Just Dance 2025 Edition e ADHD: come un videogioco può generare consapevolezza
Vediamo come i videogiochi, come Just Dance 2025 Edition, possono rappresentare strumenti di sensibilizzazione nei confronti dei disturbi legati all'ADHD.
Scopriamo come il nuovo titolo di Ubisoft possa generare consapevolezza su tematiche sensibili come la salute mentale, in particolar modo l’ADHD, utilizzando come espediente la musica e il ballo.
Come si manifesta l’ADHD negli adulti?
L’ADHD è il Disturbo da Deficit di Attenzione/Iperattività, che si presenta come un modello di comportamento (pattern) costante e pervasivo in più ambiti della vita e che ha un impatto negativo sulle relazioni, sul lavoro, sul sonno e sull’ambiente sociale in cui si vive.
Per diagnosticare l’ADHD negli adulti, i soggetti devono presentare tre sintomi:
Pur non possedendo dati certi della presenza dell’ADHD negli adulti, si stima che ne sia affetta circa il 9% della popolazione adulta, impattando in maniera più o meno significativa la vita di oltre cento milioni di individui.
Perché lo studio dell’ADHD negli adulti risulta meno approfondito?
In passato, l’ADHD è stato considerato dalla letteratura psicologica come un disturbo legato all’infanzia, che l’individuo riusciva a superare durante le fasi di adolescenza ed età adulta. Sappiamo, invece, che il disturbo può non risolversi durante la crescita, a causa della sua persistenza. In questi casi, può essere utile rivolgersi ad un professionista della salute mentale, per intraprendere il percorso adatto a gestire il disturbo. Oggi è possibile farlo anche online, grazie a piattaforme come Serenis.
Lo stigma sociale legato all’ADHD può essere causa della mancata diagnosi dello stesso, che si stima essere circa il 20% per gli adulti; questo perché gli stereotipi negativi legati al disturbo portano spesso gli individui a sottostimare il problema e ad avere il dubbio circa la validità dello stesso come disturbo mentale reale.
Come mostra la ricerca dell “Internalized Stigma of Mental Illness Scale, the Questionnaire on Anticipated Discrimination and the Questionnaire on Public Stereotypes Perceived by Adults with ADHD”, circa il 70% degli intervistati ha riferito di aver ricevuto giudizi negativi pubblici dopo aver detto di essere affetti da ADHD.
Videogiochi e disturbi mentali: le potenzialità
Nonostante la letteratura scientifica e psicologica asserisca come non ci sia, ad oggi, una definizione univoca circa l’impatto positivo che i videogiochi possono avere sulla salute mentale, diversi articoli esaminano il loro potenziale.
Questi, infatti, utilizzati come strumenti di supporto ad approcci terapeutici esistenti, possono promuovere una serie di fattori utili per affrontare diverse patologie.
Le opportunità che i videogiochi possono offrire ai giocatori sono:
- Rappresentazione: titoli come Gris, Hellblade: Senua’s Sacrifice e Celeste utilizzano meccaniche narrative utili per sensibilizzare su tematiche come depressione, ansia e schizofrenia.
- Riduzione dello stigma: combattendo contro stereotipi negativi, i videogiochi hanno la capacità di creare ambienti empatici verso gli utenti che soffrono di disturbi mentali.
- Strumenti terapeutici: se affiancati a metodi esistenti, quali la terapia cognitivo-comportamentale, migliorano l’adesione e l’efficacia nelle terapie. Inoltre, si adattano alle esigenze individuali riuscendo a offrire approcci personalizzati.
L’impatto di Just Dance
Just Dance 2025 Edition rappresenta il più recente capitolo dell’omonima saga: nata nel 2009 su Nintendo Wii, il titolo sviluppato dalla software house Ubisoft si è imposto come uno dei videogiochi con maggiore risonanza nella storia videoludica recente.
Nato da una costola di “Rayman Raving Rabbids: TV Party”, gioco per famiglie sviluppato dalla stessa casa francese, il titolo è riuscito a entrare nelle dimore di milioni di utenti, compresa la Casa Bianca, grazie a due fattori:
- Innovazione nell’utilizzo dei controller Wii Remote: il giocatore realizzava movimenti al suo personaggio su schermo in maniera diretta, tramite il proprio corpo.
- Modalità di gioco adatte a tutta la famiglia, arrivando a molti più videogiocatori casual, in un periodo dominato da saghe videoludiche storiche come Call of Duty.
Just Dance 2025 e ADHD: le coreografie.
Just Dance 2025 Edition presenta oltre 40 nuove canzoni e successi internazionali, inclusa “BANG BANG (My Neurodivergent Anthem)” di Galantis, duo svedese legato al mondo della musica elettronica.
