Attaccamento disorganizzato: come riconoscerlo e come si manifesta

L’attaccamento disorganizzato si sviluppa quando il genitore è fonte sia di protezione che di paura. Il bambino mostra comportamenti confusi e contraddittori, con effetti emotivi duraturi.

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Attaccamento disorganizzato

Cos'è l'attaccamento disorganizzato

L’attaccamento disorganizzato è uno stile di attaccamento che si forma durante l’infanzia quando il bambino non riesce a trovare una strategia chiara per relazionarsi con la figura di riferimento. In questo caso, il piccolo sperimenta sentimenti contrastanti verso il genitore o chi si prende cura di lui, come paura e bisogno di vicinanza, che si mescolano senza un ordine definito. 

Le cause dell'attaccamento disorganizzato

Questo tipo di attaccamento nasce spesso in ambienti in cui la figura di accudimento è imprevedibile o fonte di disagio, generando nel bambino confusione e insicurezza. Di conseguenza, il bambino mostra comportamenti contraddittori, alternando il desiderio di avvicinarsi al genitore a reazioni di evitamento o rabbia. Questo stato crea difficoltà nella gestione delle emozioni e nelle relazioni future, perché l’attaccamento disorganizzato impedisce lo sviluppo di un senso stabile di sicurezza e fiducia.

Cos'è l'attaccamento disorganizzato

Consigli per i genitori e per i caregiver di bambini con attaccamento disorganizzato

Per genitori e caregiver che si trovano a gestire un bambino con attaccamento disorganizzato, è importante offrire un ambiente stabile e prevedibile, dove il bambino si senta sicuro. Mostrare calma e coerenza nelle risposte ai bisogni del piccolo aiuta a ridurre la confusione emotiva. 

È utile ascoltare con attenzione, senza giudicare, per far capire al bambino che le sue emozioni sono accolte e comprese. Evitare comportamenti imprevedibili o bruschi permette di costruire fiducia e sicurezza. Inoltre, dedicare tempo di qualità, con attività condivise e momenti di gioco, favorisce la creazione di un legame positivo. Infine, chiedere supporto a professionisti esperti aiuta a trovare strategie efficaci e a gestire le difficoltà con maggiore consapevolezza.

Se hai notato nel tuo bambino segnali che possono indicare un attaccamento disorganizzato, puoi rivolgerti a uno psicoterapeuta del nostro centro medico per chiarire i tuoi dubbi e lavorare su te stesso come genitore. Questo percorso ti aiuterà a comprendere meglio le esigenze emotive di tuo figlio e a costruire un rapporto più stabile e sicuro, migliorando la qualità della relazione familiare. Il primo colloquio è gratuito, mentre le sedute successive costano 49 € l'una

Come si manifesta negli adulti l'attaccamento disorganizzato?

Negli adulti, l’attaccamento disorganizzato si manifesta con difficoltà a gestire le emozioni e le relazioni intime

Queste persone spesso mostrano comportamenti contraddittori: cercano vicinanza, ma allo stesso tempo temono l’intimità e possono allontanarsi. Possono avere paura di essere abbandonate, ma reagire con rabbia o sfiducia quando si sentono vulnerabili. Questo crea un continuo conflitto interno, che si riflette in relazioni instabili o difficili da mantenere. 

Inoltre, chi ha questo tipo di attaccamento tende a non riconoscere chiaramente i propri bisogni emotivi, generando insicurezza e confusione nel modo di rapportarsi agli altri. In sintesi, l’attaccamento disorganizzato in età adulta complica la costruzione di legami stabili e sereni.

Come si manifesta negli adulti l'attaccamento disorganizzato

Come si riconosce un attaccamento disorganizzato? Test e diagnosi

Per riconoscere un attaccamento disorganizzato si utilizzano principalmente osservazioni cliniche e test specifici. Nei bambini, il test più noto è la “Strange Situation”, un’osservazione in cui si valuta la reazione del piccolo alla separazione e al ricongiungimento con il genitore. Un bambino con attaccamento disorganizzato mostra comportamenti confusi o contraddittori, come avvicinarsi al genitore ma poi allontanarsi improvvisamente. 

Negli adulti, si usano questionari e interviste che esplorano il modo in cui si vivono le relazioni affettive. La diagnosi non si basa su un singolo test, ma su un insieme di elementi osservati e raccontati dalla persona. Solo professionisti esperti possono valutare correttamente la presenza di questo stile di attaccamento, per distinguere l’attaccamento disorganizzato da altri tipi di legame.

Conseguenze ed effetti dell'attaccamento disorganizzato sullo sviluppo futuro del bambino

Le conseguenze e gli effetti dell'attaccamento disorganizzato possono essere di varia natura e dare origine alle psicopatologie.

