Amenorrea: cos'è, cause e rimedi
Scopri tutto sull'amenorrea: cause, sintomi e trattamenti per l'assenza di ciclo mestruale. Approfondisci in questo articolo le tipologie e le soluzioni per affrontare questa condizione.
L’amenorrea è un termine medico che indica l’assenza del ciclo mestruale in età fertile, una condizione che può essere fisiologica, come in gravidanza o menopausa, oppure segnale di problematiche sottostanti, come squilibri ormonali, disturbi alimentari o stress eccessivo. Questo articolo approfondisce le diverse tipologie di amenorrea, dalle cause più comuni ai sintomi da monitorare, passando per le opzioni diagnostiche e terapeutiche disponibili. Una guida completa per comprendere meglio questa condizione e l’importanza di affrontarla con un approccio tempestivo e specialistico.
Cos'è l'amenorrea?
L'amenorrea è l'assenza di mestruazioni prolungata per almeno 3 cicli mestruali consecutivi, in caso di cicli regolari, e di 6 mesi, in caso di mestruazioni irregolari. Questa condizione può essere fisiologica e tipica di periodi come la pubertà, la gravidanza, l'allattamento o la menopausa, oppure può verificarsi a causa di altri fattori.
L'amenorrea non è una malattia ma un sintomo che può indicare la presenza di altre condizioni o patologie.
Come capire se si è in amenorrea?
L'assenza delle mestruazioni è il sintomo principale dell'amenorrea ma possono manifestarsi anche altri disturbi come perdita di peso, insonnia, galattorrea, caduta dei capelli, cefalea, disturbi visivi, dolore pelvico, secchezza vaginale, acne. La sintomatologia varia a seconda della causa sottostante.
Alcuni sintomi associati all'amenorrea, come irritabilità e sbalzi d'umore possono sovrapporsi a quelli del disturbo bipolare, creando confusione nella diagnosi.
Tipologie e cause di amenorrea
Le cause dell’amenorrea possono essere molteplici e variano a seconda che si tratti di amenorrea primaria o secondaria.
Amenorrea primaria
L'amenorrea primaria è caratterizzata dall'assenza del primo ciclo mestruale che non compare entro il compimento del sedicesimo anno di età. Questa condizione può essere causata da diversi fattori. Tra i più comuni troviamo problemi alle ovaie, come la presenza di cisti o la sindrome dell'ovaio policistico; squilibri ormonali; malformazioni congenite dell'utero, delle tube o della vagina.
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Amenorrea secondaria
Per capire il significato di amenorrea secondaria, dobbiamo pensare a un ciclo che improvvisamente si ferma e non si presenta per un periodo di almeno 3 mesi consecutivi.
Tra le cause di amenorrea secondaria rientrano:
- Condizioni fisiologiche come la gravidanza, l'allattamento o la menopausa;
- Uso di contraccettivi;
- Assunzione di determinati farmaci tra cui antipsicotici, chemioterapici e antidepressivi;
- Eccessiva perdita di peso disturbi del comportamento alimentare;
- Obesità severa
- Eccesso di stress o esercizio fisico
- Squilibri ormonali lungo l'asse ipotalamo-ipofisi-ovaie
- Ipotiroidismo e ipertiroidismo
- Anomalie anatomiche acquisite dell'apparato genitale femminile come, ad esempio, aderenze intrauterine
Amenorrea da disturbi alimentari o sovrallenamento
Il ciclo può scomparire anche in caso di disturbi alimentari. L'anoressia nervosa, se inizia in giovane età, può interferire con lo sviluppo fisico e causare ritardi nella comparsa del ciclo mestruale. L'allenamento sportivo intenso, soprattutto se non è accompagnato da una corretta alimentazione, può portare a diverse carenze che possono incidere sulla regolarità delle mestruazioni.
L'anoressia nervosa altera profondamente il funzionamento del corpo. Quando limitiamo drasticamente l'alimentazione, il nostro organismo interpreta questa situazione come una condizione di "carestia". La conseguenza è che vengono sospesi i processi non essenziali per la sopravvivenza. L'assenza del ciclo mestruale è uno dei primi segnali di questo processo.
Per far tornare il ciclo, è fondamentale affrontare il disturbo alimentare alla radice. Il primo passo è ristabilire una corretta alimentazione, seguendo un piano nutrizionale personalizzato che soddisfi i bisogni energetici del corpo. Parallelamente, è importante lavorare sui fattori psicologici che hanno portato all'anoressia, come la paura del cibo e la distorsione dell'immagine corporea, con l'aiuto di uno psicoterapeuta.
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Infine, il monitoraggio regolare del ciclo mestruale e eventuali consulenze ginecologiche sono essenziali per valutare i progressi e intervenire tempestivamente in caso di necessità.
Amenorrea ipotalamica: l'amenorrea da stress
Nell'amenorrea ipotalamica, l'ipotalamo, una ghiandola situata alla base del cervello, produce quantità insufficienti di ormoni.
