Anoressia e bulimia: differenze e punti in comune

I disturbi alimentari sono condizioni psicologiche complesse che coinvolgono comportamenti alimentari irregolari e preoccupazioni eccessive riguardo al peso e alla forma del corpo.

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conseguenze di anoressia e bulimia

Punti chiave

  • Caratteristiche in comune di bulimia e anoressia: anoressia e bulimia sono disturbi alimentari con molte somiglianze. Entrambi implicano un'ossessione per il peso e il controllo dell'alimentazione, con comportamenti estremi come restrizione calorica, vomito autoindotto e uso di lassativi. Spesso si manifestano nella stessa persona in momenti diversi, rendendo la distinzione tra i due disturbi meno netta nella pratica clinica.
  • Differenze tra i due disturbi: nell’anoressia prevale la restrizione alimentare e la perdita di peso è marcata, mentre nella bulimia si verificano abbuffate seguite da comportamenti di compensazione. Le persone con anoressia sono spesso sottopeso, mentre chi soffre di bulimia può avere un peso normale o essere in sovrappeso. Inoltre, nella bulimia sono più comuni le fluttuazioni di peso e una maggiore impulsività.
  • Trattamento: il trattamento richiede un approccio multidisciplinare con nutrizionisti, psicologi e psichiatri, a volte anche nei centri specializzati per i disturbi alimentari. Il supporto medico può includere piani alimentari mirati e terapie psicologiche per affrontare le cause profonde del disturbo. 

Caratteristiche in comune di anoressia e bulimia

L'anoressia e la bulimia fanno entrambe parte dei disturbi del comportamento alimentare

Anoressia e bulimia sono due disturbi diversi, ma condividono alcuni sintomi e possono manifestarsi nella stessa persona in momenti diversi.

Sebbene i principali manuali diagnostici le definiscano come patologie separate, con criteri distinti per diagnosi, trattamento e cause, nella pratica clinica la distinzione non è sempre chiara. Per questo, spesso vengono considerate varianti di un unico disturbo alimentare.

L'anoressia

L’anoressia, o anoressia nervosa è un disturbo alimentare caratterizzato dal rifiuto del cibo, associata ad una drastica perdita di peso che può diventare pericolosa. Per dimagrire, chi soffre di anoressia può provocarsi il vomito, usare lassativi e diuretici oppure seguire diete estreme, allenarsi in maniera eccessiva o digiunare.

Il termine anoressia deriva dal greco an-òrexis e significa “assenza di appetito”, anche se chi ne soffre prova fame ma la nega per paura di ingrassare.

Il disturbo colpisce prevalentemente ragazze adolescenti con un rapporto di paragone tra donne e uomini di 10 a 1.

L'anoressia

Bulimia

La bulimia nervosa è un disturbo del comportamento alimentare caratterizzato dalla tendenza ad abbuffate di cibo compulsive, seguite da condotte eliminatorie come induzione del vomito, utilizzo di lassativi, digiuno o eccessiva attività fisica.

Il cibo che viene ingerito può variare da dolce a salato, con poca attenzione al gusto. L'abbuffata solitamente continua fino a che la persona non raggiunge il punto massimo di sazietà fino a stare male. A quel punto, per evitare l’aumento di peso, si ricorre alle condotte eliminatorie.

Durante la crisi, la persona ha la sensazione di perdere il controllo, fino a sentirsi estranea a sé stessa. Dopo, compaiono senso di colpa e autosvalutazione

Come per l'anoressia, anche la bulimia colpisce soprattutto le donne, con un rapporto di 20 a 1 rispetto agli uomini.

Bulimia

Differenze tra anoressia e bulimia

Come riportato in un articolo su ScienceDirect, secondo Russell la differenza tra anoressia e bulimia era evidente nelle seguenti caratteristiche della bulimia:

  • i soggetti bulimici potevano essere anche normopeso o sovrappeso,
  • presentavano meno irregolarità mestruali,
  • erano più attivi sessualmente,
  • mostravano gradi più elevati di depressione.

Tuttavia Russell non ha classificato questi pazienti come affetti da un disturbo alimentare separato, ma piuttosto come una "fase cronica di anoressia nervosa". Riteneva anche che i pazienti con bulimia avessero una prognosi peggiore, fossero più resistenti al trattamento, avessero maggiori rischi di complicazioni fisiche e un rischio più alto di suicidio.

La comprensione della bulimia nervosa ha continuato a evolversi nel tempo, arrivando a essere riconosciuta come un disturbo alimentare distinto, con importanti aggiornamenti introdotti nel DSM-5.(Calendula Castillo, Eric Weiselberg 2017).

