Perché fare arteterapia: funzionamento e benefici

L'arteterapia è una valido aiuto nel trattamento di determinati disturbi: vediamo in cosa consiste, come si mette in pratica e quali sono i benefici

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arteterapia

L'arte è un vero e proprio linguaggio in grado di trasmettere emozioni e numerosi messaggi diversi. 

Proprio per questo motivo, nell'arteterapia viene utilizzata come strumento per raggiungere la consapevolezza di sé e per il trattamento di situazioni problematiche.

In questo articolo scopriremo insieme di cosa si tratta, come si mette in pratica e quali sono i suoi numerosi benefici.

Cos'è l'arteterapia

L’American Art Therapy Association (AATA) la definisce come "una professione nell’ambito della salute mentale che usa il processo creativo per migliorare e risollevare il benessere fisico, mentale e emotivo degli individui, a prescindere dalla loro età." (What Is Art Therapy? - American Art Therapy Association, 2024) Come dice il nome, l'arteterapia è una terapia basata sulle potenzialità e i benefici dell'arte. 

Si sviluppò negli anni Quaranta, soprattutto negli Stati Uniti e in Gran Bretagna, con lo scopo di curare i reduci di guerra che si trovavano in ospedali psichiatrici. Nel corso del tempo si è evoluta ed è oggi applicabile in numerosi contesti. 

Il suo scopo è di sostenere, chiunque ne abbia bisogno, nell'affrontare i malesseri della vita. Tutto ciò viene effettuato attraverso l’uso di tecniche che puntano all’espressione artistica e in laboratori appositamente studiati per questi scopi.

Chi è l'arteterapeuta

Secondo l'UNI, ovvero l'Ente Italiano di Normazione, l'arteterapeuta è un professionista formato per utilizzare metodiche che prevedono un linguaggio artistico e che opera per stimolare le risorse creative del soggetto con finalità correlate alle esigenze dei contesti. Generalmente svolge la sua attività in ambito sociale ed educativo, lavorando a stretto contatto con altre figure professionali (come ad esempio insegnanti, psicoterapeuti, psichiatri, psicopedagogisti ecc.) (UNI - Ente Italiano di Normazione) 

Le tipologie di arteterapia

L'arte può essere di varie forme e soprattutto può trovare sfogo in diversi settori. Per questo motivo, anche l'arteterapia può suddividersi in più aree specifiche:

  • arti visive: disegnare, colorare, modellare la creta e molto altro ancora;
  • musicoterapia: l'ascolto della musica favorisce il rilassamento e una maggiore attivazione psichica.
  • danzaterapia: permette di esprimersi attraverso movimenti, pensieri e sentimenti;
  • drammaterapia: consente di comunicare con il corpo e con la voce per identificarsi con un’altra persona;
  • giochi: aiutano a stimolare una ricerca profonda di sé, sia nei più piccoli che negli adulti.

Come funziona l'arteterapia

Come si legge nel libro La comprensione e l'esperienza, l'obiettivo primario dell'arteterapia è soprattutto il percorso che si deve fare per raggiungere tale prodotto.

Si tratta quindi di un approccio che è in grado di far emergere tutte le nostre risorse, qualità e sensazioni per trasformarle in un oggetto artistico. L'arteterapia ci permette di farlo perché ci aiuta a comprendere di più noi stessi, soprattutto in quei casi in cui abbiamo difficoltà nella comunicazione: grazie ad essa ci esprimiamo con dei gesti, dei movimenti, dei suoni e così via.

In sostanza, l'arte che produciamo non è altro che un simbolo dei nostri sentimenti, delle emozioni che proviamo. Il terapeuta, a sua volta, tramite l'arte crea un legame con noi, una relazione che ci permette di esprimere e comprendere la parte più interiore di noi stessi, poiché ci aiuta a ricercare un significato in quello che produciamo.

Sul sito dell'associazione Art Therapy Italiana si spiega che il processo creativo nella relazione terapeutica, nei suoi aspetti evolutivi e relazionali, ha un ruolo fondamentale. Ad essere molto importante è anche il modo in cui vengono utilizzati i materiali artistici: il linguaggio dell’opera è l’elemento fondamentale del dialogo verbale e non verbale tra paziente e arteterapeuta.

Le tecniche utilizzate

Le tecniche utilizzate in arteterapia sono principalmente tre:

  • lo psicodramma creativo: le sedute consistono nel mettere in scena i propri desideri e le proprie potenzialità con uno sguardo verso il futuro. In questo modo emerge la nostra creatività e si acquisisce fiducia nelle proprie potenzialità e capacità;
  • la poiesi-terapia: tramite delle tecniche specifiche si elaborano dei testi poetici o narrativi. In questo modo, si esprimono i propri vissuti e si rielaborano.
  • l'icono-terapia: si produce un’immagine, seguendo specifiche tecniche, che viene poi rielaborata seguendo i propri vissuti.

