi che non sono in linea con le tue aspettative. Ricorda: le tue, non quelle dei tuoi genitori o dei tuoi insegnanti!

Infine, se non riusciamo a capire cosa vogliono davvero i nostri figli o se li vediamo confusi e indecisi, possiamo ricorrere a un aiuto esterno. Uno psicologo dell'orientamento è il professionista più indicato per conoscersi e per scegliere il percorso più in linea con le proprie aspettative.

 

Fonti:

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Dott.ssa Martina MiglioreDirettore della Formazione e dello Sviluppo
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Romana trapiantata in Umbria. Laureata in psicologia e specializzata in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale. Ex-ricercatrice in Psicobiologia e psicofarmacologia. Visione pratica e creativa del mondo, amo le sfide e trovare soluzioni innovative. Appassionata di giochi di ruolo e cultura pop, li integro attivamente nelle mie terapie. Confermo da anni che parlare attraverso ciò che amiamo rende più semplice affrontare le sfide della vita.
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