Come gestire l’ansia pre-laurea

L'ansia pre laurea può portare a sentimenti di tensione e paura riguardo la fine del percorso accademico. Scopri come superarla.

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ansia pre laurea

Cos’è l’ansia?

L’ansia non "nasce" con una connotazione negativa perché è semplicemente un’emozione di base, una reazione a un pericolo reale o immaginario. Quando stai vivendo, o ti sembra di vivere, una situazione potenzialmente pericolosa la tua amigdala si sveglia e ti prepara alla lotta o alla fuga. È un istinto primordiale, necessario alla nostra sopravvivenza.

I sintomi tipici di uno stato ansioso non sono certo piacevoli. Tremori, sudorazione, emicrania, insonnia, vuoto mentale, inadeguatezza, paura e spesso disturbi di panico: fronteggiare queste sensazioni non è semplice, soprattutto quando ci stiamo preparando a conquistare il traguardo dei nostri studi accademici.

Cos’è l’ansia pre-laurea?

L'ansia pre-laurea è una forma di ansia che molti studenti sperimentano prima di laurearsi. Questo stato d'ansia può manifestarsi in vari modi e può derivare da diverse fonti, tra cui:

  1. Pressione accademica: La paura di non riuscire a superare gli esami finali o di non ottenere il voto desiderato.
  2. Incertezze sul futuro: Preoccupazioni riguardo alla ricerca di un lavoro, alla scelta della carriera o a come gestire la vita dopo la laurea.
  3. Aspettative familiari e sociali: La pressione da parte di familiari, amici o della società di avere successo o di seguire determinate strade professionali.
  4. Preparazione per la cerimonia di laurea: Lo stress legato all'organizzazione della cerimonia di laurea, ai discorsi da fare o all'importanza simbolica dell'evento.
  5. Mancanza di autoconfidenza: Sentimenti di inadeguatezza o il timore di non essere all'altezza delle aspettative proprie o altrui.
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Con Serenis puoi trovare uno psicologo specializzato nel trattare l'ansia.

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L’ansia pre-laurea e la crisi del quarto di vita

Sai perché non dovresti sentirti in colpa per l’angoscia che provi al solo pensiero di laurearti? Perché sei un figlio del tuo tempo e a confermartelo non è soltanto la recente pandemia che ha rimesso in discussione ogni certezza, ma numerose ricerche scientifiche che hanno evidenziato la nascita di una nuova sindrome.

Si chiama crisi del quarto di vita (o quarto di secolo): tradotta in pratica è quella strana sensazione che provi in questo momento della tua vita. Ti senti a un bivio: a volte ti senti disorientato, altre ancora demotivato, spesso non riesci più a cogliere il significato e il valore del tuo impegno quotidiano. Sei insoddisfatto, ti senti a disagio e spesso non capisci qual è o quale sarà il tuo posto nel mondo.

Tutte le nuove invenzioni che avrebbero dovuto farci risparmiare tempo (telefoni, pc) hanno in realtà accelerato la vita al punto che sembriamo essere costantemente di fretta. Il presente è vissuto distrattamente, i social accrescono aspettative e alimentano inadeguatezze.

La laurea, in questo caos di sensazioni, non è vissuta come la conquista di un traguardo ma come la perdita di un punto di riferimento tra i più importanti: mette in discussione te stesso, le tue convinzioni e in generale una larga fetta del tuo mondo.

Vista dal di fuori, una crisi come questa è una grande opportunità per svegliarsi e diventare più completi e maturi. Quando la vivi però è un’esperienza difficile da gestire e che può portarti anche a procrastinare la discussione della tesi.

La soluzione ideale per superare l'ansia pre-laurea ma anche per capire se sei nel pieno della crisi del quarto di vita, è composta da 4 passaggi fondamentali:

  • capire le cause
  • accettare le proprie emozioni
  • trovare delle strategie per stare meglio
  • chiedere un aiuto professionale

Come superare l'ansia pre-laurea


1. Accetta le tue emozioni

La prima cosa che devi fare è accettare e non giudicare la tua ansia pre-laurea: è normale sentirsi così e non c’è nulla di sbagliato in te. È un cambiamento importante nella tua vita: è semplicemente logico provare qualcosa e non restare indifferenti!

2. Dai un nome alle tue paure

Ti hanno mai detto che devi conoscere il nemico per imparare a sconfiggerlo? Affronta le tue paure, guardale da vicino, mettile nero su bianco: scriverle ti aiuterà a renderle più gestibili e a evitare che prendano il controllo della tua vita.

3. Dai voce alle tue paure

Il terzo passaggio consiste nel parlarne con amici e familiari a patto però che queste persone non minimizzino o mettano in ridicolo le tue paure. Sii sincero e non temere di essere giudicato.

4. Non procrastinare

Sei tentato di rimandare l’ultimo esame o addirittura la discussione della tesi? Queste soluzioni sono soltanto dei palliativi che rischiano di farti sentire peggio e di complicarti la vita. È il famoso cane che si morde la coda, un circolo vizioso che, invece di spegnere le tue incertezze e le tue paure, non fa altro che alimentarle.

Quando l’ansia pre-laurea diventa ingestibile

Se l’ansia per ciò che accadrà dopo la laurea o per quello che ci stiamo lasciando alle spalle non ci dà tregua, possiamo chiedere il supporto di un terapeuta per aiutarci a superare questa fase della nostra vita. A volte bastano poche sedute per capire cosa stiamo provando e per imparare a gestire questi stati d'animo che, se ignorati, possono sfociare in disturbi d’ansia e depressione.

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Domenico De DonatisPsichiatra e Direttore Sanitario
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Domenico De Donatis è un medico psichiatra con esperienza nella cura dei disturbi psichiatrici. Laureato in Medicina e Chirurgia presso l'Università di Parma, ha poi ottenuto la specializzazione in Psichiatria all'Università Alma Mater Studiorum di Bologna. Registrato presso l'Ordine dei Medici e Chirurghi di Pescara con il n° 4336, si impegna a fornire trattamenti mirati per migliorare la salute mentale dei suoi pazienti.
Federico RussoPsicologo, Psicoterapeuta, Neuropsicologo
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Psicologo e psicoterapeuta con 8 anni di Esperienza. Iscrizione all’Ordine degli Psicologi - Regione Puglia, n° 5048. Laurea in Psicologia clinica e della salute, Università degli Studi di Chieti. Specializzazione in Psicoterapia presso l'Istituto S. Chiara. Crede che la parte migliore del suo lavoro sia il risultato: l’attenuazione dei sintomi, la risoluzione di una difficoltà, il miglioramento della vita delle persone.
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