Asessualità: tutto quello che devi sapere

L'asessualità non è una malattia mentale, ma un orientamento sessuale che riguarda una discreta fetta di popolazione mondiale.

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Persona asessuale significato

Punti chiave

  • Significato di asessuale: essere asessuale significa non provare attrazione sessuale verso altri individui. Le persone asessuali possono comunque vivere relazioni romantiche o affettive, ma senza il desiderio di attività sessuale. È una caratteristica naturale dell'orientamento sessuale e non una patologia.
  • Asessualità come orientamento sessuale: l'asessualità non è un disturbo, ma un orientamento sessuale.
  • Test sull'asessualità: l'AIS è un questionario di autovalutazione composto da 12 domande, progettato per misurare l'asessualità. Le risposte vengono sommate per ottenere un punteggio che indica il livello di attrazione sessuale o la sua assenza.

Significato di asessualità

L'asessualità è un orientamento sessuale caratterizzato da una mancanza di attrazione sessuale verso altre persone. Gli asessuali possono avere relazioni romantiche, affettive o emotive, ma senza provare desiderio sessuale.

L'asessualità è un concetto ampio e include diverse sfumature. Alcune persone asessuali possono sperimentare attrazione in determinate circostanze (come i demisessuali, che provano attrazione solo dopo un forte legame emotivo). Altri possono essere indifferentemente interessati al sesso senza desiderarlo personalmente.

L'asessualità non è una scelta o un problema medico, ma una naturale variazione dell'orientamento sessuale.

La storia dell'asessualità

Fu opera di Alfred Kinsey insieme ai suoi colleghi nel 1948 a parlare di asessualità, attraverso l’inclusione di una categoria “X” alla nota scala Kinsey per la valutazione dell’orientamento sessuale.

Venne poi descritta nel 1980 da Storms per poi finire in una sorta di "dimenticatoio" a livello scientifico. Fino al 2004, quando Bogaert pubblicò i risultati di una sua approfondita indagine sull'argomento.

Al giorno d'oggi non è possibile stabilire quante persone al mondo siano asessuali ma alcune ricerche recenti, come quella di Hoglund e collaboratori, affermano che attualmente le stime variano dallo 0.5% al 3.3% della popolazione.

La storia dell'asessualità

Quanto è diffusa l'asessualità?

L'Ipsos LGBT+ Pride Report 2023 traccia un quadro interessante della situazione in Italia e nel mondo in merito all'identità e alle istanze della comunità LGBT+.

In Italia, il 9% degli adulti si identifica come LGBT+, in linea con la media internazionale dell'8%. Tuttavia, si osservano differenze significative tra le generazioni: i più propensi a identificarsi come tali sono i Gen Z (16%), seguiti da Millennials (12%), Generazione X (7%) e Baby Boomers (4%).

Tra le diverse categorie LGBT+, il 2% si definisce omosessuale, il 3% bisessuale, l'1% pansessuale/omnisessuale e l'1% asessuale.

Rispetto ad altri Paesi, l'Italia si posiziona in una zona mediana: Spagna, Brasile e Olanda presentano un numero maggiore di persone LGBT+, mentre Polonia, Giappone e Perù registrano le percentuali più basse.

Caratteristiche di una persona asessuale

Le persone asessuali possono assolutamente provare desiderio in quanto può essere stimolato dagli ormoni e da fattori psicologici. In più, la soddisfazione dei bisogni sessuali non richiede necessariamente l’interazione con un altro essere umano.

L’asessualità non è una malattia, bensì un orientamento sessuale, quindi non ha sintomi o cause.

Non è da escludere che gli asessuali possano avere varie inclinazioni di tipo romantico, anche se non sono accompagnate da desiderio fisico e sessuale.

Inoltre, nella maggior parte dei casi non si hanno problemi di tipo fisiologico: si può mantenere intatta la capacità di avere un’erezione o di lubrificazione vaginale.

L'orientamento sessuale (come essere omosessuale o bisex) si riferisce alla direzione dell'attrazione romantica o sessuale verso persone di determinati generi. D'altra parte, l'asessualità è un'esperienza in cui una persona non prova o prova solo minima attrazione sessuale verso gli altri.

Quindi, è possibile che una persona che si identifica come omosessuale o bisessuale non provi interesse o desiderio sessuale nei confronti di nessuno o solo in circostanze particolari, identificandosi ad esempio bisex e al contempo asessuale.

Le inclinazioni delle persone asessuali possono essere:

  • Eteroromantiche: attrazione affettiva verso il genere opposto al proprio;
  • Biromantiche: interesse per entrambi i generi;
  • Omoromantiche: attrazione verso il genere uguale al proprio;
  • Aromantiche: quando oltre al desiderio sessuale manca anche un’attrazione di tipo affettivo.

