Anoressia senile: sintomi e cura

Anche se mancanza di appetito e perdita di peso siano fenomeni abbastanza comuni nelle persone anziane, queste problematiche possono sfociare in anoressia senile. Vediamo cos'è e come trattare questo disturbo del comportamento alimentare.

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anoressia senile

L'anoressia senile è una condizione complessa che richiede attenzione e interventi tempestivi. Comprendere i sintomi, le cause e le conseguenze della malnutrizione negli anziani è fondamentale per migliorare la loro qualità della vita.

Cos’è l’anoressia senile

Prima di parlare dei sintomi dell'anoressia senile è necessario inquadrare le caratteristiche proprie della condizione dell'invecchiamento. L'età senile infatti comporta alcuni cambiamenti inevitabili non solo a livello fisico ma anche psicologico e sociale. Il nostro corpo con il passare degli anni va incontro ad un processo fisiologico di invecchiamento che colpisce tutti gli organi:

  • a livello degli apparati sensoriali: si riducono l'acuità visiva e la capacità di vedere da vicino, aumenta la sensibilità alla luce, l'udito perde la sua piena funzionalità, si manifesta una minore sensibilità per il gusto dei sapori dolci e una graduale perdita della capacità di distinguere gli odori;
  • a livello motorio: si riduce la massa muscolare, diminuiscono la forza e la resistenza fisica, le articolazioni perdono la loro mobilità e la cartilagine intervertebrale tende a scomparire;
  • a livello di funzioni vitali: cuore, polmoni, fegato ed arterie subiscono un declino che compromette la vitalità generale;
  • a livello estetico: si riduce il numero di capelli, la pelle perde elasticità, compaiono le rughe;
  • a livello cerebrale: con il processo dell'invecchiamento diminuisce il numero complessivo di neuroni e di conseguenza si riduce la capacità di acquisire nuove informazioni e di elaborarle.

Anoressia senile fisiologica

Mancanza di appetitoperdita di peso sono fenomeni abbastanza comuni nelle persone anziane. Nel corso dell'invecchiamento le persone tendono a ridurre l'assunzione di cibo per controbilanciare la diminuzione dell'attività fisica e del tasso metabolico a riposo che si verificano in modo del tutto naturale. Inoltre la perdita di peso è dovuta anche alla riduzione della massa muscolare dovuta ad una ridotta attività fisica. 

L'anoressia fisiologica dell'invecchiamento è dovuta ad alcuni fattori come:

  • una diminuzione dell'impulso alimentare dovuto ad un minor fabbisogno energetico;
  • un aumento dell'effetto saziante dell'ormone gastrointestinale colecistochinina;
  • una carenza di ossido nitrico: la mancanza di questa sostanza può svolgere un ruolo nella sazietà precoce comunemente osservata nelle persone anziane.

Proprio perchè la perdita di appetito e il calo ponderale sono considerati una parte normale dell'invecchiamento spesso l'anoressia senile patologica viene sottovalutata. Alcune ricerche scientifiche hanno dimostrato che quando una persona anziana sviluppa una malattia medica o un disturbo psicologico l’anoressia fisiologica tipica dell'invecchiamento può subire un’involuzione sviluppando anoressia patologica. L'anoressia senile patologica è una forma di malnutrizione caratterizzata da una marcata diminuzione dell'appetito a cui fanno seguito un ridotto apporto calorico e una significativa perdita di peso. Questa condizione comporta sintomi come debolezza e vulnerabilità a diverse malattie e può dare origine a gravi complicazioni mediche. 

Diverse condizioni sociali, psicologiche e mediche possono portare all'insorgenza di anoressia senile tra cui:

  • depressione: è la causa più comune di perdita di peso e anoressia nelle persone anziane;
  • condizioni come il cancro e l'artrite reumatoide producono i loro effetti anoressizzanti e debilitanti rilasciando citochine.

