Cos'è l'agile coaching: la guida completa
Scopri come l'agile coaching può trasformare il modo di lavorare, migliorando produttività, comunicazione e gestione del tempo. Dalla definizione del ruolo alle fasi di trasformazione, esploreremo le competenze richieste, le certificazioni utili e le opportunità lavorative per diventare un professionista del cambiamento aziendale.

Un agile coach aiuta le organizzazioni, i lavoratori e tutto il team aziendale a passare da un sistema tradizionale a uno più efficace: tramite l'agile coaching, infatti, si può sviluppare una migliore gestione del tempo.
Il percorso di miglioramento è progressivo. Il coach non può cambiare completamente il metodo di lavoro sino ad ora utilizzato, ma deve osservare, spronare e guidare lentamente il team nella giusta direzione. Deve evidenziare le lacune e le problematiche che rendono l'attività meno efficace, cercando di convincere ad adottare un nuovo approccio più agile.
Scopriamo in questo articolo come funziona l'agile coaching, quali sono le fasi, la metodologia, i vantaggi di questo strumento e come diventare un professionista del settore.
Cos'è l'agile coaching
Possiamo definire l'agile coaching come un lungo processo di trasformazione e cambiamento che aiuta un'organizzazione o un'azienda ad abbandonare un metodo di lavoro tradizionale in favore di un metodo agile ed efficiente.
Questa forma di business coaching coinvolge non solo imprenditori e dirigenti, ma anche lavoratori e individui che contribuiscono al raggiungimento degli obiettivi aziendali.
Per comprendere meglio chi è l'agile coach, possiamo elencare alcuni dei suoi compiti principali:
- formazione del team e svolgimento di workshop sulle modalità di lavoro agile;
- miglioramento dei processi interni, della comunicazione e dell'efficienza dei progetti;
- eliminazione degli ostacoli e dei punti deboli dell'organizzazione;
- sostegno a una cultura agile nel lungo periodo.
Cos'è la metodologia agile
La metodologia agile, come la conosciamo oggi, risale al 2001. Inizialmente era considerata come un approccio allo sviluppo del software basato sui principi di collaborazione e rapidità. Di recente, invece, ha acquisito un significato più ampio che non riguarda solo una serie di pratiche o strumenti, ma anche valori profondi che guidano l’interazione umana e l’efficacia organizzativa. Questa metodologia negli ultimi anni è stata adottata da moltissime imprese (non solo tecnologiche).
Il Manifesto Agile, realizzato nel 2001 da una conferenza a Snowbird, Utah, ha segnato un punto di svolta. Di fronte alla necessità di adottare un approccio più flessibile al cambiamento, vennero gettate le basi e le linee guida per lo sviluppo di una nuova metodologia agile.
Ad oggi l’Agile continua a migliorarsi con nuove metodologie e framework che si adattano alle specifiche esigenze e ai contesti delle diverse organizzazioni.
Quali sono le differenze con il coaching classico?
Nonostante siano parecchie le similitudini tra un coaching classico e un coaching agile, anche a livello di competenze utilizzate, ci sono delle importanti caratteristiche che differenziano l'uno dall'altro.
Mentre il coaching classico si concentra sullo sviluppo individuale del cliente (leadership, gestione del tempo, ecc.), l’agile coaching è un approccio al miglioramento organizzativo.
Lo scopo finale del percorso è accrescere le capacità e abilità delle persone per migliorare i loro risultati. L'agile coach, quindi, cerca di ridurre gli ostacoli per migliorare i risultati.
Questa figura è molto più di un semplice consulente aziendale perché funge da mentore e professionista. Tra i suoi compiti c'è quello di migliorare il team attraverso la condivisione delle conoscenze e offrendo nuove prospettive, possibilità e intuizioni dalle sue precedenti esperienze. Ma deve anche supportare, ascoltare e osservare il team per spianare la strada per il successo con il metodo agile nel lungo periodo.
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Cosa fa un agile coach
A livello pratico un agile coach deve combinare tra loro il prodotto, il team e la leadership per migliorare i risultati dei progetti. Questo comporta una serie di operazioni che possono essere tra loro contrastanti: la professionalità sta proprio nel mantenere un equilibrio.
L'agile coach deve contrastare la frase, spesso utilizzata dai lavoratori, "abbiamo sempre fatto così", per insegnare loro nuove metodologie di lavoro più efficienti e raggiungere lo stesso risultato nel minor tempo possibile. I suoi compiti si possono riassumere in sei punti:
1. Fissa gli obiettivi | Il professionista aiuta il team a comprendere gli obiettivi di trasformazione agile e a lavorare per raggiungerli. |
2. Definisce e valuta la situazione iniziale | Il coach misura la produttività, l'efficienza, la frequenza di distribuzione e l'esperienza del team all'inizio del percorso per poi confrontare i risultati con questi dati. |
3. Riconosce i punti deboli e le aree problematiche | Sfruttando la comunicazione e l'osservazione attenta del team, il coach agile individua le aree problematiche. |
4. Affronta i problemi con mentalità "agile" | Un coach agile aiuta il team ad abbracciare una cultura agile con i cambiamenti che essa comporta in termini di mentalità, pratiche e strumenti. |
5. Favorisce la collaborazione e comunicazione del team | Utilizzando piattaforme, software o altri strumenti di comunicazione, il coach facilita lo scambio di informazioni tra il team e i vertici aziendali. |
6. Gestisce i conflitti | Inizialmente il coach è la figura principale per la risoluzione dei problemi. In una fase successiva, invece, aiuta a capire come gestire in autonomia i conflitti interni. |
Quali sono le sue abilità?
