Appropriazione indebita: uno sguardo psicologico

L’appropriazione indebita è un reato in cui una persona si appropria indebitamente di un bene che possiede per fini personali, pur non avendone il diritto.

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Appropriazione indebita

L'appropriazione indebita è un reato punito dal Codice Penale. L'articolo 646 recita infatti:

"Chiunque, per procurare a sé o ad altri un ingiusto profitto, si appropria il denaro o la cosa mobile altrui di cui abbia, a qualsiasi titolo, il possesso, è punito, a querela della persona offesa con la reclusione da due a cinque anni e con la multa da € 1.000 a 3.000. Se il fatto è commesso su cose possedute a titolo di deposito necessario, la pena è aumentata".

L'appropriazione indebita è un crimine complesso, che è facile fraintendere con il furto, la truffa e altre azioni criminose relative alla proprietà. Pensiamo per un istante alla truffa: si tratta di un crimine in cui un agente entra in possesso di un bene mediante un'azione volta a raggirare il proprietario della cosa stessa.

L'appropriazione indebita sarebbe dunque una truffa, se non fosse che il bene è qui già in possesso di chi compie l'azione criminosa. L'esempio comune è quello di un proprietario di condomino che, avendo a disposizione i soldi dei condomini, li usa per i propri scopi.

Appropriazione indebita: comprenderla

Quando si verifica appropriazione indebita? E come distinguerla dal furto o dalla truffa?

Cominciamo dicendo che la differenza fondamentale sta nell'idea di proprietà. Quando si compie un furto, ad esempio, si entra in possesso dei beni di qualcun altro attraverso un'azione sottrattiva. Questa azione può consistere ad esempio nell'introdursi nell'abitazione altrui, aprire una cassaforte e appropriarsi di gioielli o di altri oggetti di valore.

Nella truffa, l'azione sottrattiva è di diversa natura. Non si tratta di prendere degli oggetti altrui, attraverso la condotta
diretta, ma nello spingere indirettamente terzi a fornire volontariamente i propri beni, sotto l'influsso di falsificazioni e raggiri.

Per esempio: questo accade quando un truffatore convince una persona a fornirgli del denaro per uno scopo in realtà falso o inesistente.

Nel caso dell'appropriazione indebita, invece, il colpevole è già in possesso del bene che poi utilizza in maniera indebita: non vi è quindi condotta riconducibile al furto e alla truffa.

Diviene comunque necessario denunciare alle autorità competenti se si è stati vittima di appropriazione indebita, così da fornire giustizia sia al colpevole che alle vittime.

Appropriazione indebita: conseguenze psicologiche


Il furto, la truffa, l'appropriazione indebita, sono dei crimini che possono avere gravi conseguenze dal punto di vista emotivo e psicologico. 

Sono allora all'ordine del giorno crisi depressive, attacchi d'ansia, irritabilità, attacchi di panico.

Il furto è invece un'esperienza di natura traumatica, che può causare PTSD (Post Traumatic Stress Disorder), soprattutto se è avvenuto in casa con violazione di domicilio. La violazione di domicilio può infatti scatenare timori relativi alla propria sicurezza.

Al contrario, nell'appropriazione indebita le conseguenze psicologiche possono comprendere:

  • sensazione di impotenza;
  • rancore verso il colpevole;
  • ansia;
  • crisi d'ira;
  • sviluppo di ansia generalizzata (GAD).


Tutte queste reazioni, sono risposte emotive all'azione criminosa, che può fornire una profonda sensazione di impotenza. Quando qualcuno utilizza il nostro denaro contro la nostra volontà, infatti, abbiamo la netta sensazione di aver subito una violenza non solo economica, ma anche fisica e psicologica.

Anche su chi compie il reato, il crimine può avere conseguenze emotive e psicologiche. Ciò è particolarmente vero quando il crimine viene punito con il carcere o gli arresti domiciliari, che costringono il colpevole ad iniziare un percorso di riabilitazione sociale.

Appropriazione indebita e psicoterapia

Questo tipo di reato può lasciare segni emotivi, portando a stress, rabbia, o ansia che possono influenzare la tua vita quotidiana. 

Lavorare con un terapeuta può aiutarti a gestire queste emozioni, riprendere il controllo e trovare nuove risorse per affrontare il futuro con più serenità. 

Su Serenis trovi psicoterapeuti con più di 13 anni di esperienza media che possono supportarti nel superare avvenimenti traumatici come questo. 

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Federico RussoPsicologo, Psicoterapeuta, Neuropsicologo
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Psicologo e psicoterapeuta con 8 anni di Esperienza. Iscrizione all’Ordine degli Psicologi - Regione Puglia, n° 5048. Laurea in Psicologia clinica e della salute, Università degli Studi di Chieti. Specializzazione in Psicoterapia presso l'Istituto S. Chiara. Crede che la parte migliore del suo lavoro sia il risultato: l’attenuazione dei sintomi, la risoluzione di una difficoltà, il miglioramento della vita delle persone.
Dott.ssa Martina MiglioreDirettore della Formazione e dello Sviluppo
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Romana trapiantata in Umbria. Laureata in psicologia e specializzata in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale. Ex-ricercatrice in Psicobiologia e psicofarmacologia. Visione pratica e creativa del mondo, amo le sfide e trovare soluzioni innovative. Appassionata di giochi di ruolo e cultura pop, li integro attivamente nelle mie terapie. Confermo da anni che parlare attraverso ciò che amiamo rende più semplice affrontare le sfide della vita.
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