Il rapporto conflittuale con la madre durante l'adolescenza
Scopri come il rapporto tra i figli e la madre può diventare conflittuale durante l'adolescenza e come affrontarlo.
Quando si parla di adolescenza abbiamo tutti in mente quel difficile periodo della vita in cui comincia a prendere forma quella che diventerà la personalità adulta. L’adolescente sperimenta una fase di grande trasformazione sul piano fisico, emotivo e sociale dove si abbandonano gradualmente le sicurezze dell’età infantile per entrare nel complesso ed incerto mondo degli adulti. Dal punto di vista affettivo gli adolescenti vivono intensamente le loro emozioni, possono apparire come impulsivi e spesso vanno alla ricerca di sensazioni forti o esperienze in cui mettersi alla prova.
Come cambia il rapporto con i genitori durante l'adolescenza?
In questo periodo i modelli di riferimento precedentemente rappresentati dai genitori vengono messi in secondo piano rispetto all’importanza assunta dai pari o da altri adulti al di fuori del contesto familiare. Questo talvolta può comportare situazioni in cui l’adolescente sperimenta l’isolamento sociale oppure problemi di amicizia. In particolare l'adolescenza è caratterizzata dalla ricerca della propria identità che si forma attraverso il confronto con gli altri e con lo sviluppo di un pensiero sempre più autonomo.
Lo psicologo Jean Piaget attraverso le sue ricerche ha evidenziato che durante l’adolescenza si afferma un pensiero di tipo ipotetico deduttivo che porta i giovani ad elaborare nuove idee e valori. Questo pensiero astratto può caratterizzare il bisogno di proiettarsi nel futuro e allo stesso tempo serve a sviluppare il desiderio di difendere con forza le proprie convinzioni rispetto a quelle genitoriali. È normale dunque assistere durante l’età adolescenziale a problemi comportamentali che possono riguardare la trasgressione delle regole o la scarsa capacità di autocontrollo. La pressione sociale inoltre diventa molto forte al punto da poter condizionare le scelte delle ragazze e dei ragazzi avendo un impatto significativo sulla loro percezione di sé. Non bisogna dimenticare che in generale il desiderio di maggiore autonomia è il comune denominatore del periodo adolescenziale. Tutte queste novità nel modo di comportarsi modificano radicalmente il rapporto degli adolescenti con i genitori generando spesso conflitti e sfide da superare in famiglia.
Quali sono le cause più frequenti dei conflitti tra genitori e figli?
Uno tra i primi psicologi a definire il concetto di crisi adolescenziale è stato Erik Erikson. La sua teoria psicosociale della personalità introduce le crisi adolescenziali come una fase fisiologica del percorso di crescita di un giovane.
Secondo questa teoria è del tutto comprensibile che si verifichino conflitti tra genitori e figli adolescenti. Addirittura secondo il modello della psicologia sistemica il momento di rottura che si verifica tra l'adolescente e i suoi genitori è funzionale al raggiungimento di un nuovo equilibrio più sano sia a livello individuale che familiare. Si potrebbe dire che un figlio ha bisogno di separarsi dai genitori per riuscire ad individuarsi e sviluppare una personalità autonoma. Conoscere le cause più frequenti dei conflitti tra genitori e figli adolescenti può quindi essere molto utile per sapere come affrontare l'adolescenza dei figli. Queste cause infatti sono da riferirsi alle caratteristiche più comuni della psicologia dell'adolescenza:
- desiderio di indipendenza: se durante l'età infantile i bambini richiedono e desiderano la vicinanza dei genitori, al contrario gli adolescenti vogliono avere maggiore autonomia. Questa spinta all'indipendenza si può manifestare attraverso gesti apparentemente banali come chiudere la porta della cameretta oppure in modi più forti come la richiesta di stare fuori fino a tarda notte. Il bisogno di maggiore libertà degli adolescenti può spesso scontrarsi con le regole familiari. I genitori di un figlio adolescente potrebbero infatti mostrarsi preoccupati e per questo negare o restringere il loro spazio di autonomia;
- spinta all'affermazione di sè: una delle principali caratteristiche dell'adolescenza consiste nel bisogno di sentirsi riconosciuti in quanto individui con una propria personalità e con le proprie idee. Per questo motivo l'adolescente spesso manifesta le proprie convinzioni con una certa forza al fine di affermare se stesso nel contesto familiare. L'atteggiamento dei giovani potrebbe generare uno scontro con i genitori che temono di perdere il proprio ruolo di potere all'interno della relazione;
- instabilità emotiva: tra tutti i cambiamenti generati dalla condizione adolescenziale di certo bisogna considerare in massima misura quelli emotivi. L'adolescente infatti vive un fisiologico squilibrio ormonale che comporta instabilità dell'umore e imprevedibilità nei comportamenti. I genitori possono trovarsi in difficoltà nel gestire l'emotività dei figli e molte volte questi sbalzi d'umore sono all'origine dei conflitti tra genitori e figli adolescenti.