L’instabilità dei comportamenti della figura d’attaccamento fa sì che il piccolo si crei delle rappresentazioni multiple e incoerenti di sé e dell’altro. Condizioni che possono dare il via a diversi disagi psicologici, come la depersonalizzazione e la derealizzazione, ma anche il Disturbo da Attacchi di Panico e il Disturbo Ossessivo-Compulsivo.

Non sono da escludere nemmeno i Disturbi del Comportamento Alimentare, i Disturbi da Uso di Sostanze, i Disturbi Somatoformi e quelli dell’Umore. Un articolo di Liotti, sottolinea che a causa dell'attaccamento disorganizzato potrebbero emergere anche Disturbi di Personalità, tra cui il Disturbo Borderline.

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Terapia per l'attaccamento disorganizzato

I percorsi terapeutici per l’attaccamento disorganizzato si distinguono in base all’età, con approcci specifici per bambini e adulti, entrambi finalizzati a favorire una maggiore sicurezza emotiva e relazionale. 

Nei bambini, l’intervento punta a migliorare il legame con la figura di riferimento attraverso un supporto diretto ai genitori, che imparano a offrire un’accudienza più coerente e rassicurante. La terapia utilizza spesso il gioco come strumento per aiutare il bambino a esprimere paure ed emozioni in modo sicuro, permettendo così di costruire strategie di regolazione emotiva più efficaci e ridurre i comportamenti disorganizzati. In questo contesto, creare un ambiente stabile e prevedibile diventa fondamentale per favorire lo sviluppo di un attaccamento sicuro, offrendo al bambino un punto di riferimento affidabile su cui basarsi.

Terapia per l'attaccamento disorganizzato

Terapie per gli adulti

Negli adulti, invece, il percorso terapeutico si concentra principalmente sulla psicoterapia individuale, che aiuta a riconoscere e modificare i modelli di relazione problematici nati dall’attaccamento disorganizzato. 

La terapia cognitivo-comportamentale permette di analizzare i pensieri e i comportamenti che ostacolano legami stabili, mentre la terapia basata sull’attaccamento favorisce la comprensione delle origini emotive delle difficoltà relazionali. In molti casi, il lavoro terapeutico integra tecniche di mindfulness per aumentare la consapevolezza emotiva e migliorare il controllo sulle reazioni impulsive. 

Quando le difficoltà coinvolgono relazioni di coppia o familiari, si può ricorrere a terapie di gruppo o di coppia, utili a costruire legami più sani e duraturi. In sintesi, il percorso terapeutico negli adulti mira a sviluppare una maggiore sicurezza emotiva e a creare relazioni più stabili, correggendo i disagi che l’attaccamento disorganizzato ha generato nel corso della vita.

Fonti

  • Sarkar, J., & Adshead, G. (2006). Personality disorders as disorganisation of attachment and affect regulation. Advances in Psychiatric Treatment, 12(4), 297-305.
  • Ainsworth, M. D. S., Blehar, M. C., Waters, E., & Wall, S. N. (2015). Patterns of attachment: A psychological study of the strange situation. Psychology Press.
  • Crowell, J. A., Waters, E., Treboux, D., O'Connor, E., Colon‐Downs, C., Feider, O., … & Posada, G. (1996). Discriminant validity of the adult attachment interview. Child Development, 67(5), 2584-2599.
  • Hesse, E., & Main, M. (2000). Disorganized infant, child, and adult attachment: Collapse in behavioral and attentional strategies. Journal of the American Psychoanalytic Association, 48(4), 1097-1127.
  • IPSICO - Istituto di Psicologia e Psicoterapia Comportamentale e Cognitiva, Attaccamento disorganizzato e psicopatologia.
  • Liotti, G. (2004). Trauma, dissociation, and disorganized attachment: three strands of a single braid. Psychotherapy: Theory, research, practice, training, 41(4), 472
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Federico RussoPsicologo, Psicoterapeuta, Neuropsicologo
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Psicologo e psicoterapeuta con 8 anni di Esperienza. Iscrizione all’Ordine degli Psicologi - Regione Puglia, n° 5048. Laurea in Psicologia clinica e della salute, Università degli Studi di Chieti. Specializzazione in Psicoterapia presso l'Istituto S. Chiara. Crede che la parte migliore del suo lavoro sia il risultato: l’attenuazione dei sintomi, la risoluzione di una difficoltà, il miglioramento della vita delle persone.
Domenico De DonatisPsichiatra e Direttore Sanitario
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Domenico De Donatis è un medico psichiatra con esperienza nella cura dei disturbi psichiatrici. Laureato in Medicina e Chirurgia presso l'Università di Parma, ha poi ottenuto la specializzazione in Psichiatria all'Università Alma Mater Studiorum di Bologna. Registrato presso l'Ordine dei Medici e Chirurghi di Pescara con il n° 4336, si impegna a fornire trattamenti mirati per migliorare la salute mentale dei suoi pazienti.
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