Clinomania: cos’è, sintomi, cura e analogie con la depressione

La clinomania è il desiderio eccessivo di rimanere a letto. Esplora i sintomi, le cause e le strategie di gestione per affrontare questo disturbo del sonno e migliorare la qualità della vita.

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Ti è mai capitato di pensare “oggi non ho voglia di alzarmi dal letto”?
Quando la sveglia suona al posto di alzarti, il desiderio più grande è quello di spegnerla e di voltarsi dall’altra parte perché vuoi stare sempre a letto.

A chiunque capita di voler rimanere ancora un po’ nel letto la mattina, di non riuscire ad alzarsi dal letto, soprattutto durante un periodo particolarmente stressante. Ma se invece di essere un’eccezione dovesse accadere sempre? Passare le giornate a letto troppo spesso potrebbe essere il segno di un problema.

Ci sono infatti situazioni particolari, in cui la voglia di restare tra le coperte diventa eccessiva, così come la sensazione costante di sonnolenza, che perdura nell’arco della giornata e spinge a voler tornare nel letto a riposare. Quando si riscontrano questi sintomi si può parlare di clinomania.

Chi ne soffre instaura un rapporto quasi morboso con il proprio letto, visto come il luogo in cui tornare per stare meglio. Si tratta di una problematica che si può affrontare e superare attraverso la psicoterapia, per tornare a vivere una vita serena, con un ciclo sonno-veglia sano e regolare.

Cos’è la clinomania: il significato

La clinomania, nota anche come “disania”, è caratterizzata da una sensazione di stanchezza e sonnolenza costanti che perdurano per tutta la giornata, fino a portare chi ne soffre a non volersi alzare dal letto o a voler tornare a dormire. Dalla definizione di clinomania si capisce che è un disturbo dell’umore molto debilitante, che può rendere problematico assolvere anche i compiti più semplici della vita quotidiana. 

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Il disturbo è di tipo cronico e, quando persiste per lungo nel tempo, è bene parlarne e confrontarsi con un medico e un o una terapeuta per indagare sintomi e cause.

La clinomania non ha nulla a che vedere con la stanchezza determinata da una nottata difficile e non si può superare con il solo riposo. La durata e l’intensità sono due elementi importanti nella valutazione dei sintomi.

Spesso chi crede di avere altri disturbi legati al sonno svolge tutti gli esami necessari: i risultati dimostrano però che quantità e qualità del sonno sono nella norma ed emerge la "clinofilia", ovvero la tendenza a rimanere nel letto anche senza dormire.

Stare sempre a letto: i sintomi della clinomania

I sintomi della clinomania sono ben definiti, anche se possono essere facilmente confusi con problemi di salute fisica o mentale. Per questa ragione è importante consultare un medico che possa valutare quali sono i sintomi, determinare le cause e suggerire un percorso di cura.

Ecco alcuni dei sintomi che si possono riscontrare quando si soffre di clinomania:  

  • sensazione di non riuscire ad alzarsi dal letto e voglia di stare sempre a letto: la mattina si vorrebbe restare sotto le coperte. Questo non capita solamente un giorno o per un breve periodo, bensì si tratta di una sensazione cronica;
  • desiderio di tornare a dormire: durante la giornata si ha il pensiero costante di voler correre a letto per riposare;
  • sonnolenza intensa: uno stato fisico e mentale che perdura nel corso della giornata;
  • fatica: la sensazione di non riuscire a fare le cose, di aver esaurito le energie e di non avere motivazione.

Tutte queste manifestazioni devono durare nel tempo, per almeno un paio di settimane.

Se conosci una persona che ha affermato frasi del tipo “passo le giornate a letto” e “non ho voglia di alzarmi dal letto”, o quella persona sei tu, potrebbe essere utile parlarne con il tuo medico.

Stare sempre a letto può però determinare conseguenze negative importanti, tra cui:

  • dolori muscolari, localizzati in particolare alla schiena;
  • aumento del peso corporeo e conseguente aumento del rischio di diabete;
  • emicranie frequenti;
  • sintomi depressivi.

Come capire se si soffre di clinomania?

Non basta solo non avere voglia di alzarsi dal letto: per avere la diagnosi di clinomania serve che questa sensazione continui a perdurare nel tempo e che influisca negativamente sulla vita quotidiana.

 

Test per la clinomania

Non esiste un test approvato dalla comunità scientifica per la clinomania. Tuttavia, la diagnosi - che può essere effettuata solo da persone esperte come psicologi e terapeuti - può essere fatta anche attraverso l’utilizzo di test per l’ansia e la depressione: infatti questo disturbo è associato ai disturbi d’ansia e ai disturbi depressivi.

Passo le giornate a letto: le cause della clinomania

La clinomania ha delle cause che possono essere fisiche o psicologiche. Nel primo caso, il disturbo può essere il segnale di alcune patologie come l’encefalomielite mialgica (sindrome da fatica cronica) oppure di disordini del sonno. Infatti se si soffre di insonnia o apnee notturne è probabile avere anche la clinomania, poiché riposare male non riuscendo ad avere una notte di sonno continuativo di almeno 7-8 ore, potrebbe causare stanchezza e difficoltà ad alzarsi.

Se si ha un disturbo del sonno, oltre a un confronto con un o una terapeuta, potrebbe essere utile anche apportare alcune modifiche allo stile di vita: più attività fisica, pasti leggeri e relax prima di andare a dormire, sono suggerimenti utili che aiutano a ripristinare il corretto ritmo sonno-veglia.