Sintomi di inappetenza e anoressia senile

Per prima cosa è necessario distinguere l’anoressia senile dall’anoressia nervosa che può colpire soggetti di tutte le età. Quando si parla di anoressia nervosa si fa riferimento a un disturbo alimentare caratterizzato da un'intensa paura di ingrassare, un’estrema restrizione calorica accompagnati da un'immagine corporea distorta. Anoressia e bulimia rappresentano due tra i principali disturbi del comportamento alimentare che si distinguono per la presenza di sintomi diversi. Nel caso della bulimia infatti si verificano abbuffate seguite da comportamenti compensatori come l'uso di lassativi e vomito autoindotto. Esistono anche forme di anoressia atipica dove si assiste alle stesse manifestazioni dell'anoressia nervosa in assenza di evidenti perdite di peso. L'anoressia non colpisce solo le donne e le forme di anoressia maschile sono ancora più difficili da diagnosticare a causa di stereotipi di genere che spesso tendono a rendere sottodiagnosticato questo disturbo. Testimonianze di persone con anoressia riportano la difficoltà di affrontare questa condizione a partire dalla presa di consapevolezza del disturbo e raccontano il faticoso percorso del recupero. Spesso il trattamento dell'anoressia giovanile prevede il coinvolgimento della famiglia in quanto il ruolo della madre sembra essere determinante nel percorso di guarigione. Diversamente dall’anoressia nervosa i sintomi dell'anoressia senile non riguardano il desiderio di perdere peso ma un condizione molto più articolata che può dipendere da numerosi fattori legati al processo di invecchiamento. Molte persone anziane anche sane non riescono a regolare adeguatamente l'assunzione di cibo e sperimentano una perdita di peso. In particolare sintomi di anoressia nell'anziano possono essere:

  • perdita di peso non intenzionale: il calo ponderale può essere rapido o graduale ed è dovuto alla riduzione della massa muscolare;
  • diminuzione dell'appetito: il minor dispendio energetico può comportare una significativa riduzione dell'interesse per il cibo;
  • affaticamento e debolezza: la mancanza di nutrienti essenziali porta a una riduzione dell'energia e della vitalità;
  • alterazioni del gusto e dell'olfatto: i fisiologici cambiamenti nelle percezioni sensoriali possono contribuire alla perdita di interesse per il cibo;
  • problemi digestivi: problemi a carico dell'apparato intestinale possono portare ad avere sintomi come nausea, costipazione o diarrea che contribuiscono alla mancanza di appetito;
  • declino cognitivo: anche gli aspetti cognitivi come la perdita di memoria o il disorientamento possono causare malnutrizione dovuta alla difficoltà di organizzare i pasti con regolarità;
  • depressione e isolamento sociale: la depressione nell'anziano è spesso associata ad un minor appetito e alla perdita di interesse per il cibo.
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Cause di anoressia in un anziano

L'eziologia dell'anoressia senile è multifattoriale e include una combinazione di cambiamenti fisiologici associati all'invecchiamento:

  • declino dell'olfatto e del gusto;
  • riduzione della spinta centrale e periferica a mangiare;
  • svuotamento gastrico ritardato;
  • condizioni patologiche: depressione, demenza, malattie somatiche;
  • farmaci e interventi iatrogeni;
  • stato di salute del cavo orale;
  • fattori sociali: povertà, solitudine.

Come affermato dalle ricerche di Landi et al. (2016) le persone anziane spesso non riescono ad assumere una quantità adeguata di cibo per soddisfare i loro fabbisogni energetici e nutrizionali essenziali. L'anoressia senile si caratterizza per una drastica diminuzione dell'appetito e dell'assunzione di cibo in età avanzata ed è un elemento determinante che contribuisce alla denutrizione e agli esiti negativi sulla salute nella popolazione geriatrica. Questo disturbo è infatti molto diffuso ed è riconosciuto come un predittore indipendente di morbilità e mortalità in diversi contesti clinici. Anche se l'anoressia patologica dell'anziano non è una conseguenza inevitabile dell'invecchiamento, l'avanzare dell'età spesso ne promuove lo sviluppo attraverso vari meccanismi. I cambiamenti legati all'età nello stile di vita, le condizioni di malattia, così come fattori sociali e ambientali hanno il potenziale di influenzare direttamente i comportamenti alimentari e lo stato nutrizionale durante l'età anziana. 

