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Alleanza terapeutica in psicologia

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Alleanza terapeutica

Cosa significa alleanza terapeutica?

In psicologia, l’alleanza terapeutica è un concetto che si riferisce al legame di fiducia, rispetto e collaborazione che si instaura tra psicoterapeuta e paziente durante il percorso di cura. Questa alleanza rappresenta un fattore predittivo chiave per il buon esito della terapia: in una ricerca pubblicata sulla rivista Taylor & Francis (Marco J. Hilsenroth e colleghi, 2010) è emerso che i pazienti che hanno percepito la costruzione di una solida alleanza terapeutica già nella fase iniziale della terapia hanno ottenuto risultati più positivi e incoraggianti durante tutto il percorso di cura.

Come costruire una buona alleanza terapeutica?

Nell’alleanza terapeutica acquista un ruolo fondamentale il concetto di setting ovvero l'insieme delle condizioni fisiche, temporali e relazionali che delimitano e strutturano il lavoro psicoterapeutico. Il setting deve essere stabile, affidabile e accogliente: in questo modo si crea uno spazio ideale per consentire al paziente di sentirsi al sicuro e di esplorare liberamente il proprio vissuto. Un solido legame emotivo migliora la comunicazione, facilita l'apertura e incoraggia la volontà del paziente di esplorare argomenti difficili o delicati.

Per costruire la relazione terapeutica, è necessario partire dalla comprensione del problema o del disagio che ha spinto il paziente a chiedere un supporto psicologico. È proprio in queste battute iniziali che entrano in gioco gli "ingredienti" fondamentali del rapporto tra psicologo e paziente ovvero ascolto attivo, dialogo aperto e la capacità del terapeuta di entrare in empatia per comprendere la prospettiva dell'altro. Una volta raggiunto un punto comune di partenza e un accordo sul problema presentato, il professionista può adattare l’approccio terapeutico per affrontare le esigenze specifiche del caso.

La costruzione di una buona alleanza terapeutica prevede anche la necessità di definire in modo collaborativo gli obiettivi del trattamento; terapeuta e paziente devono lavorare insieme per delineare ciò che sperano di ottenere attraverso la terapia attraverso obiettivi chiari e realistici.

L’alleanza terapeutica può essere misurata monitorando alcuni segnali, come, ad esempio, il coinvolgimento del paziente durante il trattamento, l’apertura alle discussioni e al feedback e il successo complessivo del trattamento. Questi indicatori ci mostrano non solo l'efficacia dell’alleanza ma anche lo spazio per eventuali miglioramenti.

Alleanza terapeutica nella terapia online e nelle piattaforme web

Per realizzare una buona alleanza terapeutica, è necessario che il paziente percepisca che la terapia è uno spazio di fiducia in cui può condividere le proprie esperienze in totale sicurezza in un ambiente privo di giudizio (Okamoto et al., 2019). Cosa succede invece nel contesto delle terapie online?

Nella psicoterapia online è possibile stabilire un’alleanza terapeutica con la stessa intensità della psicoterapia tradizionale. Numerose ricerche suggeriscono che il legame terapeutico che può essere creato in modalità virtuale è più intenso di quello che può essere sperimentato di persona (Watts et al., 2020). Chi decide di affrontare un percorso terapeutico online entra in uno spazio percepito come confortevole ma soprattutto neutrale, caratteristica che offre migliori opportunità di espressione, connessione e intimità (Simpson et al., 2021).

Quando si rompe l'alleanza terapeutica?

Stabilire un'alleanza terapeutica può essere difficile a causa delle barriere naturali dei pazienti come la resistenza emotiva, le paure e le ansie. La mancanza di abilità interpersonali da parte del terapeuta (Steven J. Ackerman e colleghi, 2003) e la difficoltà nel mantenere la coerenza nella relazione rappresentano delle ulteriori sfide che possono portare a momenti di crisi e rotture.

Le situazioni di conflitto possono essere numerose. Tra le principali ricordiamo:

  • il paziente percepisce il terapeuta come non empatico, critico o non accogliente in maniera consona alle sue esigenze;
  • in presenza di incomprensioni o fraintendimenti comunicativi;
  • quando emergono resistenze o difese del paziente che rendono difficile il proseguimento del lavoro;
  • in caso di cambiamenti o interruzioni impreviste del setting terapeutico

La rottura è un passaggio fondamentale per il terapeuta: il momento di crisi si trasforma in una preziosa opportunità per comprendere il sistema profondo di aspettative, credenze e valutazioni del paziente e, se è possibile, per ristabilire l'alleanza terapeutica.

