Adolescenti e social: benefici, rischi e ruolo dei genitori

I social network possono offrire vantaggi significativi ai giovani, come opportunità di socializzazione, espressione di sé e accesso a informazioni educative. Tuttavia, è importante sensibilizzare genitori e figli ai rischi connessi ad un uso eccessivo del telefono.

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Adolescenti e social

Gli adolescenti nell’era digitale: internet e social media

In un'epoca caratterizzata dalla pervasiva influenza della tecnologia e della connessione online, le persone si trovano ad affrontare una serie di sfide complesse, soprattutto in età adolescenziale. La connessione online è diventata parte integrante della vita quotidiana di tutti, giovani e adulti, rivoluzionando il modo in cui interagiamo, lavoriamo e percepiamo il mondo circostante. Questi cambiamenti hanno coinvolto tutte le fasce di età, inclusa la preadolescenza, modificando complessivamente il rapporto tra adolescenti e social.

Nonostante l’uso di internet e dei social media sia stato demonizzato da molti, soprattutto dai genitori, è importante notare che l’accesso a piattaforme digitali può portare benefici, ma anche danni e conseguenze negative sulla salute mentale dei più piccoli. Secondo alcuni studi, l'impatto del Covid ha influenzato notevolmente il rapporto degli adolescenti con i social media: tra gli effetti positivi si annovera una maggiore connessione con amici, famiglia e comunità, mentre tra quelli negativi si riscontrano una diminuzione dell'autostima e un aumento dei disturbi alimentari (Ramsey N, 2023).

Quanti minorenni usano i Social Network?

È innegabile che i minori siano sempre più immersi nel mondo digitale. Secondo il 14esimo Atlante dell’infanzia (a rischio) - Tempi digitali, condotto da Save the Children, tra il 2021 e il 2022 il 73% dei bambini e degli adolescenti tra i 6 e i 17 anni si è dichiarato connesso a Internet ogni giorno, mentre il 65,9% ha confermato di utilizzare il cellulare quotidianamente. Inoltre, quasi il 60% dei bambini tra gli 11 e i 15 mesi trascorre del tempo davanti a schermi come televisori, computer, tablet o cellulari. La maggior parte degli adolescenti utilizza dispositivi mobili per accedere a Internet. Nel 2021, il 95% degli adolescenti possedeva o aveva accesso a uno smartphone

Per quanto riguarda il tempo di utilizzo, i dati dimostrano che gli adolescenti trascorrono in media circa 7 ore al giorno online, principalmente per attività legate al consumo di contenuti video e alla comunicazione. 

Social media o social network: facciamo chiarezza

I social media sono piattaforme digitali che consentono agli utenti di creare, condividere e interagire con contenuti generati dagli utenti stessi, comprendendo una vasta gamma di piattaforme come blog, forum, microblogging (es. Twitter), condivisione di foto (es. Instagram), video (es. YouTube), e molto altro.

I social network sono sottocategorie dei social media che mettono in primo piano la costruzione di reti sociali, facilitando la comunicazione tra amici, colleghi, o persone con interessi comuni. Piattaforme come Facebook e LinkedIn sono esempi di social network, dove l'accento è posto sul mantenimento di relazioni e connessioni. La ricerca “Taking Stock With Teens” di Piper Sandler ha dimostrato che il social network preferito dagli adolescenti è Tik Tok, insieme ad Instagram, mentre Facebook sembrerebbe aver perso punti di preferenza tra i più giovani.

Social media e network adolescenti

Benefici di Internet e social sugli adolescenti

  1. Socializzazione e comunicazione

I social media possono rappresentare una piattaforma attraverso cui esprimere e potenziare la propria personalità e inventiva, benefici che si riflettono nella loro visione di sé e del mondo, tra cui:

  • potenziamento della creatività individuale e collettiva;
  • sviluppo di idee, dalla creazione di blog, podcast, video e siti di gioco;
  • espansione delle connessioni online;
  • promozione dell'identità individuale e delle competenze sociali.
  1. Opportunità di apprendimento potenziate

Gli studenti delle scuole medie e superiori utilizzano i social media per connettersi tra loro per lo svolgimento dei compiti e dei progetti di gruppo. Allo stesso modo, anche all'università, gli studenti creano pagine e gruppi sui social per aiutarsi tra loro e fornire informazioni utili.

