Relazione tossica: come riconoscerla e come uscirne
Scopri come riconoscere una relazione tossica e trovare il coraggio di uscirne nella nostra guida Serenis. Consigli pratici e supporto emotivo per affrontare questa sfida e ricostruire una vita sana e appagante.
Una relazione tossica è una relazione di coppia caratterizzata da un grande squilibrio di potere. Una delle due persone coinvolte rischia di venire annullata dall'altra persona, che spesso mette in atto dei comportamenti manipolatori per assecondare i propri desideri.
In questo articolo vediamo come riconoscere i segnali di allarme di una relazione tossica e come uscirne.
Che cos’è una relazione tossica: definizione e significato
Una relazione tossica è un legame interpersonale caratterizzato da dinamiche nocive, danni emotivi e problemi di comunicazione, che possono portare a conseguenze negative per entrambi i partner coinvolti.
La relazione tossica è una relazione totalizzante, spesso in senso unidirezionale. Si manifesta soprattutto in comportamenti di gelosia finalizzati al controllo dell’altro, talvolta per sopperire a una mancanza di sicurezza o di autostima.
Se è vero che la relazione perfetta non esiste, le relazioni tossiche si contraddistinguono perché generano emozioni negative costanti e insidiose. Ma invece di portare a un allontanamento, come ci si aspetterebbe, l'insicurezza, la tristezza e la frustrazione rendono i/le partner sempre più interdipendenti: il contrario di quello che accade in una relazione sana, in cui le due persone continuano a esistere al di là della coppia, come identità separate, e che nel rapporto si sentono libere e sicure.
In alcuni casi le conseguenze possono essere pericolose: ecco perché è così importante capire se ti trovi in una relazione tossica.
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Le tre fasi di una relazione tossica
Solitamente è possibile individuare tre fasi nello sviluppo di un rapporto tossico, ovvero: l’idealizzazione, la svalutazione e lo scarto. Vediamole nel dettaglio.
Idealizzazione
Questa prima fase, in cui il partner viene fortemente idealizzato, potrebbe essere comune a tutte le storie d’amore con la differenza che, in una relazione tossica, l’idealizzazione è portata all’ennesima potenza.
La persona tossica potrebbe, nella prima fase della relazione, compiere gesti d’amore eclatanti e sorprendenti, questo fa sì che venga messo su un piedistallo, facendolo sentire una persona speciale.
Superata la fase iniziale di innamoramento e infatuazione il comportamento del partner tossico cambia radicalmente. Questo dimostra che l’obiettivo di quei gesti d’amore esagerati non era sincero ma soltanto un modo per “intrappolare” l’altra persona, rendendo più difficile per la controparte interrompere o abbandonare la relazione.
Svalutazione
La seconda fase di una relazione tossica è diametralmente opposta alla prima: solitamente il partner tossico mette in atto una serie di azioni che mostrano disprezzo e mancanza di rispetto nei confronti del partner.
La persona tossica in questa fase cerca continuamente di far sentire l’altro in difetto, cerca di controllare la sua vita e manipolare le sue opinioni e i suoi sentimenti.
Una volta che questa fase prende avvio è difficile da frenare e i comportamenti negativi entrano nella relazione in maniera sistematica, rendendo sempre più difficile cambiare la situazione.
Scarto
L’ultima fase è quella dell'abbandono: un abbandono che però non è reale ma che viene usato come arma di manipolazione e ricatto nei confronti dell’altra persona.
Il partner tossico in questa fase finge di allontanarsi per farsi rincorrere e fa sentire colpevole il partner di ogni cosa che non va nella relazione.
In quest’ultima fase la relazione tossica è ormai consolidata e la vittima del partner tossico può perdere la lucidità e la razionalità che servono per riconoscere i comportamenti negativi e di conseguenza allontanarsi dal partner.
Tipologie di relazione tossica
Ci sono diversi tipi di relazioni tossiche, così come vari gradi di gravità.