Come amano gli asessuali?

Gli asessuali, come tutte le persone, hanno una varietà di interessi, passioni e affetti. Anche se non provano attrazione sessuale, possono amare molte cose e persone in modi diversi. Ecco alcuni aspetti che gli asessuali possono amare:

  1. Relazioni emotive: gli asessuali possono apprezzare profondi legami emotivi con amici, familiari e partner romantici o platonici. Questi legami sono basati su affetto, fiducia e comprensione reciproca.
  2. Intimità non sessuale: molti asessuali apprezzano forme di intimità che non coinvolgono il sesso, come abbracci, coccole, tenersi per mano e altre espressioni di affetto fisico.

Quali sono le cause dell'asessualità?

Le cause dell'asessualità possono includere fattori biologici, psicologici, sociali ed educativi, come varianti ormonali, esperienze traumatiche, disturbi psichiatrici, influenze genetiche o culturali. È talvolta considerata la variante estrema del disturbo del desiderio sessuale.

Alcuni studi suggeriscono che l'orientamento sessuale, compresa l'asessualità, possa avere una componente genetica. Inoltre, gli squilibri ormonali o le variazioni nei livelli di ormoni sessuali possono influenzare l'attrazione sessuale. Ad esempio, alcune condizioni mediche che influenzano la produzione di testosterone o estrogeni potrebbero avere un impatto.

Cause asessualità

Correlazione con autismo e asperger

Alcune evidenze suggeriscono che molte persone autoidentificate come asessuali ricevono una diagnosi formale di disturbo dello spettro autistico (ASD), caratterizzato da deficit nell'interazione sociale e nella comunicazione, oltre a interessi e comportamenti ristretti e ripetitivi. La letteratura indica che l’asessualità e la mancanza di attrazione sessuale o scarso interesse sessuale sono sovrarappresentati nelle persone con ASD rispetto ai campioni neurotipici. L’asessualità e l’autismo condividono vari aspetti, come un possibile ruolo dei fattori prenatali, la dimensione romantica dell’attrazione sessuale e dell’orientamento sessuale, e il desiderio sessuale non orientato al partner.

Tuttavia, non sono stati condotti studi approfonditi per investigare il rapporto tra autismo e asessualità.

L'asessualità è una patologia?

No, l'asessualità non è una patologia ma semplicemente un orientamento sessuale. Non a caso, a partire dal 2013, nel DSM-5(il Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi mentali), viene totalmente differenziata dai sintomi dei disturbi dell'identità di genere e della sfera sessuale.

Gli asessuali, infatti, non presentano traumi pregressi, repulsione o paura nei confronti del sesso e/o dell'amore. Allo stesso tempo, la libido è normalissima e la mancanza di attrazione sessuale non vuol dire che siano assenti anche esperienze di eccitazione sessuale.

È un disturbo mentale?

No, l'asessualità non è un disturbo mentale. Ciò non toglie che purtroppo, come dimostra uno studio di Yule, Brotto e Gorzalka, in queste persone si registri una prevalenza di sintomi depressivi, ansiosi, e legati a pensieri suicidi rispetto alle persone non asessuali.

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Il motivo? Tali sintomi, quasi sicuramente, sono la conseguenza della stigmatizzazione, della discriminazione, della pressione al doversi conformarsi ad una norma sociale, del conflitto con le aspettative sociali e della percezione pubblica negativa sull’asessualità.

È una parafilia?

Uno studio di Bogaert ha evidenziato che la probabilità che una persona asessuale sia parafilica è molto bassa. La parafilia, infatti, ha alla base la totale mancanza di interesse verso un essere umano, condizione che negli asessuali è rarissima.

È un disturbo del desiderio sessuale ipoattivo?

No l'asessualità non è un disturbo del desiderio sessuale ipoattivo. Tra le maggiori differenze tra le due cose c'è che gli asessuali hanno meno probabilità di iniziare una relazione rispetto alle persone con questo problema. Allo stesso tempo, gli asessuali presentano livelli di desiderio più bassi rispetto a chi soffre di una patologia che riguarda la sfera sessuale.

L'asessualità, quindi, è una categoria che ha nulla a che fare con una disfunzione del desiderio sessuale.

Gli asessuali possono provare desiderio?

Per quanto riguarda gli asessuali, è importante comprendere che l'asessualità si riferisce alla mancanza o alla presenza minima di attrazione sessuale verso gli altri. Tuttavia, gli asessuali possono comunque provare desiderio in altri modi. Ad esempio, possono avere desiderio romantico, emozionale o intimo, ma senza necessariamente provare attrazione sessuale.