Ad esempio piattaforme come Instagram o Facebook consentono alle matricole e agli studenti di accedere ai gruppi Whatsapp del loro corso e rimanere informati sulle ultime novità o eventi dell'università.

  1. Accesso alle informazioni sulla salute

Gli adolescenti possono accedere facilmente e in modo anonimo a informazioni online relative ai loro problemi di salute

Risorse sulla salute sono sempre più disponibili, come le infezioni sessualmente trasmissibili, la riduzione dello stress e i segni di depressione

Gli adolescenti affetti da patologie croniche possono accedere a siti web attraverso i quali possono sviluppare reti di sostegno con persone che presentano condizioni simili. Le tecnologie mobili utilizzate quotidianamente dai giovani, ovvero i telefoni cellulari, i messaggi istantanei e i messaggi di testo, hanno già prodotto miglioramenti multipli nella loro assistenza sanitaria, come una maggiore aderenza alla terapia, una migliore comprensione delle malattie e un minor numero di appuntamenti mancati. 

Tuttavia, come dimostrato dagli studi, a causa della loro giovane età, gli adolescenti possono incontrare inesattezze durante queste ricerche. Per questo è sempre meglio coinvolgere un esperto per assicurarsi di utilizzare risorse online affidabili, interpretare correttamente le informazioni e non sentirsi sopraffatti dalle informazioni che stanno leggendo. 

Social media e benessere affettivo negli adolescenti

I social media sono stati oggetto di diverse ricerche che esaminano il loro impatto sul benessere degli adolescenti. 

Mentre ricerche precedenti hanno gettato luce su come l'uso dei social media sia associato al benessere cognitivo, c'è stata una limitata esplorazione dei suoi effetti sul benessere affettivo degli adolescenti. Il benessere affettivo si riferisce alle valutazioni emotive degli adolescenti riguardo i loro stati d'animo ed emozioni. 

Uno studio, ha cercato di ampliare le ricerche precedenti indagando la relazione tra l'uso dei social media da parte degli adolescenti e il loro benessere affettivo momentaneo. Ne è emerso che, contrariamente agli studi precedenti condotti su adulti, in cui l'uso passivo dei social media era associato a diminuzioni del benessere, tra gli adolescenti sembra verificarsi l'effetto opposto e avere quindi un impatto positivo sul benessere affettivo degli adolescenti.

Benefici Social media adolescenti

I social network per lo sviluppo dell'identità e dell'autostima

Gli adolescenti sembrano cercare attivamente contenuti positivi e ricevere feedback sui social media, il che potrebbe contribuire a migliorare il loro stato emotivo. Inoltre, la ricerca di feedback positivi e contenuti che rispecchiano i loro valori e interessi può aiutare gli adolescenti a sviluppare una migliore comprensione di sé stessi e a costruire una base solida per la loro identità.

Tuttavia, va sottolineato che alcuni adolescenti potrebbero comunque sperimentare cali di benessere, spinti dall'invidia o da altri fattori negativi. 

Rischi dell’uso di internet e social negli adolescenti: il lato oscuro dei social

Internet porta con sé una serie di vantaggi e benefici agli adolescenti, ma anche tanti rischi, più spesso di quanto la maggior parte degli adulti si renda conto. 

  1. Cyberbullismo e molestie online

Il cyberbullismo è una forma di bullismo che consiste nell'utilizzo intenzionale dei media digitali per offendere e deridere un'altra persona, o per comunicare informazioni false, imbarazzanti od ostili su di lei, come foto e conversazioni. Lo scopo è quello di ridicolizzare la vittima per vendetta, odio o per semplice divertimento.

È il rischio online più comune per tutti gli adolescenti ed è una minaccia tra pari. Può colpire qualsiasi giovane e può causare gravi conseguenze psicosociali, tra cui depressione nell'adolescente, ansia, isolamento grave e suicidio.

  1. Revenge porn come conseguenza del sexting

Tra i problemi degli adolescenti più diffusi, e non solo, il sexting emerge come una delle sfide contemporanee più rilevanti. Questo fenomeno può essere definito come la pratica di inviare, ricevere o condividere messaggi, fotografie o immagini sessualmente esplicite attraverso dispositivi digitali come telefoni cellulari, computer o altri mezzi tecnologici

Un recente sondaggio ha rivelato che il 20% dei ragazzi ha inviato o ricevuto fotografie o video di sé stessi nudi o seminudi. 