Quando il corpo è sottoposto a elevati livelli di stress, l'ipotalamo riduce la produzione degli ormoni ipotalamici e ipofisari. Questa riduzione ha un impatto diretto sulle ovaie perché inibisce la maturazione follicolare e l'ovulazione. Senza l'ovulazione, i livelli di estrogeni e progesterone rimangono bassi, causando l'assenza di mestruazioni.
Le cause più comuni dell'amenorrea ipotalamica sono legate a:
- Stress: un livello di stress elevato e prolungato può influenzare negativamente il nostro organismo e il ciclo mestruale.
- Diete troppo restrittive: seguire diete molto rigide o sbilanciate può privare il corpo dei nutrienti necessari per funzionare correttamente.
- Esercizio fisico intenso: fare sport in modo eccessivo, soprattutto se associato a una dieta inadeguata, può portare a squilibri ormonali e all'amenorrea.
- Disturbi alimentari: l'anoressia e la bulimia sono disturbi che possono causare gravi alterazioni del ciclo mestruale.
L'amenorrea ipotalamica, sebbene possa essere considerata una risposta adattiva a breve termine, sul lungo periodo può avere conseguenze negative come l'osteoporosi, disturbi dell'umore e problemi di fertilità.
Amenorrea, gravidanza e allattamento
Durante la gravidanza, l'assenza di mestruazioni è fisiologica ed è dovuta all'aumento dei livelli di ormoni come l'estradiolo e il progesterone.
Il fattore principale che influenza il ritorno delle mestruazioni dopo il parto è l'allattamento al seno.
Allattare frequentemente stimola la produzione di prolattina, un ormone che inibisce l'ovulazione: più spesso il bambino si attacca al seno, meno probabile è che la mamma ovuli e abbia le mestruazioni. A giocare un ruolo fondamentale nell’amenorrea durante l’allattamento è la durata dello stesso: più a lungo si allatta, più si tende a posticipare il ritorno del ciclo.
È fondamentale ricordare che l'ovulazione avviene prima delle mestruazioni. Questo significa che una donna può rimanere incinta anche se non ha ancora avuto il primo ciclo dopo il parto. Per questo motivo, è sempre consigliabile utilizzare un metodo contraccettivo fin dai primi rapporti sessuali dopo il parto, anche se si sta allattando.
Conseguenze dell'amenorrea
L'amenorrea prolungata, soprattutto se associata a bassi livelli di estrogeni, può aumentare il rischio di osteoporosi, di disturbi cardiaci e vascolari. L'assenza di ovulazione può portare a infertilità.
Chi è in amenorrea può rimanere incinta?
Si sentono spesso storie di chi è rimasta incinta in amenorrea: è davvero possibile?L'assenza del ciclo mestruale non esclude del tutto la possibilità di una gravidanza. Se è vero che l'amenorrea è spesso associata a problemi di ovulazione, lo è altrettanto il fatto che l'ovulazione può comunque avvenire, anche se in modo irregolare o sporadico.
Come si fa a far tornare il ciclo?
Il trattamento dell'amenorrea varia a seconda della causa scatenante. Se l'amenorrea è legata a problemi di peso o a uno stile di vita troppo stressante, si interverrà con modifiche alimentari e programmi di attività fisica personalizzati. In altri casi, potrebbero essere necessari farmaci per riequilibrare gli ormoni o un supporto psicologico per affrontare disturbi alimentari o stress. Il percorso terapeutico deve essere adattato alle specifiche esigenze della paziente.
Quali sono le analisi da fare se non viene il ciclo?
L'iter diagnostico, in caso di amenorrea, è composto da una serie di analisi necessarie per comprendere la causa che ha determinato la scomparsa del ciclo. Tre le analisi richieste ricordiamo:
- Test di gravidanza: la prima analisi da eseguire è un test di gravidanza che può essere effettuato tramite urine o sangue.
- Esame ormonale: consiste in un prelievo di sangue per analizzare i livelli di ormoni come FSH (ormone follicolo-stimolante), LH (ormone luteinizzante) e prolattina. Questi test aiutano a determinare se ci sono squilibri ormonali che potrebbero essere alla base dell'assenza di mestruazioni.
- Ecografia pelvica: utile per visualizzare l'utero e le ovaie, permettendo di identificare eventuali anomalie strutturali, come cisti ovariche o aderenze.
- Radiografia della mano: in caso di amenorrea primaria, la radiografia della mano può essere utilizzata per valutare l'età ossea e determinare se ci sono ritardi nello sviluppo puberale.
- Visita ginecologica: una visita ginecologica completa è fondamentale per un esame fisico e per raccogliere informazioni sulla storia medica e sui sintomi associati.
In base ai risultati preliminari, il medico può raccomandare ulteriori test, come la risonanza magnetica per valutare eventuali problemi a carico dell'ipofisi o dell'ipotalamo.
Fonti:
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- Galasso, C. (n.d.). Amenorrea ipotalamica funzionale – un disturbo neuroendocrino multidimensionale: la nostra esperienza clinica. Unitesi. https://unitesi.uniupo.it/bitstream/20.500.14238/624/1/GALASSO_CATERINA_TESI.pdf
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