In alcuni casi si tratta semplicemente di rapporti che non fanno crescere come persone, perché ci sono delle criticità individuali che ci impediscono di viverle serenamente: ad esempio, può capitare di trovarsi in una dinamica di coppia prima del tempo, e di viverla con insicurezza e paura.
In questo caso la relazione diventa tossica perché si instaura una dinamica di mancata comunicazione, che rende difficile avere un rapporto costruttivo, e che può sfociare in una crisi di coppia.
Ci sono però relazioni tossiche decisamente più preoccupanti, e a cui è giusto fare attenzione, ad esempio:
- relazione con un manipolatore affettivo: In alcune relazioni tossiche il/la partner può agire come un manipolatore affettivo, utilizzando tecniche come il love bombing, che consiste nel dare attenzioni eccessive (complimenti, regali, messaggi...) in modo molto rapido e sproporzionato, soprattutto all'inizio della relazione. Una sovrabbondanza che può nascondere un desiderio di dominio, e che punta a mettere le basi per una dipendenza emotiva che rende difficile per la vittima riconoscere i segnali del comportamento manipolatorio.
- relazione in cui si verifica il gaslighting, ovvero una forma di manipolazione in cui un individuo cerca di far dubitare alla vittima della propria percezione, della memoria e/o della sanità mentale. Il termine deriva dal film Gaslight, un thriller psicologico del 1940, in cui il personaggio interpretato da Anton Walbrook mette in pratica questa strategia contro la protagonista (Diana Wynyard). È una tattica di plagio mentale che può essere utilizzata per controllare e minare la fiducia e l'autostima del partner, facendolo sentire confuso, insicuro e incapace di prendere decisioni autonome.
Esempi di relazioni tossiche
Talvolta le dinamiche tossiche si insinuano in una relazione in maniera subdola e risulta difficile riconoscerle. In altri casi si manifestano con segnali e caratteristiche facilmente riconoscibili. Esempi di relazioni tossiche evidenti sono:
- la relazione violenta;
- la relazione in cui c’è dipendenza affettiva o codipendenza, si tratta, secondo la Mental Health Association of America di “una condizione emotiva e comportamentale che influisce sulla capacità di un individuo di avere una relazione sana e reciprocamente soddisfacente. È nota anche come “dipendenza da relazioni” perché le persone affette da codipendenza spesso formano o mantengono relazioni unilaterali, emotivamente distruttive e/o abusive” (Co-Dependency).
Come capire quando una relazione è tossica?
Non esistono dei veri e propri test per comprendere se una relazione è tossica o per misurare la tossicità della tua relazione. Puoi provare a porti delle domande e ragionare sugli atteggiamenti del tuo partner ma non è sempre facile.
Relazione tossica e relazione sana: quali sono le differenze?
Nella tabella qui sotto sono evidenziate le principali differenze tra una relazione sana e una relazione tossica. Se ti ritrovi nelle caratteristiche tipiche del rapporto tossico, puoi chiedere aiuto per cercare di uscirne.
Relazione sana | Relazione tossica |
---|---|
Sentimenti reciproci | Sentimenti unidirezionali |
I litigi esistono ma iniziano e finiscono senza strascichi | I litigi sono frequenti e rimangono sempre aperti, il problema non viene mai realmente risolto |
Non è ammessa alcuna forma di violenza | La violenza è presente in almeno una delle sue innumerevoli forme (verbale, psicologica, …) |
Trasparenza | Bugie continue |
Libertà e rispetto degli spazi personali | Controllo e manipolazione |
Che cosa manca in una relazione tossica?
In una relazione tossica gli elementi che mancano sono
- la comunicazione aperta, che determina l’impossibilità di soddisfare i bisogni di entrambi;
- la fiducia, che invece induce comportamenti controllanti.
La vittima di relazioni tossiche potrebbero sentirsi in trappola: il frutto di una violenza psicologica sistematica, che mira più o meno consciamente ad annullare l'identità dell'altro. L'intento del manipolatore affettivo è infatti controllare l'altra persona, e con lei la relazione. La manipolazione mentale serve a demolire il mondo interiore della vittima, rendendosi così l'unico elemento dominante e controllante nella vita della persona manipolata.