Le cause dell'anoressia senile sono molteplici e possono includere fattori fisiologici, psicologici e sociali. Alcune delle principali cause sono:

  • fattori medici e farmacologici: malattie croniche come il cancro, il diabete, l'insufficienza cardiaca e renale possono ridurre l'appetito. Anche i farmaci prescritti per queste condizioni possono avere effetti collaterali che influenzano l'appetito;
  • problemi del cavo orale: la perdita dei denti, la presenza di protesi mal posizionate o problemi gengivali possono rendere difficile e doloroso mangiare;
  • problemi digestivi: condizioni come la sindrome dell'intestino irritabile, l'ulcera peptica o la gastroenterite cronica possono causare dolore e disagio durante i pasti diminuendo dunque lo stimolo dell'appetito;
  • declino sensoriale: la riduzione della capacità olfattiva e gustativa può diminuire l'attrattiva del cibo;
  • depressione e ansia: disturbi mentali come la depressione e l'ansia possono ridurre significativamente l'interesse per il cibo e compromettere l'appetito;
  • isolamento sociale: la solitudine e la mancanza di stimoli sociali durante i pasti possono ridurre l'interesse per il cibo;
  • fattori economici: la difficoltà economica può limitare l'accesso a cibi nutrienti, freschi e di buona qualità.

Conseguenze della malnutrizione per una persona anziana

L'anoressia senile è associata a malnutrizione proteico-energetica, sarcopenia, fragilità, deterioramento funzionale, morbilità e mortalità. Poiché questo disturbo può portare a conseguenze drammatiche, sono necessari un'identificazione precoce e interventi efficaci. Uno degli obiettivi più importanti nell'assistenza geriatrica è ottimizzare lo stato nutrizionale degli anziani (Wysokiński et al., 2015). E' stata condotta una revisione scientifica su 146 studi relativi allo stato nutrizionale di individui di età superiore ai 65 anni. In questi soggetti ricoverati in case di cura, ospedali e case di riposo l'anoressia e la perdita di appetito erano associate a un rischio aumentato di malnutrizione, mortalità e altri esiti negativi (Fielding et al., 2023). La malnutrizione dovuta all'anoressia senile può avere gravi conseguenze sulla salute di un anziano. 

debolezza muscolarela mancanza di nutrienti essenziali può portare a una significativa riduzione della massa muscolare che aumenta il rischio di cadute e fratture nell'anziano;
compromissione del sistema immunitariola malnutrizione indebolisce il sistema immunitario rendendo l'anziano più esposto a contrarre infezioni e malattie;
problemi cardiacila perdita di peso può influire negativamente sulla funzione cardiaca aumentando il rischio di aritmie e insufficienza cardiaca;
declino cognitivola carenza di nutrienti essenziali può accelerare il fisiologico declino cognitivo aumentando il rischio di andare incontro a forme di demenza senile;
problemi gastrointestinalila mancanza di fibre e nutrienti può causare problemi digestivi come costipazione o diarrea cronica;
problemi psicologicila malnutrizione può peggiorare stati di depressione e ansia creando un circolo vizioso di peggioramento della salute mentale e fisica.
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Cura e trattamento dell’anoressia senile