Tra le cause fisiche della clinomania ci sono anche i disturbi della tiroide, che hanno tra i loro sintomi una sensazione di grande affaticamento, e la cardiopatia.

Dal punto di vista psicologico, invece, la clinomania potrebbe essere associata ad alcune problematiche. Una è la depressione, che ha tra i suoi sintomi la stanchezza e la sensazione di non riuscire ad alzarsi.

Il dolore del lutto potrebbe far riscontrare la clinomania: quando si vive una perdita o una separazione, ci sono tanti modi di reagire e uno di questi potrebbe essere la dipendenza dal proprio letto, con la difficoltà di alzarsi la mattina.

Ansia e fobie chiudono il quadro più strettamente legato alla sfera mentale. 

Clinomania e depressione: differenze e analogie

La clinomania è spesso uno dei sintomi della depressione. Spesso chi soffre di depressione esprime il desiderio di "voler solo dormire". È quindi importante indagare il legame della clinomania con la depressione.

Ma ci sono anche delle differenze. A una persona che soffre di depressione clinica vengono attribuiti anche altri sintomi oltre lo stare sempre a letto.

Per la depressione infatti ci sono anche la sensazione costante di profonda tristezza e l’anedonia (ovvero mancanza di interesse per ciò che era oggetto di piacere prima che comparisse il disturbo). A questi si possono aggiungere anche disturbi alimentari, mancanza di concentrazione e disturbi del sonno.

Quindi la clinomania potrebbe sembrare uno dei sintomi della depressione, ma un o una terapeuta capace, attraverso un’attenta valutazione, può facilmente accorgersi delle differenze e aiutare chi ne soffre a trovare il percorso giusto per lasciarsi il problema alle spalle.

La cura della clinomania

Per diagnosticare e curare la clinomania è necessario affidarsi al supporto di uno o una psicoterapeuta. La scelta del percorso da intraprendere deve dipendere soprattutto da quelle che sono le cause scatenanti di questo disturbo.

Stabilito come procedere, si dovranno apportare anche dei cambiamenti allo stile di vita quotidiano, per facilitare un corretto ciclo sonno-veglia, come per esempio dormire bene e il tempo giusto, fare attività fisica ed evitare la luce degli schermi come quella di pc e cellulari, prima di dormire.

Se a tutto questo si aggiunge un percorso psicologico, si può trattare con efficacia la clinomania e superarla. Se ti sembra di riconoscerti in alcune di queste sintomatologie, potresti chiedere un consulto a uno o una specialista.

La psicoterapia per combattere la clinomania: come curarla

La clinomania si cura. La psicoterapia è un percorso che potrebbe velocizzare questo processo. Non esistono percorsi predefiniti, infatti ogni terapeuta procederà cucendo il percorso su misura del o della paziente, seguendo un determinato approccio terapeutico.

Se stai pensando di intraprendere un percorso di psicoterapia o conosci una persona che vuole farlo, è bene sapere alcune cose per non navigare senza bussola.

È fondamentale avere una buona comunicazione paziente-terapeuta: abbi fiducia, non temere il giudizio ed esprimiti sempre con sincerità, altrimenti rischi di provare ancora più frustrazione perché la terapia non funziona.

Ecco alcuni consigli per scegliere la persona giusta:

  • Scegli qualcuno che non sia legato a parenti o amici: durante la terapia devi sentirti tranquillo o tranquilla e poterti aprire completamente. Questo avviene meglio con professionisti che non sono connessi alla tua sfera di conoscenze;
  • Trova uno o una psicoterapeuta con esperienza: per quanto tutti i terapeuti abbiano avuto una formazione completa, migliaia di ore di esperienza sul campo e una specializzazione sono garanzia di un percorso di successo;
  • Scegli qualcuno con cui entri in sintonia: questo lo puoi sapere veramente solo provando una seduta, ma in fase di prenotazione puoi porre delle domande che ti aiuteranno a capire meglio se lo o la psicoterapeuta che hai scelto fa al caso tuo. Come sarà strutturato il percorso? Su cosa ci si concentrerà? Sono previsti esercizi e compiti a casa?

Come combattere invece la cleptomania.

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Domenico De DonatisPsichiatra e Direttore Sanitario
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Domenico De Donatis è un medico psichiatra con esperienza nella cura dei disturbi psichiatrici. Laureato in Medicina e Chirurgia presso l'Università di Parma, ha poi ottenuto la specializzazione in Psichiatria all'Università Alma Mater Studiorum di Bologna. Registrato presso l'Ordine dei Medici e Chirurghi di Pescara con il n° 4336, si impegna a fornire trattamenti mirati per migliorare la salute mentale dei suoi pazienti.
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Romana trapiantata in Umbria. Laureata in psicologia e specializzata in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale. Ex-ricercatrice in Psicobiologia e psicofarmacologia. Visione pratica e creativa del mondo, amo le sfide e trovare soluzioni innovative. Appassionata di giochi di ruolo e cultura pop, li integro attivamente nelle mie terapie. Confermo da anni che parlare attraverso ciò che amiamo rende più semplice affrontare le sfide della vita.
Federico RussoPsicologo, Psicoterapeuta, Neuropsicologo
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Psicologo e psicoterapeuta con 8 anni di Esperienza. Iscrizione all’Ordine degli Psicologi - Regione Puglia, n° 5048. Laurea in Psicologia clinica e della salute, Università degli Studi di Chieti. Specializzazione in Psicoterapia presso l'Istituto S. Chiara. Crede che la parte migliore del suo lavoro sia il risultato: l’attenuazione dei sintomi, la risoluzione di una difficoltà, il miglioramento della vita delle persone.
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