Conflitto con la madre in adolescenza
Durante l’adolescenza il rapporto con la madre viene messo a dura prova. Lo psicologo Donald Winnicott definisce una madre sufficientemente buona quando essa è capace di illudere il proprio bambino di essere onnipotente per poi disilluderlo gradualmente. In altre parole la madre deve rappresentare una figura di accudimento e di protezione per i figli durante tutta l’infanzia e la preadolescenza ma nello stesso tempo deve opportunamente lasciare spazi di autonomia che durante l’adolescenza diventeranno sempre maggiori. In questo periodo infatti l’adolescente è alla ricerca del proprio posto nel mondo e può percepire come una minaccia l’eccessiva protezione offerta dalla madre. Nell’affermare la propria indipendenza può succedere che in alcune situazioni l’adolescente manifesti aggressività nei confronti della madre. Questo comportamento può essere considerato normale entro alcuni limiti ma va tenuto sotto controllo quando diventa una modalità ricorrente di comunicazione. L’aggressività nei confronti della madre è uno dei principali problemi che possono insorgere sia nell’adolescenza maschile che femminile.
Serenis è uno dei centri medici più grandi d'Italia: 1500 psicoterapeuti con 13 anni di esperienza media.
- Centro medico autorizzato
- Solo psicoterapeuti (psicologi specializzati)
- Primo colloquio gratuito
Rapporto conflittuale madre e figlio maschio
Il rapporto tra madre e figlio è molto complesso. In generale i figli maschi fin dalla prima infanzia hanno un rapporto speciale con la madre. Secondo la psicoanalisi durante la fase fallica dello sviluppo i bambini di sesso maschile sono inconsciamente innamorati della madre e la desiderano tutta per sè. Questo meccanismo psicologico è noto come complesso di Edipo. Il superamento del complesso edipico avviene in modo naturale attraverso l'identificazione del bambino con il padre e l'interiorizzazione delle norme morali. Quindi si verifica una condizione per cui la madre tende a mantenere un ruolo di protezione e di vicinanza nei confronti del figlio mentre quest'ultimo sentirà il bisogno di allontanarsi da lei per sviluppare la propria indipendenza. Per questo tra i problemi dell'adolescenza maschile può svilupparsi in particolare un rapporto conflittuale tra madre e figlio maschio.
Come affrontare l'adolescenza di un figlio maschio
Il tipo di comportamento che la madre può avere nei confronti del figlio in età adolescenziale dipende molto dal modo in cui si è sviluppata la relazione fino a quel momento. Nonostante ciò gli psicologi suggeriscono di adottare alcune strategie di comunicazione che possono essere applicate in tutte le circostanze:
- porsi in ascolto: per quanto sia importante lasciare spazi di autonomia al figlio non bisogna confondere questo atteggiamento con il distacco emotivo. Al contrario è fondamentale per la madre mantenere il proprio ruolo di vicinanza che si può esprimere attraverso l'ascolto e l'empatia;
- mostrare incoraggiamento: molto spesso l'adolescente maschio vive una crisi adolescenziale che mina la sua sicurezza e fiducia interiore. Anche in questo caso è importante che la madre esprima accettazione e incoraggiamento anche quando non approva del tutto i comportamenti o le scelte del figlio;
- decidere insieme le regole: uno degli aspetti che può maggiormente generare conflitti tra la madre e il figlio adolescente riguarda le regole familiari. Un buon modo per affrontare l'adolescenza del figlio potrebbe essere quello di mostrarsi disponibili a stabilire insieme le regole. E' importante non imporre le regole con rigidità ma piuttosto cercare di trovare un compromesso tra le esigenze di autonomia del figlio e le richieste familiari.