Il trattamento dell'anoressia senile deve essere multidisciplinare includendo interventi medici, nutrizionali e psicologici. In particolare lo screening precoce per la malnutrizione è un pilastro fondamentale della gestione dell'anoressia senile. Tra gli strumenti di screening più utilizzati e convalidati per questo scopo è stato messo a punto il test Mini Nutritional Assessment (MNA). Si tratta di una scala di valutazione della presenza di disturbi nutrizionali negli anziani che consente di determinare in via preventiva il rischio di malnutrizione. Per la gestione precoce dell'anoressia senile i medici fanno uso di integratori calorici e nei casi più gravi si interviene con l'alimentazione enterale tramite sondino e la nutrizione parenterale periferica. Tra i farmaci utilizzati con successo per trattare l'anoressia dell'invecchiamento ci sono l'ormone della crescita, megestrol, ciproeptadina, tetraidrocannabinolo, steroidi anabolizzanti, agenti procinetici e antidepressivi (Morley, 1996b). L’anoressia senile può avere gravi conseguenze sulla salute generale e sulla qualità della vita dell'anziano. In questo articolo, esploreremo i sintomi, le cause e i trattamenti dell'anoressia senile.

L'effetto dell'invecchiamento sul sistema fisiologico dell'appetito e dell'assunzione di cibo è molto conosciuto in termini scientifici mentre è molto meno conosciuto il fattore relativo alle caratteristiche ambientali e psicosociali dell'alimentazione. Per questo motivo sono stati sviluppati appositi strumenti di misurazione che permettono di comprendere il ruolo che hanno gli stimoli ambientali nel determinare il rischio di anoressia senile. 

Attualmente esiste uno strumento standardizzato che permette di valutare l'appetito nei contesti clinici. Si tratta del questionario semplificato di valutazione nutrizionale (Simplified Nutrition Assessment Questionnaire, SNAQ) che è composto da sole 4 domande e consente di individuare in modo immediato il rischio di perdita di peso nell'arco dei 6 mesi successivi alla somministrazione. Le domande del questionario riguardano il livello di appetito che va da molto scarso a molto buono, il senso di pienezza dopo aver mangiato, i gusti alimentari e la quantità di pasti consumati nell'arco di una giornata. L'identificazione precoce di scarso appetito potrebbe consentire un intervento tempestivo prima che si verifichi la perdita di peso. 

Guardando al futuro l'obiettivo è quello di sviluppare approcci multicomponenti al trattamento dell'anoressia senile basati sulla crescente comprensione dell'interazione tra fattori fisiologici, psicologici e ambientali nell'insorgenza del disturbo (Cox et al., 2020). Aiutare una persona anoressica richiede sensibilità, comprensione e un approccio non giudicante. È importante incoraggiare la persona ad avere consapevolezza del problema, offrire un aiuto professionale e un supporto emotivo e sociale. 

rimedi per l'anoressia senile richiedono un approccio multidisciplinare che coinvolge medici, nutrizionisti, dietisti, psicologi. Ecco alcune delle strategie più efficaci:

  • valutazione medica completa: identificare e trattare le condizioni mediche sottostanti che possono contribuire alla perdita di appetito e alla perdita di peso;
  • intervento nutrizionale: sviluppare un piano alimentare che prevede l'assunzione di cibi appetibili e ricchi di nutrienti essenziali. Questo intervento può includere l'uso di integratori nutrizionali. Numerosi studi hanno dimostrato che gli integratori alimentari orali (ONS) hanno un effetto positivo sullo stato nutrizionale degli anziani. In particolare i risultati degli studi indicano che gli ONS hanno effetti benefici sull'appetito generale, sull'assunzione di energia, sul peso corporeo e sull'indice di massa corporea;
  • supporto psicologico: terapie psicologiche come quella cognitivo-comportamentale (CBT) e altre forme di counseling possono aiutare ad affrontare problemi emotivi e comportamentali associati all'anoressia senile;
  • coinvolgimento familiare: è importante coinvolgere la famiglia fornendo informazioni sugli effetti dell'anoressia senile e su come supportare l'anziano nell'avere uno stile nutrizionale positivo;
  • ambiente sociale: è importante favorire un ambiente sociale positivo in cui la persona anziana possa sentirsi meno sola. In particolare può essere utile condividere i pasti con amici e familiari;
  • farmaci: in alcuni casi i medici possono prescrivere farmaci per stimolare l'appetito e per trattare quelle condizioni mediche sottostanti che contribuiscono alla perdita di peso.

