Farmaci antidepressivi: effetti collaterali

Gli antidepressivi possono essere prescritti dal proprio medico per il trattamento di alcuni disturbi dell'umore, ma possono causare in alcuni casi effetti collaterali.

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quali sono effetti collaterali antidepressivi

Gli antidepressivi sono farmaci utilizzati per trattare vari disturbi dell'umore. Considerati gli effetti collaterali degli antidepressivi, la questione relativa all'efficacia clinica di questi farmaci è da sempre oggetto di discussione scientifica. Ad esempio in un articolo pubblicato su Psicoterapia e Scienze Umane sugli inibitori selettivi del reuptake della Serotonina (SSRI) si afferma che la risposta degli antidepressivi non è clinicamente significativa rispetto all'assunzione di un farmaco placebo (Migone, 2022).

Prescrizione degli antidepressivi

Gli antidepressivi vengono prescritti quando una persona manifesta sintomi di depressione come tristezza, apatia, mancanza di interesse per le attività quotidiane, difficoltà di concentrazione e disturbi del sonno. Tra i sintomi di depressione femminile ci sono anche l'irritabilità, il senso di vuoto e la bassa autostima.

Prescrizione degli antidepressivi

Effetti collaterali degli antidepressivi

Tra gli effetti collaterali degli antidepressivi ci sono aumento di peso, vertigini, tremori, problemi gastrici. Uno studio condotto presso l'Università Politecnica delle Marche evidenzia anche problemi del cavo orale come secchezza delle fauci, carie, infezioni batteriche e fungine, accumulo di placca dentale, dolore e usura ai denti (Kane, 2020).

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Differenze di effetti collaterali tra antidepressivi diversi

I farmaci antidepressivi si dividono in diverse categorie ciascuna con specifici effetti collaterali:

  • inibitori delle monoaminossidasi (IMAO): gli effetti collaterali a lungo termine di questi antidepressivi sono inibizione del metabolismo epatico, disturbi del sonno e disfunzioni sessuali;
  • antidepressivi triciclici (TCA): gli effetti collaterali degli antidepressivi triciclici includono secchezza delle fauci, problemi di vista, costipazione, aumento del peso, vertigini;
  • inibitori della ricaptazione della serotonina e noradrenalina (SNRI): tra gli effetti collaterali più pericolosi ci sono la necrosi epatica e l'insufficienza epatica acuta;
  • inibitori della ricaptazione della serotonina (SSRI): si tratta di antidepressivi con meno effetti collaterali come cefalea e disturbi gastrointestinali.

Nuovi farmaci antidepressivi senza effetti collaterali come la vortioxetina sono stati sviluppati per migliorare la qualità della vita dei pazienti.

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Gli antidepressivi danno dipendenza?

Gli antidepressivi non creano dipendenza fisica.

Come devono essere assunti gli antidepressivi?

L'uso di antidepressivi e ansiolitici insieme produce effetti collaterali come la sindrome serotoninergica caratterizzata da uno stato di agitazione, tremore, allucinazioni e convulsioni. Il trattamento psicofarmacologico dovrebbe essere accompagnato da stimoli sociali positivi. Studi scientifici hanno dimostrato che gli stimoli sociali positivi agiscono sulla vasopressina e ossitocina migliorando i comportamenti emotivi psicopatologici (Neumann and Landgraf, 1995).

Bisogna tenere a mente anche la differenza tra ansiolitici e antidepressivi. Gli ansiolitici svolgono un'azione sul breve termine, mentre gli antidepressivi (come la fluoxetina o prozac) sono utilizzati per il trattamento a lungo termine.

Come ti cambiano gli antidepressivi?

Gli antidepressivi possono migliorare molti sintomi della depressione come ad esempio sentirsi tristi senza motivo. Trattamenti sul lungo periodo però possono anche causare cambiamenti nel comportamento e nelle emozioni.

Antidepressivi e effetti collaterali: cosa sapere

I primi miglioramenti si iniziano a vedere dopo 6 settimane dall'inizio della terapia. Gli effetti collaterali degli antidepressivi sono transitori e durano pochi giorni o qualche settimana.

Durante il trattamento con antidepressivi è importante evitare l'alcol e non interrompere la terapia senza consultare il medico.

In questi ultimi anni è aumentato il numero di ricerche tese a comprendere la correlazione tra longevità e uso di psicofarmaci ma al momento non ci sono evidenze scientifiche.

Ultimamente la FDA ha approvato un nuovo farmaco antidepressivo a effetto rapido che combina le proprietà dei principi attivi del bupropione e del destrometorfano.

Gli antidepressivi iniziano a fare effetto generalmente dopo diverse settimane di trattamento a seconda della gravità e intensità dei sintomi. Per alcune persone può essere più utile assumere il farmaco al mattino piuttosto che la sera quando i sintomi sono meno invalidanti.

Quale è l'effetto degli psicofarmaci sul cervello?

Gli psicofarmaci influenzano i livelli di neurotrasmettitori nel cervello come la serotonina, la noradrenalina e la dopamina.

Per combattere la depressione è fondamentale il supporto psicologico. I terapeuti di Serenis possono aiutarti attraverso la psicoterapia online per affrontare le cause sottostanti della depressione e sviluppare efficaci strategie di coping.

Fonti:

  • Migone, P. (2022). Farmaci antidepressivi nella pratica psichiatrica: efficacia reale. Psicoterapia e Scienze Umane;
  • Kane, L. (2020). Effetti dei farmaci antidepressivi a livello del cavo orale. Università Politecnica delle Marche;
  • Neumann, I. D. and Landgraf, R. (1995). Balance of brain oxytocin and vasopressin: implications for anxiety, depression, and social behaviors. Trends in Neurosciences, Vol. 35, No. 11.
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Domenico De DonatisPsichiatra e Direttore Sanitario
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Domenico De Donatis è un medico psichiatra con esperienza nella cura dei disturbi psichiatrici. Laureato in Medicina e Chirurgia presso l'Università di Parma, ha poi ottenuto la specializzazione in Psichiatria all'Università Alma Mater Studiorum di Bologna. Registrato presso l'Ordine dei Medici e Chirurghi di Pescara con il n° 4336, si impegna a fornire trattamenti mirati per migliorare la salute mentale dei suoi pazienti.
Dott.ssa Martina MiglioreDirettore della Formazione e dello Sviluppo
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Romana trapiantata in Umbria. Laureata in psicologia e specializzata in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale. Ex-ricercatrice in Psicobiologia e psicofarmacologia. Visione pratica e creativa del mondo, amo le sfide e trovare soluzioni innovative. Appassionata di giochi di ruolo e cultura pop, li integro attivamente nelle mie terapie. Confermo da anni che parlare attraverso ciò che amiamo rende più semplice affrontare le sfide della vita.
Federico RussoPsicologo, Psicoterapeuta, Neuropsicologo
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Psicologo e psicoterapeuta con 8 anni di Esperienza. Iscrizione all’Ordine degli Psicologi - Regione Puglia, n° 5048. Laurea in Psicologia clinica e della salute, Università degli Studi di Chieti. Specializzazione in Psicoterapia presso l'Istituto S. Chiara. Crede che la parte migliore del suo lavoro sia il risultato: l’attenuazione dei sintomi, la risoluzione di una difficoltà, il miglioramento della vita delle persone.
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