ADHD e DOP: c'è una relazione?

L'articolo esplora la coesistenza e l'interazione tra Disturbo da Deficit di Attenzione/Iperattività (ADHD) e Disturbo Oppositivo-Provocatorio (DOP), evidenziando come i sintomi di entrambi i disturbi possano complicare la regolazione emotiva e la gestione delle frustrazioni. Viene discusso il trattamento integrato, che combina farmacoterapia e tecniche comportamentali per migliorare la qualità della vita degli individui affetti.

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ADHD e DOP relazione

Diagnosticare l'ADHD può essere complicato, specialmente in caso di diagnosi congiunte come ADHD e DOP, ovvero Disturbo Oppositivo-Provocatorio. Le persone con entrambi i disturbi spesso lottano con una regolazione emotiva efficace e possono avere problemi significativi nelle relazioni sociali e professionali (Sibley et al., 2010). Il DOP e l'ADHD condividono alcuni fattori di rischio genetici e ambientali, sebbene le loro cause precise non siano completamente comprese (Lahey et al., 2015).

ADHD e DOP: definizione e manifestazioni

L'ADHD (Disturbo da Deficit dell'Attenzione e dell'Iperattività) e il DOP (Disturbo Oppositivo-Provocatorio) sono due disturbi che colpiscono bambini e adolescenti ma che spesso si riscontrano anche nei soggetti adulti. Queste condizioni sono caratterizzate da sintomi distinti ma a livello diagnostico è possibile riscontrare una comorbidità ADHD e DOP:

  • ADHD nei bambini: i principali sintomi di ADHD sono disattenzione, iperattività e impulsività che si traducono nella difficoltà a concentrarsi, a rimanere fermi e a seguire le istruzioni. Questi comportamenti possono influire negativamente sul rendimento scolastico e sulle relazioni sociali sia nel contesto familiare che amicale. Negli adulti con ADHD questa condizione comporta problemi nel mantenere un lavoro, nella gestione delle responsabilità e nelle relazioni interpersonali. C'è anche un forte legame tra ADHD e rabbia negli adulti;
  • DOP: è un disturbo caratterizzato da difficoltà nel controllo delle emozioni e del comportamento che si manifesta attraverso rabbia e comportamenti oppositivi che durano per un periodo di almeno sei mesi. È caratterizzato da comportamenti che spesso infrangono le regole, atteggiamento ostile, oppositivo e aggressivo verso le figure autoritarie. I bambini e gli adolescenti con DOP tendono a sfidare le regole, superare i limiti e reagiscono con rabbia alle situazioni assumendo comportamenti provocatori.

Quale è la relazione tra ADHD e DOP?

La relazione tra ADHD e Disturbo Oppositivo-Provocatorio è complessa e alcuni sintomi come i comportamenti oppositivi ed episodi di rabbia possono essere comuni ai due disturbi tanto da portare ad una doppia diagnosi. Tuttavia, in genere, mentre l'ADHD si manifesta con impulsività e difficoltà di concentrazione, il DOP si distingue per comportamenti sfidanti e ostili. 

La differenza principale tra DOP e ADHD consiste nel fatto che nella categorizzazione diagnostica del Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali (DSM 5) il DOP rientra tra i disturbi della condotta mentre l'ADHD è un disturbo del neurosviluppo. Inoltre, l'ADHD è un disturbo psico-evolutivo, mentre il DOP è un disturbo comportamentale.

Uno studio pubblicato sulla rivista Psicologia Clinica dello Sviluppo ha confrontato i livelli di rendimento di un gruppo di bambini italiani di quinta elementare con una diagnosi di disturbo specifico dell'apprendimento (DSA) come ad esempio dislessia, disgrafia o discalculia con quelle di bambini che non presentavano questi disturbi. La ricerca ha dimostrato l'esistenza di una correlazione significativa tra i cattivi risultati nei compiti di attenzione caratteristici dei bambini con ADHD e DSA e la presenza di tratti caratteristici del disturbo oppositivo provocatorio.

Anche se le ricerche scientifiche non hanno ancora chiarito del tutto l'associazione tra ADHD e DOP, è comunque possibile affermare che nei bambini esiste una stretta relazione tra caratteristiche della disattenzione e il disturbo oppositivo-provocatorio. Da queste indagini emerge ancora una volta l'importanza di sensibilizzare su questi temi chi lavora nel contesto scolastico in modo da scegliere strumenti di intervento adeguati alla complessità del problema (Trenta & Zoccolotti, 2012).

Se desideri approfondire la correlazione tra ADHD e autismo puoi leggere l'articolo che abbiamo scritto sul tema.