Nonostante il sexting possa essere un comportamento normale e consensuale all'interno di relazioni intime (e non) consenzienti, alcuni adolescenti che hanno praticato sexting sono stati minacciati di revenge porn.

Il revenge porn è la pratica di diffondere immagini o video sessualmente espliciti di una persona senza il suo consenso, solitamente con l'intento di diffamarla o causarle danni. Questa azione costituisce una violazione grave della privacy e può avere conseguenze legali. Un'indagine, condotta dalla Federazione italiana di sessuologia scientifica e che ha coinvolto 3.500 ragazzi fra gli 11 e i 24 anni, ha rilevato che il 12,8% degli adolescenti dichiara di aver condiviso almeno una volta una foto o un video intimi di altre persone senza aver prima richiesto il consenso.

  1. Depressione su Facebook

I ricercatori hanno proposto un nuovo fenomeno chiamato depressione su Facebook, definita come la depressione che si sviluppa quando giovani adulti e adolescenti trascorrono molto tempo sui siti di social media, come appunto Facebook, e iniziano a manifestare sintomi della depressione.  L'intensità del mondo online unito al bisogno di accettazione e alla vulnerabilità di un'adolescente che sta crescendo sono considerati fattori che potrebbero scatenare la depressione in alcuni adolescenti.

Il lato oscuro di Internet adolescenti

I social media influenzano il comportamento dei giovani

I giovani italiani, nonostante siano consapevoli dei rischi associati ai social network, trovano difficile rinunciarvi anche solo per una settimana. Un’indagine promossa da Telefono Azzurro e Doxa Kids ha rivelato il rapporto complesso tra giovani e social network, esplorando come percepiscono queste piattaforme e le difficoltà nel distaccarsene temporaneamente.

Gli adolescenti riconoscono vari pericoli legati all'uso dei social media:

  • distrazione dallo studio e dalla vita reale: circa un terzo degli intervistati ha sottolineato come i social network distolgano l'attenzione dallo studio e dalle attività quotidiane.
  • mancanza di contatto personale: il 29% ha menzionato l'assenza di relazioni fisiche come un aspetto negativo.
  • illusione di amicizie: il 21% ha evidenziato la percezione errata di avere molti amici online, che spesso sono solo conoscenti virtuali.
  • impatto sulla percezione di Sé: circa un terzo degli adolescenti ha notato un'influenza negativa sulla propria autostima e sulla percezione degli altri.
  • Dipendenza dai Social Network: il 28% ha espresso preoccupazione per la dipendenza dalle piattaforme social.

L’uso problematico di Internet

L'uso problematico di Internet, noto anche come dipendenza da Internet o Internet addiction, è un tema di crescente preoccupazione, in particolare tra gli adolescenti. 

Questo fenomeno è caratterizzato da un uso eccessivo e compulsivo di Internet, che può avere gravi impatti sulla vita quotidiana, sul benessere psicologico e sulle relazioni sociali. Gli adolescenti sono particolarmente vulnerabili a questo problema, poiché crescono in un'era digitale in cui l'accesso a Internet è onnipresente.

I sintomi della dipendenza da Internet negli adolescenti

Lo strumento più comunemente utilizzato per valutare l'Intenet addiction degli adolescenti è il Test sulla Dipendenza da Internet di Young. Gli studi analizzati (Marin MG, 2021) sono stati condotti in paesi occidentali e hanno spesso esaminato i bias di attenzione in gruppi con e senza disturbo da deficit di attenzione/iperattività (ADHD).

Gli studi (Cai H, Bai W, 2022) hanno esplorato ampiamente altre variabili correlate all'IA, tra sintomi come:

  • depressione;
  • scarsa cura del sonno;
  • aumento o diminuzione del peso corporeo;
  • aggressività correlata ad astinenza;
  • fobia di rimanere sconnessi;
  • trascurare i lavori domestici o gli impegni scolastici per trascorrere più tempo online;
  • senso di colpa;
  • eventuali disturbi correlati come uso di altre sostanze che creano dipendenza.

Oltre a questi sintomi è stata dimostrata una diminuzione della socialità dal vivo, e delle interazioni con i familiari. Molti adolescenti potrebbero sperimentare la sindrome Hikikomori: contrariamente a quanto si possa pensare, la dipendenza da Internet non è la causa principale dell'esplosione del fenomeno, ma piuttosto una possibile conseguenza.