Il processo di sviluppo della traccia in questione è stato raccontato in maniera approfondita nella video intervista e documentario di Ubisoft a Hélène Jeannin, Creative Content Manager di Ubisoft Paris, e Pierre Escaich, co-fondatore dello Ubisoft’s Neurodiversity Employee Resource Group e Director dello Ubisoft’s Neurodiversity Talent Program.
L’idea del team francese è quella di sensibilizzare maggiormente gli utenti sul tema della salute mentale promuovendo l’inclusività, uno dei valori fondanti dello studio di sviluppo.
Nella stessa video intervista, sono stati mostrati gli step di realizzazione della coreografia del brano, riconducendo i movimenti compiuti dal giocatore ai circuiti di pensiero che si innestano nelle persone con ADHD, simboleggiati da una linea visibile su schermo:
- disattenzione: indicata tramite movimenti fluttuanti e dalla sfocatura della cornice di gioco, rappresentando in questo modo il dream state in cui si ritrovano, talvolta, gli individui affetti da ADHD.
- iperattività: rappresentata da movimenti frenetici e maggiore presenza delle linee che attraverso lo schermo, indicando la sovrapposizione dei pensieri.
- hyperfocus: durante i ritornelli, l’attenzione viene riservata al centro dello schermo e i movimenti diventano robotici, simboleggiando l’interesse assoluto verso un determinato topic.
Tra i simboli centrali durante l’intero brano vi è loop, scelto poiché internazionalmente condiviso come indicatore della neurodiversità. Allo stesso modo, la scelta di far rimuovere al personaggio che realizza la coreografia la propria maschera indossata durante il brano pone l’accento sull’importanza dell’apertura e del “coming out” come individuo affetto ad ADHD.
Musica e ADHD
Just Dance non è solo un videogioco, è un videogioco che mette al centro la musica. Vediamo quindi come anche quest'ultima può aiutare gli individui con ADHD.
Grazie ai modelli neurali legati alle più recenti scoperte scientifiche, è stata delineata la corteccia prefrontale come area del cervello attivata dall’ADHD.
In seguito a questa scoperta, le diverse scuole di terapia hanno identificato la musica e la musicoterapia come potenziale trattamento dell’ADHD: l’articolo “Effects of Music on Attention-Deficit/Hyperactivity Disorder (ADHD) and Potential Application in Serious Video Games: Systematic Review” propone l’integrazione di queste ultime nei videogiochi terapeutici. Ciò accade perché le stesse aree del cervello attivate dalla musica sono legate a quelle dell’ADHD.
I principali benefici della musica sono:
- miglioramento dell’attenzione, del comportamento sociale e del controllo emotivo tramite musicoterapia attiva e passiva.
- maggiori competenze di temporizzazione, cruciali per i pazienti di ADHD, grazie all’allenamento ritmico.
Lo sviluppo di videogiochi come Just Dance 2025 Edition, che porta consapevolezza e si lega in modo informale al disturbo, può essere il primo passo per i videogiochi per diventare strumenti di cura.
Fonti:
- ADHD in adults. A review of the literature – Megan A. Davidson
- The prevalence of adult attention-deficit hyperactivity disorder: A global systematic review and meta-analysis – Peige Sons, Mingming Zho, Qingwen Yang, Yan Zhang, Xue Li, Igor Rudan
- Living “in the zone”: hyperfocus in adult ADHD – Kathleen E. Hupfeld, Tessa R. Abagis, Priti Shah
- Internalized stigma, anticipated discrimination and perceived public stigma in adults with ADHD – Theresa Vera Masuch, Myriam Bea, Barbara Alm, peter Deibler, Esther Sobanski
- ADHD Rehabilitation through Video Gaming: A Systematic Review Using PRISMA Guidelines of the Current Fidnings and the Associated Risk of Bias – Thiago Strahler Rivero, Lina Maria Herrera Nuñez, Emmy Uehara Pires
- AN APPROACH TO MENTAL DISORDERS IN VIDEO GAMES: A STUDY FROM CONCEPT TO DESIGN – Eliana Sofia Gonzales Santiago
- Video games for mental health; ne “INTERACTIONS – vol. 16, issue 4” – Max Birk, Greg Wadley, Vero Vanden Abeele, Regan Mandryk
- Effects of Music on Attention-Deficit/Hyperactivity Disorder (ADHD) and Potential Application in Serious Video Games: Systematic Review – Marina Martin-Moratinos, Marcos Bella-Fernández, Hilario Blasco-Fontecilla
- How Just Dance Conquered the World – Keza Macdonald; IGN.com
- How Just Dance 2025 Edition Raises ADHD Awareness – Brittany Spurlin; news.ubisoft.com