Chi parla di alleanza terapeutica?

Il concetto di alleanza terapeutica nasce dalla considerazione di Freud della necessità del paziente di legarsi positivamente al terapeuta in funzione dello sviluppo del percorso analitico; i termini di alleanza terapeutica e alleanza di lavoro nascono però con Zetzel e Greenson negli anni ‘60.

Il concetto elaborato da questi psichiatri si è evoluto nel corso del tempo fino ad arrivare alla teorizzazione di Bordin (1979). Tra gli altri studiosi che si sono occupati della relazione tra paziente e terapeuta citiamo Vittorio Lingiardi, che ha sottolineato l'importanza dell'alleanza come fattore predittivo dell'esito terapeutico; Giovanni LiottiFabio Monticelli che hanno analizzato il legame tra alleanza terapeutica, attaccamento e sistemi motivazionali.

Su cosa si basa la relazione terapeutica?

Secondo Bordin, l’alleanza terapeutica deve basarsi su tre elementi fondamentali:

  • l'accordo tra le parti circa le finalità del trattamento;
  • il legame emotivo tra paziente e terapeuta;
  • il patto tra entrambi riguardo al lavoro da svolgere dentro e fuori le sedute di psicoterapia affinché gli obiettivi vengano raggiunti.

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Fonti:

  • Lynch, E., Lynch, J., McClintick, K., Pippen, B., Womack, K., & Hinson, K. (2023). Perspective Chapter: Therapeutic Alliance, Rupture and Repair in Group Therapy. In IntechOpen eBooks. https://doi.org/10.5772/intechopen.110700
Pubblicazione: 08 agosto 2024Ultimo aggiornamento: 27 agosto 2024
Queste cose non le sa nessuno
In Italia parliamo di "benessere mentale" solo da qualche anno: molte persone non hanno grande consapevolezza di quello che si nasconde dietro le emozioni. Se conosci qualcuno che avrebbe bisogno di leggere questo articolo, puoi condividerlo da qui.
Scritto da
Dott.ssa Martina MiglioreDirettore della Formazione e dello Sviluppo
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Romana trapiantata in Umbria. Laureata in psicologia e specializzata in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale. Ex-ricercatrice in Psicobiologia e psicofarmacologia. Visione pratica e creativa del mondo, amo le sfide e trovare soluzioni innovative. Appassionata di giochi di ruolo e cultura pop, li integro attivamente nelle mie terapie. Confermo da anni che parlare attraverso ciò che amiamo rende più semplice affrontare le sfide della vita.
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Federico Russo
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Psicologo e psicoterapeuta con 8 anni di Esperienza. Iscrizione all’Ordine degli Psicologi - Regione Puglia, n° 5048. Laurea in Psicologia clinica e della salute, Università degli Studi di Chieti. Specializzazione in Psicoterapia presso l'Istituto S. Chiara. Crede che la parte migliore del suo lavoro sia il risultato: l’attenuazione dei sintomi, la risoluzione di una difficoltà, il miglioramento della vita delle persone.
Dott.ssa Martina MiglioreDirettore della Formazione e dello Sviluppo
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Romana trapiantata in Umbria. Laureata in psicologia e specializzata in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale. Ex-ricercatrice in Psicobiologia e psicofarmacologia. Visione pratica e creativa del mondo, amo le sfide e trovare soluzioni innovative. Appassionata di giochi di ruolo e cultura pop, li integro attivamente nelle mie terapie. Confermo da anni che parlare attraverso ciò che amiamo rende più semplice affrontare le sfide della vita.
Domenico De Donatis
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Domenico De Donatis è un medico psichiatra con esperienza nella cura dei disturbi psichiatrici. Laureato in Medicina e Chirurgia presso l'Università di Parma, ha poi ottenuto la specializzazione in Psichiatria all'Università Alma Mater Studiorum di Bologna. Registrato presso l'Ordine dei Medici e Chirurghi di Pescara con il n° 4336, si impegna a fornire trattamenti mirati per migliorare la salute mentale dei suoi pazienti.