Cecità: che cos'è e da cosa è causata

Con il termine cecità, si intende una condizione caratterizzata dalla perdita totale o parziale della capacità visiva

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cecità

Con il termine cecità, si intende una condizione caratterizzata dalla perdita totale o parziale della capacità visiva. Affinché vi sia una diagnosi di cecità, è necessario che l'acuità visiva non superi il parametro di 1/20 (questi i criteri dell'OMS o Organizzazione Mondiale della Sanità).

La cecità può essere causata da patologie pregresse a carico del sistema oculare, che comprendono ad esempio la cataratta e le infezioni, o, in alternativa, da traumi/lesioni a carico dell’occhio. Altri fattori che possono comportare la cecità sono genetiche: recenti studi, hanno appunto identificato i geni responsabili della patologia che vanno ad alterare il funzionamento dei fotorecettori.

Cecità: una definizione


La cecità identifica una perdita parziale di vista (come nel caso della visione offuscata o del restringimento del campo visivo) o la completa assenza di percezione visiva. A parere dell’OMS, per parlare di cecità, è necessario che l’acuità visiva sia inferiore a 1/20.

Questa condizione può interessare uno o entrambi o gli occhi e può avere durata variabile: alcune condizioni di cecità sono infatti permanenti, altre temporanee e trattabili. Se l'acuità visiva è invece compresa tra 3/10 e 1/20, si parla di ipovisione.

In Italia, la Legge n. 138 del 2001, ha modificato i parametri necessari alla diagnosi di cecità: non è necessario considerare solo l'acuità visiva, cioè la capacità dell'occhio di vedere, ma anche la visione periferica. In base a questi due elementi, è poi possibile distinguere tra una cecità totale (assenza completa di visione o percezione delle sole ombre) e una cecità parziale (in cui la visione residua non deve comunque superare il parametro di 1/20).

Sintomi della cecità


Le persone affette da cecità nel mondo si aggirano intorno ai 35 milioni. Al contrario di quello che si crede, quasi l’80% dei casi di cecità è causato da patologie oculari e non da fattori genetici, che possono comunque contribuire allo sviluppo della condizione medica.

La cecità interessa soprattutto i paesi in via di sviluppo, dove patologie come la cataratta non vengono trattate in tempo e possono portare alla perdita parziale e totale della vista. Ciò significa che, la maggior parte dei casi di cecità, potrebbe essere evitabile se trattata in tempo e con dei mezzi adeguati.

Tra i sintomi principali della cecità, ricordiamo:

  • perdita della vista;
  • alterazione del campo visivo e perdita della visione periferica (è il caso della visione a tunnel)
  • problemi nel percepire i colori;
  • ipersensibilità alla luce e sensazione di dolore in presenza di fonti luminose.
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Cause di cecità


Le cause della cecità possono essere molteplici e comprendono, come detto, fattori ambientali o genetici. I fattori ambientali comprendono tutte quelle patologie pregresse che possono contribuire alla cecità, o lesioni/traumi a carico dell’occhio con conseguente danneggiamento dell’organo preposto alla visione.

Tra le cause ambientali, ricordiamo quindi:

  • la cataratta;
  • il glaucoma;
  • la retinite pigmentosa;
  • la degenerazione maculare;
  • infezioni a carico dell'occhio;
  • altre patologie;
  • traumi e lesioni.


Per quel che riguarda le cause genetiche, è ormai certo che alcuni geni hanno un ruolo fondamentale nella cecità ereditaria, che colpisce solo in Europa 200.000 persone.

La cecità ereditaria è causata da problemi congeniti nei fotorecettori, che rendono impossibile la percezione della luce (nel caso della cecità totale), o che causano diminuzione della capacità visiva (nel caso della cecità parziale).

Ipotesi di cura


Le opzioni di trattamento variano a seconda della causa sottostante. Se si tratta di condizioni mediche pregresse, come cataratta e glaucoma, si opterà per un trattamento chirurgico.

Se la problematica è di tipo infettivo (il tracoma, per esempio, può causare cecità), verranno somministrati antibiotici per combattere il batterio.

Infine, altri trattamenti comprendono la riabilitazione visiva per aiutare i pazienti affetti da cecità o visibilità ridotta, e la somministrazione di ausili tecnologici che possano migliorare la qualità generale della vita.

Spesso, le persone con cecità hanno bisogno del supporto di un caregiver, figura che può coincidere con quella di un familiare o di un tecnico specializzato. Ciò è altamente probabile nel caso della cecità acquisita, in cui la persona affetta da cecità non ha ancora sviluppato la capacità di convivere con la condizione e può sperimentare ansia, stress, attacchi di panico.

Anche il caregiver può vivere momenti di grande sconforto, andando incontro al burnout da caregiver o altre condizioni di rilevanza clinica.

La psicoterapia online di Serenis

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Federico RussoPsicologo, Psicoterapeuta, Neuropsicologo
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Psicologo e psicoterapeuta con 8 anni di Esperienza. Iscrizione all’Ordine degli Psicologi - Regione Puglia, n° 5048. Laurea in Psicologia clinica e della salute, Università degli Studi di Chieti. Specializzazione in Psicoterapia presso l'Istituto S. Chiara. Crede che la parte migliore del suo lavoro sia il risultato: l’attenuazione dei sintomi, la risoluzione di una difficoltà, il miglioramento della vita delle persone.
Domenico De DonatisPsichiatra e Direttore Sanitario
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Domenico De Donatis è un medico psichiatra con esperienza nella cura dei disturbi psichiatrici. Laureato in Medicina e Chirurgia presso l'Università di Parma, ha poi ottenuto la specializzazione in Psichiatria all'Università Alma Mater Studiorum di Bologna. Registrato presso l'Ordine dei Medici e Chirurghi di Pescara con il n° 4336, si impegna a fornire trattamenti mirati per migliorare la salute mentale dei suoi pazienti.
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