Sono state eseguite una revisione sistematica e una meta-analisi per riassumere i risultati di diversi studi sull'efficacia dei trattamenti nell'anoressia senile in relazione a depressione, compromissione sensoriale del gusto e dell'olfatto, diminuzione dell'appetito, sazietà precoce e disabilità. I risultati della ricerca indicano che gli interventi specifici per l'anoressia senile hanno un impatto importante sul peso corporeo e sull'assunzione di energia. La revisione sistematica è stata condotta su 20 articoli basati su diversi approcci terapeutici riguardanti l'assunzione di cibo e gli esiti nutrizionali concludendo che gli approcci terapeutici devono tener conto delle diverse varianti di anoressia senile. Per consentire una decisione più corretta sulla terapia più appropriata da prescrivere è utile avere una definizione più precisa delle compromissioni funzionali associate all'anoressia senile. Gli approcci terapeutici hanno benefici più alti quando sono mirati alle caratteristiche specifiche della condizione di anoressia senile (Perna et al., 2018).

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L'importanza del supporto psicologico

La condizione dell'età senile per molti può essere frustrante in quanto con il declino fisiologico e sociale viene intaccato il senso di integrità personale e il concetto di autostima. Occorre trovare forme di assistenza che non allontanino la persona anziana dal proprio ambiente di vita e dalle proprie abitudini. 

Il supporto psicologico è un elemento molto importante durante il processo di invecchiamento per permettere l'integrazione della nuova esperienza esistenziale nel percorso di vita. In particolare nel trattamento dell'anoressia senile curare l'aspetto psicologico è determinante per la guarigione. 

Serenis offre servizi di counseling online con terapeuti esperti che possono essere particolarmente utili per gli anziani che soffrono di anoressia. Attraverso Serenis è possibile avere il supporto di professionisti qualificati come psicologi, psichiatri e psicoterapeuti che possono aiutare a gestire i sintomi depressivi, ansiosi e altri problemi psicologici associati alla condizione dell'anoressia senile. Serenis permette agli anziani di ricevere supporto personalizzato direttamente da casa eliminando il problema degli spostamenti e fornendo una soluzione di facile accesso.

 

FONTI:

  • Morley, J. E. (1996b). Anorexia in older persons. Drugs & Aging, 8(2), 134–155.
  • Lau S, Pek K, Chew J, Lim JP, Ismail NH, Ding YY, Cesari M, Lim WS. The Simplified Nutritional Appetite Questionnaire (SNAQ) as a Screening Tool for Risk of Malnutrition: Optimal Cutoff, Factor Structure, and Validation in Healthy Community-Dwelling Older Adults. Nutrients. 2020 Sep 21;12(9):2885.
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Domenico De DonatisPsichiatra e Direttore Sanitario
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Domenico De Donatis è un medico psichiatra con esperienza nella cura dei disturbi psichiatrici. Laureato in Medicina e Chirurgia presso l'Università di Parma, ha poi ottenuto la specializzazione in Psichiatria all'Università Alma Mater Studiorum di Bologna. Registrato presso l'Ordine dei Medici e Chirurghi di Pescara con il n° 4336, si impegna a fornire trattamenti mirati per migliorare la salute mentale dei suoi pazienti.
Federico RussoPsicologo, Psicoterapeuta, Neuropsicologo
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Psicologo e psicoterapeuta con 8 anni di Esperienza. Iscrizione all’Ordine degli Psicologi - Regione Puglia, n° 5048. Laurea in Psicologia clinica e della salute, Università degli Studi di Chieti. Specializzazione in Psicoterapia presso l'Istituto S. Chiara. Crede che la parte migliore del suo lavoro sia il risultato: l’attenuazione dei sintomi, la risoluzione di una difficoltà, il miglioramento della vita delle persone.
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