Nel processo di sviluppo e di crescita professionale entrano in gioco le abilità del coach, che deve seguire ogni singola fase con cura e professionalità.
Pianificazione | Deve suddividere il lavoro in piccole unità più semplici e indipendenti, da poter svolgere in un intervallo di tempo ridotto (generalmente un paio di settimane). |
Costruzione | Il team sarà inizialmente legato a un sistema tradizionale. Il coach deve modificare le abitudini e sostituirle nel tempo con nuove tecniche più efficiente. |
Test | Una volta spiegato come svolgere il lavoro secondo modalità agile, il professionista mette alla prova il team per verificare l'apprendimento e i progressi raggiunti. |
Miglioramento continuo | Una volta appresa la tecnica, è necessario proseguire la formazione del team per garantire un miglioramento continuo nel tempo. |
Come diventare agile coach
Non esiste una laurea che prepara a svolgere questa professione.
Il percorso da intraprendere comprende numerose fonti di istruzione: leggere articoli e libri, parlare con esperti del settore, partecipare a conferenze, osservare i professionisti al lavoro, seguire una formazione formale, iscriversi a master post-laurea o, in generale, cercare di raggiungere degli obiettivi prefissati.
Dopo un percorso universitario puoi dedicarti a dei corsi di specializzazione sul coaching aziendale che possano fornirti degli strumenti di base per lavorare con aziende, manager e imprenditori. Esistono, inoltre, numerose scuole di coaching che sono generalmente accettate nel settore del coaching agile, tra cui:
- Organization and Relationship System Coaching (ORSC);
- Co-active Coaching;
- Brain-Based Coaching.
Nel frattempo puoi procedere parallelamente con il lavoro sul campo e chiedere ai tuoi clienti dei feedback. dei commenti e anche delle critiche costruttive sul tuo operato che possono far emergere i punti deboli delle tue azioni.
Certificazioni più importanti
Per arricchire il tuo curriculum e soprattutto per migliorare le tue conoscenze e competenze professionali puoi svolgere dei corsi che ti permettono di ottenere delle certificazioni riconosciute. Ricorda di affidarti a organizzazioni credibili, come ad esempio l’International Coaching Federation (riconosciuto a livello globale). Ci sono anche alcune organizzazioni regionali che applicano lo stesso livello di rigore, tra cui l’European Mentoring and Coaching Council (EMCC) e l’Association for Coaching (AC) .
In alternativa esistono dei siti web specifici che mettono a disposizione corsi per chi desidera diventare agile coach. In questo caso, però, non avrai la sicurezza di ottenere un certificato serio e realmente utile per la tua professione.
Puoi quindi affidarti, ad esempio, a Scrum Alliance per ottenere tre certificazioni "livello guida", cioè pure valutazioni delle competenze con un percorso di apprendimento autoguidato:
- Certified Team Coach (CTC);
- Certified Scrum Trainer (CST);
- Certified Enterprise Coach (CEC).
ICAgile, invece, offre percorsi più strutturati ed è considerato un fornitore di certificazioni affidabili e sicure. Puoi ottenere, per esempio quella di Team coaching e di Enterprise coaching.
Sbocchi lavorativi
Un coach agile generalmente può trovare lavoro in diversi ambiti che si possono riassumere in:
- dipendente presso organizzazioni aziendali o dipartimenti specifici;
- consulente o libero professionista per aziende o società.
Come coach agile interno a un'organizzazione aziendale potresti occuparti di un aspetto particolare dell'attività produttiva, oppure di un intero processo produttivo. Il tuo compito è quello di migliorare e trasformare i tradizionali sistemi in modalità più agili per una gestione efficace ed efficiente delle risorse produttive e lavorative. Potresti dover seguire la stessa azienda per diversi anni, in modo da confrontare e valutare l'impatto del coaching nel lungo periodo.
Come consulente, invece, hai a disposizione un ventaglio di opportunità lavorative:
- puoi svolgere l'attività come libero professionista e offrire i tuoi servizi e la tua professionalità ad aziende o società private.
- puoi collaborare con società di consulenza, cioè delle realtà che si occupano proprio della trasformazione agile delle aziende.
Infine, non dimenticare la possibilità di vendere corsi di coaching online per approfondire gli aspetti della tua professione ed eventualmente dare consigli o dritte agli imprenditori che ne hanno più bisogno. Per poter svolgere la tua attività online avrai bisogno di aprire una partita IVA e regolarizzare la tua posizione contributiva. Potrebbe essere utile, a tal fine, attivare la PEC e una casella di fatturazione elettronica.