Quali sono i benefici dell'arteterapia

Essendo applicabile in vari contesti, i benefici dell'arteterapia sono davvero numerosi. Essa, infatti, ci permette di lavorare su noi stessi, favorendo lo sviluppo delle emozioni che ognuno di noi possiede e che sono necessarie per il nostro equilibrio emotivo. Paura, gioia, tristezza e così via, influenzano le nostre capacità cognitive, la salute e persino le nostre prestazioni lavorative.

Grazie all'arteterapia, quindi, possiamo riuscire a:

  • migliorare le nostre capacità comunicative, affettive e relazionali;
  • riconoscere la nostra emotività: entriamo in in sintonia con il nostro mondo interiore;
  • abbracciare il proprio disagio: in questo modo lo rielaboriamo in una nuova e personale chiave di lettura;
  • creare uno spazio comune di riflessione: un frutto che può essere colto nel caso in cui la terapia venga effettuata in gruppo.

Gli ambiti di applicazione

Se inizialmente l'arteterapia era praticata da artisti in collaborazione con psicologi e psichiatri, oggi è una disciplina autonoma molto rilevante negli interventi di prevenzione e riabilitazione di diversi disturbi psicologici e sociali.

Possono usufruirne bambini, adulti, persone anziane e persone con disabilità. Tutto ciò è possibile perché esistono contesti in cui l’arteterapia è utile per promuovere la prevenzione e l’educazione, ma anche in quelle situazioni in cui si hanno disabilità fisiche o motorie.

Img arteterapia anziani.jpg

Gli ambiti di maggior successo sono tre:

  • contesto medico: aiuta molto nella regolazione emotiva di coloro che sono da affetti patologie croniche o che sono in attesa di sottoporsi a importanti (e alle volte anche complessi) interventi chirurgici, come quelli oncologici.
  • contesto psichiatrico: l'arteterapia si è sviluppata, ed è da sempre utilizzata, come uno strumento di sostegno nelle cure psichiatriche di persone con gravi disturbi psichici. Il motivo è che rappresenta una modalità di espressione e condivisione emotiva;
  • riabilitazione: in questo settore viene usata soprattutto per quelle persone che hanno danni neurologici o con handicap fisici. Per loro le attività creative sono un valido aiuto per ridurre la negazione della disabilità, e quindi anche per raggiungere una maggiore autonomia personale e per sviluppare delle relazioni sociali che siano più sane;
  • contesti di educazione-prevenzione: in questo caso è  rivolta a tutti, perché non è necessario presentare specifici disagi e diventa un valido supporto per l'educazione alla sensibilità, alla creatività, all’autoconsapevolezza e all’accettazione di sé.

Come diventare arteterapeuta? Corsi e formazione

La professione dell'arteterapeuta fa riferimento alla legge 14 gennaio 2013 n. 4, che riguarda le “professioni non organizzate in ordini o collegi”, o anche “professioni associative”. (Gazzetta Ufficiale, 2013)

Si tratta di professioni per cui si prevede la possibilità di formare associazioni di natura privatistica per le professioni senza albo.

Per diventare arteterapeuta esistono diversi percorsi di formazione che hanno criteri, durata e finalità diverse, oltre che costi diversi.

Possono essere master o corsi di alta formazione con durata variabile che si compongono solitamente di una parte teorica e di una parte pratica, che richiede solitamente lo svolgimento di un tirocinio. In questo modo si propongono di fornire agli studenti non solo le conoscenze dei modelli teorici dell'arteterapia ma anche strumenti pratici da applicare nel loro futuro percorso.

 

FONTI:

  • Rossella Danieli Elisabetta Clemente Annuska Como, La comprensione e l'esperienza, Paravia, 2017.
  • Art Therapy Italiana, IL POTENZIALE COMUNICATIVO DELL'ARTE.
  • About Art therapy - American Art Therapy Association. (2024, February 7). American Art Therapy Association. https://arttherapy.org/about-art-therapy/
  • Gazzetta Ufficiale. (2013, January 26). https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2013/01/26/13G00021/sg
  • UNI - Ente Italiano di Normazione. (n.d.). News - UNI - Ente Italiano di Normazione. UNI - Ente Italiano Di Normazione.
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Dott.ssa Martina MiglioreDirettore della Formazione e dello Sviluppo
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Romana trapiantata in Umbria. Laureata in psicologia e specializzata in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale. Ex-ricercatrice in Psicobiologia e psicofarmacologia. Visione pratica e creativa del mondo, amo le sfide e trovare soluzioni innovative. Appassionata di giochi di ruolo e cultura pop, li integro attivamente nelle mie terapie. Confermo da anni che parlare attraverso ciò che amiamo rende più semplice affrontare le sfide della vita.
Domenico De DonatisPsichiatra e Direttore Sanitario
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Domenico De Donatis è un medico psichiatra con esperienza nella cura dei disturbi psichiatrici. Laureato in Medicina e Chirurgia presso l'Università di Parma, ha poi ottenuto la specializzazione in Psichiatria all'Università Alma Mater Studiorum di Bologna. Registrato presso l'Ordine dei Medici e Chirurghi di Pescara con il n° 4336, si impegna a fornire trattamenti mirati per migliorare la salute mentale dei suoi pazienti.
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