Perché si rimane in una relazione tossica?
Osservandola da fuori sembra a tratti assurdo che una persona voglia rimanere in una relazione tossica. Tuttavia sono diverse le ragioni che spingono una persona a restare con un partner tossico, a prescindere da tutti i segnali e gli avvertimenti.
Spesso, la principale ragione per cui si rimane in una relazione tossica è la dipendenza affettiva. La persona che dipende, dal punto di vista affettivo, da un’altra, non riesce ad immaginare una vita al di fuori della relazione con il partner.
Se il partner è riuscito nel suo intento di manipolare l’altra persona, la dipendenza potrebbe assumere anche altre forme: ad esempio, se la persona vittima di una relazione tossica ha lasciato il proprio lavoro (spesso su richiesta del partner tossico) potrebbe verificarsi anche una dipendenza economica, che rende necessario, per la vittima, rimanere con il proprio partner e subire abusi e violenze per necessità di sopravvivere.
Un’altro sentimento che spinge la vittima a rimanere all’interno delle relazioni tossiche è la nostalgia. Questa si manifesta soprattutto quando una persona sta già cercando di lasciare il partner tossico: questa sensazione potrebbe portare la persona a concentrarsi solo sui momenti positivi della relazione, “dimenticando” o ridimensionando i comportamenti tossici del partner e rendendo quindi più difficile l’allontanamento dallo stesso.
Sintomi e conseguenze di una relazione tossica
Interrogati su come ti senti al suo interno: nel complesso ti regala felicità, serenità e un senso di sicurezza, o ti lascia fatica, tristezza e scarsa energia? Se invece della soddisfazione prevale un senso di vuoto, forse non si tratta di amore vero.
In questa dinamica dovresti cercare di individuare se esiste uno squilibrio di potere: se sei vittima di un dominatore o di una dominatrice che mette in pratica manipolazione, maltrattamento fisico o psicologico e/o innesca una dinamica di dipendenza.
Relazione tossica: sintomi fisici
Una relazione tossica può comportare anche una serie di sintomi fisici, che sono il riflesso dello stress emotivo e psicologico causato dalla dinamica dannosa della relazione stessa. Eccone alcuni:
- mal di testa;
- affaticamento;
- disturbi del sonno;
- dolore muscolare e tensione;
- aumento o perdita di peso;
- sintomi somatici senza cause mediche evidenti.
Alcune dinamiche relazionali dannose possono includere forme di comportamento disprezzante come il cat calling e il breadcrumbing. Il cat calling si riferisce alla pratica di fare commenti sessualmente espliciti o molesti verso una persona per strada o in luoghi pubblici, mentre il breadcrumbing è un comportamento emotivamente manipolativo che consiste nel seminare attenzioni per mantenere l'interesse di un'altra senza impegnarsi realmente in una relazione significativa.
Segnali per riconoscere una relazione tossica
Esistono alcuni segnali di allarme e caratteristiche che possono aiutarci a rispondere alla domanda “Come capisco se sono in una relazione tossica?”. Vediamo i principali:
- il partner cerca di assorbire tutto il tuo tempo libero;
- il partner cerca di allontanarti dai tuoi affetti, sia dagli amici che dalla famiglia. È molto possessivo;
- il partner alimenta i conflitti e non li considera mai del tutto conclusi e risolti;
- il partner elargisce continuamente critiche nei tuoi confronti e ti aggredisce verbalmente;
- il partner compie qualsiasi forma di abuso, come violenza emotiva e fisica, dovute spesso alla mancanza di fiducia o al bisogno di dominio.
- il partner ritiene di poter avere il controllo sulla tua vita e mette in atto comportamenti come controllare il tuo telefono.
Uscire da una relazione tossica
La relazione tossica non rappresenta un modo sano di vivere un rapporto: se ti sei resa o reso conto che ti trovi in una situazione di questo tipo, dovresti provare a uscirne prima possibile.