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Come trattare la dipendenza da social negli adolescenti?

Gli approcci cognitivo-comportamentali possono essere utili, ma non vi è un ruolo provato per i farmaci psicotropi. La terapia coniugale e familiare può essere d'aiuto in casi selezionati. In alcuni casi, potrebbe essere necessario un divieto autoimposto dell'uso del computer e dell'accesso a Internet da parte dei genitori (Shaw M, Black DW. 2008).

Il ruolo dei genitori nell’uso problematico di internet 

Nel tentativo di prevenire l'uso problematico di Internet negli adolescenti (PIU), i ricercatori hanno cercato di identificare vari fattori a esso associati. 

La genitorialità, che comprende l'insieme delle pratiche utilizzate dai genitori per promuovere risultati desiderabili nei loro figli, è uno dei fattori più comuni oggetto di studio. 

Questo non sorprende, dato che la genitorialità, in particolare la capacità di rispondere e la rigidità (controllo) dei genitori, è stata precedentemente confermata come influente su altre forme di comportamenti rischiosi o dannosi degli adolescenti.

I genitori sono importanti regolatori del consumo di media online nei bambini e negli adolescenti poiché i media online sono ampiamente disponibili (e talvolta penetranti), e il consumo di tali media nei bambini non può essere regolamentato legislativamente, a differenza delle sostanze addictive (come alcol, tabacco, droghe) o delle attività (come il gioco d'azzardo) per le quali spesso vengono applicati limiti di età. In questo contesto, la costruzione di un rapporto tra genitori e figli solido e aperto diventa cruciale.

È importante distinguere tra due concetti di genitorialità

  • la genitorialità generale: che riflette le pratiche generali di genitorialità e la relazione generale tra genitori e figli;
  • la genitorialità specifica: che riflette gli sforzi regolativi dei genitori legati a un'area specifica del comportamento del bambino, come l'uso di schermi o media.
I ruolo dei genitori nell'uso di Internet

Il parenting specifico per Internet

Questo tipo di genitorialità si concentra sulle pratiche dei genitori in relazione all'uso dei media online da parte dei loro figli.

Spesso, queste pratiche vengono chiamate mediazione genitoriale

All'interno della mediazione genitoriale, gli studiosi solitamente distinguono tra due approcci principali:

  • la mediazione attiva: originariamente rifletteva il grado in cui i genitori discutono il contenuto dei media con i propri figli, ma questo concetto è stato esteso per includere il livello generale di comunicazione sui media e di esperienze condivise di utilizzo dei media tra genitori e figli;
  • la mediazione restrittiva: si concentra principalmente sulle pratiche dei genitori nel formulare e imporre regole regolative sull'uso dei media da parte dei loro figli. 

Questi due approcci rappresentano strategie distinte ma non necessariamente in contraddizione tra loro, adottate dai genitori per regolare l'uso dei media da parte dei loro figli. 

È importante notare che i risultati degli studi riguardo all'effetto di queste strategie sul comportamento dei giovani online variano. La mediazione restrittiva è stata associata a una riduzione del tempo trascorso davanti ai media e a una diminuzione del consumo di contenuti potenzialmente dannosi, come la violenza e la pornografia, in TV. 

D'altra parte, gli effetti della mediazione attiva sul tempo trascorso davanti ai media sono stati descritti in modo inconsistente, con alcune ricerche che mostrano una debole associazione negativa e altre che non trovano alcuna associazione. 

Consigli per i genitori con adolescenti dipendenti da Internet

Gli psicologi spesso raccomandano un uso consapevole e bilanciato dei social network, suggerendo ai genitori di:

  • stabilire limiti di tempo per evitare un uso eccessivo del telefono;
  • essere selettivi riguardo ai contenuti e alle persone con cui il proprio figlio interagisce;
  • Incoraggiare l'adolescente a prendere pause regolari dai social media per ridurre lo stress e migliorare il benessere generale, attraverso sport, hobby o attività di socializzazione secondaria;
  • promuovere l'utilizzo delle piattaforme per scopi positivi, come la connessione con gruppi di supporto o l'accesso a informazioni utili.

L'importanza di chiedere aiuto

In alcuni casi, il semplice sostegno genitoriale potrebbe non essere sufficiente per affrontare le diverse sfide dei giovani. In queste situazioni, un prezioso sostegno aggiuntivo è fornito dalla psicoterapia durante l'adolescenza. È importante riconoscere che alcuni adolescenti potrebbero avere bisogno di un supporto psicologico professionale per affrontare in modo efficace le difficoltà legate all'uso problematico di Internet o ai problemi di salute mentale correlati.