Relazione ADHD E DOP

Come riconoscere un DOP

Per comprendere come riconoscere un DOP è necessario partire dalle funzioni esecutive che vengono danneggiate nei diversi disturbi del neurosviluppo infantile inclusi ADHD e DSA. Le funzioni esecutive riguardano l’insieme di capacità di elaborazione di informazioni che si attivano quando bisogna eseguire un comportamento finalizzato a raggiungere un obiettivo. Tra queste abilità figurano l’inibizione della risposta, la memoria di lavoro e la flessibilità cognitiva.

Le funzioni esecutive sono indispensabili nella pianificazione di un’azione complessa in quanto avvengono secondo una precisa sequenza che prevede diversi passaggi che vanno dall’apprendimento delle regole di un compito fino alla sua esecuzione. Una recente ricerca condotta presso l'Università Bicocca di Milano ha messo a confronto le caratteristiche delle funzioni esecutive di un gruppo di bambini e bambine di età compresa tra gli 8 e 13 anni diagnosticati con ADHD, DSA e DOP con quelle di un campione di soggetti con sviluppo tipico (Conte & Marzocchi, 2020). I risultati dello studio hanno dimostrato che:

  • i punteggi dei test per la valutazione delle funzioni esecutive erano correlati con quelli dei questionari compilati dalle figure adulte di riferimento come insegnanti e genitori;
  • nei tre gruppi clinici di bambini con ADHD, DSA e DOP erano presenti gli stessi deficit cognitivi sia nelle funzioni esecutive di tipo cognitivo che in quelle emotivo-motivazionali. Questo dato suggerisce che la compromissione cognitiva sia un fattore comune a tutti questi disturbi.

Per effettuare una diagnosi di DOP secondo il DSM 5 è necessario che siano presenti alcuni criteri quali:

  • atteggiamento ribelle e provocatorio;
  • frequenti scatti di rabbia;
  • tendenza a litigare con adulti e coetanei;
  • rifiuto di seguire le regole o trasgressione delle norme;
  • comportamento polemico o vendicativo.

Diagnosi e trattamento di ADHD e DOP

La diagnosi dell'ADHD e del DOP si basa su criteri distinti, ma spesso richiede una valutazione complessiva che consideri le comorbilità (Biederman et al., 2006). La diagnosi dell'ADHD negli adulti implica una valutazione psicologica dettagliata e l'esclusione di cause organiche. Sebbene non esista un farmaco specifico per il Disturbo Oppositivo-Provocatorio, i trattamenti farmacologici utilizzati per l'ADHD, come gli stimolanti, possono talvolta alleviare i sintomi dell'opposizione e dell'iperattività (Faraone et al., 2006).

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Parent training per ADHD e DOP

Molti dei comportamenti messi in atto da bambini ed adolescenti con ADHD e DOP possono mettere a dura prova la pazienza dei genitori e necessitano di un intervento di supporto indirizzato all'intera famiglia. Il parent training nasce come metodo che aiuta concretamente i genitori a gestire i bambini con ADHD e DOP fornendo le competenze necessarie per affrontare comportamenti problematici e creare un ambiente positivo e di supporto per il figlio o la figlia che soffre di questi disturbi.

Gestione: come calmare il bambino

La gestione dei comportamenti difficili dei bambini con ADHD e DOP consiste in primo luogo nel rendere l'ambiente di vita più sereno. In una tesi di Laurea del corso di studi di Psicologia Clinica e della salute presso l’Università di Pisa viene descritta l'efficacia nell'uso di tecniche di Mindfulness su bambini aggressivi con diagnosi in comorbidità di ADHD e Disturbo Oppositivo-Provocatorio e sui rispettivi genitori (Chuhan, D., 2018). Lavorare sulla gestione della rabbia può infatti essere molto utile in entrambi i disturbi. Per calmare un bambino con ADHD e DOP può essere opportuno mettere in atto alcune strategie come:

  • stabilire una routine quotidiana chiara;
  • utilizzare il rinforzo positivo per incoraggiare comportamenti appropriati;
  • applicare poche regole chiare e coerenti;
  • porsi in ascolto delle difficoltà emotive;
  • gestire con fermezza e pazienza le crisi di rabbia;

Bambino ADHD e DOP

Cosa non fare

È importante evitare alcuni atteggiamenti che possono peggiorare la situazione come ad esempio:

  • urlare o rispondere con rabbia;
  • essere incoerenti nelle regole e nelle conseguenze;
  • utilizzare punizioni fisiche o che umiliano il bambino;
  • trascurare le esigenze emotive del bambino.