La mancanza di attrazione sessuale non significa necessariamente la mancanza di altri tipi di desiderio o motivazioni legate all'attività sessuale. Gli asessuali possono desiderare costruire relazioni intime, esplorare la propria sessualità in modi non convenzionali o avere il desiderio di avere figli, anche se non si sentono attratti sessualmente da altri individui.

Da non confondere con la pansessualità è un orientamento sessuale in cui una persona è attratta da individui di tutti i generi e identità di genere. Questo significa che per una persona pansessuale, l'attrazione sessuale può manifestarsi indipendentemente dall'identità di genere di un'altra persona.

Cosa significa essere asessuale

Le sottoidentità dell'orientamento asessuale: tipi di asessualità

Non tutte le persone che sono asessuali si identificano nell'etichetta generale di asessualità. In questo senso, quindi, si parla di spettro dell'asessualità:

  • Gray asessuale o asessualità grigia: l'attrazione sessuale nei confronti dell'altro emerge solo in alcuni periodi. Queste persone, inoltre, possono avere un/una partner asessuale;
  • Allosessuali: fanno sesso e hanno relazioni con asessuali e non;
  • Demisessuali: la loro attrazione sessuale è rivolta solo a quelle persone con cui hanno una forte connessione emotiva e attrazione mentale;
  • Aromantiche: totale assenza di interesse per le relazioni romantiche;
  • Autosessuali: l'unica attrazione che hanno è rivolta a loro stessi e per questo sono soliti praticare la masturbazione.
  • Plurisessuali: coloro che si identificano come asessuali ma possono sperimentare attrazione sessuale solo in determinati contesti o con particolari persone.

La sapiosessualità è un tipo di attrazione basata sull'intelletto e sull'intelligenza, che può essere sperimentata anche da persone asessuali, le quali possono trovare attraenti le qualità intellettuali e mentali di un'altra persona senza necessariamente provare attrazione sessuale.

La sottoidentità dell'orientamento sessuale: tipi di asessualità

Test asessualità: come capire se sono asessuale?

L'AIS è un questionario composto da 12 domande, progettato per valutare l'asessualità. Si tratta di uno strumento di autovalutazione che è stato sviluppato per essere breve, valido e affidabile. 

È psicometricamente solido, semplice da somministrare e ha dimostrato di saper distinguere con efficacia tra persone sessuali e asessuali. Le risposte alle domande sono date su una scala di Likert, che va da "Per nulla" a "Molto", e i punteggi vengono sommati per ottenere un valore complessivo che riflette il livello di attrazione sessuale o la sua assenza.

L'AIS si rivela utile per i ricercatori, poiché consente di reclutare un campione più ampio e rappresentativo di persone che non provano attrazione sessuale, migliorando così la qualità e la rappresentatività dei dati sulla popolazione asessuale.

I diritti degli asessuali

Purtroppo le persone asessuali - più di altre - si trovano ancora a lottare per i propri diritti in quanto bersaglio di pregiudizi e discriminazione che causano forme di minority stress.

Nel 2002 David Jayil ha creato la comunità AVEN (Asexuality and Visibility Education Network) che attualmente è la più grande e importante comunità asessuale al mondo e che mira a promuovere discussioni sull’asessualità e stimolare la crescita e la visibilità della comunità asessuale. Il supporto delle minoranze, come lo è per la comunità LGBTQA+, è di fondamentale aiuto per l'accettazione e la sensibilizzazione delle differenze sessuali e di genere.

La bandiera dell'asessualità

La bandiera dell'asessualità rappresenta la comunità asessuale e i suoi vari aspetti. È stata creata nel 2010 e presenta quattro strisce orizzontali di diversi colori, ognuna con un significato specifico:

  1. Nero: Rappresenta l'asessualità.
  2. Grigio: Simboleggia la zona grigia tra la sessualità e l'asessualità, includendo demisessuali e grigio-asessuali.
  3. Bianco: Rappresenta la sessualità.
  4. Viola: Simboleggia la comunità asessuale.

Questi colori insieme rappresentano la diversità delle esperienze e delle identità all'interno della comunità asessuale. La bandiera fornisce un punto di riferimento visivo per l'attivismo e la difesa dei diritti delle persone asessuali. Può essere utilizzata durante manifestazioni, eventi pubblici e campagne di sensibilizzazione per sostenere i diritti e la visibilità della comunità asessuale.