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Conseguenze fisiche e psicologiche di anoressia e bulimia

Le conseguenze di anoressia e bulimia si manifestano sia a livello fisico che psicologico, influenzando profondamente la qualità della vita.

L’anoressia porta a una perdita di peso estrema, con un corpo che diventa sempre più fragile. La mancanza di nutrienti rallenta la digestione, indebolisce i muscoli e altera gli equilibri ormonali, portando all’assenza del ciclo mestruale nelle donne. Anche il cuore ne risente, con battiti irregolari e pressione bassa che causano frequenti capogiri e stanchezza.

Nella bulimia, il peso può oscillare, ma il corpo subisce comunque gravi danni. Il vomito frequente corrode i denti e irrita la gola, mentre l’uso di lassativi altera il funzionamento dell’intestino. Il senso di colpa dopo le abbuffate si trasforma spesso in un ciclo di restrizioni eccessive, esercizio fisico estremo e nuove abbuffate, creando un circolo difficile da interrompere.

La mente è sempre occupata da pensieri sul cibo, sul peso e sul giudizio degli altri. A livello psicologico, l’ansia e la depressione si fanno strada, alimentando un senso di insoddisfazione e autosvalutazione.

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Trattamento e cura di anoressia e bulimia

Un aiuto fondamentale per chi soffre di disturbi alimentari è fornito dai centri specializzati nei disturbi del comportamento alimentare (DCA). In questi centri, i pazienti possono ricevere supporto da un'équipe multidisciplinare composta da nutrizionisti, psicologi e psichiatri, dedicati al trattamento integrato di questi disturbi. L'importanza di tali strutture è evidenziata anche nelle numerose testimonianze di chi ha affrontato l'anoressia, che sottolineano quanto sia essenziale l'assistenza professionale e specializzata. Può essere necessario che il paziente recuperi peso, pertanto un medico potrebbe prescrivere una dieta per ingrassare

Inoltre, è possibile affrontare l'anoressia e la bulimia con un esperto della salute mentale. Con Serenis puoi farlo grazie a uno psicologo online specializzato in disturbi alimentari. Ricordati che il tuo benessere mentale deve essere una priorità: non rimandare il prenderti cura di te.

Trattamento e cura di anoressia e bulimia

Bibliografia:

  • Kipman A., Gorwood P., Mouren-Siméoni M. C., Adès J. (1999), Genetic factors in anorexia nervosa, European Psychiatry, Vol. 14, Issue 4
  • Ehrensing R. H., Weitzman E. L. (1970), The Mother-Daughter Relationship in Anorexia Nervosa, Psychosomatic Medicine 32(2):p 201-208
Alcune domande che potresti avere
  • E i casi stanno aumentando. Vent'anni fa le persone che soffrivano di disturbi dell'alimentazione in Italia erano circa 300 mila, oggi sono più di tre milioni.

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Dott.ssa Martina MiglioreDirettore della Formazione e dello Sviluppo
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Romana trapiantata in Umbria. Laureata in psicologia e specializzata in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale. Ex-ricercatrice in Psicobiologia e psicofarmacologia. Visione pratica e creativa del mondo, amo le sfide e trovare soluzioni innovative. Appassionata di giochi di ruolo e cultura pop, li integro attivamente nelle mie terapie. Confermo da anni che parlare attraverso ciò che amiamo rende più semplice affrontare le sfide della vita.
Federico RussoPsicologo, Psicoterapeuta, Neuropsicologo
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Psicologo e psicoterapeuta con 8 anni di Esperienza. Iscrizione all’Ordine degli Psicologi - Regione Puglia, n° 5048. Laurea in Psicologia clinica e della salute, Università degli Studi di Chieti. Specializzazione in Psicoterapia presso l'Istituto S. Chiara. Crede che la parte migliore del suo lavoro sia il risultato: l’attenuazione dei sintomi, la risoluzione di una difficoltà, il miglioramento della vita delle persone.
Claudia TripiPsicologa e Psicoterapeuta
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Dopo la laurea in Psicologia, mi sono specializzata in psicoterapia dell'approccio centrato sulla persona. Durante il primo colloquio cerco di mettere l'altro/a a proprio agio e di cogliere sia le difficoltà in atto, sia le risorse che la persona porta con sé e di cui, magari, non è consapevole. Successivamente invito l'altro/a a riflettere sugli obiettivi che vuole raggiungere, per stabilire insieme un punto di partenza e capire le sue priorità.
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