La collaborazione tra genitori, professionisti della salute mentale e giovani è essenziale per promuovere un equilibrio sano tra il mondo online e la vita reale, garantendo che gli adolescenti possano affrontare le sfide della modernità con fiducia e resilienza.

La salute mentale dei giovani è una priorità e il supporto professionale degli specialisti di Serenis mira a fornire un ambiente sicuro in cui gli adolescenti possano esplorare e superare le difficoltà nel mondo digitale. Il servizio è completamente online, con centinaia di psicoterapeuti e psicoterapeute (cioè hanno la specializzazione) con in media circa 10 anni di esperienza.

Fonti

  • O'Keeffe, G. S., & Clarke-Pearson, K. (2011). The impact of social media on children, adolescents, and families. Pediatrics, 127(4), 800-804.
  • Beyens, I., Pouwels, J. L., van Driel, I. I., Keijsers, L., & Valkenburg, P. M. (2020). The effect of social media on well-being differs from adolescent to adolescent. Scientific Reports, 10(1), 10763.
  • Lukavská, K., Hrabec, O., Lukavský, J., Demetrovics, Z., & Király, O. (2022). The associations of adolescent problematic internet use with parenting: A meta-analysis. Addictive Behaviors, 107423.
  • Ramsey N, Obeidallah M, Abraham A. Impact of COVID-19 on adolescent health and use of social media. Curr Opin Pediatr. 2023 Jun 1;35(3):362-367. doi: 10.1097/MOP.0000000000001248. Epub 2023 Apr 10. PMID: 37036294; PMCID: PMC10155612.
  • Marin MG, Nuñez X, de Almeida RMM. Internet Addiction and Attention in Adolescents: A Systematic Review. Cyberpsychol Behav Soc Netw. 2021 Apr;24(4):237-249. doi: 10.1089/cyber.2019.0698. Epub 2020 Oct 28. PMID: 33121255.
  • Shaw M, Black DW. Internet addiction: definition, assessment, epidemiology and clinical management. CNS Drugs. 2008;22(5):353-65. doi: 10.2165/00023210-200822050-00001. PMID: 18399706.
  • Cai H, Bai W, Sha S, Zhang L, Chow IHI, Lei SM, Lok GKI, Cheung T, Su Z, Hall BJ, Smith RD, Xiang YT. Identification of central symptoms in Internet addictions and depression among adolescents in Macau: A network analysis. J Affect Disord. 2022 Apr 1;302:415-423. doi: 10.1016/j.jad.2022.01.068. Epub 2022 Jan 20. PMID: 35065088.

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Domenico De DonatisPsichiatra e Direttore Sanitario
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Domenico De Donatis è un medico psichiatra con esperienza nella cura dei disturbi psichiatrici. Laureato in Medicina e Chirurgia presso l'Università di Parma, ha poi ottenuto la specializzazione in Psichiatria all'Università Alma Mater Studiorum di Bologna. Registrato presso l'Ordine dei Medici e Chirurghi di Pescara con il n° 4336, si impegna a fornire trattamenti mirati per migliorare la salute mentale dei suoi pazienti.
Dott.ssa Martina MiglioreDirettore della Formazione e dello Sviluppo
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Romana trapiantata in Umbria. Laureata in psicologia e specializzata in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale. Ex-ricercatrice in Psicobiologia e psicofarmacologia. Visione pratica e creativa del mondo, amo le sfide e trovare soluzioni innovative. Appassionata di giochi di ruolo e cultura pop, li integro attivamente nelle mie terapie. Confermo da anni che parlare attraverso ciò che amiamo rende più semplice affrontare le sfide della vita.
Federico RussoPsicologo, Psicoterapeuta, Neuropsicologo
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Psicologo e psicoterapeuta con 8 anni di Esperienza. Iscrizione all’Ordine degli Psicologi - Regione Puglia, n° 5048. Laurea in Psicologia clinica e della salute, Università degli Studi di Chieti. Specializzazione in Psicoterapia presso l'Istituto S. Chiara. Crede che la parte migliore del suo lavoro sia il risultato: l’attenuazione dei sintomi, la risoluzione di una difficoltà, il miglioramento della vita delle persone.
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