Bandiera asessualità

Supporto psicoterapeutico per asessualità

Fermo restando che l'asessualità non è una malattia, un percorso psicologico può essere utile per molte ragioni. In primo luogo per superare le emozioni angoscianti e ansiogene che derivano dagli stereotipi negativi su questo argomento. In secondo luogo, può rivelarsi fondamentale al fine di esplorare le proprie emozioni e comprenderle meglio.

Può essere un valido supporto, quindi, rivolgersi a un terapeuta esperto in problematiche legate alla sessualità e/o all’identità sessuale e di genere per far sì che la propria esperienza sessuale possa essere vissuta con soddisfazione e con la dovuta serenità.

Potresti pensare di fare psicoterapia online con Serenis grazie a professionisti che hanno un'esperienza decennale nel trattare le situazioni problematiche legate alla sessualità e all’identità sessuale e di genere. Il primo passo da fare è compilare il questionario per avere un colloquio gratuito online.

Psicoterapia per asessualità

Bibliografia

  • Kinsey, A. C., Pomeroy, W. B., Martin, C. E., & Gebhard, P. H. (1998). Sexual behavior in the human female. Indiana University Press.
  • Bogaert, A. F. (2004). Asexuality: Prevalence and associated factors in a national probability sample. Journal of Sex Research, 41(3), 279-287.
  • Höglund, J., Jern, P., Sandnabba, N. K., & Santtila, P. (2014). Finnish women and men who self-report no sexual attraction in the past 12 months: Prevalence, relationship status, and sexual behavior history. Archives of Sexual Behavior, 43, 879-889.
  • Centro Medico Santagostino, Asessualità, che cos’è e cosa comporta.
  • American Psychiatric Association (2013). Manuale diagnostico e statistico dei disturb mentali – Quinta edizione. DSM-5. Tr.it. Raffaello Cortina, Milano, 2015.
  • Yule, M. A., Brotto, L. A., & Gorzalka, B. B. (2017). Human asexuality: What do we know about a lack of sexual attraction?. Current Sexual Health Reports, 9, 50-56.
  • Bogaert, A. F. (2006). Toward a conceptual understanding of asexuality. Review of General Psychology, 10(3), 241-250.
  • Halter, M., Du Pasquier, L., Ebert, D., & Fields, P. D. (2022). A genomic analysis of parasite-mediated population differentiation in a metapopulation. bioRxiv, 2022-03.
  • Yule MA, Brotto LA, Gorzalka BB. Biological markers of asexuality: Handedness, birth order, and finger length ratios in self-identified asexual men and women. Arch Sex Behav. 2014 Feb;43(2):299-310. doi: 10.1007/s10508-013-0175-0. Epub 2013 Sep 18. PMID: 24045903.
  • Yule MA, Brotto LA, Gorzalka BB. A validated measure of no sexual attraction: the Asexuality Identification Scale. Psychol Assess. 2015 Mar;27(1):148-60. doi: 10.1037/a0038196. Epub 2014 Nov 10. PMID: 25383584.
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Domenico De DonatisPsichiatra e Direttore Sanitario
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Domenico De Donatis è un medico psichiatra con esperienza nella cura dei disturbi psichiatrici. Laureato in Medicina e Chirurgia presso l'Università di Parma, ha poi ottenuto la specializzazione in Psichiatria all'Università Alma Mater Studiorum di Bologna. Registrato presso l'Ordine dei Medici e Chirurghi di Pescara con il n° 4336, si impegna a fornire trattamenti mirati per migliorare la salute mentale dei suoi pazienti.
Dott.ssa Martina MiglioreDirettore della Formazione e dello Sviluppo
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Romana trapiantata in Umbria. Laureata in psicologia e specializzata in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale. Ex-ricercatrice in Psicobiologia e psicofarmacologia. Visione pratica e creativa del mondo, amo le sfide e trovare soluzioni innovative. Appassionata di giochi di ruolo e cultura pop, li integro attivamente nelle mie terapie. Confermo da anni che parlare attraverso ciò che amiamo rende più semplice affrontare le sfide della vita.
Federico RussoPsicologo, Psicoterapeuta, Neuropsicologo
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Psicologo e psicoterapeuta con 8 anni di Esperienza. Iscrizione all’Ordine degli Psicologi - Regione Puglia, n° 5048. Laurea in Psicologia clinica e della salute, Università degli Studi di Chieti. Specializzazione in Psicoterapia presso l'Istituto S. Chiara. Crede che la parte migliore del suo lavoro sia il risultato: l’attenuazione dei sintomi, la risoluzione di una difficoltà, il miglioramento della vita delle persone.
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