Quando una figlia è aggressiva con la madre
L'aggressività è spesso la conseguenza di un sentimento di frustrazione. Cercare di comprendere le ragioni della frustrazione della figlia adolescente può essere utile per evitare lo sviluppo di eventuali problemi tipici dell'adolescenza femminile. Gli studi dimostrano che le ragazze sono percentualmente più inclini dei ragazzi nel manifestare il disagio attraverso atti di autolesionismo e che la popolazione femminile è più a rischio di incorrere in disturbi del comportamento alimentare. Per capire come affrontare l'adolescenza delle figlie è utile analizzare i comportamenti aggressivi all'interno del rapporto rapporto madre figlia. Talvolta l'aggressività si sviluppa a partire da sentimenti di odio o di invidia:
- figlie che odiano le madri: il rapporto madre figlia è molto complesso e spesso ambivalente. Da una parte la figlia tende ad identificarsi nel modello femminile rappresentato dalla madre ma nello stesso tempo vuole anche distaccarsene per sviluppare la propria personalità. Nel processo di separazione e individuazione le adolescenti potrebbero provare un sentimento duplice di amore e odio per la madre. L'amore è il sentimento che trova origine nell'infanzia e nell'attaccamento sviluppato fino a quel momento mentre l'odio può nascere quando la ragazza vede nella madre atteggiamenti o convinzioni che sono distanti dal proprio modo di vedere il mondo. In questo secondo caso sono frequenti le esplosioni di rabbia e di aggressività verbale spesso seguite da un profondo senso di colpa;
- madre invidiosa della figlia: può anche accadere che la madre sia invidiosa della giovane età della figlia, della sua bellezza o dei successi che ottiene. In questo caso si tratta di un meccanismo che può avere delle serie ripercussioni sul benessere psicologico di entrambe le donne all'interno del rapporto. Secondo la psicologia una madre invidiosa della figlia adolescente è spesso una persona che ha una bassa autostima o che soffre di un disturbo di personalità narcisistico o borderline. In tutti questi casi è importante per la madre sviluppare la consapevolezza del ruolo che gioca la competizione distruttiva all'interno della relazione e soprattutto cercare aiuto per superare questa condizione.
Rapporto conflittuale madre e figlia: quali conseguenze?
Il rapporto conflittuale madre figlia è del tutto naturale durante il periodo adolescenziale. Quando le madri prendono gradualmente consapevolezza dei bisogni di crescita della figlia solitamente si stabiliscono nuovi equilibri nella relazione che permettono di superare con serenità la fase critica. Normalmente dunque la conflittualità accesa che caratterizza il passaggio di una giovane verso l'età adulta si risolve spontaneamente senza lasciare traccia. Ci sono dei casi però in cui il conflitto si radica molto più profondamente all'interno della relazione al punto da creare un solco difficile da riempire. In queste situazioni si possono generare delle conseguenze a lungo termine che minano il rapporto anche durante l'età adulta. Per capire quali sono le conseguenze di un rapporto conflittuale madre figlia è necessario individuare i meccanismi distruttivi che impediscono lo sviluppo di una sana relazione. Spesso la principale difficoltà che incontrano madre e figlia nel loro rapporto riguarda la capacità di comunicare in modo efficace. Può succedere che durante il conflitto vengano pronunciate frasi offensive o accuse difficili da dimenticare. Se non si riesce a trovare il modo di avere un confronto più sereno per discutere delle questioni più importanti si rischia di generare ferite psicologiche che non potranno essere rimarginate. Tra le conseguenze di un rapporto conflittuale madre figlia ci sono l'insicurezza, l'incomprensione e il senso di solitudine provato dalla figlia. A sua volta la madre può sperimentare sentimenti di inadeguatezza, frustrazione e senso di colpa. Entrambe le donne stanno male e provano tristezza nel constatare il malfunzionamento del loro rapporto. In questi casi può essere d'aiuto rivolgersi ad uno psicologo che fornisca gli strumenti per superare positivamente il conflitto.