Cosa fare con un bambino ADHD all’interno del contesto classe

In Italia la certificazione di ADHD può portare all'applicazione della Legge 104/92 oppure al riconoscimento del disturbo per la stesura di un Piano Didattico Personalizzato. Gli insegnanti svolgono un ruolo molto importante all'interno del contesto classe e dovrebbero mettere in atto strategie di supporto per i bambini con ADHD e DOP. Per creare un ambiente scolastico inclusivo gli insegnanti possono adottare un approccio che favorisca il successo formativo attraverso alcune modalità come ad esempio:

  • fornire istruzioni chiare e concise;
  • utilizzare supporti visivi per aiutare i bambini a rimanere concentrati;
  • suddividere le attività in sequenze più semplici e obiettivi facilmente raggiungibili;
  • permettere pause per aiutare a gestire l'iperattività;
  • favorire la cooperazione e la comprensione reciproca tra studenti.

L'importanza del supporto psicologico

Il trattamento di disturbi come ADHD e DOP spesso prevede una combinazione di strategie terapeutiche. I farmaci per l'ADHD come il metilfenidato possono essere utili per gestire alcuni sintomi ma dovrebbero essere usati in combinazione con il supporto psicologico e le terapie comportamentali.

Serenis offre un servizio online professionale grazie alla consulenza di esperti che hanno acquisito le competenze necessarie attraverso un corso ADHD e DOP o un master ADHD e DOP. Un supporto psicologico online come quello di Serenis può aiutare genitori, insegnanti e bambini ad affrontare le sfide legate a questi disturbi fornendo strumenti e strategie efficaci per la corretta comprensione e gestione dei sintomi.

La terapia comportamentale e la terapia cognitivo-comportamentale (TCC) sono strategie efficaci per gestire entrambi i disturbi. La TCC può aiutare gli individui a modificare schemi di pensiero e comportamenti disfunzionali, mentre tecniche di gestione della rabbia e interventi psicoeducativi possono migliorare la regolazione emotiva (Beck, 2011). Un approccio integrato che combina farmacoterapia e strategie comportamentali può migliorare significativamente la qualità della vita degli individui affetti da ADHD e DOP (Miklowitz et al., 2014).

Fonti:

  • Trenta, M., & Zoccolotti, P. (2012). Attention deficit hyperactivity disorder (ADHD) and Oppositional defiant disorder (ODD): association with learning disabilities in Italian fifth grade children. Psicologia Clinica Dello Sviluppo, 2, 293–312;
  • https://etd.adm.unipi.it/t/etd-11082018-104724/;
  • Conte, B., & Marzocchi, G. (2020). Specific executive function profile of children with ADHD, learning disabilities or ODD. Psicologia Clinica Dello Sviluppo, 24(3), 401–436.
  • American Psychiatric Association. (2013). Diagnostic and statistical manual of mental disorders (5th ed.). Arlington, VA: American Psychiatric Publishing.
  • Barkley, R. A. (2006). ADHD and the nature of self-control. New York, NY: Guilford Press.
  • Beck, J. S. (2011). Cognitive behavior therapy: Basics and beyond. New York, NY: Guilford Press.
  • Biederman, J., Mick, E., & Faraone, S. V. (2006). Age-dependent decline of symptoms of attention deficit hyperactivity disorder: Impact of remission definition and symptom type. The American Journal of Psychiatry, 163(6), 1015-1024.
  • Burke, J. D., Loeber, R., & Birmaher, B. (2007). Oppositional defiant disorder and conduct disorder: A review of the past 10 years. Journal of the American Academy of Child & Adolescent Psychiatry, 46(4), 377-396.
  • Faraone, S. V., Biederman, J., & Mick, E. (2006). The age-dependent decline of attention deficit hyperactivity disorder: A meta-analysis of follow-up studies. Psychological Medicine, 36(2), 159-165.
  • Miklowitz, D. J., Porta, G., Martìnez-Aguayo, J. M., & Bravin, M. (2014). Family-focused treatment for adolescents with bipolar disorder: A randomized controlled trial. Journal of the American Academy of Child & Adolescent Psychiatry, 53(7), 747-755.
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Federico RussoPsicologo, Psicoterapeuta, Neuropsicologo
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Psicologo e psicoterapeuta con 8 anni di Esperienza. Iscrizione all’Ordine degli Psicologi - Regione Puglia, n° 5048. Laurea in Psicologia clinica e della salute, Università degli Studi di Chieti. Specializzazione in Psicoterapia presso l'Istituto S. Chiara. Crede che la parte migliore del suo lavoro sia il risultato: l’attenuazione dei sintomi, la risoluzione di una difficoltà, il miglioramento della vita delle persone.
Domenico De DonatisPsichiatra e Direttore Sanitario
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Domenico De Donatis è un medico psichiatra con esperienza nella cura dei disturbi psichiatrici. Laureato in Medicina e Chirurgia presso l'Università di Parma, ha poi ottenuto la specializzazione in Psichiatria all'Università Alma Mater Studiorum di Bologna. Registrato presso l'Ordine dei Medici e Chirurghi di Pescara con il n° 4336, si impegna a fornire trattamenti mirati per migliorare la salute mentale dei suoi pazienti.
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