I comportamenti tossici sono spie di una dinamica malsana che devi cercare di spezzare. A seconda dei casi può esserci in gioco la tua vita, la tua libertà e la tua identità.
Resta inteso che dimenticare una persona e uscire da una relazione non è facile: per questo dovresti procedere prendendo consapevolezza di cosa sta succedendo e di quali potrebbero essere le conseguenze. Prova a prestare più attenzione alle tue emozioni e ai sentimenti che provi: rabbia, frustrazione, senso di colpa, insicurezza e sensazione di non essere abbastanza sono tutti possibili segnali di una relazione tossica.
Poi argina le possibilità di azione del manipolatore ampliando le tue: inizia a prenderti le libertà che ti spettano, a cominciare dalle relazioni che hai lasciato in sospeso o interrotto. Concentrati sulle persone che ti fanno bene e che ti consentono di esprimere la tua vera personalità, cercando di capire come uscire da una dipendenza emotiva che sembra darti sicurezza, ma che ti sta intrappolando.
Come uscire da una relazione tossica
Uscire dalle relazioni tossiche richiede tempo, coraggio e sostegno, ma può essere il passo essenziale per riconnettersi, comprendere cos'è l'amore senza tossicità e riguadagnare la libertà emotiva.
Ecco alcuni suggerimenti che potresti considerare.
- riconosci la natura della relazione: accettare che la relazione è tossica e che il comportamento del partner è dannoso è il primo passo da compiere. Spesso le vittime di narcisisti vengono indotte a credere di essere responsabili per la situazione o che il comportamento del narcisista è accettabile: non è così.
- fai un “piano di uscita” che includa questioni pratiche: dove andare, come garantire la tua sicurezza e quella dei tuoi familiari (ad esempio i figli), come gestire le risorse finanziarie.
- mantieni la distanza, ovvero limita il contatto con la persona che ha comportamenti tossici il più possibile. Questo potrebbe significare bloccare i contatti su social media, evitare di rispondere alle chiamate o ai messaggi e stabilire confini chiari riguardo agli incontri faccia a faccia.
- lavora sulla tua autostima: una relazione con una persona tossica può erodere gravemente la fiducia che hai in te. Lavora su questo, se necessario con l'aiuto di uno psicoterapeuta, per ricostruire l'autostima, superare una rottura inevitabile ma dolorosa e riscoprire il tuo valore personale.
In questa fase potrebbero svilupparsi da parte dell'altra persona comportamenti ossessivi come stalking o cyberstalking oppure vendicarsi, ad esempio tramite revenge porn. Se ti senti in pericolo contatta le autorità.
A chi posso rivolgermi se sono in una relazione tossica?
Se temi per la tua sicurezza o hai subito abusi fisici, cerca immediatamente aiuto. Rivolgiti a organizzazioni locali o nazionali che offrono sostegno alle vittime di violenza domestica per ottenere assistenza e protezione. Possono esserti utili il 15 22 (il numero di riferimento contro gli abusi di genere) e il 112 (il numero generale per le emergenze): troverai una persona pronta ad ascoltarti e ad aiutarti.
Se ti rispecchi in ciò che hai letto, potresti valutare l'opportunità di ricevere supporto attraverso un percorso di psicoterapia online. Serenis è un centro medico autorizzato che collabora con migliaia di professionisti qualificati.
Le conseguenze di una relazione di questo tipo possono influire sulla vittima anche a distanza di tempo. Se non riesci a gestire gli effetti della tossicità da solo o da sola, puoi chiedere aiuto ad un professionista della salute mentale.
Fonti:
- Co-Dependency. (n.d.). Mental Health America. https://www.mhanational.org/co-dependency
- Saccà, F. (2021). Come gestire la nostalgia che intrappola in una relazione tossica con un narcisista patologico. Youcanprint.
- Massaro, M. R. (2024). L'abuso emotivo nella relazione di coppia: relazioni sane e relazioni tossiche. Massaro Editore.
- Motz, A. (2014). Toxic couples: The psychology of domestic violence. Routledge.