Come affrontare l'adolescenza di una figlia
La figlia adolescente ha bisogno di spazi fisici e mentali per sviluppare la propria indipendenza e personalità. Il difficile compito della madre consiste nel fornire una base di supporto per la crescita della figlia stando attenta a non intralciare la sua strada. Ci sono alcuni suggerimenti che gli psicologi offrono alle madri per sostenere la figlia durante la crisi adolescenziale:
- non giudicare: nonostante il desiderio di autonomia, una figlia adolescente continua ad avere bisogno del sostegno materno. In questo periodo di transizione la ragazza teme di non essere all'altezza delle aspettative genitoriali e dunque può mostrare comportamenti che mettono alla prova la tenuta del rapporto. In queste situazioni per una madre è facile cadere nel tranello di esprimere in modo diretto giudizi basati sulle proprie convinzioni. La conseguenza però potrebbe essere quella di un allontanamento da parte della figlia che si sente sottoposta ad un occhio indagatore e giudicante. Un modo per creare un clima di fiducia può essere quello di non giudicare le scelte della figlia ma di farla sentire libera di esprimere i suoi pensieri e le sue emozioni;
- offrire un modello positivo: le figlie si identificano nella madre già a partire dalla tenera età. E' con il superamento del complesso di Elettra che la bambina vede nella madre un modello di riferimento per la sua crescita. Abbandonata l'età infantile la ragazza inizia a guardare la madre con occhi più critici, ne conosce pregi e difetti e cercherà di sviluppare la propria ed unica personalità. Durante questo processo è importante che la madre offra un modello positivo di risoluzione dei conflitti e delle difficoltà. Non si tratta di apparire persone migliori o donne perfette, al contrario può essere utile mostrare le proprie fragilità dimostrando come sia possibile trasformarle in un punto di forza;
- non invadere lo spazio: la figlia adolescente spesso mostra comportamenti inediti rispetto al passato. Se durante l'infanzia era una bambina affettuosa in cerca di coccole, adesso potrebbe stabilire dei confini più netti e ricercare momenti di solitudine. E' bene che una madre non insista nel voler conoscere i sentimenti della figlia ma che sappia aspettare che sia lei stessa a desiderare di condividerli. Altrettanto importante è non invadere lo spazio personale della figlia ad esempio indagando sulla sua vita o chiedendo informazioni su di lei alle sue amiche. La figlia adolescente potrebbe vivere questi comportamenti come invadenti e ostili sviluppando rabbia e aggressività nei confronti della madre. E' molto meglio prendersi del tempo per avere un confronto diretto e onesto quando si ha bisogno di avere dei chiarimenti o quando si nutrono delle preoccupazioni.
Ma con l'aiuto di un professionista puoi superare molti ostacoli che hai sempre dato per scontati.
- Centro medico autorizzato
- Solo psicoterapeuti (psicologi specializzati)
- Primo colloquio gratuito
L'importanza del sostegno psicologico
Il periodo adolescenziale porta con sè delle sfide che riguardano il benessere mentale sia della madre che dei figli. Durante tutto il corso dello sviluppo dei figli possono nascere nella madre numerose preoccupazioni che possono riguardare il rischio di un blocco della crescita durante l'adolescenza così come la paura per l'insorgenza di disturbi del comportamento nel figlio o nella figlia. Una madre spesso da sola non può risolvere tutti i suoi dubbi e insicurezze su come affrontare l'adolescenza maschile e femminile.
Una consulenza psicologica può essere molto utile come supporto alla genitorialità nel periodo più delicato dello sviluppo dei figli. In particolare quando sono in atto conflitti intensi nel rapporto madre figlia o madre figlio è importante chiedere aiuto a un professionista della salute mentale. Lo psicologo e lo psicoterapeuta possono aiutare madre e figli a comprendere le cause dei conflitti e a trovare strategie per affrontarli in modo costruttivo.
Affidarsi agli esperti di Serenis offre la possibilità di avere una consulenza psicologica online. Grazie a questo intervento si può dare nuova forma al rapporto e riportarlo ad un equilibrio per ritrovare un maggiore equilibrio familiare e personale.