Bulimia: le conseguenze a lungo termine

La bulimia nervosa è un disturbo alimentare grave che comporta abbuffate seguite da comportamenti compensatori, con conseguenze fisiche e psicologiche significative. Il trattamento richiede un approccio multidisciplinare.

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Conseguenze a lungo termine della bulimia

Secondo il Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali (DSM) la bulimia nervosa è uno dei principali Disturbi del Comportamento Alimentare (DCA) caratterizzato da un alterato rapporto con l'alimentazione

La bulimia consiste in episodi ricorrenti di abbuffate seguiti da comportamenti compensatori di espulsione come il vomito autoindotto e l'uso eccessivo di lassativi oppure di restrizione alimentare come il digiuno e l’eccessiva attività fisica. 

Conseguenze fisiche della bulimia e complicazioni

L'anoressia nervosa e la bulimia nervosa sono malattie mentali che hanno complicazioni mediche che colpiscono tutti i sistemi del corpo con la mortalità più alta tra tutti i disturbi psichiatrici. Una valutazione medica completa è sempre opportuna nel trattamento di questi disturbi alimentari (Gibson et al., 2019). Secondo numerose ricerche oltre il 70% degli individui con disturbi alimentari presenta disturbi comorbidi come disturbi d'ansia, disturbi dell'umore, autolesionismo, uso di sostanze e rischio di suicidio (Keski-Rahkonen & Mustelin, 2016).

Conseguenze psicologiche della Bulimia

La bulimia ha un impatto profondo e duraturo sulla psiche dell'individuo. Chi soffre di questo disturbo spesso è incapace di gestire le proprie emozioni e di controllare i propri impulsi, ha una bassa autostima e avverte un senso di inadeguatezza nei confronti degli eventi della vita. Le persone affette da bulimia spesso soffrono di problemi di autostima e di auto-percezione negativa. Questi individui possono vivere con un costante senso di colpa e vergogna per i loro comportamenti alimentari aggravando ulteriormente il loro disagio psicologico. Tra le principali conseguenze psicologiche a lungo termine della bulimia si segnalano:

  • lo sviluppo di disturbi psichiatrici come depressione e ansia;
  • l’insorgenza di altri disturbi dell’alimentazione come il Binge Eating Disorder (BED) che può svilupparsi come conseguenza del ciclo di abbuffate e restrizioni;
  • diminuzione delle capacità di attenzione e concentrazione e altre difficoltà nell'area cognitiva come la perdita di memoria a breve termine;
  • assenza di pulsioni sessuali;
  • instabilità emotiva;
  • isolamento sociale e difficoltà a mantenere relazioni sane.

Bulimia: conseguenze fisiche

Le conseguenze fisiche della bulimia possono essere molto pericolose per la salute non solo nel breve periodo ma anche a lungo termine. Tra le conseguenze fisiche a breve termine ci sono:

  • lesioni o calli sulle nocche e sulle mani: si tratta del cosiddetto "segno di Russel" dovuto allo sfregamento delle mani sui denti durante la pratica del vomito autoindotto;
  • gonfiore del viso: a causa della disidratazione il viso si gonfia come reazione alla perdita di liquidi nel corpo;
  • infiammazioni e dolori alla gola.

Tra le conseguenze fisiche a lungo termine della bulimia ci sono:

  • conseguenze allo stomaco della bulimia: danni all'apparato digerente, infiammazioni e ulcere all'esofago e allo stomaco sono causati dal vomito autoindotto. Nei casi più gravi si possono sviluppare condizioni come il cancro esofageo;
  • danni all'intestino: costipazione cronica e problemi al colon sono la conseguenza dell'abuso di lassativi;
  • danni al cavo orale: l'erosione dello smalto dei denti, lo sviluppo di malattie gengivali e l'aumentata sensibilità causata dal contatto dei denti con l'acido gastrico durante il vomito sono tra i principali problemi intraorali della bulimia nervosa (Antonelli, G.R., Seltz, R., 2016);
  • problemi cardiovascolari;
  • squilibri elettrolitici: ipopotassiemia, iponatriemia e ipocloremia possono causare aritmie cardiache e insufficienza renale;
  • perdita di massa muscolare;
  • astenia e debolezza generale;
  • amenorrea: l'interruzione del ciclo mestruale dovuto agli squilibri ormonali può influenzare negativamente la fertilità a lungo termine.

Bulimia: danni a lungo termine

Già da molti anni sappiamo che la bulimia nervosa è associata a complicazioni cardiovascolari a breve termine nelle donne ma non si conoscevano a fondo le conseguenze a lungo termine sulla salute cardiovascolare. Un recente studio condotto in Canada ha seguito per 12 anni la condizione medica di donne diagnosticate per bulimia nervosa scoprendo che nel lungo arco temporale considerato le pazienti avevano sviluppato gravi problemi cardiovascolari come cardiopatia ischemica, aterosclerosi e difetti di conduzione cardiaca. I risultati di questa ricerca suggeriscono anche che la bulimia nervosa può essere associata al rischio a lungo termine di infarto del miocardio, eventi cardiaci ischemici e un aumento della mortalità tra le donne. Questi studi servono a mettere in luce l’esigenza di sottoporre a screening regolari per malattie cardiovascolari ischemiche le donne che hanno alle spalle una storia di bulimia nervosa. Alla luce di queste scoperte è infatti fondamentale agire attraverso protocolli di prevenzione e trattamento dei fattori di rischio cardiovascolare nei soggetti con bulimia (Tith et al., 2020).

