Come ansia e stress influiscono sul nostro intestino

L'ansia intestinale è una reazione fisica e psicologica che ha cause ben radicate dentro di noi: sintomi e cura

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Ansia intestinale

Tutti, nella vita, possiamo sperimentare episodi più o meno intensi di ansia. Ognuno di essi può esprimersi in un modo specifico, tra cui una serie di sintomi fisici che non bisogna assolutamente sottovalutare. Uno di questi è l'ansia intestinale, e in questo articolo scopriremo insieme di cosa si tratta e come intervenire.

Che cos'è l'ansia somatizzata?

I sintomi dell'ansia posso essere fisici o mentali.

Con il termine ansia somatizzata, come si può leggere su un articolo del Centro Clinico SPP, si intende una manifestazione di questo stato d'animo che si avverte nel corpo, magari con mal di stomaco, mal di pancia da stress o con ansia e reflusso gastroesofageo.

Si tratta quindi una reazione fisica e psicologica che abbiamo quando ci troviamo di fronte a uno stimolo che percepiamo come minaccioso e/o difficile da affrontare.

È come se il nostro corpo ci allertasse di un qualche pericolo e, allo stesso tempo, si mettesse in moto per reagire. Tuttavia, andando da un medico e facendo tutte le ricerche del caso, nelle situazioni di ansia somatizzata non emerge alcuna patologia fisica.

Ansia somatizzata allo stomaco

L'ansia intestinale, quindi, non è altro che ansia somatizzata allo stomaco e non è un caso che il disturbo appaia proprio in quella zona del nostro corpo: l’organo che si ammala ha un qualche legame simbolico con lo stimolo con cui ci ritroviamo a che fare, che a sua volta non riesce ad accedere alla nostra coscienza e ad essere simbolizzato.

A tal proposito, un articolo del quotidiano La Repubblica riporta uno studio effettuato da dei ricercatori cinesi che dimostra che la connessione tra intestino e cervello ha un impatto significativo sulle nostre vite e che, quindi, gli eventi stressanti a livello psicologico possono influire sulla nostra salute intestinale.

Ansia somatizzata allo stomaco

Ansia intestinale: quanto influisce l'ansia sul colon?

L'ansia influisce notevolmente sul colon perché è una delle cause della colite da stress, un disturbo che interessa questo tratto intestinale.

Questo organo, e in generale l’apparato gastrointestinale, sono tra le parti del nostro organismo che, più di altre, somatizzano i disagi emotivi e psichici.

Il motivo è da ritrovare nel fatto che ansia e stress rilasciano sostanze e ormoni che provocano un’accelerazione del transito intestinale e un aumento delle secrezioni dell’intestino, condizioni che danno vita a specifici sintomi.

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Cosa provoca l'ansia intestinale o alla pancia?

L'ansia patologica alla pancia, oltre che dallo stress, può essere provocata anche da:

  • predisposizione genetica
  • depressione
  • vita sedentaria
  • infezioni
  • intolleranze alimentari
  • alterazioni della flora batterica intestinale

Ansia intestinale: sintomi

Il sintomo principale dell'ansia intestinale è senza ombra di dubbio il dolore addominale che ci porta anche ad andare al bagno molto più spesso di quanto facciamo solitamente. Ma non solo, perché ai possibili episodi diarroici possono sostituirsi anche momenti di stitichezza, o anche un’alternanza delle due condizioni.

Altri sintomi dell'ansia che sentiamo sullo stomaco sono:

  • gonfiore addominale
  • cattiva digestione
  • flatulenza
  • muco nelle feci
  • difficoltà ad andare in bagno
  • nausea da ansia
  • magone allo stomaco

Va specificato, inoltre, che questo disturbo con i suoi sintomi può durare anni, comparendo periodicamente, o protrarsi per tutta la vita. Gli attacchi possono variare nella durata e nel tempo.

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Ansia intestinale: sintomi

Come non somatizzare

Quando si tratta di evitare la somatizzazione, è fondamentale praticare consapevolezza e autocompassione. Trovare momenti di relax durante la giornata può essere utile: dedicare del tempo a respirare profondamente, praticare la meditazione o lo yoga, o semplicemente concedersi una pausa rilassante può aiutare a ridurre lo stress e prevenire la somatizzazione.

Inoltre, sviluppare tecniche di rilassamento per l'ansia, o strategie di gestione dell'ansia come l'esercizio fisico regolare, il mantenimento di una dieta equilibrata e il coinvolgimento in attività che si godono, può contribuire a mantenere il corpo e la mente in uno stato di equilibrio.

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Cosa fare quando l'ansia prende l'intestino?

La buona notizia è che l'ansia intestinale si può curare, la "brutta" è che in alcune circostanze ci vuole un po' di impegno. Nei casi meno gravi può bastare cambiare abitudini alimentari e praticare una regolare attività fisica.

Esistono anche farmaci per l'ansia senza ricetta che puoi reperire facilmente.

Nelle situazioni più complesse, invece, può essere utile ricorrere a trattamenti farmacologici, mentre in quelli più radicati servono interventi psicoterapeutici: la somatizzazione è quel processo psico-fisico che porta a manifestare in una parte sana del proprio corpo - in questa circostanza nell'intestino - un dolore come risposta inconscia ad un’alterazione del proprio equilibrio psicologico.

A chi posso rivolgermi?

Per affrontare i disturbi d'ansia, un esperto della salute mentale può essere di grande aiuto. Con Serenis, puoi usufruire della psicoterapia online per ricevere il sostegno di un terapeuta adatto alle tue specifiche esigenze, comodamente da casa tua.

Fonti

  • Centro Clinico SPP, Ansia somatizzata: sintomi e rimedi con la psicoterapia.
  • La Repubblica, Ansia e stress cronico fanno ammalare l'intestino.
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Domenico De DonatisPsichiatra e Direttore Sanitario
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Domenico De Donatis è un medico psichiatra con esperienza nella cura dei disturbi psichiatrici. Laureato in Medicina e Chirurgia presso l'Università di Parma, ha poi ottenuto la specializzazione in Psichiatria all'Università Alma Mater Studiorum di Bologna. Registrato presso l'Ordine dei Medici e Chirurghi di Pescara con il n° 4336, si impegna a fornire trattamenti mirati per migliorare la salute mentale dei suoi pazienti.
Dott.ssa Martina MiglioreDirettore della Formazione e dello Sviluppo
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Romana trapiantata in Umbria. Laureata in psicologia e specializzata in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale. Ex-ricercatrice in Psicobiologia e psicofarmacologia. Visione pratica e creativa del mondo, amo le sfide e trovare soluzioni innovative. Appassionata di giochi di ruolo e cultura pop, li integro attivamente nelle mie terapie. Confermo da anni che parlare attraverso ciò che amiamo rende più semplice affrontare le sfide della vita.
Federico RussoPsicologo, Psicoterapeuta, Neuropsicologo
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Psicologo e psicoterapeuta con 8 anni di Esperienza. Iscrizione all’Ordine degli Psicologi - Regione Puglia, n° 5048. Laurea in Psicologia clinica e della salute, Università degli Studi di Chieti. Specializzazione in Psicoterapia presso l'Istituto S. Chiara. Crede che la parte migliore del suo lavoro sia il risultato: l’attenuazione dei sintomi, la risoluzione di una difficoltà, il miglioramento della vita delle persone.
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