Trattamento e cura della bulimia

Le attuali ricerche sulla genesi della bulimia hanno concluso che si tratta di un disturbo dovuto ad una concomitanza di fattori biologici, psicologici e sociali. Considerando l'esistenza di fattori perpetuanti che hanno l'effetto di creare conseguenze a lungo termine della bulimia nervosa è fondamentale agire tempestivamente nella progettazione di piani di trattamento e di cura attraverso:

  • psicoterapia: in particolare la terapia cognitivo-comportamentale potenziata (CBT-E) è considerata uno degli approcci più efficaci per affrontare le componenti psicologiche dei disturbi del comportamento alimentare. Modificando i modelli di pensiero disfunzionali e i comportamenti distorti nei confronti dell'alimentazione è possibile sviluppare una relazione più sana con il cibo, migliorare l'autostima e ripristinare il benessere emotivo;
  • psicoterapia familiare: i percorsi psicologici che esplorano le dinamiche familiari sono molto utili per il trattamento dei disturbi alimentari;
  • mindful eating: è una tecnica che aiuta gli individui a diventare più consapevoli dei loro segnali corporei di fame e sazietà, permette di ridurre gli episodi di abbuffate e sviluppa un rapporto più equilibrato con il cibo;
  • centri per i disturbi alimentari: seguendo una prospettiva multidisciplinare questi centri sono specializzati nel fornire il supporto necessario per il trattamento dei disturbi dell'alimentazione. In queste strutture viene proposto un approccio integrato che include la psicoterapia individuale, la terapia di gruppo, il supporto nutrizionale e il monitoraggio medico.

L'importanza del supporto psicologico

Le conseguenze fisiche e psicologiche a lungo termine della bulimia possono essere gravi e durature ma con un adeguato trattamento è possibile raggiungere un equilibrio psicofisico che permette di migliorare la qualità della propria vita. Il trattamento della bulimia richiede un approccio multidisciplinare che coinvolga professionisti della salute mentale, nutrizionisti e medici. Il supporto psicologico è considerato centrale in considerazione delle caratteristiche del disturbo in quanto si concentra sul superamento dei comportamenti distruttivi e punta a sviluppare strategie più sane per affrontare lo stress e le emozioni negative. Serenis offre supporto psicologico e psicoterapia per le persone che soffrono di disturbi alimentari come la bulimia. Grazie alla consulenza di un team di terapeuti esperti Serenis fornisce un ambiente di supporto dove i pazienti possono lavorare sui loro problemi emotivi e comportamentali imparando a gestire i sintomi e superare le difficoltà.

Fonti:

  • Tith, R. M., Paradis, G., Potter, B. J., Low, N., Healy-Profitós, J., He, S., & Auger, N. (2020). Association of bulimia nervosa with long-term risk of cardiovascular disease and mortality among women. JAMA Psychiatry, 77(1), 44.
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Federico RussoPsicologo, Psicoterapeuta, Neuropsicologo
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Psicologo e psicoterapeuta con 8 anni di Esperienza. Iscrizione all’Ordine degli Psicologi - Regione Puglia, n° 5048. Laurea in Psicologia clinica e della salute, Università degli Studi di Chieti. Specializzazione in Psicoterapia presso l'Istituto S. Chiara. Crede che la parte migliore del suo lavoro sia il risultato: l’attenuazione dei sintomi, la risoluzione di una difficoltà, il miglioramento della vita delle persone.
Dott.ssa Martina MiglioreDirettore della Formazione e dello Sviluppo
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Romana trapiantata in Umbria. Laureata in psicologia e specializzata in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale. Ex-ricercatrice in Psicobiologia e psicofarmacologia. Visione pratica e creativa del mondo, amo le sfide e trovare soluzioni innovative. Appassionata di giochi di ruolo e cultura pop, li integro attivamente nelle mie terapie. Confermo da anni che parlare attraverso ciò che amiamo rende più semplice affrontare le sfide della vita.
Domenico De DonatisPsichiatra e Direttore Sanitario
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Domenico De Donatis è un medico psichiatra con esperienza nella cura dei disturbi psichiatrici. Laureato in Medicina e Chirurgia presso l'Università di Parma, ha poi ottenuto la specializzazione in Psichiatria all'Università Alma Mater Studiorum di Bologna. Registrato presso l'Ordine dei Medici e Chirurghi di Pescara con il n° 4336, si impegna a fornire trattamenti mirati per migliorare la salute mentale dei suoi pazienti.
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